lunedì 14 aprile 2014

Se non sapete che pesci pigliare, nel dubbio mirate al più vicino...



Bentrovati, ignobili ibridi umano-asino, è sempre il vostro amato e temuto Archibald Lecter che vi parla dal Palazzo Reale di Centria. Speravate che il Bardo avesse finalmente trovato un altro lavoro, vero? Lo speravamo tutti, ma come sempre il fato crudele ci ha illusi per poi riportarci brutalmente alla realtà.
I nostri eroi stavano per essere ricevuti dal Gran Maestro dell'Ordine di Gburhulg, ma voi avete optato per farli fuggire, e non contenti li avete mandati a liberare i prigionieri, giù nei sotterranei. Potevate scegliere tempismo peggiore di questo? Come direbbe Adam Kadmon, io non credo.
Vi lascio dunque alle mirabolanti avventure di quei cinque. Ormai qui nel Regno solo io e voi ce li ricordiamo, perché il Re si è già scordato da tempo di averli mandati in missione. Un po' mi dispiace per loro.
Ma no, chi voglio prendere in giro? Non me ne importa un fico secco. D'altronde i mentecatti sono il nostro primo prodotto d'esportazione, perciò una volta fuori sono affari di Mors Tua.

A presto, dunque, e tagliatevi quei capelli.

Vostro paterno,

Archibald Lecter, Segretario Particolare del Re


Dai Canti del Bardo


La grande porta si apre lentamente e solennemente. Il paggio del Gran Maestro del Culto si fa avanti con il suo tronfio incedere, probabilmente per far bella figura davanti agli ospiti. Ha gli occhi chiusi e il naso per aria, come se fosse intensamente concentrato su arcani segreti dell'universo che i pivelli e i novizi non potranno mai capire.
- Il Gran Maestro vi attende - declama, con studiata drammaticità - siate grati del supremo onore che vi è concesso.
Non udendo segnali evidenti né di gratitudine né di qualsivoglia risposta, il paggio apre un occhio in preda a evidente irritazione. Davanti a lui ci sono cinque sedie. Vuote.
Rimane alcuni secondi a bocca aperta, poi torna sulla porta e tossicchia, imbarazzato.
- Ehm... Mio signore, temo che abbiamo un problema.




