venerdì 28 giugno 2013

Non è morto ciò che può attendere in eterno... ma dopo 3000 anni di coda anche la Morte può morire. Di noia.




Buonaseva giovini tesovi! Non voglio tediavvi tvoppo con la mia favella vicevcata e poetica, pevciò passo subito al dunque: i nostvi stanno compiendo un vituale pev evocave Vabid Gonzo, uno sciamano dagli immensi potevi che vive in un desevto di ossa. Avete optato pev un appvoccio sottile e ben congegnato, lasciando subito intendeve che c'eva una bellona nel gvuppo e sottoponendo quindi la poveva Bajyna all'analisi accuvata del Teschiofono di Vabid. La scelta si savà vivelata covvetta? Pvepavatevi ad un colpo di scena da toglieve il fiato! Oh my Gods, sto per svenive pev l'emozione! Enjoy!

Mohamet tossicchia un paio di volte per schiarirsi la voce, poi declama solennemente:
- Salve. Noi ha elfa super-sexy. E alcuni problemi. - poi ci pensa un attimo e aggiunge - E elfa super-sexy.
Il teschio sembra rimurginare un istante, poi si volta e fluttua verso Bajyna, che si ritrae schifata. Mentre uno spaventoso rombo squassa la terra tutt'attorno a loro e ondate di ectoplasma si sollevano a riempire decine di cavità, orbite e ossa vuote, il teschiofono di Gonzo scruta il corpo dell'elfa con un certo interesse, soffermandosi spesso su ciò su cui si soffermano spesso gli uomini, ovvero il carattere e le mani.
- Rowena, di' a questa sottospecie di ossobuco di maiale di smetterla di fissarmi il culo a quel modo. È imbarazzante, per tutti gli dei!
La succube scuote il capo, categorica. - Non se ne parla. Le vie del Gonzo sono misteriose e non sta a noi interferire con la sua volontà. Siamo qui per supplicarlo di riportare lo spirito dell'elfo nel suo corpo, ricordi? Lui non ci deve niente.
Bajyna sbuffa, incrociando le braccia sul petto per occultare almeno un po' la visuale al morboso teschio fluttuante.
- Sì, d'accordo, ma così mi sembra di essere una vacca al mercato, maledizione.
DarkShield solleva una mano e forma intorno a loro una cupola di forza. - Arrivano. - dice, tetro. Intorno a loro si formano decine, centinaia di scheletri. Molti di loro hanno sembianze umane, altri sono di specie differenti, alcuni sono impossibili da identificare perché troppo antichi e altri ancora sono solo degli agglomerati d'ossa appartenute a varie creature, tenuti insieme dalla maligna forza di volontà dei defunti inquieti.
Il più vicino, uno scheletro armato di spada, solleva lo sguardo su di loro e un lugubre fuoco verde si accende nelle sue orbite.
- Mi scusi! Signore! - esclama all'improvviso, puntando un dito ossuto verso DarkShield e muovendosi a passi decisi nella loro direzione. Il necromante si acciglia e guarda dietro di sé, giusto per assicurarsi che lo scheletro non si stia rivolgendo ad altri.
- Sì, dico proprio a lei. Cosa sta facendo? Crede di poter fare il furbo e saltare la fila così?
- Io? Veramente...
- Ma tu guarda questi giovani d'oggi - tuona uno scheletro con voce femminile a cui però è stato attaccato per sbaglio il teschio di un bufalo - Sempre a pretendere di avere la precedenza solo perché sono vivi. Non sapete proprio cosa sia la decenza, vero?
- Signora, mi dovete credere, non avrei mai... - cerca di prendere tempo il necromante.
- Guardate, vogliono corrompere il maestro Gonzo con le forme procaci di quell'elfa così disgustosamente viva! - esclama un altro, schifato.
Bajyna lo fissa con astio, mentre il teschio comandato da Gonzo continua la sua minuziosa ispezione. - Disgustoso ci sarai tu, volgare ammasso di calcio e ossitocina. Tra la mia gente sono conosciuta come la Ninfa d'Argento, per merito della mia sconvolgente bellezza.
Lo scheletro sbatte la mandibola sdentata alcune volte, poi ridacchia. - Sconvolgente bellezza? Ma ti sei mai vista allo specchio? Sei chiaramente grassa. Alla tua età dovresti controllarti sul cibo e...
