Personaggi

Ed ecco un elenco (che diverrà via via più completo) dei personaggi del Regno, cari lettori. Che non si dica in giro che qui si ama confondere le deboli menti altrui con lunghi teoremi di post senza neppure lo straccio di un indice analitico e dei nomi. Che diamine, siamo un paese civile! In questo loco potrete trovare una breve descrizione dei nostri protagonisti e dei loro comprimari, perciò se leggendo vi capitasse di non capire una verga provate a fare una capatina qui, prima di andare a farvi curare la dislessia.


LA CORTE:


Il Re: il vecchio sovrano del Regno. Sono tutti così abituati a chiamarlo Re, sire o maestà che quasi nessuno ricorda più il suo vero nome. É un uomo burbero e perennemente infastidito da molteplici problematiche relative all'essere Re: guerre, debiti, lamentele del popolo, diplomazia, il matrimonio di sua figlia Cleofelia... i debiti li ho già nominati? Non si può dire che sia un uomo buono nel senso stretto del termine, ma il più delle volte è onesto, il che è più di quanto ci si possa aspettare da un Re al giorno d'oggi. Attualmente è impegnato a iniziare una guerra contro i nani banchieri per evitare che quelli gli pignorino anche il trono, e come se non bastasse sua figlia, la principessa Cleofelia, è scomparsa, forse rapita, e un sacco di gente si sta facendo in quattro per recuperarla. Inutile dire che a causa di questo ultimamente il Re sia estremamente stressato. E quando i re sono estremamente stressati a farne le spese sono coloro che lavorano più a stretto contatto con loro. In questo caso il povero Segretario, Archie.


Archibald Lecter, Segretario Particolare del Re: Alto, magro, rigido come uno stoccafisso e sempre abbigliato di scuro come un uccello del malaugurio, il povero Archie è stato doppiamente maledetto dalla sorte: un'intelligenza decisamente sopra la media e una vita trascorsa a servire in una corte che trabocca di imbecilli allo stadio terminale. Questo lo ha portato a sviluppare un carattere cinico e sarcastico. Trascorre il proprio tempo a fare quello che dovrebbe fare il Re, cioè regnare, e nonostante a molti nobili non vada giù che uno come lui abbia così tanta influenza sul sovrano nessuno osa mettere in dubbio la sua lealtà alla corona. I comunicati ufficiali sul Bardo Doloroso sono spesso affidati a lui.



Storm Brave, Comandante Supremo dell'Esercito Reale: Epico, corazzato, un maestro con la spada, ha sette fan club, le ragazze lo adorano e i nemici lo temono a tal punto che sul campo di battaglia anche i demoni zannuti iniziano a strillare come signorine non appena lo avvistano. In poche parole un Campione. Di recente è stato costretto a lavorare diversi mesi presso la casa editrice che odia di più a causa di un parere non proprio positivo riguardo i romanzetti Urban Fantasy preferiti dalla principessa Cleofelia, che avrebbe espresso pubblicamente in un'intervista. Questo gli ha logorato un po' i nervi, ma ora è stato reintegrato pienamente e promosso Comandante Supremo in occasione dell'imminente guerra contro i nani. Storm è determinato a proteggere ad ogni costo la sua terra natia e la maga Dulcina, amore più o meno corrisposto della sua vita.



Fratello Fireball, mago di corte: Addestrato nella mitica Accademia di Magia del Regno, il giovane Fireball si è immediatamente distinto per un'incredibile quanto incontrollabile forza distruttiva, cosa che lo ha reso popolare tra gli altri maghi come un petomane in un ascensore. Quando il Re ha chiesto all'Accademia che gli mandassero un precettore per sua figlia, potete facilmente immaginare su chi sia ricaduta la scelta. Da allora Fireball ha limitato al minimo indispensabile l'utilizzo della magia, giusto perché far saltare in aria il Palazzo Reale con il Re e tutto il resto sarebbe stata un'azione difficilmente spacciabile per accidentale e gli sarebbe costata la testa, cosa al quale il nostro mago è incredibilmente affezionato.



