mercoledì 19 marzo 2014

Il Segreto della Sfera: Capitolo 6! Il Manuale del Malvagio Ingegnere Strutturista!



Bentrovati, indegni occupanti abusivi di punti del continuum spazio-temporale. Come vi ho precedentemente detto, la sfera del Bardo è momentaneamente esplosa e quindi ci siamo visti costretti a requisire quella di Messer Radan Rei, ineffabile autore di femminini dagherrotipi (di cui consigliamo caldamente la visione), approfittando di una sua assenza serale dalla Corte. 
Lungi da noi abusare della sfera di messer Radan per pubblicare le inutili facezie del Bardo, siamo qui per presentarvi il penultimo capitolo della storia di Clara, pronti a scoprire che ne sarà del prode Storm Brave, alle prese con un mostro tentacolato. Avete optato per abbandonare il cavaliere a se stesso, un po' perché sapete che Storm è ancora vivo e quindi è sopravvissuto allo scontro (come vedete nell'imago qui sopra), e un po', diciamocelo, perché sotto sotto siete delle carogne. 
Tuffatevi quindi nella lettura. Io rimarrò qui a fissare i vostri volti nella speranza di cogliere quell'accenno di delusione che attraverserà i vostri occhi vacui, quando vi accorgerete che manca la scelta multipla nel finale.

Vostro leggermente sadico,

Archibald Lecter, Segretario Particolare del Re


di Clara

- In questa notte grondante di oscuri malefici, siete pronte a tuffarvi ancora una volta nei più tenebrosi segreti della stregoneria?- intonò Amelia, fissando con aria truce Petronilla che le stava facendo il verso.
- Prontissime!- annuì soddisfatta Agatha:- Tè caldo, biscotti appena sfornati, e la sfera si è accesa.-
Amelia si afflosciò sull'erba umida, concludendo che ogni sforzo di recuperare un'atmosfera adatta ad una Congrega Oscura era destinato a fallire, con streghe come quelle. Chissà cosa avrebbe dovuto fare per andare a quell'Accademia di Magia come Dulcina...
Ah, bene, le immagini stavano cominciando.

Esisteva una scuola di pensiero, nell'Accademia di magia, secondo cui se gli eroici ed intrepidi guerrieri del regno desideravano tanto farsi mutilare da mostruosità indescrivibili pur di dimostrare il proprio valore senza ricorrere alla magia, non c'era motivo di non lasciarglielo fare. Questo aveva portato alla formazione di una scuola di pensiero parallela all'Accademia militare, secondo cui i maghi erano fondamentalmente dei bastardi ingrati ed inaffidabili.
Dulcina decise che avrebbe corso il rischio di passare per una bastarda ingrata ed inaffidabile, ma avrebbe recuperato quel maledetto libro e lasciato il mostro tentacolato al paladino. Non aveva alternative, dopo essere arrivata fino a lì, ed inoltre aveva il sospetto che Storm Brave si stesse divertendo a sventolare la spada senza curarsi della propria incolumità. Vai a capire i paladini...
Mentre il guerriero distraeva il mostro, la maga attraversò la stanza e si tuffò attraverso l'apertura nella parete, rotolando di lato per evitare il circolo di rune sul pavimento.
Si rialzò in piedi, le mani strette sul bastone magico, ed i suoi occhi corsero a studiare i simboli. Come aveva sospettato, erano magie protettive assai complesse, tutte rivolte verso la cassa al centro del cerchio. La cassa sigillata con lo stemma dell'Accademia. Era assolutamente certa che quel dannato libro fosse sul serio là dentro, ma doveva trovare un modo di superare gli incantesimi di protezione.
Nel frattempo, Storm Brave aveva altri problemi rispetto a chiedersi dove fosse finita Dulcina. In effetti il problema era uno solo, ma era alto circa cinque metri ed apparentemente poco propenso a lasciarsi infilzare senza fare storie. Chissà perché, non aveva ancora incontrato un mostro che se ne stesse fermo a farsi ammazzare. Il cavaliere roteò la spada nell'aria, tranciando con un fendente micidiale due delle protuberanze e cercando di tagliarsi un'apertura verso la fessura che, a quanto aveva detto la maga, era il punto debole del mostro.

- Ma perché nelle storie i mostri hanno sempre questi punti deboli?- obiettò Petronilla:- Insomma, non sarebbe più semplice dargli fuoco, oppure fargli crollare addosso la torre?-
Tutti i mostri hanno debolezze. Per i dolci, ad esempio.
La giovanissima streghetta non poteva saperlo, ma il suo dilemma era stato oggetto di accanite discussioni tra i paladini di tutti i tempi ed i regni. Purtroppo, come i maestri non si scordavano mai di ricordare alle giovani reclute, il combattimento contro le forze delle tenebre era un'arte, non una scienza, e quindi una risoluzione del dubbio tramite il metodo empirico di dar fuoco al mostro e vedere se funzionava tendeva a concludersi con la morte degli sperimentatori. Ed in ogni caso, il tacito accordo tra l'ordine dei cavalieri e la corporazione dei bardi prevedeva che gli scontri durassero abbastanza da farci su una canzone.

