giovedì 18 dicembre 2014

TANTI AUGURI A TUTTI DAL BARDO E DALLA CORTE!!


Tantissimi auguri di buona Nascita del Bambino Magico e un Felice Anno Nuovo a tutti voi, fedeli sudditi del Re! Il Bardo e l'intera corte ne approfittano per farvi partecipi del loro apprezzamento nei vostri confronti e in quelli dei collaboratori che ci hanno aiutato!
Sì, lo sappiamo, quel perdigiorno del Bardo quest'anno si è fatto desiderare, ma abbiate pazienza: finalmente sta facendo un po' di lavoro da sceneggiatore e le sue già limitate facoltà mentali stanno venendo spremute all'osso. L'anno prossimo andrà meglio. O quello o le miniere di sale.
Fate i bravi, perché quest'anno Babbo Vichingo ha una lista bella lunga di bambini cattivi di tutte le età a cui far visita. Per i più piccoli ha preparato il carbone, mentre per i più grandicelli userà direttamente la benzina, che brucia meglio.

Godetevi le feste, dunque, ci vediamo nell'anno nuovo!


lunedì 17 novembre 2014

IN MISSIONE PER CONTO DELL'OVERGOD 2



Rieccoci qui con il nuovo capitolo della storia di Clara! Ebbene sì, oggi vi risparmio i miei consueti insulti, carissimo volgo. Anche perché non li capireste. Il nostro inutile Bardo è stato nell'Altrove, in quel di Lucca. Per una specie di fiera, a quanto ho sentito dire, ma non ne so molto. Credo riguardasse la promozione di una sua opera di cui qualcuno si prenderà la briga di parlare su questo blog nei giorni a venire. Di certo non lo farò io, anche se conoscendo il Re mi obbligherà senz'altro a scrivere qualche stupida prefazione.
Ad ogni modo... avevamo lasciato il povero angelo Anandiah alle prese con uno spinoso incarico, rintracciare i colpevoli di un efferato omicidio angelico e recuperare un'arma divina di proporzioni epiche. A complicare ulteriormente questa missione, già di per sé ingarbugliata, gli è stato assegnato un angelo che i lettori di queso blog conoscono bene: Muriel, lo stolido propugnatore dell'ordine divino assoluto. Riusciranno i nostri due eroi a scoprire che diavolo sta succedendo? Un momento, ho detto "diavolo"? Volevo dire "angelo". 
Lo scoprirete in questo nuovo, emozionante episodio di "Anche gli Angeli piangono". (n.d.r. il titolo non è esattamente questo)
E ora andate e leggete. Chi di voi è analfabeta troverà un Messo Reale in ogni villaggio, pronto a leggere per conto terzi. Dietro pagamento di un'irrisoria tassa, ovviamente. 
Lunga vita al Re.

