martedì 15 gennaio 2013

Fuori i Nani Capitalisti dal Giardino del Re!

Il Re è seduto nella reale sala da pranzo, intento da più di un'ora a denocciolare gli acini d'uva di un gigantesco grappolo. Archibald è in piedi accanto a lui e lo osserva con un sopracciglio alzato, in religioso silenzio. Il Re non ama mai ricevere brutte notizie quando mangia, ma a volte i tempi dello Stato sono tanti e tali che non è possibile soddisfare questa sua esigenza.
Archibald lo sa e da più di un'ora sta aspettando che il Re metabolizzi la sua ultima frase e dia di matto, come è giusto che sia.
-Dunque, Archie... - dice il Re all'improvviso, posando il coltello sul tavolo e tamburellando minacciosamente con le dita - ripetimi la storia della Banca dei Nani che avrebbe pignorato tutta la regione a Nord dell'Ombromosso.
-Ehm... c'è poco da aggiungere, Sire. Con la scomparsa della principessa vostra figlia e le nozze con il Conte andate a monte (mi perdoni la rima), le Reali Casse del regno versano in condizioni pietose e i nani si sono fiondati sulla regione dell'Ombromosso come tanti piccoli piragnetti ipofisari.
-Come odio quei bastardelli così tronfi e pieni di scartoffie burocratiche... - ringhia il Re, ingoiando bile - Ma che fine hanno fatto quei quattro scalzacani che abbiamo mandato a recuperare Cleofelia?
-Non ne abbiamo la più pallida idea, Sire. qualcuno dice di averli visti partire verso lo Spacco.
-Vanno da Mors Tua? Tsé, allora non li rivedremo più. E gli altri? Lo sai no? Quelli.
-Sono al lavoro, Sire. - taglia corto Archibald, preferendo non dilungarsi nei dettagli.
-Stupida figlia, per colpa sua finiremo con il ridurci ad una città-stato. Ma non potevo essere un padre normale, con una figlia moderatamente stupida che obbedisse di buon grado ai miei desideri? Diamine, tutto ciò che faccio lo faccio per il bene suo e del Regno!
Archibald si irrigidisce. Neanche lui reagisce mai molto bene alle cazzate espresse in modo così leggero e plateale. - Ehm... sì, Sire. come dite voi. Vi faccio portare un digestivo? Avete una faccia un po'... ehm... da digestivo.
-Sì, Archie. Portami un araldo.
-Ehm... l'araldo lo abbiamo finito, Sire. Ve lo siete scolato tutto quella sera che...
-No, intendo UN araldo. Uno vero. Un messaggero, insomma.
-Oh. Certamente, Sire. Avete qualcosa in mente?
- Sì. Dichiaro guerra ai nani.
Archibald decolora molto rapidamente ma non dice niente. Il suo cervello si rifiuta stolidamente di riconoscere come verità ciò che ha appena udito.
-Come, Sire? - azzarda poi, a mezza voce.
-Sei diventato sordo, Archie? Mi sono rotto di farmi smembrare il Regno da quei banchieri bastardi. Se vogliono le mie terre dovranno sputare il sangue per averle! Invierò l'araldo dal Duca Pomposio de Spocchia e dal Marchese Gianwalter Losco Mariuolis per ottenere l'appoggio dei loro soldati. 
-Ma signore... dichiarare guerra ai nani! E' inaudito, per tutti gli déi! - balbetta il povero Archie, correndo su e giù davanti al tavolo da pranzo.
-Inaudito? - si acciglia il Re - Che dici? Ma se è la prassi? Ho controllato sui libri di storia e ho chiesto a quella sottospecie di bardo che abbiamo. Tutti i re antichi solevano risolvere i problemi economici spazzando via i creditori con la forza delle armi. Se non posso pagare i miei debiti svendendo quella figlia degenerata a qualche riccone allora raderò al suolo Nanorum e mi prenderò il loro oro! BWAHAHAHAHAHA!
-Oh, no, anche la risata malefica no! - rantola Archiebald, buttandosi in ginocchio e afferrando la veste del Re - Vi prego, sire, tornate alla ragione! Dobbiamo avere fiducia negli eroi che abbiamo inviato a cercare Cleofelia! quando torneranno organizzeremo un altro matrimonio e...
-E poi cosa? - il Re lo fissa in modo arcigno, dall'alto - Continueremo a pagare gli interessi sul debito che continuano ad accumularsi? No, Archie. Non puoi vincere contro le banche giocando con le loro regole. Ci spenneranno e poi ridurranno a brandelli anche il regno di un mio eventuale genero. Stavolta andrò fino in fondo. Fai convocare l'araldo, ti ho detto.
Archiebald si accascia al suolo per qualche istante, poi si risolleva con tutta la dignità di cui è capace. - Che succederà se Mors Tua approfitterà della guerra per attaccarci?
- Non lo farà. - dice il Re, risoluto - L'ultima volta che ho controllato doveva ai nani 388 milioni di cucuzze. Il nostro successo è anche nel suo interesse. Anzi, scriverò anche a lui per avere soldati gratis. Gli zombie fanno calare un po' il morale delle truppe, ma a caval donato non si guarda in bocca, no? Anche se è un cavallo morto.
-E dove conta di trovare i soldi per pagare le altre truppe, di grazia?
Il Re sogghigna malignamente. - Va' dall'alchimista e digli che è giunto il momento dell'operazione "Piombo in Oro". Lui capirà.
Archiebald resiste stoicamente fino nel corridoio, poi collassa lungo il muro. Una guerra con la nazione più ricca del mondo! Il Re stavolta si è bevuto quel poco di cervello che gli è rimasto.
Il Segretario si rialza cupamente. - Ho bisogno di consultarmi con qualcuno che non sia un imbecille totale...
In quel momento il bardo stagista, dedito ad allietare alcune fanciulle nel parco con il suono della sua cetra, si sente fischiare le orecchie e stona un accordo.
Archiebald fa mandare l'araldo dal Re, poi risolve la questione dell'alchimista. Quando ha terminato prepara una carrozza per sé e vi sale, sporgendosi dal finestrino.
- Alla Vampyre Love Edizioni! - ordina - Fai presto e brucia i semafori, tanto mi faccio togliere le multe.
Poi si accomoda all'interno e s'incupisce nei propri pensieri. - Devo vedere Storm Brave. Al più presto.


Il consiglio di amministrazione del Monte dei Nani di Nanorum dopo l'ultima cena aziendale

2 commenti:

Leali sudditi!
I commenti alla bacheca Reale sono assolutamente liberi, ma il Re ha ordinato espressamente che, qualora il o gli imbecilli di turno dovessero affiggere commenti inutili o lesivi dell'onore della corona, essi verranno immantinente rimossi insieme alla a testa del o degli autori, che in ogni caso non sentiranno molto la mancanza di un organo che non hanno mai utilizzato.

Con velenosa franchezza,

Archibald Lecter, segretario particolare del Re