martedì 11 settembre 2012

Gli Eroi si presentano al Re: Mohamet Al, il Trasformista!

Il selvaggio si fa avanti, agghindato solamente con un tanga leopardato di dubbio gusto, coprente come la carta di una caramella ma comunque dotato della barbarica pelliccia d'ordinanza. E' muscoloso e imponente, ma avanza ciondolando come un alcolista al suo settimo giro di gin. Al collo sbatacchia un groviglio di amuleti d'ogni genere: d'osso, di pietra, di legno e di altri materiali di cui taciamo l'origine per rispetto ai nostri lettori più sensibili, così come eviteremo di menzionare l'odore pungente che lo accompagna ad ogni passo.
Mohamet Al si avvicina al trono, sbadiglia vistosamente e infine, per completare le formalità contenute nel suo personale e, ahimé, molto limitato galateo, si regala una poderosa e soddisfacente grattata alla chiappa destra.
- Vostra Realtà! - esclama dopo un lungo attimo di intensa riflessione, quasi a voler cercare le giuste parole
 - Ho venuto a cedere il mio muscolo in cambio di cibo e proteggenza agli animali selvatici!
Il Re, che era rimasto a bocca aperta già alla fase dello sbadiglio, si riscuote per un attimo. - Sei venuto a cedere COSA?! - poi si volge repentinamente verso Archiebald - Di' un po', sei rincretinito del tutto, per caso? Ti chiedo una Tasca Forza eccezionale per liberare la mia povera figlia e tu mi porti qui un volgare accattone?
Archibald solleva un dito. - Sarà anche volgare, sire, ma di sicuro non è un accattone. Almeno non è quella la sua professione principale. E' molto più potente e ineffabile di quanto possiate immaginare!
Il Re scruta a lungo il volto del druido, mentre quello rumina lentamente uno stelo d'erba che ha tirato fuori da chissà dove.
- Beh... ineffabile è ineffabile, te lo concedo. Sfido chiunque a capire cosa possa avere di speciale un tizio simile...
- Costui è un trasformista, sire. Un mutaforma. Un uomo capace di...
- Sì, sì, frena. Maledizione quanto sei pedante, oggi! La parola "mutaforma" è già di per sé abbastanza chiara, no? Se mi avessi detto che era un "mangiamutande" sarebbe stato chiaro uguale.
- Ehm... sì, sire. Ad ogni modo, il giovane Mohamet è cresciuto tra le belve, nelle terre selvagge. Egli può comunicare con gli animali, proprio come Tarzan.
- E chi diavolo è questo Tarzan?
- Come chi è? E' il vostro fidato ammaestratore di draghi, Jon Tarzan! E' con noi da dieci anni, ormai! - esclama Archibald, scandalizzato.
- Abbiamo dei draghi!? - sobbalza il Re, lisciandosi la barba.
- No, ma se li avessimo lui saprebbe parlarci. E dovreste vedere come ha convinto i topi della cantina a smettere di mangiare il formaggio tramite l'uso dell'oratoria post-esistenzialista di Von Ubermann...
Il Re sospira. - Rimaniamo sul tema principale, credo sia meglio. - poi apostrofa il druido con la durezza tipica degli scettici. - Tu, Moammetal, o come diavolo ti chiami! Per affidare a te l'incarico di salvare la mia adorata figlia ho bisogno che prima mi mostri cosa sai fare...
Il sorriso del druido si allarga di botto, speranzoso.
- ... possibilmente qualcosa che non comporti l'utilizzo delle chiappe. - conclude il sovrano.
Il sorriso del druido si spegne di botto, deluso. Si porta lentamente una mano alla nuca e inizia a grattarsi, stringendo intensamente le palpebre. Ci vuole un po' prima di convincere il medico di corte che non sta avendo una sincope ma sta solamente pensando.
Dopo alcuni minuti di inusitato tedio, Ferianthalas raggiunge il druido e gli poggia una mano sulla spalla, scrollandolo. - Guarda che vuole solo che ti trasformi. - sbotta, scrutandolo con il consueto disprezzo - Possibilmente entro oggi. Devo sapere se non se ne fa niente, nel pomeriggio lavoro in cantiere...
Il negromante solleva gli occhi al cielo e prende un profondo respiro. - Non turbarlo. - dice, in tono comprensivo - Le menti semplici hanno bisogno di tempi lunghi per metabolizzare la trama del reale.
L'elfo nero fa spallucce. - Sarà come dici, ma a me sembra un semplice ritardato.
DarkShield si acciglia e gli scocca un'occhiata, confuso. - E io che ho detto, scusa?
Mentre questo gradevole siparietto si svolge, Mohamet Al svela uno dei lati meno conosciuti e tuttavia più significativi della sua personalità. Vivere a contatto con le belve ti rende poco pronto ad affrontare cose come il sarcasmo e il civilizzato disprezzo. In natura se qualcuno si mostra tuo nemico ci sono solo due alternative. O te o lui.