Vostro letterato,

Archibald Lecter, Segretario Particolare del Re


2: TROPPE SCENE SULLA SCENA DEL CRIMINE

di Clara

Muoversi tra i Piani che componevano la realtà non era un'operazione particolarmente difficile. La parte complicata era muoversi fino ad un punto desiderato ed arrivarci nello stesso stato (e con lo stesso numero di arti) di quando si era partiti. Per fortuna, gli angeli dell'OverGod avevano avuto millenni per perfezionare la tecnica. Altrettanto per fortuna, erano esseri eterei praticamente immuni a debolezze materiali come il mal d'aria o la nausea.
Il che era un'ottima cosa, rifletté Anandiah, perché si era dimenticato che il Piano verso cui erano diretti avesse un odore così forte. Non che il Paradiso fosse tutto rose e fiori, ma gli umani in particolare avevano un loro modo di ammucchiare cose e persone nelle loro città, di accumulare prove della loro esistenza, di marchiare un territorio come loro più di qualsiasi altra razza. Era stupefacente, a pensarci bene. Anche se non tutti la pensavano così.
- Cosa è questo rivoltante fetore di peccaminosa corruzione?-
Ecco, appunto.
- Potresti sempre tornare in Paradiso ed aspettare lì, Muriel.- suggerì Anandiah con scarsa speranza, senza neppure voltarsi verso la causa principale della sua attuale irritazione. Non della sua preoccupazione, ma solo perché quel primato era occupato da chiunque avesse deciso che uccidere un angelo, rapirne un altro, e rubare una delle armi più potenti della Creazione fosse un'idea geniale.
- Ho ricevuto l'ordine di provvedere all'eliminazione della minaccia che ha osato profanare il Paradiso e farsi gioco della grandezza delle schiere dell'OverGod, e non sarà questo miserabile miasma di malignità a fermarmi! A costo di dover radere al suolo l'intera città.-
Stavolta Anandiah si voltò, ancora più irritato dal fatto che era difficile gettare un'occhiata intimidatoria a qualcuno che lo sovrastava di tutta la testa ed era largo il doppio di lui. Non era sicuro se fosse la sua costituzione naturale o i secoli di allenamento. L'effetto di imponenza era amplificato dal pettorale scintillante, dallo spadone che brandiva, e dalle candide ali ripiegate dietro la schiena.
Il che implicava che qualcuno, nonostante gli sforzi di Anandiah di usare paroline semplici, non aveva esattamente afferrato il concetto di essere discreti e non attirare l'attenzione.
- Per prima cosa, non vogliamo radere al suolo la città. Neanche un quartiere, se possibile. In secondo luogo non possiamo eliminare nulla se prima non sappiamo di cosa si tratti, quindi per ora il nostro è un lavoro di investigazione. Hai mai partecipato ad un'indagine prima?-
Muriel aggrottò la fronte, pensieroso:- Una volta ho preso a pugni un diavolo fino a fargli confessare dove si nascondevano i suoi perfidi scagnozzi. E poi li ho decapitati tutti con la mia spada fiammeggiante.-
- Ecco, stavolta è un po' diverso. Il nostro lavoro è prima di tutto quello di cercare indizi. Per quanto possa essere sorprendente, è più facile senza una spada fiammeggiante sguainata.-
Era evidente che Muriel non fosse convinto, ma Anandiah non aveva tempo per spiegare. Si diresse verso la loro destinazione, a pochi metri di distanza. Avrebbero potuto comparire direttamente sulla scena del crimine, ma era meglio evitare di coprire le energie arcane che il criminale poteva aver lasciato con altre tracce.
Il vicolo era deserto. Gli angeli che avevano rinvenuto il corpo se ne erano già andati, ma le tracce della loro presenza erano ancora forti. Anandiah notò con un leggero disappunto che non avevano nemmeno pensato ad allontanarsi prima di tornare in Paradiso, fatto che avrebbe reso ancora più difficile individuare le energie precedenti. E nessuno era restato nei dintorni per assicurarsi che non ci fossero interferenze. Se a farlo fosse stato qualcuno della sua vecchia divisione, sarebbe stato relegato al lavoro d'ufficio per qualche secolo, ma visto che erano state inviate le illustri truppe scelte di Uramaius, Anandiah reputava una fortuna che ci fosse ancora la scena del crimine.
Due alti edifici gettavano la loro ombra sul suolo ingombro di rifiuti. Le fatiscenti pareti di legno avevano ceduto in alcuni punti, lasciando visibili squarci delle stanze interne spoglie. C'era una zona vuota sul terreno, dove il corpo era stato rimosso per essere riportato in Paradiso. Le piume sparse a terra erano state bianche, ma il fango le aveva tinte di un colore bruno. Una larga macchia scura indicava il punto dove il corpo era stato abbandonato. Molto larga, il sangue doveva essere schizzato con grande violenza per produrre una macchia del genere.
Anandiah sospirò. Sarebbe stato difficile ricavare qualche informazione utile da quel disastro, quindi c'era solo un'altra possibilità di risolvere il mistero in fretta... e doveva contare sul suo indesiderato aiutante. Non era detto che sarebbe stato un disastro assoluto, erano su quel Piano da almeno cinque minuti e Muriel non aveva ancora tentato di sterminare nessuno, era anche stato tranquillo e silenzioso. Era molto più di quanto lui si fosse aspettato, forse la Rieducazione serviva davvero a qualcosa... oltre a complicare il lavoro ai responsabili del personale, certo.
Ora che ci pensava, era davvero troppo tranquillo e silenzioso.
- Muriel?- indagò Anandiah, voltandosi in tempo per vedere l'altro angelo che schizzava verso un angolo e si piegava in due. Una frazione di secondo dopo, fiotti di vomito angelico stavano schizzando in ogni direzione, dimostrando che in effetti gli angeli non erano così immuni alla nausea come poteva sembrare.
A quel punto gli venne un sospetto.
- Muriel, tu hai già compiuto delle missioni su questo Piano, vero? Che cosa facevi prima?-
Dopo una pausa riluttante, l'altro ammise:- Angelo custode all'ingresso dell'aldilà. Mi occupavo di dirigere le anime dei peccatori nella giusta direzione.-
Che era la versione ufficiale per "acchiappare chiunque passasse di lì e convincerlo, con l'eventuale ausilio di una spada, a mettersi in fila". In genere le anime in questione erano troppo confuse per protestare, il che implicava...
- Come sei riuscito a finire in Rieducazione con un lavoro del genere?-
Muriel bofonchiò qualcosa che suonava molto come un poco angelico "quel dannato elfo, la sua meretrice demoniaca, e la sua fallace logica da eretico", poi si interruppe per un altro conato di vomito. Anandiah decise di non insistere, almeno per il momento.
- Muriel, vai a dare un'occhiata in giro, ti dispiace? Potrebbero esserci degli umani da queste parti... vagabondi, mendicanti, forse ladri. Chiunque abbia bisogno di un posto tranquillo e coperto. Potrebbero aver notato qualcosa. Non penso che chi stiamo cercando sia così sciocco da essersi lasciato vedere mentre abbandonava il corpo, ma non possiamo escludere alcuna possibilità.-
- Va bene.-
Anandiah sospirò di sollievo. Stava per tornare alla sua indagine, quando notò qualcosa.
- Ehm... perché stai estraendo la spada?-
Muriel lo guardò con aria confusa:- Non hai detto che devo strappare la verità ai deboli servi del Male che si annidano in questo covo di depravazione, e costringerli in nome dell'OverGod a confessare dove è il malvagio che stiamo cercando?-
- Non... esattamente.- replicò l'altro angelo, mentre si ripeteva tra sé che la pazienza era una grande virtù angelica, e che se Sinandraiel era riuscita ad educare decine di angioletti neonati lui poteva gestire Muriel per qualche ora. Poteva vederlo come un incentivo a risolvere in fretta il caso.
Il tonfo sordo di qualcosa che cadeva dietro l'angolo gli risparmiò la fatica della spiegazione. In una frazione di secondo, entrambi gli angeli si erano gettati verso la fonte del suono, e Muriel stava puntando la spada contro...
Un bambino. Per quanto fosse difficile giudicare l'età degli umani (sul serio, cambiavano troppo in fretta, come facevano a riconoscersi?), questo qui doveva avere al massimo dieci anni. Un cappello troppo grande teneva in ombra il viso ed i capelli aggrovigliati dalla sporcizia. Il corpo era interamente nascosto sotto una giacca da adulto, lasciando visibili solo i piedi nudi, neri per il fango.
- Muriel, metti via la spada.- intimò Anandiah. Appena il collega ubbidì, il piccolo si riscosse dalla sua immobilità, sollevando lo sguardo.
- Siete con quelli di prima?- domandò, diffidente.
- Quali sono quelli di prima?-
- Avevano le ali e l'armatura come quello.- specificò, indicando Muriel:- Hanno fatto un sacco di confusione, i topi sono scappati via tutti. Hanno portato via qualcosa dal vicolo.-
Anandiah annuì:- Sì, siamo con loro. Hai... hai visto cosa hanno portato via?-
Il bambino abbassò lo sguardo e bisbigliò:- Non lo so. Thomas ha detto che era un corpo, con le ali, e che lo aveva visto arrivare la notte scorsa. Pensavo che mi stesse facendo uno scherzo. Thomas dice tante cose stupide.-
L'angelo sentì un fremito scorrergli nelle ali. Una traccia, finalmente.
- Quindi, questo Thomas ha visto come è arrivato qui l'altro angelo, giusto? Ha visto chi lo ha portato?-
- Non lo so!- insistette l'altro, scuotendo la testa furiosamente:- Non ci ho badato, ve l'ho detto, Thomas dice un sacco di cretinate, ed io non venivo qui a dormire da una settimana, ho trovato un posto migliore. Sono venuto solo per riprendere le sue cose, ed ho visto tutti quei tizi... i nostri soldati mica ce le hanno, delle spade così. Mi sono nascosto. Non ho guardato cosa facevano. E' la verità, non dovete strapparmi un bel niente!-
- Va bene, va bene. Non preoccuparti.- si affrettò a rassicurarlo Anandiah. Il bimbo doveva aver sentito la conversazione di prima.
- Dove possiamo trovare il tuo amico Thomas?-
La diffidenza tornò, ancora più forte di prima, mentre l'umano sibilava:- Perché volete saperlo?-
- Ascolta... come ti chiami?-
- Jess.-
- Bene, Jess. Io sono Anandiah, ed il mio collega è Muriel. Uno dei nostri compagni è stato ucciso, e gli angeli che hai visto prima sono venuti a recuperare il suo cadavere. Ma noi dobbiamo scoprire chi sia stato a farlo. E Thomas potrebbe aver visto il colpevole. Quindi dobbiamo parlargli. Non vogliamo fargli del male.-
Jess esitò ancora per qualche secondo, evitando il suo sguardo, poi sollevò la testa e deglutì.
- Va bene, ho capito. Però c'è un problema.-
E ti pareva. L'OverGod sia lodato per la sua infinita fantasia nel metterci alla prova.
- Che genere di problema?-
- Thomas è dentro. Al posto di guardia. Lo hanno beccato stamattina per un lavoretto in una casa del centro, ed ora lo tengono in cella fino al processo. Per questo stavo andando a riprendere le sue cose, gliele tengo al sicuro.-
Anandiah rifletté per qualche istante. Se queste guardie erano anche lontanamente simili a quelle del Paradiso, sarebbe stata dura. D'altra parte, stavano parlando degli esseri umani. L'armatura di Muriel conteneva abbastanza metalli preziosi e scintillanti da convincerli a chiudere un occhio... ma poi avrebbe dovuto convincere l'altro angelo a chiudere un occhio sulla corruzione, e sospettava che non sarebbe stato facile. Oppure avrebbe potuto limitarsi ad entrare inosservato, sfruttando i suoi poteri, ed uscire prima che qualcuno se ne accorgesse.
Aveva la sensazione che quella missione si sarebbe complicata ancora di più. Forse sarebbe stato più utile avere un supporto che sapesse muoversi in città ed avesse autorità tra gli umani. Qualcuno di ragionevole a cui spiegare la situazione.
- Chi comanda la vostra guardia?-
- Il capitano Asmodella.- rispose in fretta Jess, aggiungendo:- Penso che possa aiutarvi. Di sicuro può capire i problemi soprannaturali meglio dei soldati normali. Dovreste parlarci.-
Era un'impressione di Anandiah, o quel tono di candore innocente era lo stesso dei teneri angioletti che tentavano regolarmente di bloccare le Ruote del Paradiso per far sospendere le lezioni? Ma non era molto bravo ad interpretare la voce umana, quindi meglio lasciar perdere.
Avrebbe finito di esaminare il vicolo, e nel frattempo avrebbe deciso come raggiungere quel Thomas.