Il Bardo: Lui, l'unico e il solo (anche perché ci sono a malapena i soldi per pagarne uno) Bardo Stagista Reale, Michele D'Angelo, la penna dietro molte delle storie che appaiono sul Bardo Doloroso. Sempre pronto a scrivere meravigliose ballate anche sulla più stupida vicenda (e spesso, purtroppo anche viceversa), il nostro è un eroe che spicca poco e che rimane sullo sfondo. Infatti sono in pochi quelli che possono dire di averlo sentito parlare. Il che la dice lunga su uno che si spaccia per un cantore di saghe. Il popolo lo ammira giusto perché sul momento non ha di meglio da fare e il Re lo tratta peggio dei suoi cani da caccia, ma a parte questo il Bardo è piuttosto soddisfatto della sua vita di autore. Dopotutto poteva sempre finire nell'ultima edizione di X- Fairy o a suonare cover nei locali. 


Cleofelia, la Principessa: Svampita oltre misura e logorroica ma bella come una dea, la giovane Cleofelia è il vanto di suo padre, che da quando hanno depenalizzato il matrimonio per le minorenni sogna di maritarla con un qualche principe settantenne ricco sfondato, con il nobile scopo di rimpinguare le casse del Regno. La principessa ha un animo buono e semplice, ma la sua testa è piena di fantasie irrealizzabili su vampiri belly e sexy che dovrebbero baciarla sul collo in modo languido e renderla non solo immortale, ma anche e soprattutto l'invidia delle figlie degli altri nobili. Recentemente la poverina ha scoperto che, al di là del best-seller della Vampyre Love Edizioni, "Tramonti di Venere", il vampiro è generalmente un mostro sanguinario che dorme nelle bare, chiuso in umidi scantinati e che veste demodè. Non esattamente il tipo di uomo che lei sta cercando.
Da quando è morta sua madre, qualche anno fa, l'unica sua compagnia femminile è l'astuta serva Odetta, che la protegge dal mondo esterno e dalla sua stessa ingenuità. Almeno finché non cederà essa stessa alla tentazione di soffocarla nel sonno con un cuscino.


Odetta, la Serva: Intelligente e sveglia come poche, Odetta è una servetta da combattimento, i cui modi spicci traspaiono di tanto in tanto nei dialoghi che intrattiene con la sua svampita padrona, la principessa Cleofelia. Donna dal misterioso passato, Odetta è nata e cresciuta nei Bassifondi della Capitale, al servizio di una misteriosa organizzazione criminale non meglio nota, da cui sarebbe fuggita infiltrandosi a corte. Di recente è stata coinvolta suo malgrado in una fuga d'amore, durante la quale la poveretta è stata tramortita più volte, ha rischiato di essere sbranata dagli zombie, dissanguata da un vampiro dandy ed esasperata a morte dai discorsi fanta-amorosi della svanita Cleofelia, tutt'ora convinta che, tutto sommato, il Conte Vampiro non fosse poi così male. Grazie al Falco e agli altri agenti del misterioso Alchimista, lei e la principessa sono nuovamente nella Capitale. E' una cara amica d'infanzia di Gaston della Foresta Logorroica, una specie di simpatico Robin Hood che parla soltanto in rima.



I QUATTRO MENTECATTI:


Bajyna, l'elfa ammaliatrice: Una qualche nobile elfa di dubbia provenienza e con un passato piuttosto oscuro e misterioso. Oltre ad essere nota per la sua bellezza sconvolgente e per le sue splendide chiome, l'elfa Bajyna possiede un potere tremendo sugli uomini. Basta infatti una particolare intonazione della sua voce per far obbedire chiunque abbia un cromosoma Y nel DNA. Ancora non si è scoperto da cosa derivi questa capacità, ma di certo sono noti a tutti  i tremendi effetti collaterali. Nel caso Bajyna cerchi di dominare un uomo in presenza di una donna, quella cade in uno stato di furia iper-violenta nota con il nome di Berserk Isterico. Le donne affette da quest'ira accecante cercano in ogni modo di ammazzare la nostra eroina. Fino a poco tempo fa si credeva che il Berserk Isterico potesse essere curato solo con la morte, ma di recente il necromante DarkShield ha scoperto che in realtà è possibile calmare le sue vittime con il sapiente utilizzo di attenzioni romantiche. Che non devono necessariamente essere sincere...