Lo scheletro viene colpito con violenza tra le orbite da un pugnale elfico e il suo teschio si stacca dalle vertebre, finendo in braccio allo scheletro di un orco, che si mette a strillare con voce acuta e lo lascia cadere al suolo.
- Assassina! - urla. Forse è un'orca. Non il cetaceo, ovviamente.
- Ecco! - tuona un altro - Tu ti fai in quattro per loro ed è così che ti ripagano! Voi giovani dovreste imparare a...
- DarkShield... - mormora Bajyna, tremante, ancora in posizione dopo il lancio del pugnale - Hanno detto che sono grassa - sibila, contenendo a stento l'ira. L'elfa emana un'aura così minacciosa che persino gli scheletri fanno un passo indietro, nel dubbio che la morte da sola non basti a mettere al riparo dalla rappresaglia di una donna umiliata.
- Radi al suolo questo vecchio mucchio d'ossa e non lasciare integro nemmeno un dente. Giuro sugli dei che me la pagheranno costi quel che costi! - ringhia.
DarkShield sospira. - Per quanto mi lusinghi l'elevata opinione che evidentemente serbate nei confronti delle mie capacità combattive, mi duole farvi notare che stiamo parlando di diversi ettari di scheletri, lady Bajyna. Combattere ora sarebbe estremamente stupido e...
- FALLO E BASTA! - Il comando dell'elfa riecheggia per chilometri come un tuono, propagandosi tra gli scheletri (e, ahimé, le scheletre). Mohamet abbassa uno sguardo terrorizzato su Rowena, ma la succube sembra guardarsi attorno confusamente, senza subire gli effetti del Berserk Isterico. Non così gli spiriti delle defunte. Anche se morte sono pur sempre donne. Con un ululato che sembra spaccare la terra, tutti gli scheletri femminili iniziano a menare fendenti tra la folla dei loro simili, seminando distruzione e puntando dritti verso l'elfa furente.
DarkShield si irrigidisce e si volta verso i suoi avversari, mentre un'oscura energia nera inizia a bruciare intorno al suo corpo.
- Chiedo venia, signori - rantola il necromante, cercando inutilmente di resistere al comando di Bajyna - Ma temo che oggi l'ufficio del signor Gonzo chiuderà un po' prima del previsto... ungh... vi consiglio di allontanarvi immantinente. Argh... di un paio di continenti, se possibile...
Inutile. Alcuni mucchi d'ossa si scagliano su di lui, disintegrandosi al contatto con la sua aura. DarkShield solleva entrambe le mani e inizia a salmodiare con voce gutturale. Un tipo di magia che non ha nulla a che vedere con i campi di forza e che teoricamente non dovrebbe neppure esistere.
- Il Diavolo Nero di Kafir? - sussurra Rowena, con gli occhi sgranati. Il teschiofono di Rabid Gonzo si spegne di colpo e cade al suolo, frantumandosi.
Alcuni scheletri aggirano l'aura vorticante di DarkShield e aggrediscono Mohamet alle spalle. Il druido si volta con noncuranza e agita il braccio, sbriciolandone tre come fossero grissini. Fuori di sé, Bajyna si lancia nella mischia utilizzando magistralmente lo stocco come fosse una clava. D'altronde si sa, come dice il vecchio adagio: "contro gli scheletri lo stocco non vale una mazza".
- Io non sono grassa, capito? - urla l'elfa - Sono formosa!
DarkShield avvicina le mani e tra i palmi si forma una palla di fuoco nera come la notte, punteggiata di stelle morenti.
- "Odi la mia voce, Kafir, sorgi dagli abissi siderali per annichilire i miei nemici, brucia nel ghiaccio eterno i loro corpi e le loro anime, fanne il tuo pasto e condannali al vuoto perpetuo..."
- Fermo amore! - urla Rowena, scattando verso di lui - Non terminare l'incantesimo!
- ... Rimuovi il Sigillo, spezza le Catene, prosciuga la Realtà. Nel nome maledetto di Colui che Dorme fino alla Morte del Cosmo. Annullamento dell'Esisten...