E come ormai avrete intuito, i nostri due angelici investigatori (insomma, uno e mezzo) attendono la vostra scelta:

1. Metodo diplomatico: andare a parlare con il capitano delle guardie, spiegare la situazione, e sperare che sia un umano ragionevole. Ma che razza di nome è Asmodella, comunque? Non suona molto umano... boh, sarà una nuova moda.

2. Metodo soprannaturale: entrare di nascosto senza farsi vedere da nessuno, parlare con Thomas ed uscire. Nessuno si fa male, nessuno si allarma. Ammesso che il posto di guardia non abbia qualche rilevatore di energia soprannaturale, un mago o un sacerdote in servizio, un demone... nah, perché dovrebbero?


3. Metodo umano: convincere Muriel a rinunciare a qualche piastra della sua scintillante armatura ed usarla per corrompere le guardie. Così impara a non presentarsi bardato così per una missione in incognito.




"I bassifondi della Capitale sono un'area in evidente sviluppo, e i soffitti bassi sono perfetti per voi nani. Fossi in voi considererei l'idea di un investimento..."

Archibald Lecter alla delegazione nanica. Poco prima che scoppiasse la guerra.


Il Blog di Clara lo trovate qui: ANIMULA SOLIVAGA

Immagini: Epic Angel in apertura è di Rob Joseph
Medieval Town in chiusura è di Joakim Olofsson

domenica 12 ottobre 2014

Le idee migliori vengono ai cervelli morti!



Alleluja, volgo! Quell'inutile nullafacente del Bardo ha finalmente partorito il seguito della storia principale, dopo... quanti saranno?... due mesi abbondanti di silenzio. Facciamo un bell'applauso a sua signoria per averci degnati della sua augusta presenza e aver smesso di delegare tutto il lavoro alla povera Clara e al sottoscritto. 
Ci rendiamo conto che il lungo periodo trascorso tra questo e l'episodio precedente può aver annichilito i già flebili ricordi che potevate avere sulla vicenda, perciò inseriremo un piccolo riassunto per capire dov'eravamo. Piccolo, eh, non aspettatevi granché, giusto per essere certi che non vi aspettiate che la vicenda sia ambientata a Hogwarts.

Sommariamente vostro,

Archibald Lecter, Segretario Particolare del Re


Riassunto del riassunto del riassunto: Il guerriero degli Elfi Neri Ferianthalas, l'Elfa Nobile Bajyna, il Necromante DarkShield e il Druido selvatico (e ora anche zombie) Mohamet Al sono partiti da Centria per salvare la principessa Cleofelia. Ignari del fatto che la svampita ragazza sia già rientrata sana e salva in patria, i quattro si sono spinti sempre più a est, fino a penetrare negli oscuri domini di Mors Tua, il Signore del Male ufficiale. Giunti a Puerto del Muerto in compagnia della Succube Rowena, i nostri si fanno invischiare negli affari di una setta che venera un mostruoso Dio Polpo. Una volta scoperto che il culto fa orribili esperimenti sugli esseri umani, si fanno coinvolgere in un'operazione di salvataggio e si ritrovano intrappolati in una caverna sottomarina, con un unico tunnel subacqueo come uscita e un branco di ibridi assetati di sangue alle calcagna...