Ferianthalas, il cecchino: Elfo Nero fuggito dalla città sotterranea di Malallapanzan per non essere evirato o trasformato in un ibrido elfo-ragno, Ferianthalas è finito nella Capitale del Regno a fare il muratore, nonostante gli studi superiori intrapresi in patria. La sua mira infallibile con l'arco è nota a tutti, ma di recente ha manifestato un'inaspettata bravura anche nella scherma. E' stato sull'orlo della morte fino a poco tempo fa, ma ora è tornato dal Limbo dopo aver battuto un angelo in un duello teologico. La sua lingua salace e il suo sarcasmo sono spesso fonte di litigio con l'elfa Bajyna. Nel suo zaino c'è uno scrigno rosa che gli è stato consegnato da un nano mafioso perché lo apra all'interno del palazzo di Mors Tua. Cosa ci sia dentro nessuno lo sa. Neanche lui.


DarkShield, il Necromante a cui fanno schifo le frattaglie: Necromante fissato con la Morte in quanto entità asettica e totalmente priva di vita, DarkShield è un uomo dal carisma spaventoso. Alto, magro, con una faccia da funerale, conosce incantesimi che farebbero impallidire un demone (compreso il famigerato Diavolo Nero di Kafir) e non esita ad usarli per salvarsi la pelle (tranne il Diavolo Nero di Kafir. Quello non va usato MAI). Egli disprezza la non-morte tradizionale proprio perché paradossalmente fin troppo piena di esistenza, con gli zombie putrefatti e quant'altro, prediligendo invece i campi di forza, più puliti, asettici e totalmente morti. Recentemente ha fatto innamorare la succube Rowena, riportandola indietro dal Berserker Isterico di Bajyna. Ovviamente il necromante non ricambia questo sentimento. O sì? Nah...


Mohamet Al, il Druido trasformista: Druido delle pianure, ma con un Master in Sopravvivenza nelle Giungle Meridionali Infestate, Mohamet Al è un uomo di poche parole. Più che altro perché ha un vocabolario molto limitato. Dall'aspetto uno potrebbe scambiarlo per Conan il Barbaro, ma la realtà è che in profondità, molto, molto in profondità, è un uomo di saggezza. La sua principale abilità consta nella trasformazione. Mohamet è in grado di replicare la forma di qualunque animale abbia visto almeno una volta. E' noto per le idee folli e geniali che gli sono valsi alcuni Oscar alla Carriera, tra cui amiamo ricordare la trasformazione in capodoglio, avvenuta in volo al fine di schiacciare un battaglione di nemici. Di recente la sua insaziabile (in senso alimentare) curiosità lo ha spinto a bere una pozione sperimentale di DarkShield, la Preparazione Z, che l'ha trasformato in uno zombie 2.0, un non-morto che non si decompone, forte, veloce e con poteri non ancora svelati. Per quanto riguarda la puzza di morto... beh, quella c'era anche prima.