Il druido si volta lentamente verso di loro, ringhiando. Sarà pure un'anima semplice ma capisce quando qualcuno ce l'ha con lui. Lo capisce ed è pronto. I suoi denti si sono già allungati di diversi centimetri oltre il limite imposto dalla convenzione di Gassarl, gli occhi gialli sono fissi sulle sue prede e una fitta peluria arancione, bianca e nera inizia a crescere a tutta velocità sulla sua pelle, come in quelle pubblicità dei fertilizzanti della Gilda dei Maghi.
Nel giro di pochi istanti DarkShield e Ferianthalas si trovano a fissare negli occhi un raro esemplare di tigre gigante di Bel-Rabasi, quattro metri di druido permalosissimo, incazzato nero e con un alito che sa del loro immediato futuro: cioè di morte.
La tigre ruggisce a pochi centimetri dal volto di DarkShield, sollevandogli i capelli e provocandogli una fitta di nausea. Il negromante si massaggia la radice del naso con due dita, per placare il mal di testa.
- Oh, déi, datemi un po' di tregua, maledizione...
Ferianthalas non perde tempo e balza indietro, estrae l'arco e incocca tre frecce. 
...
Sì, proprio tre. Lo so è fisicamente improbabile ma la fantasy è fantasy. La tigre si volge verso di lui con sguardo omicida e inizia a corrergli incontro ruggendo. A quel punto Ferianthalas scocca, ma a dispetto del peso il gigantesco felino schiva facilmente i colpi con uno scarto improvviso e si prepara a balzare sull'ardito elfo per sgranocchiare le sue poco invitanti ossa.
- Niente armi al cospetto del Re! Niente armi al cospetto del Re! - strilla Archibald, disperato, riparandosi dietro al trono e... ehm... al suo Re. Il segretario fa un cenno alle guardie della sala, le quali rispondono con un cenno ancor più significativo e rimangono ferme dove si trovano. Una belva feroce di quattro metri e sei quintali non rientra negli obblighi contrattuali.
Proprio mentre la tigre si stacca dal suolo e Ferianthalas incocca un'altra freccia, un muro di forza investe l'animale, schiantandolo contro una colonna di granito e strappandogli un brontolio di dolore. - Tsk. - borbotta DarkShield, stupito - Non pensavo fosse così duro, l'amico. 
Ma Mohamet è tutt'altro che vinto, si solleva sulle quattro zampe e ruggisce così forte da far tremare lo stomaco di tutti i presenti. Ferianthalas e DarkShield si scambiano un'occhiata d'intesa e iniziano a girargli intorno, per prenderlo sui fianchi. In quel momento, però, una voce acuta e vibrante risuona per tutta la sala, congelando i cuori dei maschi presenti, bestie incluse.
- ORA BASTA!! - urla l'elfa, stizzita - Questa presentazione sta andando troppo per le lunghe, mi pare. Quando vogliamo arrivare al punto in cui vengono enunciate tutte le mie favolose qualità? E poi basta correre! Tutto il vostro sudore sta aumentando l'umidità della stanza e mi s'increspano i capelli!
La tigre prova a ringhiare qualcosa del tipo: Ehi, bella, datti una calmata. Questo è il mio momento di gloria, perché me lo vuoi rovinare? Ma il risultato è un po' patetico e gli riesce di emettere solo un debole e ben poco minaccioso pigolio.
- Zitto micio! - ordina l'elfa - Vieni qui subito!
La tigre si vede costretta ad obbedire, suo malgrado. La raggiunge trotterellando e lei inizia a grattarle distrattamente il collo. Nella sala inizia a rimbombare il rumore assordante delle fusa, ed è talmente potente che sembra che un elicottero abbia perso il controllo dentro il palazzo.
- Ma... ma come diavolo ha fatto? - sussurra il Re, scendendo lentamente dallo schienale del trono.
L'elfa, che ha un ottimo udito come tutti gli elfi, fa spallucce. - Un maschio è sempre un maschio... - dice - anche se pesa sei quintali.

PROSSIMA PUNTATA: BAJYNA, L'AMMALIATRICE DI UOMINI!


Mohamet Al

5 commenti:

  1. ahahahah... si prospetta un'avventura molto interessante. mi ricorda le partite a D&D che tentavano di cominciare seriamente e finivano inevitabilmente in vacca :D

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    1. Ecco, qui cominciamo direttamente in vacca, così non c'è problema! ;D

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  2. Ma quale vacca 'sto racconto è semplicemente fantastico

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Leali sudditi!
I commenti alla bacheca Reale sono assolutamente liberi, ma il Re ha ordinato espressamente che, qualora il o gli imbecilli di turno dovessero affiggere commenti inutili o lesivi dell'onore della corona, essi verranno immantinente rimossi insieme alla a testa del o degli autori, che in ogni caso non sentiranno molto la mancanza di un organo che non hanno mai utilizzato.

Con velenosa franchezza,

Archibald Lecter, segretario particolare del Re