dai Canti del Bardo

Mohamet si precipita verso la gabbia e vi entra, lasciando la porta aperta.
- Svelti, voi nasconde dietro casse, laggiù. Quando loro entra tu chiude porta in fretta - dice, indicando Ferianthalas.
L'elfo nero si guarda intorno, poi si indica il petto - Ehi, perché io? - protesta.
- Perché tu è quello più veloce tra mago svogliato, elfa goffa, diavola in calore e comparse con bassa speranza di vita.
Mentre i diretti interessati intonano un coro di lamentele e di colorite considerazioni sulla presunta professione della madre di Mohamet, Ferianthalas fa spallucce. - Beh, in effetti...
In effetti l'eleganza delle elfe è nota...
- In effetti cosa, brutto elfaccio della malora? - sbotta Bajyna, infuriata. - Io sarei goffa? Io? La regina dell'eleganza e della bellezza?
Rowena sbuffa, occhieggiandola con un sorrisetto irridente. 
- Tesoro, ma per favore...ammetto che tu sia esteticamente passabile, ma... l'eleganza? Pff. Ma ti sei vista?
Bajyna le rivolge un'occhiata omicida. - Ha parlato la stalker sadomasochista...
- Presto, tutti dietro quelle grandi casse laggiù - urla DarkShield - e state in silenzio. Il primo che fiata lo affogo con le mie mani.
... ma le succubi compensano con altro.
Quando tutti sono nascosti, cultista svenuto compreso, Mohamet rimane in attesa, guardandosi intorno. Le sbarre della gabbia sembrano abbastanza massicce da resistere per un po' alla forza ultraterrena di tutti quegli ibridi, ma per quanto può durare? Dal suo punto di vista vede chiaramente Ferianthalas, chino dietro una grossa concrezione rocciosa, vicino alla gabbia.
All'improvviso le grida stridule e i ruggiti aumentano d'intensità e la moltitudine di mostri fa irruzione nella caverna, annusando l'aria e coprendosi gli occhi per ripararsi dalla luce delle torce.
Inizialmente sembrano non notare Mohamet e si sparpagliano, poi il druido solleva un braccio e porta una mano alla bocca.
- GBURHULG GNAAAAM - urla, sperando che il trucco funzioni una seconda volta.
Il gigantesco uomo orca solleva la testa per primo, urla qualcosa e si tuffa verso la gabbia, seguito a ruota da una folla ruggente di entusiasti amanti della carne umana.
Gli ibridi si tuffano su Mohamet, che inizialmente si limita a distribuire sganassoni con una certa generosità, finché non sono tutti all'interno della gabbia. A quel punto grida.
- Adesso!
Ferianthalas scatta dal retro del suo nascondiglio, raggiunge la porta e la chiude con uno scatto, bloccando la serratura e scansandosi appena in tempo per evitare il morso di un uomo-murena. Dentro la gabbia Mohamet scivola sotto la massa di aggressori, che sembrano più occupati a pestarsi a vicenda che ad attaccare lui.
Un cincillà NON zombie. Credo.
Alcuni istanti dopo un piccolo cincillà zombie saltella tra due sbarre e raggiunge gli altri.
- Visto? Mio piano ha funzionato - gongola, riprendendo forma umana sotto gli occhi sbalorditi dei prigionieri.
- Sono scioccato da tanto dispiego di acume - ammette DarkShield, pensieroso - Mi domando se non sia un graduale effetto collaterale della preparazione Z. Magari ti sta facendo diventare più intelligente...
Mohamet si batte una mano sul petto nudo. - Me genio.
Ferianthalas fa una smorfia. - di sicuro non lo sta facendo diventare più modesto - borbotta - ma ammetto che era un buon piano. Ammesso che quella gabbia di stecchini regga finché non ce ne saremo andati da qui - aggiunge, occhieggiando con inquietudine la massa di mostri che si scaglia con forza contro la raffazzonata prigione.
DarkShield si volta verso di loro e i suoi occhi si illuminano. - Per il momento la rinforzerò con un incantesimo, ci aiuterà a guadagnare tempo.
L'elfo nero annuisce, poi si volta verso il druido. - Puoi farti una nuotata in quella polla d'acqua e accertarti che l'uscita sia sicura? Controlla che porti all'esterno.
Mohamet fa spallucce e si dirige verso l'acqua scura, calma e inquietante.
- Forza, signori, radunatevi - chiama Bajyna.
- Mettetevi qui e non muovetevi - la aiuta Lissay - presto saremo fuori, quindi mantenete la calma e tutto andrà per il verso giusto, avete la mia parola.
Di nuovo la terra trema e dal soffitto roccioso della caverna si staccano dei frammenti grossi quanto il cranio di un uomo, che si schiantano sul pavimento, sfiorando le persone e scatenando il panico.
- Signori, per favore - grida Lissay, cercando di impedire che la paura si diffonda.
- Cos'è questo ruggito orribile, per l'Überdevil? - sbotta Rowena, schioccando nervosamente la coda e guardandosi intorno. Ad ogni tremore gli ibridi sembrano agitarsi di più e scivolare verso una brutale e animalesca forma di follia.
- Ce la fai a reggere, necrocoso? - domanda Ferianthalas, osservando con preoccupazione le sbarre della gabbia piegarsi lentamente sotto la spinta di quella folla ruggente.
- Tu pensa a portare fuori di qui quella stupida marmaglia di pisciasotto, ché alla gabbia ci penso io.
In quel momento un pesce zombie riemerge dalla polla d'acqua con un guizzo e si ritrasforma nel druido.
- Tutto bene, noi può passare. - esclama, sollevando il pollice - più avanti passaggio esce da parete di scogliera. Cosa essere tutto questo casino? Voi dato festa in mia assenza?
Bajyna lo guarda, sospettosa. - Quanto è lunga?
- Come?
- La caverna subacquea. Quanto è lunga?
- Io no contato. Poco. - dice Mohamet, facendo spallucce - Ma che differenza fare?
Una rara tribù di elfi marini
- Fa un'enorme differenza, razza di bietolone - protesta lei - Tu e quei pesciacci schifosi non avete bisogno di respirare, ma noialtri sì. - guarda la polla e deglutisce - Io non ho intenzione di morire affogata in uno stretto... buio... orrendo buco sott'acqua. Dico bene, elfo della malora?
Ferianthalas ha un colorito cinereo e questa volta le sanguisughe non c'entrano. Gli elfi hanno una naturale avversione verso l'acqua, come i gatti.
- Beh... siamo sopravvissuti al gorgo magico per arrivare a Puerto del Muerto... possiamo farcela anche qui, giusto? Giusto?
Bajyna risponde con un sorriso sghembo e poco convinto. Di sicuro l'elfo sa come far sentire una donna al sicuro.
- È molto largo? - domanda DarkShield, senza perdere di vista la gabbia.
- Cosa? - Mohamet si gratta il mento, confuso.
- Per Mortiria, faresti perdere la pazienza al Grande Sacerdote di Thorm in persona. La caverna subacquea, pezzo di deficente. Cosa se no?
- Ah - sorride quello, ebete - sì, molto grande, se volere noi passare tutti insieme.
DarkShield sorride. - Ottimo. Entrate tutti nell'acqua e aspettatemi lì, ma non immergetevi.
Lissay, Bajyna, il possente Hadrach e la bella Fadris, sospingono la folla spaventata verso la polla d'acqua, cercando di rassicurarla senza troppa convinzione che tutto andrà bene.
- Anche tu, demonessa scassapalle - ringhia DarkShield a Rowena, che si rifiuta di abbandonarlo.
- Non ti lascio qui a fare qualche azione eroica da gran figo per poi lasciarci le penne - protesta lei, con gli occhi umidi.
- Ti sembro il tipo che farebbe una cosa del genere per aiutare il prossimo? - dice lui, perplesso - Si vede che ancora non mi conosci bene. Quando deciderò di crepare lo farò solo per raggiungere la Vera Morte, e non per salvare una trentina di inutili villici piagnucolosi. Chiaro? E ora vai, io sto arrivando.
Ma lei si aggrappa alla sua vita, scuotendo forte la testa. - No, non vado, amoruccio. Non puoi costringermi.
- Oh, sì che posso. Ringrazia che ho le mani occupate. - ringhia lui, poi inizia a gridare - Mohamet!
Il druido caracolla pesantemente al suo fianco. - Sì, Dark?
- Prendi questa gallina demoniaca e trascinala fino alla polla d'acqua, io vi raggiungo subito, ma dobbiamo essere veloci. Senza i miei poteri queste sbarre reggeranno dieci secondi al massimo.
- Va bene, Dark. - senza sforzo, il muscoloso zombie solleva la succube e se la mette in spalla di traverso.
- Lasciami andare, stupido bestione, lasciami - urla lei, picchiando i pugni contro la schiena del druido. Ad ogni pugno la sua aura si scurisce e i colpi si fanno più violenti, al punto che se Mohamet non fosse già morto probabilmente sputerebbe le vertebre di lì a poco. - Voglio morire con il mio amore!
DarkShield fa una smorfia. - Io non ne ho alcuna intenzione, ma se vuoi morire non c'è problema, dopo ne parliamo. E... Mohamet?
- Sì, Dark?
- Non chiamarmi Dark. Per te sono Inarrivabile Gran Maestro, Supremo Signore della Morte o Magnifico Imperatore dell'Aldilà. Ma non Dark, capito? Mai Dark.
- Nessun problema, Dark. Basta dire.
Il mago sospira. - Per gli Dei, mi sta venendo mal di testa.
Non appena sono tutti in posizione nella polla d'acqua Ferianthalas porta le mani alla bocca, cercando di superare il baccano disperato, gutturale e anche un po' spaventoso che sta facendo Rowena, stretta tra le braccia di Mohamet.
- Tutto a posto, noi siamo tutti nella vasca - grida - che facciamo, ordiniamo un drink al bar?
DarkShield inizia a indietreggiare verso di loro, tenendo il campo di forza attivo sulla gabbia. Un altro ruggito scuote la caverna e gli ibridi iniziano a schiumare, scagliandosi contro le sbarre fino a ferirsi.
Non appena il mago è con l'acqua fino alla vita chiama tutti intorno a sé.
- Non c'è bisogno che mi stringi il braccio in questo modo, elfo idrofobo. - ringhia, occhieggiando disgustato lo spadaccino che gli sta aggrappato come un koala all'ultimo albero di eucalipto sulla terra.
Quello deglutisce. - È.... ehm... è che sembri molto sicuro sul da farsi. E in questo momento la sicurezza è un elemento piuttosto... scarso, nella mia vita. Ammesso che tra qualche istante ce l'abbia ancora, una vita.
Lo sguardo da flirt dell'elfo
Bajyna sogghigna, perfida. - Quello che vuole dire il nostro grande guerriero, qui, è che se la sta facendo sotto. Non è vero?
- Ah, io me la starei facendo sotto? - sbotta Ferianthalas - Ti dispiacerebbe ripetermelo più da vicino? Magari dopo aver mollato l'altro braccio del mago?
DarkShield sospira, provando a liberarsi dalla stretta di entrambi e Bajyna avvampa per la vergogna.
- Insomma, per favore, datevi una controllata. - li supplica Fadris con un sussurro - Siete i salvatori, qui. La gente si aspetta di vedervi forti, sicuri di voi, sorridenti anche nelle difficoltà.
- Senti, bella, saremo anche eroi, ma non siamo imbecilli. E qui non c'è chiaramente niente da ridere.
Ferianthalas tossicchia e si sforza di lasciar andare DarkShield. - Ehm... guarda che io non avevo mica paura, ragazza. Stavo... stavo conferendo un po'della mia forza al mago. Sai, per potenziare la sua... stregonezza.
- Stregoneria - sospira DarkShield, scollandosi l'elfa di dosso con la forza.
- Quello che è. - l'altro fa un gesto con la mano, simulando una sicurezza che non prova.
- Che si fa, ora? - piagnucola Bajyna, in ansia.