Disperata, Rowena gli butta le braccia al collo e lo bacia appassionatamente prima che possa terminare la frase. In quel medesimo istante le fiamme nere svaniscono, DarkShield sgrana gli occhi ed inizia ad annaspare, cercando di allontanarla da sé. Non più tenuti a bada dall'aura mostruosa del necromante, gli scheletri si lanciano su di loro in una carica ruggente, animati come tutti gli anziani da un odio atavico per chi è più giovane. E in misura minore dalla magia nera.
Vedendo il gesto della succube con la coda dell'occhio, Bajyna riacquista improvvisamente il controllo di sé e si disimpegna, lasciando Mohamet ad occuparsi pigramente di triturare le ossa degli assalitori più vicini.
- Rowena! Ferma!
Il mare di scheletri si chiude su di loro come un'onda di marea, ma subito si ode un boato e qualcosa da sottoterra emerge come una violenta spinta, squassando il terreno e facendo finire a gambe all'aria sia i vivi che i morti.
Quando la polvere secolare si dirada, davanti a loro è sorta dal nulla una grande collina composta da blocchi squadrati di nuda pietra grigia.
Tossendo convulsamente, Bajyna si solleva sulle ginocchia e si guarda intorno, preoccupata. Il necromante e la succube ancora giacciono abbracciati tra i mucchi d'ossa, e a quella vista l'elfa viene assalita dalla paura. Rapidamente raggiunge Rowena a gattoni e la afferra per le spalle.
- Staccati, pazza! - urla - Lo ucciderai, così!
Ma la succube non reagisce. Sotto di lei, DarkShield sussulta e inizia a gemere debolmente.
- Ma cosa... - sussurra Bajyna, incredula.
Accanto a lei Mohamet si solleva, scosso. Ha una spada conficcata sotto la clavicola, ma nel complesso sta benone.
- Che volo! - esclama, controllando che Ferianthalas, sdraiato accanto al cerchio magico sia ancora tutto intero - Ora io capisce cosa provato Oscuri quando io caduto loro in testa come capodoglio...
Bajyna solleva uno sguardo smarrito su di lui. Tra le braccia stringe Rowena, che sembra dormire un sonno profondo, le labbra esangui.
- Co... come è possibile? É... lei è... morta. - sussurra, sconvolta.
Mohamet fa spallucce. - Capirai. A me capita di continuo.
- Ma non ha senso. - grida - Lo ha baciato, no? Nessuno sopravvive al bacio di una succube. Perché è morta lei? Perché? - il volto coperto di polvere di Bajyna inizia a rigarsi di lacrime.
- Non è ancora morta! - nell'aria riecheggia una voce profonda, proveniente da un punto in cima alla misteriosa collina - Portatemela. Presto!
Gli scheletri accanto a loro cominciano a ricomporsi per formare nuovamente l'esercito di morti, ma la voce di prima torna a tuonare nell'oscurità.
- Verba volant!
Gli ectoplasmi che animavano i corpi svaniscono con un suono lugubre, risucchiati da un improvviso vento gelido, lasciando al suolo solo una distesa d'ossa immobili.
- Muovetevi! - grida la voce, con il tono di chi non lo ripeterà un'altra volta.
Bajyna solleva lo sguardo verso la collina di pietra e ombra e crede d'intravedere una sagoma umana stagliarsi contro l'ingresso illuminato di un antro.
Mohamet solleva Ferianthalas su una spalla e Rowena sull'altra, mentre Bajyna aiuta DarkShield a camminare e arrampicarsi. Il mago sembra profondamente turbato, non si sa se per l'eccessivo contatto fisico accumulato in un giorno solo o per la morte di Rowena.
Mentre s'inerpica al suo fianco Bajyna prova un bruciante senso di colpa per aver stupidamente causato tutti quei guai. Sin da piccola ha avuto qualche problema ad accettare le critiche riguardo l'estetica, ma davvero non pensava che un giorno ci sarebbe scappato il morto. Che sia il caso di chiedere scusa al mago? Inoltre una parte di lei vorrebbe chiedergli cosa sia successo e cosa fossero gli immensi poteri che gli ha visto usare. Da quel che ha capito di lui nei molti giorni trascorsi insieme, però, DarkShield è un uomo estremamente riservato e potrebbe non prendere bene domande personali così dirette. Soprattutto dopo che Bajyna ha invaso la sua mente costringendolo ad obbedirle. Un affronto grave per uno come lui.

