martedì 4 settembre 2012

Gli Eroi si presentano al Re: Ferianthalas dall'Occhio di Falco!

- Fammi capire, Archibald... - mormora il Re, grattandosi la barba - tutta quella pompa magna, la Grande Chiamata... e si sono presentati solo questi quattro?
- Ehm... sì, sire. A quanto pare la vecchia storia della gloria e dell'onore non attira più abbastanza gonzi... ehm... volevo dire "eroi".
Il Re sospira, sconfortato. - E sia, allora. La situazione è grave e non c'è tempo per fare gli schizzinosi. Introduci gli aspiranti eroi al mio cospetto.
Archibald si schiarisce la voce e fa entrare due elfi, un maschio dalla pelle scura e una femmina ASSOLUTAMENTE STUPENDA, un umano in costume semi-adamitico e un altro impaludato in una veste così dark che il buio stesso la usa per mettere paura a suo figlio quando fa i capricci.
Tutti sembrano sapere il fatto loro. 
Sembrano.
Il Re guarda i quattro, i quattro guardano il Re.
Silenzio.
- Vi presento i quattro eroi, sire! - tuona Archibald, cercando di mettere un po' di epica solennità in un momento altrimenti molto imbarazzante. - Si faccia avanti Ferianthalas, il micidiale elfo delle profondità della terra!
L'elfo, smunto e secco come tutti quelli della sua specie, getta un'occhiata sprezzante a tutti e mentre si fa avanti compie anche una breve deviazione per disprezzare anche le due guardie ai piedi del trono. Non dice niente. Ti guarda e ti disprezza.
E basta.
- Sire... - dice dopo lunghi istanti di silenzio, quando si rende conto che senza salutare il Re non si va avanti.
Il sovrano si inclina verso il Segretario, senza mai staccare gli occhi dall'elfo.
- Ma... è nero.
- Acuto spirito d'osservazione, maestà.
- Gli elfi non sono biondi, diafani, vegani e tutto il resto?
- Quelli dei boschi sì, sire. Ma questi sono cresciuti nelle profondità della terra. E prima che me lo facciate notare... sì, a rigor di logica millenni di evoluzione sotterranea avrebbero dovuto produrre elfi albini e praticamente ciechi. Questo è nero ed è un occhio di falco. - sospira - Purtroppo la logica nei mondi fantasy non è neppure una caratteristica che si tira con i dadi.
- Non capisco di che parli.
- Non importa, sire.
- Ma ce l'ha il permesso di soggiorno, almeno?
- Sì, sire. Faceva il muratore per una ditta della Capitale, ma è sprecato. Se la cava molto meglio con l'arco che con la cazzuola.
Il Re si gratta la barba, pensieroso, poi si rivolge a Ferianthalas, squadrandolo di sottecchi.
- Di' un po'... è vero quello che si dice in giro di voi elfi neri?
- Non capisco. Che si dice in giro?
- Ma sì, quella storia delle parti intime abnormi... lo sai no? - tentenna il sovrano, abbassando la voce.
- Ah, volete dire come quella storia della musica nel sangue e della bravura nella corsa?
- Ecco, sì.
- Tutte balle, per fortuna.
- Per fortuna?
- Certo. Se hai un pene enorme piaci alle femmine, se piaci alle femmine ti sposi presto, e se ti sposi presto...
- Muori prima. - conclude Archibald, annuendo. - Ho studiato un po' di cultura degli elfi neri, sire. Sono una società matriarcale e le femmine sono un po'... ecco... violente. Pare che quando si accoppiano...
- Sì, sì, taglia la lezione di antropologia, per favore - sbotta il re - devo capire se questo qui ha la stoffa per andare a cercare mia figlia, non scrivere una tesi sulle sue abitudini sessuali. - poi si rivolge a Ferianthalas - Ehi tu, elfo! Perché sei qui, oggi?
L'altro solleva un sopracciglio, perplesso, poi guarda indietro verso gli altri, cercando sostegno. Non ne trova. L'elfa si sta limando le unghie, fischiettando, il mago sembra distratto da un fastidioso furetto che gli corre tutt'attorno al collo come una furia e l'umano semi-nudo... beh... è il furetto.
- Non mi avevate chiamato voi? Voglio dire... io ho risposto ad un annuncio. Che ne so del perché sono qui, oggi?
- Beh, sì. Era per dire. - spiega il Re - Quello che intendevo è... cosa ti ha spinto a venire? Credi di avere le qualità che servono a salvare mia figlia?
- Ho un arco, una faretra piena e niente da perdere. - ringhia lui.
Il suo tono cool fa rabbrividire anche i veterani più scafati presenti nella stanza. Non c'è che dire, per essere creature che pesano sì e no cinquanta chili, gli elfi di tutte le razze sono tremendamente fighi e sanno come impressionare un auditorio.
- Wow. - dice il Re, soddisfatto - Beh... è più di quanto ti avremmo fornito noi, in ogni caso. Va', dunque, Ferianthalas. Va' con la mia benedizione e riporta indietro Cleofelia.
- Chi?
- Cleofelia, mia figlia!
- Oh. Giusto. E' la tizia che dobbiamo salvare. Bene.
L'elfo fa qualche passo indietro e torna nel gruppo, scoccando a destra e a manca occhiate arroganti. Occhiate ESTREMAMENTE arroganti.
- Bene, Archie. - fa il Re - Chi è il prossimo?
- Si faccia avanti il mago DarkShield, dall'oscura accademia di Demordia, nell'est...

PROSEGUE NEL PROSSIMO POST CON: DARKSHIELD, IL MAGO!




Ferianthalas

1 commento:

  1. Oh Dio un altro pò e collasso. a parte la storia del folletto umano semi nudo sul mio collo ;)
    Slogan per l'accademia Demordia, nell'est ... dove tutto è possibile ... ti ricorda nulla bardo stagista?

    P.S. Quando scendete tu è il fotografo?

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Leali sudditi!
I commenti alla bacheca Reale sono assolutamente liberi, ma il Re ha ordinato espressamente che, qualora il o gli imbecilli di turno dovessero affiggere commenti inutili o lesivi dell'onore della corona, essi verranno immantinente rimossi insieme alla a testa del o degli autori, che in ogni caso non sentiranno molto la mancanza di un organo che non hanno mai utilizzato.

Con velenosa franchezza,

Archibald Lecter, segretario particolare del Re