Che succederà, ora?

1. DarkShield creerà una semisfera di forza in cui intrappolare l'aria e condurrà i prigionieri lungo il tunnel senza problemi.

2. Come sopra, ma questa volta di problemi ce ne saranno eccome, perché gli ibridi non rimarranno fermi nella gabbia a giocare a burraco.

3. Qualcosa di enorme e mostruoso si risveglierà nelle profondità e scatenerà un casino "che neanch'io so spiegare come" (cit.) 

P.s: chi indovina l'autore della citazione nella numero 3 vincerà un disegno sexy di uno dei nostri personaggi a scelta! 


"Come?! Mohamet ha avuto un'altra idea geniale? PAZZESCO!"

Conan il Barbaro


Per leggere le puntate precedenti andate all'Indice!

martedì 7 ottobre 2014

UDITE UDITE! E' uscito un articolo incentrato sul Bardo Doloroso nel blog "Storie di Ordinaria BlogMania" di Raffaella Milione!



Salute, volgo!
Vi sembrerà incredibile, ma qualcuno al di fuori dei disgraziati cittadini di questo Regno si è filato questa bacheca e il suo insopportabile autore. Sembra che sul blog "Storie di ordinaria BlogMania", la blogger Raffaella Milione abbia addirittura dedicato un articolo a questo patetico guazzabuglio letterario dalle altalenanti fortune.
Come da richiesta del nostro amato Sovrano, porgo a lady Milione i più sentiti ringraziamenti della Corte e invito tutti voi a visitare il sopracitato blog, pena venti scudisciate con i cocci di vetro nella pubblica piazza.
E ora disperdetevi, ché i latifondi mica si arano da soli.

Vostro onorato,

Archibald Lecter, Segretario Particolare del Re

giovedì 25 settembre 2014

IN MISSIONE PER CONTO DELL'OVERGOD 1



Bentrovati, carissimi sodali! Come sempre il contatto con voi provoca in me un contrastante miscuglio di sentimenti e bile gastrica, Qualcosa di cui farei volentieri a meno, ma che a causa dei miei doveri verso la corona e il nostro Sovrano mi trovo costretto a dover subire periodicamente.
Ma oggi ammetto un certo qual gaudio: devo infatti comunicarvi l'inizio di una nuova serie di storie interattive scritte dalla nostra CLARA (che ringraziamo come sempre), che ha ripreso le vicende di alcuni personaggi che avevamo lasciato indietro nell'avventura principale. Costoro continuano a occuparsi delle loro divine faccende nonostante gli sforzi dei nostri cinque eroi per farsi ammazzare da innominabili cultisti di divinità ittiche non-morte. E come dar loro torto?
E' con grandissimo orgoglio che il Bardo Doloroso presenta il primo episodio di "IN MSSIONE PER CONTO DELL'OVERGOD", in cui ritroveremo anche un personaggio che mai e poi mai avreste creduto di rivedere! CHI? Non vi resta che leggere per scoprirlo. Leggere e VOTARE la continuazione che preferite, ovviamente!
E ora andate, pelandroni. Dopo aver espletato le vostre mansioni letterarie vi aspetta la gleba, come al solito. Il Regno ha bisogno di foraggio, che non cresce mica da solo.