Che fare nel tragitto tra la base della collina e l'antro di Gonzo?

1. Niente di niente. Meglio non dire nulla e lasciare che prima sbollisca la rabbia. E poi ora la priorità è salvare la vita a Ferianthalas e Rowena, perciò meglio evitare di gettare benzina sul fuoco.

2. Chiedere scusa. Bajyna sa di essersi comportata male, ed è buona norma scusarsi, di solito. Non è detto che DarkShield la perdoni così facilmente per aver violato la sua mente, però. O per averlo costretto a baciare una succube.

3. La curiosità è troppa e forse è meglio aggirare il problema facendo la vaga. Chiedere cosa fosse tutta quell'energia terrificante che sprigionava dal suo corpo fino a poco prima potrebbe essere un'idea per fare dell'innocua conversazione, senza dover per forza rivangare sui guai più o meno gravi che l'elfa avrebbe provocato. Magari DarkShield non è poi così arrabbiato come sembra...


Pensateci bene, perché in base alla scelta i rapporti tra i personaggi potrebbero cambiare. Ricordate che il povero Ferianthalas sta ancora pagando l'errore (peraltro comprensibile) dovuto alla scelta della Preparazione H qualche votazione fa. ;) A proposito, il povero elfo nero non si disperi, l'ora del suo trionfale ritorno è vicinissima e aspettare sarà valsa la pena!


"- Una volta l'arcimago oscuro Garad Crowe utilizzò il Diavolo Nero di Kafir contro alcuni scheletri nella Città ipertecnologica di Magnum-Hype.
- Magnum-Hype? Mai sentita nominare.
- Appunto."

Da una conversazione tra il bibliotecario dell'Accademia, Fratello Chain Lightning, e il suo assistente, Fratello Ice Bolt, durante una partita di bridge... ehm, volevo dire una difficoltosa ricerca di dati.

Se volete leggere la puntata precedente rivolgetevi QUI

4 commenti:

  1. Penso che la 3 sia la più saggia delle decisioni quindi sceglierò la 2 ... Voglio vedere il mio personaggio in fase di sbrocco

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  2. Bajina che chiede scusa proprio non ce la vedo quindi opterò per la 3... ma i miei suggerimenti arrivano sempre dall'anticamera dell'aldilà :D

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  3. Per evitare che tutto il gruppo venga disintegrato direi di optare per la 2..

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  4. Ma quali scuse?
    Dai, dai, dai! Bajyna non me la vedo proprio nemmeno io. Al massimo potrebbe avere per un po' qualche senso di colpa, per poi tornare a fare la fAiga come se nulla fosse.
    Dal mio punto di vista la naturale conseguenza dei fatti potrebbe essere la scelta numero 1.
    Ma siccome noi vogliamo qualcosa di più, scelgo la 3.
    :-)

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Leali sudditi!
I commenti alla bacheca Reale sono assolutamente liberi, ma il Re ha ordinato espressamente che, qualora il o gli imbecilli di turno dovessero affiggere commenti inutili o lesivi dell'onore della corona, essi verranno immantinente rimossi insieme alla a testa del o degli autori, che in ogni caso non sentiranno molto la mancanza di un organo che non hanno mai utilizzato.

Con velenosa franchezza,

Archibald Lecter, segretario particolare del Re