Rowena, la Succube: Cameriera sexy e letale dell'unica locanda di Neronia, un piccolo villaggio dell'Imperium, Rowena ha conosciuto i nostri eroi subito dopo il loro arrivo nel Lato Buio. Languida, bella da morire (letteralmente) e desiderosa d'amore romantico (incredibilmente) la splendida succube si è dapprima invaghita dell'elfo Ferianthalas, suscitando la gelosia di Bajyna. Poi è caduta vittima del potere di quest'ultima, cedendo al Berserker Isterico. Salvata dal tenebroso DarkShield, la diavolessa si è perdutamente innamorata del necromante e ha giurato di seguirlo ovunque, legandosi a lui con un rituale paragonabile al nostro matrimonio, ma unilaterale. Determinata, fedele e capace, Rowena conosce un vasto numero di incantesimi diabolici e la sua unione con DarkShield le ha conferito gli "Occhi della Morte", un potere che le permette di vedere quali creature sono vicine alla loro fine. Qualsiasi atto d'amore con lei, dal semplice bacio fino a cose più spinte, si risolve invariabilmente con la morte del partner, ragione per cui DarkShield la evita come la peste nonostante i disperati tentativi della succube di cavare dell'affetto dal cuore gelido del necromante. Sebbene apparentemente freddo, però, DarkShield non l'ha ancora uccisa, il che significa che a modo suo dev'essersi affezionato a lei. Per quanto assurdo possa sembrare. 
Di recente Rowena è morta, ma è stata resuscitata dopo aver sconfitto l'Angelo Muriel, che l'aveva presa in custodia per deportarla in Paradiso.


I CATTIVONI:


Mors Tua: Sua Tenebrosità Imperiale in persona, sovrano assoluto dell'Imperium che copre un'incredibile vastità di terre emerse e nemico giurato del Lato Chiaro e di tutto ciò che è buono e stucchevole, Mors Tua è il classico Signore del Male. E' spietato, diabolico e intelligente, anche se come tutti i Signori del Male deve accontentarsi di manodopera scadente e a stento diplomata. I suoi eserciti di Oscuri (che comprendono la consueta pletora di Orchi, orchetti, goblin, minotauri, bestiacce tentacolose e spiritelli maligni assortiti) pattugliano costantemente lo Spacco e di tanto in tanto si lanciano in scorribande nei territori baciati dalla luce di Thorm, per razziare, uccidere e gettare rifiuti per terra. I suoi hobby sono torturare fisicamente e psicologicamente, ridere senza alcun motivo nella vastità delle sale del Palazzo di Necropolis, dipingere nature morte, ma solo se la morte è sopraggiunta lentamente, e fare del volontariato con gli orfani, leggendo loro rivisitazioni di fiabe famose. Potete ascoltarle nella sezione AUDIO, se non vi spaventa l'idea.

Abioticus Secretius: Il Supremo Necromago Imperiale riesce a conferire nuovi e più profondi significati alla parola "psicopatico". Per essere un morto vivente Abioticus sprizza vita da tutti i pori, probabilmente quella che ha risucchiato dai corpi delle sue vittime. Dirige l'Abominus, il Circolo di Alta Stregoneria di Necropolis e ha scritto innumerevoli saggi sull'arte di dissezionare un essere umano senza farlo morire. Ad oggi pare sia l'unico ad esserci riuscito. 
Fedelissimo di Mors Tua, Abioticus è nemico giurato di Fratello Fireball dell'Accademia di Magia. Un tempo erano come fratelli, ma poi si è messa in mezzo una bionda, ci sono state incomprensioni, sms interpretati male e si è finiti con la solita faida millenaria. Cose che capitano.

Vanilla Death: Detta anche la Principessa senza Testa... ah, no, scusate. Quella è Cleofelia. Dunque, Vanilla Death è la Signora delle Legioni dell'Aria. Comanda sulle Arpie, le Silfidi, le Iridi e le Gonadi. In battaglia la si può vedere alla testa del suo battaglione privato di pin-up, gli Angeli Neri, mentre sventola di qua e di là la sua frusta. Pur essendo alata e bellissima, la pallida immortale ci tiene a sottolineare di NON essere una succube. Un concetto che sembra non voler entrare nella testa dei suoi molti ammiratori, se non dopo che è stata loro mozzata.
Gli hobby di Vanilla Death sono: punire gli innocenti, i puzzle da più di mille pezzi, la musica hip-hop e l'abbigliamento cool e ammicante. Vive con il suo seguito di modelle scoppiate in una villa su Isla Calavera, da qualche parte nel Mare senza Fondo.