Vostro agricolo,

Archibald Lecter, Segretario Particolare del Re 


1: GROSSO GUAIO IN PARADISO

di Clara

Qualcuno nelle alte sfere ce l'aveva con lui, rimuginò Anandiah, ripiegando la pergamena che aveva appena letto. Nel suo caso, in senso letterale, visto che il Paradiso era costituito da un sistema di sfere che si intersecavano in armoniosa perfezione. Almeno questa era la teoria: in pratica c'era sempre un Tecno-Angelo che stava riparando una ruota, o staccando le piume rimaste impigliate tra i meccanismi, come lui stava facendo al momento. Sul serio, dopo tutti quei secoli alcuni angeli non avevano ancora preso le misure per volare da una sfera all'altra. Se Anandiah non fosse stato a sua volta un angelo, e quindi caritatevole per definizione, avrebbe azzardato l'ipotesi che alcuni colleghi avessero sbagliato fila quando l'OverGod aveva distribuito i cervelli.
Avvertì uno scricchiolio di protesta della ruota sotto di sé, e si affrettò a seppellire il pensiero non esattamente angelico. Afferrò un secchio pieno di penne candide e luminose (ed in un paio di casi macchiate di sangue: c'erano angeli che non avevano neanche lontanamente preso le misure giuste nella virata), e si gettò giù verso la sfera successiva.
In un'altra occasione, avrebbe indugiato a lasciarsi trasportare ad ali spiegate dalle correnti ascensionali, prima di tornare alla base. Ma c'era la pergamena che era fluttuata tra le sue mani poco prima... tra l'altro accecandolo per un momento, con seri rischi. Va bene che era una creatura fatta di pura energia e protetta dalla luce divina, ma non ci teneva finire stritolato dalle Ruote del ParadisoTM. Gli Angeli Guaritori non vedevano l'ora di parlare con lui di un certo esame della moralità che continuava a rimandare. Lui aveva spiegato loro che il suo Dovere verso l'OverGod aveva la priorità, ma non sembravano convinti che il Dovere coincidesse sempre con la convocazione per l'esame.
Sperava che la pergamena, e la convocazione che portava, non riguardassero quell'argomento, o una decina di altri argomenti a cui poteva pensare, ma nessuno di essi era così grave da attirare l'attenzione degli Epic Angels. Gli angeli supremi, i testimoni primi ed indiscutibili della volontà dell'OverGod, gli unici a poter stare di fronte alla Sua potenza, non si sarebbero certo scomodati per sciocchezze del genere.
Per qualche motivo, la cosa non lo tranquillizzava affatto.
Anandiah volò rapidamente fino alla Sfera più grande ed atterrò all'inizio di un lungo viale circondato di statue dorate. Il Palazzo dell'OverGod era sempre fervente di attività, un gigantesco alveare candido e scintillante, e l'ultima cosa di cui aveva bisogno era andare a sbattere contro qualche altro angelo troppo solerte per badare ad inezie come la precedenza in volo. Molto meglio camminare un po', anche perché così poteva liberarsi del secchio di piume spacciandolo per una decorazione. Tecnicamente, non era venir meno ai suoi doveri. Gli Epic Angels non avevano tempo per occuparsi di banalità come un sistema di smaltimento dei rifiuti, così nei secoli i Tecno-Angeli si erano fatti creativi.
Dopo qualche minuto, ammesso che i minuti avessero un significato nella Perfetta EternitàTM del loro Paradiso, Anandiah stava bussando alla porta di un ufficio, e tentando di ignorare lo sguardo a metà tra l'incuriosito ed il compassionevole che la segretaria gli stava lanciando.
- Avanti.-
La voce che lo riscosse dai suoi pensieri era così melodiosa che avrebbe spinto al suicidio per invidia uno stormo di usignoli, ed abbastanza autorevole da far provare all'angelo l'impulso di mettersi sull'attenti. Cosa che avrebbe fatto lo stesso, perché con i grandi capi era sempre meglio eccedere in cerimoniosità. Soprattutto quando non si sapeva perché si era stati chiamati.
Tossicchiò:- Anandiah. Tecno-Angelo. Sono stato convocato.-
- Lo so. Lo so. Lo so. Per amor dell'OverGod, Ani, come mai così nervoso? Ne hai combinata un'altra delle tue? O non stai mangiando abbastanza?-
Anandiah deglutì, riconoscendo la sagoma circondata di luce seduta all'altro capo della stanza, dietro una scrivania di marmo bianco. Capelli chiarissimi e ricci, occhi grigi scintillanti come stelle, una tunica bianca che aderiva alle forme del corpo in un modo che, si sussurrava in giro, aveva già spedito almeno una ventina di angeli in Rieducazione. Alcuni umani avevano sostenuto che gli angeli erano asessuati, o tutti maschi. Non avevano mai visto Sinandraiel, Epic Angel di Livello Supremo. Nonché...
- Ciao, mamma.-
Gli angeli erano creati dall'OverGod come emanazioni della sua gloria, ma venivano al mondo come bimbetti ignari della realtà, bisognosi di qualcuno che insegnasse loro a volare senza sfracellarsi e a non mangiare le nuvole. Nel caso di Anandiah, questo ruolo era stato svolto con grande serietà da Sinandraiel. Forse un po' troppa serietà, visto che l'angelo continuava a ricevere messaggi che gli ricordavano di coprirsi bene in volo.
- A cosa devo la convocazione?-
- Abbiamo un problema.-
Non era un buon inizio, rifletté Anandiah. Con prudenza, domandò:- Che genere di problema?-
Sinandraiel sospirò, estraendo una cartella zeppa di pergamene e sbattendola sulla scrivania.
- Furto. Omicidio. Rapimento.-
Da un punto di vista, era un sollievo sapere che lui non era responsabile. Dall'altro, non ci stava capendo niente.
- Tesoruccio, quello che sto per dirti non deve uscire da questo ufficio. Chiaro?-
- Chiarissimo.- confermò lui nervosamente.
- Pochi giorni fa, un paio dei nostri ragazzi sono scesi al piano degli umani. Un lavoro veloce, dovevano inviare un paio di visioni profetiche ed assicurarsi che il destinatario fosse affidabile. Lo sa l'OverGod quanto sia difficile trovare un buon profeta oggi...- mormorò tra sé l'Epic Angel, poi si riscosse:- Insomma, sono scesi, ed abbiamo perso i contatti con loro. Poco dopo, gli Angeli Guardiani hanno denunciato la scomparsa di un oggetto dall'armeria. Le tracce di Grazia nella stanza erano chiaramente quelle dei due angeli scomparsi.-
Anandiah rimase a bocca aperta per un momento, poi balbettò:- Un tradimento?-
Era passato molto tempo dall'ultima volta che c'era stato un tradimento nelle schiere angeliche. Era stato un duro colpo per tutti, quella volta, soprattutto per lui. Non voleva ripensarci.
Sinandraiel scosse la testa:- Ci avevamo pensato. Uramaius è sceso personalmente a cercarli, insieme ad una truppa scelta. Ha seguito le tracce delle loro Grazie fino alla capitale di uno dei regni degli uomini, dove erano stati inviati.- Si fermò per un istante, ed Anandiah decise che non era il momento per sottolineare che le truppe scelte di Uramaius difficilmente avrebbero trovato le loro ali, se non fossero state attaccate al corpo.
Con una sfumatura cupa, lei proseguì:- Abbiamo trovato uno di loro. Quello che ne rimaneva.-
- In che senso?-
- Morto, Ani. Qualcuno o qualcosa lo ha ucciso, e... non è stata una morte pulita. C'erano segni di tortura...- esitò per un istante, poi terminò con un tremito:- E gli avevano tagliato le ali.-
Anandiah deglutì. Tagliato le ali. Un angelo non era nulla senza le sue ali.
- L'altro angelo non è stato ritrovato?-
- No. Per questo ho parlato di rapimento. Pensiamo che il colpevole non l'abbia ancora ucciso.-
- Perché?-
- Perché altrimenti ce lo avrebbe fatto trovare.- replicò seccamente lei:- Non l'ha lasciato lì per caso, sapeva che lo avremmo cercato. Penso che sia stato una specie di messaggio.-
- Qualche idea su... chi sia stato?-
Sinandraiel scosse ancora la testa:- Nessuna, purtroppo. Ha coperto bene le sue tracce, ma è un essere in grado di sopraffare due angeli, ucciderne uno, ed usare la loro Grazia come copertura per entrare in Paradiso. E questa non è la notizia peggiore.-
Anandiah sospettava già quale fosse la notizia peggiore. Con un sospiro, fece la domanda.
- Che cosa è stato rubato?-
- La OverSword.-
- Intendi quella OverSword? La spada divina su cui è inciso il nome segreto dell'OverGod, l'arma che non sarà brandita fino al momento dell'Apocalisse, e che solo allora cancellerà tutto il male dalla Terra?-
- No, quell'altra.- sbuffò Sinandraiel roteando gli occhi:- Ovvio che intendo quella.-
- Come ha fatto il ladro anche solo a toccare la lama infallibile? Quella che nessuno può neppure guardare senza bruciare di fronte alla sua purezza?- domandò Anandiah ad occhi sgranati, ripensando alle storie che conosceva.
La Epic Angel parve improvvisamente molto occupata a sistemare gli appunti di fronte a lei.
- E credevo che fosse protetta da un campo di Forza Divina che nessun semplice angelo poteva superare. Lo hai raccontato a me ed agli altri angioletti quando ancora non volavamo!-
Sinandraiel tossicchiò:- C'è una vaga possibilità che quella volta io abbia leggermente esagerato. A mia difesa, due di voi si erano appena decapitati con le corde delle arpe, ho pensato che tenervi alla larga da una delle armi più potenti della creazione contasse come Bene superiore.-
Anandiah si trattenne dal fare commenti, e si limitò a chiedere:- Ehm... la parte sull'Apocalisse?-
- Cosa? Oh, sì. Quella è autentica al cento per cento. Se il ladro riuscisse a scatenare anche solo una minima parte del suo potere distruttivo, potrebbe provocare terribile devastazione tra gli umani... ed anche tra le nostre schiere. Il che ci porta alla tua missione.-
Per l'angelo, la parola missione era collegata a pessimi ricordi.
- Mamma, la mia missione ora è quella di pulire le Ruote del Paradiso. Ci sono centinaia di angeli più adatti di me a...-
- No, non ci sono. Anandiah, dopo quell'incidente hai chiesto di cambiare mansione e ti è stato concesso, e come Tecno-Angelo stai facendo un buon lavoro. Ma prima, eri uno dei migliori sul campo, e non è un talento che si perda. A differenza di molti altri tuoi compagni, tu sei... flessibile. Sei capace di pensare fuori dagli schemi, senza che la tua fede vacilli. Ed hai un cervello, cosa che non posso dire di tutti qui dentro. Ho bisogno che tu vada di nuovo laggiù.-
Meditando tristemente sugli svantaggi di essere uno dei preferiti di mamma, Anandiah si aggrappò all'ultima speranza:- Mamma, ho rimandato l'esame della moralità. Non mi daranno mai il permesso di scendere...-
Una pergamena planò di fronte a lui.
- Permesso speciale. Oh, avrai un collega... sa l'OverGod se ne avrei fatto a meno, ma Uramaius ed altri Epic Angels stavano facendo storie, così ho dovuto affiancarti qualcuno di comprovata fedeltà. Anche se è appena uscito dalla Rieducazione.-
L'altro rifletté per un momento:- Le due cose non si escludono a vicenda?-
- Muriel ti spiegherà di persona le circostanze.-
Di norma, gli angeli non si strozzano con la saliva, è decisamente poco angelico, ma Anandiah iniziò a tossire a tal punto che la sua madre adottiva si precipitò a battergli sulla schiena.
- Muriel è un...- si fermò, ricordando che mamma o no, Sinandraiel era pur sempre una Epic Angel.
- Muriel ha una certa rigidità di vedute, ed uno zelo a volte eccessivo.- convenne lei, che aveva da tempo portato l'eufemismo al livello di pura arte. 
- E' l'angelo meno indicato per questo compito.-
- Allora avrai l'occasione di insegnargli qualcosa.-
Anandiah ricapitolò la missione, mentre una campana suonava a morto nel suo inconscio. Trovare un assassino, che aveva presumibilmente nelle sue mani un angelo e sicuramente un'arma di distruzione di massa, e che si stava nascondendo tra gli umani. Recuperare entrambi. E tenere a bada un fanatico che quando l'OverGod aveva distribuito i cervelli era così impegnato in palestra da non essersi neanche accorto che ci fosse una fila.
- Anandiah, cosa sono questi pensieri?-
- Scusa.- borbottò l'angelo massaggiandosi la testa, dove era appena atterrato un colpo pieno di materna disapprovazione.
Non poteva rifiutare, ovvio. Il Dovere era il Dovere, e lui era un servitore della volontà divina. Inoltre, c'era un suo compagno nei guai. Decise che avrebbe semplicemente rispedito Muriel a casa con qualche scusa appena la storia si fosse fatta più delicata.
- Da dove devo cominciare?-