Ma neppure un guerriero esperto ed allenato del calibro di Storm poteva competere contro la marea di tentacoli che saettavano nell'aria. Mentre roteava di lato per schivarne uno e contemporaneamente sollevava la spada per pararne un altro, altri tentacoli si avvilupparono intorno ad una delle sue gambe, tentando di trascinarlo a terra. Il cavaliere li tranciò ancora una volta con un colpo secco, ma in quel momento un pungiglione si conficcò nel braccio rimasto scoperto.
Con una smorfia, Storm se lo strappò di dosso ed urlò:- Dulcina, che tu sappia questo qui è velenoso?-
Nessuna risposta. Storm scrollò le spalle e decise che non poteva essere peggio del veleno dei ragni giganti nelle giungle meridionali, ed almeno non stava avendo allucinazioni su animali parlanti. Con rinnovata lena, si gettò a capofitto verso la bocca di oscurità vorticante della creatura, che i tentacoli avevano lasciato momentaneamente scoperta.
Una potente frustata allo stomaco lo catapultò all'indietro, facendolo atterrare di schiena sul pavimento nudo. Prima che potesse rialzarsi, un altro tentacolo gli strappò di mano la spada, che cadde a qualche metro di distanza con un rimbombo metallico. Si udì un gemito soffocato. Il paladino si ritrovò a fissare fauci spalancate che si chinavano su di lui...

Intanto, Dulcina aveva capito che disattivare quel circolo avrebbe richiesto più fatica del previsto. La magia che aveva usato poco prima non era sufficiente, doveva usare un metodo più brusco, ma c'erano parecchie contromisure che lei non aveva mai studiato. Avrebbe dovuto improvvisare.
Notò distrattamente che la parete si era richiusa, chiudendo fuori qualsiasi cosa stesse succedendo dall'altra parte, e sperò che Storm Brave se la stesse cavando. O almeno che fosse ancora vivo. Le bastava qualche minuto, si ripeté, continuando a lavorare.

- Insomma, adesso questa sfera ha iniziato a farci anche i cambi di scena nei momenti critici.- si lamentò Agatha:- Scommetto che lo fa apposta.-
- E voi fate apposta ad interrompere per commentare.- ribatté Amelia, fissando la sfera e scribacchiando qualcosa su un foglio accanto a lei.
- Che cosa scrivi?-
- Quei simboli magici. Così possiamo provare a riprodurli.- spiegò con occhi scintillanti la fondatrice della Congrega.
- Con l'incantesimo di levitazione non aveva funzionato.- precisò Petronilla, ma prima che la sorella potesse rispondere la scena nella sfera cambiò di nuovo.

Le fauci spalancate rivelavano una gelida oscurità in cui ruotavano fiamme distorte. A Storm venne in mente che non era del tutto sicuro di come quello potesse essere considerato un punto da colpire, ma non aveva tempo per i dettagli. Con mossa fulminea, estrasse da uno stivale un lungo pugnale e si rialzò a sedere di scatto, tendendo il braccio fino a conficcare l'arma nella cavità oscura, prima che i tentacoli potessero mettersi in mezzo.
Il pugnale gli fu strappato di mano e sparì roteando nello spazio nero. Ci fu un rumore di deglutizione. Storm Brave concluse che Dulcina, nonostante le sue indubbie doti, non era un granché a dare consigli di combattimento. Cercò di rotolare di lato per allontanarsi dalla portata del mostro, ma non ne ebbe il tempo, prima che le fauci calassero di nuovo su di lui.

- Ed ora si interrompe.- previde Petronilla con voce delusa, preparandosi ad alzarsi. Con sua grande sorpresa, la sfera non era d'accordo.