PERSONAGGI SENZA FISSA DIMORA:


Reinhardt Von Braun: Cupo Inquisitore al servizio della Chiesa di Thorm, Von Braun è l'equivalente ammazzavampiri di Storm Brave, con la differenza che quest'ultimo non parla come un libro del seicento e può vantare una migliore ampiezza di vedute. Il che è tutto dire. 
Von Braun appare per la prima volta durante la fuga della Principessa Cleofelia, salvandola dalle morbose attenzioni del Conte Constantin Grigore di Valgordia e di sua cugina Aranka (entrambi vampiri).
Coraggioso, atletico e pio, Von Braun combatte le forze del Male in solitaria, con il solo aiuto del suo psicopatico scudiero Sven, un giovanotto con i capelli biondo-paglia e con una disturbante tendenza all'omicidio. La dura vita del Cacciatore di streghe e non-morti fa sembrare Reinahardt Von Braun più vecchio di quello che è, ma sotto gli abiti di cuoio e il mantello, il nostro sfoggia addominali da manuale e un corpo pieno di cicatrici, come si confà a chiunque passi le sue giornate a sfidare il Maligno. O a qualunque muratore.

Sven: Biondo, basso, minuto e apparentemente insignificante, a una prima occhiata il giovane Sven appare come il figlio sfortunato di un contadino sfortunato. La verità però è un'altra. Allevato dalla Chiesa di Thorm grazie al sacrificio (in senso letterale) di molti precettori di sostegno, quello che sembrava un indemoniato senza speranza di redenzione è stato elevato al rango di psicopatico irrecuperabile e condannato al rogo per direttissima. Solo l'intervento di Reinhardt Von Braun ha salvato il ragazzo da morte certa, ragion per cui Sven ha votato a lui la sua vita e gli obbedisce incondizionatamente. Spesso timido e balbuziente, vi sono momenti in cui la personalità omicida ha il sopravvento e allora Sven si trasforma da impacciato scudiero a macchina da guerra inarrestabile. 
Con i suoi pugnali può squartare un uomo in 3 secondi e pulire un merluzzo in 15. O squartare un uomo con un merluzzo in 8. Sul pulire un merluzzo con un uomo ci sta ancora lavorando.
E' coetaneo di Cleofelia. Una delle sue personalità la vorrebbe uccidere, l'altra si è presa una cotta per lei, ma ancora non si è capito quale delle due sia quella mentalmente disturbata.


CONTINUEREMO VIA VIA AD AGGIUNGERE TUTTI QUELLI CHE MANCANO, PERCIO' TORNATE SPESSO A VISITARE QUESTA PAGINA!

6 commenti:

  1. Risposte
    1. Eh, sì! Cominciano ad esserci troppi personaggi in queste Cronache! ^^

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  2. Hai messo veramente I Quattro Mentecatti?! ��

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    1. Ahahaha! Sì, mi sembrava divertente! ;) E comunque ora tutti sapranno che è stata un'idea tua! Mhuahahahaha!!!

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  3. Mi sono accorto solo adesso di questa sezione.
    Va ad impreziosire il blog già molto piacevole ;-)

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  4. Sono d'accordo con Massimo:) I miei personaggi preferiti sono Mors Tua (e le sue fantastiche audio-storie) e Archibald, soprattutto quando si mette a riordinare i calzini secondo la gradazione di colore o a disotterrare le pietre bagnate per sostituirle con quelle asciutte, tutto, pur di non "interfacciarsi" con noi insulsi plebei...
    H.G.

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Leali sudditi!
I commenti alla bacheca Reale sono assolutamente liberi, ma il Re ha ordinato espressamente che, qualora il o gli imbecilli di turno dovessero affiggere commenti inutili o lesivi dell'onore della corona, essi verranno immantinente rimossi insieme alla a testa del o degli autori, che in ogni caso non sentiranno molto la mancanza di un organo che non hanno mai utilizzato.

Con velenosa franchezza,

Archibald Lecter, segretario particolare del Re