Allora, da dove devono cominciare il nostro angelo (suo malgrado) investigatore e la palla al piede il suo nuovo e poco gradito assistente? A voi la scelta!

1. Non c'è omicidio senza cadavere. Per prima cosa, Anandiah va ad esaminare il corpo del compagno caduto, nella speranza di trovare qualche traccia dell'assassino. O almeno che la vista di un cadavere provochi a Muriel un tale scompenso psicologico da rimandarlo in Rieducazione fino alla fine dell'indagine.

2. Grazia rubata o no, entrare nell'Armeria del Paradiso deve essere stato complicato. Il colpevole potrebbe essersi lasciato sfuggire qualcosa, quindi la prima cosa da fare è esaminare il luogo dove era conservata la Oversword, prima che qualche angelo troppo zelante decida di fare le pulizie.


3. La priorità è il luogo dove il cadavere dell'angelo è stato ritrovato. In fondo, non si può pretendere che gli umani si accorgano di essere sulla scena di un crimine soprannaturale, probabilmente stanno già inquinando le prove. Sono davvero bravi ad inquinare, quelli... anche se pure in Paradiso si potrebbe fare qualcosa per quel sistema di smaltimento rifiuti, eh. Tanto per dire.


L' Epic Angel Sinandraiel conferisce un significato tutto nuovo al concetto di "angelo asessuato". Ma non ditele che ve l'ho detto.


E ricordatevi di visitare il seguitissimo blog di Clara a questo indirizzo!

martedì 16 settembre 2014

UDITE UDITE! E' USCITA "OSSESSIONI", L'ANTOLOGIA DELLA COMMUNITY DI "E' SCRIVERE"!



Di nuovo tra voi a stretto giro (questa settimana dovrò fare un paio di giorni alle terme, per togliermi di dosso l'orribile sensazione) per promuovere un'altra mirabile iniziativa del sito "E' Scrivere", una community per scrittori esordienti piena di interessanti articoli, workshop, esercizi collettivi e attività inerenti il mondo delle lettere. Se non volete fare la fine di quel tedioso canta-lagne del Bardo vi conviene farci una capatina e iscrivervi, magari imparate qualcosina.

Ma veniamo al dunque: la suddetta community ha rilasciato da pochissimo un'antologia autopubblicata di 13 racconti dal titolo "OSSESSIONI", incentrata sulla degenerazione degli hobby in vere e proprie manie. Qui di seguito l'estratto dalla quarta di copertina:

"L’antologia che stringete fra le mani è il frutto del lavoro di un’intera comunità di scrittori esordienti ed emergenti (o aspiranti tali). Un lavoro collettivo che ha impegnato non solo i membri dello staff di escrivere.com, ma anche gli utenti stessi, fino a ottenere il risultato che ora vi apprestate a leggere. Questa antologia è composta da una serie di racconti incentrati sulla degenerazione di un hobby, sulle ossessioni (da cui il titolo della raccolta). Perché le passioni possono spesso sfociare in disturbi lievi o in alcuni casi veramente gravi. E noi abbiamo voluto rappresentarli nelle loro sfumature più varie."

L'ebook è scaricabile gratuitamente e in diversi formati dal portale di E' Scrivere, perciò, come vi dicevo ieri, non avete alcuna scusante per non recarvi immantinente a procurarvelo. Per Thorm, vi stiamo regalando cultura GRATIS, in questo Regno! Inusitato e sconveniente, se volete il mio parere, ma non sono io a fare le regole.

Per riassumere:

Titolo: Ossessioni
Autore: AA. VV.
Editore: È scrivere (autopubblicazione di escrivere.com)
Genere: vari
Pagine: 64 (pdf)
Prezzo: gratuito, scaricabile da questo LINK
Formato: pdf, epub, mobi

E con questo ho detto tutto ciò che dovevo dire. Andate a fare il vostro dovere di cittadini, o giuro che sguinzaglio i cani.

Vostro cinofilo, 

Archibald Lecter, Segretario Particolare del Re



lunedì 15 settembre 2014

UDITE UDITE! IL BARDO HA PUBBLICATO UN FUMETTO! (Finalmente...)



Bentrovati, carissimi! Mi fa piacere vedervi tutti vivi e in salute, cosa che mi conferma ancora una volta che la selezione naturale si è presa una lunga e immeritata pausa dai propri sacrosanti doveri. Chi invece non se l'è presa, nonostante dal tenore di uscita dei post possa sembrare il contrario, è proprio il nostro Bardo, Michele D'Angelo. Non è facile trovare il tempo di pubblicare un fumetto mentre si lavora per arrotondare nelle miniere di fango di Sua Maestà, ma quel tedioso nullafacente ce l'ha fatta!

L'AVVENTURA DEL MERCANTILE ALLA DERIVA è la storia scritta da MICHELE D'ANGELO e disegnata da CHRISTIAN M. FEDELE per la CAGLIOSTRO E-PRESS, la quinta di un'antologia di storie che vedono protagonisti nientemeno che John Watson, l'inseparabile compagno di Sherlock Holmes e il noto scrittore dell'orrore Howard P. Lovecraft. Ambientata in un 1927 ucronico, questa serie di 12 storie sarà disponibile, con il ritmo di una a settimana, in pdf sul sito della Cagliostro e verrà poi pubblicata in formato cartaceo in occasione del Lucca Comics 2014.

La storia, scritta dal nostro Bardo e magistralmente disegnata da Christian Fedele, narra il tentativo di ipnotizzare l'unico sopravvissuto di un misterioso disastro navale, per poter arrivare alla verità su quanto accaduto. Ma Watson e Lovecraft non sanno quali orrori lo sventurato ha dovuto subire. Sarà avvenuto tutto nella sua mente malata o quell'insano racconto potrebbe essere una cronaca di fatti reali? Scopritelo con i nostri eroi e non dimenticate di scaricare e leggere anche le storie precedenti e quelle che verranno. Dopotutto sono GRATIS! Quindi non lamentatevi come il vostro solito che le tasse per il Re sono troppo alte o che la Decima da pagare al Tempio di Thorm è troppo gravosa. Questa volta nessuno pretenderà nulla dalle vostre avvilenti scarselle.