Le fauci si spalancarono ancora una volta, raggiungendo un'ampiezza fisicamente impossibile, e si avvicinarono al cavaliere. Ma proprio in quel momento qualcosa spuntò attraverso l'oscurità, una lama di metallo fredda ed affilata. Il mostro fu scosso da un brivido e si fermò di colpo. I tentacoli si afflosciarono come panni quando il vento smette di soffiare. Lentamente, faticosamente, l'essere si girò, e Storm vide l'elsa della sua spada che spuntava dal collo della belva.
A quanto pareva, Dulcina aveva semplicemente omesso che la bocca andava colpita da dietro, concluse il cavaliere mentre afferrava la spada e la spingeva ancora più a fondo. La creatura rabbrividì un'altra volta, poi iniziò a rimpicciolirsi, come se la materia che lo componeva fosse risucchiata nella cavità, l'unica parte ancora viva e pulsante. In pochi secondi, tutto quello che rimaneva era una macchia d'ombra e fiamma, che si contorceva disperata intorno alla punta di una spada. Poi neppure quella.
Storm Brave tirò un sospiro di sollievo, mentre ripuliva distrattamente la spada. Qualcuno di fronte a lui tossicchiò. Il cavaliere aggrottò per un attimo la fronte, poi gli venne in mente:- Oh, giusto. Tu sei il goblin che era qui prima. Credevo fossi scappato.-
Il piccolo omuncolo verde roteò gli occhi, spiegando:- E dove? Mi sono nascosto in un angolo ed ho aspettato che quel coso si distraesse, pensando di sgattaiolare via. Poi però mi è arrivata quella spada addosso, e mentre cercavo di spostarla ho accidentalmente colpito il mostro.-
El Fisto, l'eroe di tutti i bambini Goblin
Storm lo squadrò sospettosamente:- Non è che in realtà hai compiuto un gesto eroico e, sprezzante del pericolo, contribuito ad eliminare una creatura dell'abisso, vero?
Il goblin rabbrividì e si guardò intorno, sibilando:- Sssssh! Ma sei impazzito? Sono un goblin, non posso fare una cosa del genere! Non è nel contratto!-
In quel momento, nella parete di fronte a loro comparve un'altra apertura. Il goblin balzò all'indietro strillando un'imprecazione nella propria lingua, e Storm Brave si mise in posizione di guardia.
Si rilassò subito vedendo Dulcina, che con un sorriso radioso brandiva in una mano il bastone magico e nell'altra un voluminoso libro dall'aspetto assai impolverato.
- Ce l'ho fatta!- esultò la giovane maga.
- Ed il mostro è stato sconfitto.- aggiunse subito il cavaliere, soddisfatto: - Ottimo lavoro.-
Sicura che sia un libro innocuo?
Dulcina guardò incredula il guerriero accanto a lei, ancora ansimante per il combattimento. Poi considerò la situazione: in effetti, lei era riuscita a recuperare il libro che aveva cercato così disperatamente, il mostro tentacolato era stato eliminato, e Storm Brave poteva addirittura scrivere nel suo rapporto (ammesso che i paladini fossero in grado di scrivere rapporti, cosa su cui la maga non avrebbe giurato) che un'intera squadra di servi del lato oscuro era stata eliminata. A parte un membro, che però non sembrava intenzionato a creare problemi.
- Già, ottimo lavoro.- concordò, riprendendo fiato:- Ora cosa succede?-
Storm ed il goblin si scambiarono un'occhiata allarmata, poi il paladino tossicchiò:- Beh, è tradizione che le Torri Oscure seguano i loro malefici occupanti nell'oblio.-
- Ovvero?-
- Sta per crollare tutto. Correte!-

Un malvagio Ingegnere Strutturista colto nell'atto di minare magicamente le fondamenta di una torre oscura di nuova fabbricazione, di modo che crolli alla morte del proprietario, come da contratto.

La puntata precedente la trovate QUI

Il BLOG di Clara, invece, lo trovate QUI

venerdì 14 marzo 2014

ATTENZIONE: SFERA MAGICA IN AVARIA!!



Udite, udite, indecenti concittadini!

Sono qui oggi per avvertirvi con sommo gaudio che la Sfera Magica con cui pubblichiamo i commenti su questo blog si è rotta (leggi: il pc del Bardo è imploso causando un collasso spazio-temporale delle sue gonadi). Se da un lato questo lieto evento andrebbe festeggiato con tre giorni di danze, canti e giostre, dall'altro le Reali Casse dello Stato non sono affatto contente di dover sborsare altri soldi per le riparazioni. Ma ahimé, il Re insiste con il mantenere attivo questo blog, perciò non possiamo fare altrimenti.
Ci scusiamo dunque per la lentezza con cui stanno uscendo i nuovi post, ultimamente. Speriamo di tornare presto alla massima potenza per tediare le vostre insulse esistenze con capolavori di prosa dal dubbio gusto, almeno per quanto riguarda i pietosi componimenti del Bardo.

Intanto preparatevi, perché a breve uscirà il nuovo e PENULTIMO capitolo della saga della sfera, il racconto a puntate della nostra CLARA. La storia del primo incontro tra Storm Brave il suo amore poco corrisposto, la maga Dulcina, sta per concludersi! Cosa accadrà? A breve lo saprete!

Sopraffatto dall'abuso di gastroprotettori, di cui necessito per sopportare la vostra vista, vi saluto e vi invito come sempre a smetterla di leggere questo blog e a farvi un vita. Che per quanto insulsa sarà comunque migliore di quella del Bardo.

A presto,

Archibald Lecter, Segretario Particolare del Re


Ultimamente la iattura perseguita il Bardo come un mastino