Il Volgo è dunque invitato CON VEEMENZA a recarsi al sopracitato indirizzo e scaricare l'ultimo capolavoro del Bardo, pena la gogna. La settimana prossima. Durante la Festa delle Carote. E ho detto tutto.

Colgo anche l'occasione per ringraziare, da parte del Re, del Bardo e della Corte, Christian M. Fedele, per aver trasmesso con i suoi bellissimi disegni proprio l'atmosfera che il Bardo s'era immaginato, il Team della Cagliostro per l'ottimo lavoro svolto, Umberto Sisia per la splendida presentazione e Daniela Roncone, perché senza di lei il Bardo non sarebbe mai venuto a conoscenza di questo concorso. 

E ora vi saluto, ché il Re mi ha obbligato a leggere il fumetto per riassumerglielo. Sigh.

Vostro orgogliosissimo,

Archibald Lecter, Segretario Particolare del Re

domenica 31 agosto 2014

La Posta del Cuore di Cleofelia #1




Ehm, buongiorno a tutti. Il mio nome è Odetta, alcuni mi conosceranno già come la domestica personale della principessa Cleofelia, altri non avranno idea di chi io sia. Tranquilli, me ne farò una ragione. Oggi sono qui, diciamo, "forzatamente" in veste di redattrice, per curare quell'ignominiosa caga... ehm... la Posta del Cuore di Cleofelia, la nuova rubrica del Bardo Doloroso. 

A proposito, il Bardo si scusa per il lungo periodo di assenza dovuto in parte alla sua ciclica pigrizia estiva, in parte ad altri lavori in cui si è impegnato, in particolare sul sito di racconti interattivi The Incipit. Qualunque cosa voglia dire.
Ma andiamo subito alla prima lettera indirizzata alla nostra principessa. Ci scrive Innamorata_Confusa, che chiede consiglio per un problema che, a mio modesto avviso, è puramente mentale e non di cuore. Ho il sospetto che, dopo aver letto la risposta di Sua Signoria, la nostra innamorata sarà ancora più confusa di prima, ma d'altra parte la poveretta se l'è cercata.
Andiamo dunque a cominciare.


"Cara Cleofelia,
inizio dicendo che sono una tua grandissima ammiratrice. Sei il mio modello da anni, ed il tuo impegno per portare una letteratura degna di questo nome nel Regno è assolutamente ammirabile: come potrebbe una povera, dolce fanciulla sopravvivere senza amore? Che certi uomini rozzi si tengano le loro guerre epiche o i loro mostri privi di senso estetico! Non riescono a capire il fascino di un essere immortale che ti tiene tra le tue possenti, pallidissime braccia.
Ed è proprio per questo che chiedo il tuo consiglio su una questione assai misteriosa. Qualche settimana fa, nel cuore della notte, ho trovato in camera una pergamena anonima, priva di firme, in cui un misterioso ammiratore esaltava la mia bellezza ed il mio fascino con gusto squisito. Ovviamente ne sono rimasta lusingata, e da allora ho ricevuto quasi ogni giorno altre pergamene, in cui il mittente rivelava di essere niente meno che un nobile vampiro innamorato perdutamente di me! Riesci ad immaginarlo, cara Cleofelia? Un autentico non-morto, che aveva lasciato il suo castello oscuro sulle impervie montagne del Nord per venirmi a cercare, dopo che un sogno profetico gli aveva rivelato che eravamo destinati a stare insieme! Oh, è così romantico... Purtroppo lui teme di spaventarmi, quindi non ha il coraggio di farsi vedere. Ma io vorrei tanto potermi finalmente gettare tra le sue braccia... che cosa dovrei fare? Come posso convincerlo a portarmi via con lui?
E soprattutto, riesci a spiegarmi perché abbia la grafia identica a quella di mio fratello, che tra l'altro si mette sempre a ridere (da stupido ragazzino privo di sentimenti qual è) quando mi vede passare con le mie pergamene trasudanti d'amore tra le braccia? La mia migliore amica ha suggerito che sia tutto uno scherzo, ma ovviamente è pura gelosia. Perché altrimenti dovrebbe pensare che le pergamene siano state calate dalla stanza di mio fratello al piano di sopra, invece che fatte levitare magicamente come dichiara il mio tenebroso spasimante?
Spero che tu possa rispondermi ed aiutarmi a coronare il mio sogno d'amore, e a far tacere la mia amica. Grazie mille, ed ancora complimenti per il tuo stile perfetto e per la tua lotta contro la mancanza di romanticismo!
Tua affezionata,

Innamorata_Confusa"


Cara Innamorata_Confusa, non sai quanto mi faccia piacere aver ricevuto la tua missiva. Ce ne fossero a milioni di ragazze come te! Fai bene a chiedere il mio consiglio su simili, delicate questioni. Essere adocchiata da un vero signore dell'oscurità è un privilegio concesso a poche, sebbene nel mio caso sia andato tutto storto a causa di un certo inquisitore impiccione. Umpf. Ad ogni modo non dare retta alla tua amica, simili scuse sono un chiaro esempio di gelosia. Un immortale ha scelto te per essere la sua eterna compagna e lei semplicemente non può sopportare l'idea di non essere al tuo posto. Ma non volergliene, è una cosa perfettamente umana. La mia servetta mi critica continuamente per lo stesso motivo, ma io le voglio bene lo stesso. (Nota redazionale di Odetta: "a causa del suo status non posso darle della pazza, principessa, perciò mi limiterò a definirla eccentrica. Da legare.")
Mi raccomando, però, siccome sei una ragazza del volgo e chiaramente non sei stata educata all'etichetta nobiliare come la sottoscritta, rischi di fare la figura della contadinotta, con un tenebroso nobile vecchio di secoli. Non lasciarti ingannare dal suo aspetto giovane, aitante e favoloso. I vampiri sono tutti gentiluomini raffinati, che pretendono dalle loro compagne il comportamento di una vera lady. Ho appena pubblicato "Etichetta per Contadinotte" con la Vampyre Love Edizioni. È un manuale che ti sarà utile per uscire vittoriosa dal primo appuntamento con lui (NdO: Fossi in te proverei invece con "Caccia ai Succhiasangue for Dummies", di Reinhardt Von Braun, o "Aglio e Frassino", di Augustus Killemall. O meglio ancora, prenderei tuo fratello e gli darei una manica di violente pedate là dove non batte il sole).
Non preoccuparti per la calligrafia o altre parole difficili. Anche se somiglia a quella di tuo fratello probabilmente ti stai sbagliando. A me sembrano tutte uguali, per esempio. E poi non credo che tuo fratello possa essere così diabolico da ideare un piano così elaborato. (NdO: Proprio elaborato. Davvero, sono scioccata da tanto dispiego di intelletto...)

Bene, spero di esserti stata utile. Ma di sicuro lo sono stata, io lo sono sempre. Mi raccomando fammi sapere come andrà il vostro primo incontro e chiedi al tuo lui se ha qualche amico da presentare a una principessa dal collo niveo. Posso anche fingere di essere psicologicamente vulnerabile e anche un po' disturbata, all'occorrenza. In Twilight funzionava...

Un abbraccio e a presto,

Cleofelia, Principessa di Centria


"Credetemi, è la soluzione migliore per tutti"

Odetta


Il Bardo ringrazia Clara per averlo aiutato nella realizzazione di questa rubrica: La Posta del Cuore di Cleofelia.