Mentre scendono furiosamente le scale alla luce delle torce, Darkshield elenca una minuziosa lista di bestie ripugnanti con i quali, a suo dire, la madre di Ferianthalas fosse usa intrattenere congressi carnali, allo scopo di generare elfi neri decerebrati come lui.
- Non farla tanto lunga, Dark - ansima l'elfo - Sarò anche un bastardo e un figlio di puttana, ma ho ancora un codice d'onore.
- Codice d'onore? - sbotta il mago, schiantando al muro un gruppo di adepti con uno dei suoi campi di forza - Non cercare di sembrare cool come al solito. Tu vuoi solo fare a pezzi qualche polpo, ammettilo.
- E se anche fosse? - ringhia l'altro, sferrando una violenta pedata all'inguine di un energumeno con la testa rasata, seguita da una gomitata al mento - Unisco l'utile al dilettevole...
- Non c'è niente di utile né tantomeno dilettevole nel tuffarsi verso morte certa, imbecille.
- Credevo che la Morte ti piacesse... - sogghigna Bajyna, leggermente più indietro con Rowena. Mohamet chiude la fila, eliminando con facilità qualunque avversario tenti di prenderli alle spalle.
- Sì, ma non la mia, ovvamente. - replica il mago, indicando una stretta scala laterale - Forse di qua. Che dici Mohamet?
Il druido si sporge e annusa l'aria. - Olezzo molto più fetido, da quella parte. O fogne o prigione.
- Prigione - dicono contemporaneamente Ferianthalas e Bajyna. Sorpresi, si scambiano un'occhiata imbarazzata, poi l'elfa distoglie lo sguardo ostentando irritazione
- Si sente il rumore delle catene e il lamento dei prigionieri, insieme... beh... a qualcos'altro.
- Qualcos'altro?
- Beh, sì. Sai, ruggiti, grida strazianti... la solita roba.
- Ah. Beh, fate attenzione, allora - borbotta il necromante - Di solito questi culti di pazzi dementi hanno sempre qualche mostro in cantina.
La scala è troppo stretta per permettere loro di scendere a coppie, perciò decidono di procedere in fila indiana. Davanti Ferianthalas con la spada (perché in fondo questo casino è stata un'idea sua), poi DarkShield, pronto a intervenire con i suoi campi di forza e, alla peggio, a resuscitare Ferianthalas come zombie; di seguito Rowena, che non intende IN NESSUN MODO permettere che un'elfa popputa e sessualmente disinibita se ne stia attaccata al suo amato necromante in un corridoio così stretto, la stessa Bajyna, perché qualcuno deve pur lanciare degli urletti striduli per sottolineare la drammaticità della situazione, e infine il poderoso e flemmatico Mohamet, che si assicurerà che nessun polpo, cultista o mostro li colga di sorpresa da tergo.
La discesa nelle buie e umide viscere della scogliera è accompagnato dalle urla di dolore dei prigionieri e da un intenso e penetrante odore di pesce marcio.
- Credo di stare per vomitare... - mugugna Bajyna, portandosi una mano alla bocca.
- Beh, fai pure... - borbotta l'elfo nero guardandosi schifato la suola dello stivale - il tuo vomito darà almeno un tono all'ambiente. Per la Dea, è pieno di cose mollicce sul pavimento.
- Sono sanguisughe - sorride Rowena.
Bajyna arriccia il naso - Non dirlo come se fosse una cosa positiva...
All'improvviso la scalinata termina in un corridoio molto più largo, le cui pareti sono costituite da celle immerse nell'oscurità. Il pavimento è nascosto da un denso strato di nebbiolina serpeggiante, ma considerato che brulica di sanguisughe tutto sommato è meglio così.
- Guarda! E' pieno di gente, nelle celle - dice Bajyna, indicando l'oscurità più distante.
- Non vedo niente... - borbotta DarkShield, che è l'unico a non vederci naturalmente al buio.
- Ah, sì - dice Ferianthalas, aguzzando lo sguardo - sono tutti rannicchiati là in fondo.
- Devono essere terrorizzati, poverini... - fa notare Rowena.
- Bleargh. Qui puzza di pesce è insopportabile anche per naso zombie. - si limita a osservare il druido.
Bajyna corre verso la prima delle celle e afferra le sbarre. - Non temete, siamo venuti a liberarvi. Tenete duro.
Ammassati sul fondo, i prigionieri ingobbiti sembrano reagire alle sue parole con lentezza, quasi fossero assopiti e lei li avesse svegliati.
- Ssst! - sibila Ferianthalas, schiacciandosi a sua volta contro le sbarre - Arriva qualcuno. Nascondetevi, presto...
Tutti si affrettano ad allontanarsi dal corridoio, cercando di cercare rifugio nella semioscurità delle celle. All'inizio non vedono nulla, poi dal fondo del corridoio emerge una sagoma deforme, poi un'altra e un'altra ancora. Camminano con passo pesante, emettendo sibili e rantoli. All'improvviso la puzza di pesce marcio si fa ancora più intensa.
DarkShield si umetta le labbra, tradendo una certa inquietudine. È l'unico che non vede un fico secco e la cosa comincia a seccarlo alquanto. Ad ogni modo riesce a capire quanto siano distanti gli avversari dall'intensità inversamente proporzionale della stretta di Rowena sul suo braccio. Dolore intenso uguale pericolo imminente.
Ferianthalas nasconde la lama della spada dietro la gamba, per evitare che i mostri notino il riflesso. Ora deve solo cercare di non respirare, cosa che non gli dispiacerebbe affatto considerato il tanfo infernale che sembra emenare da ogni cosa, là sotto. Perché tutte le fortune devono capitare a quel druido della malora?
Bajyna, proprio accanto a lui, comincia a mugolare. Ferianthalas sgrana gli occhi e le afferra la mano per trasmetterle sicurezza. Quando una donna è terrorizzata quello che ci vuole è farle sentire la presenza di un vero uomo, questo almeno è ciò che vivere con gli umani gli ha insegnato. Contrariamente all'elfa nera media, che solitamente è la causa stessa del terrore nell'elfo nero maschio, le donne delle altre razze (nani esclusi) sono delicate e bisognose di protezione.
Nonostante la sua maschia presenza, però, Bajyna continua inesplicabilmente a mugolare, stringendogli la mano come un'ossessa.
I mostri sembrano accorgersi del rumore, perché improvvisamente drizzano le grosse teste allungate e iniziano ad avanzare cautmente verso di loro.
Sollevando gli occhi al cielo, Ferianthalas molla un colpetto con il gomito a Bajyna, sperando che la smetta di piagnucolare. Va bene essere delicati e sensibili, ma così esagera.
Un Ibrido
I mostri emergono dalla penombra, con le loro orribili facce di pesce, annusando l'aria come segugi da caccia. È come se uno scienziato pazzo si fosse divertito a staccare le teste da pesci giganteschi per trapiantarle su corpi umani ricostruiti prelevando pezzi da vari individui. Deformi e ingobbiti, gli ibridi emanano malvagità pura, oltre che un lezzo capace di stendere i morti.
Di nuovo Bajyna emette un mugolio acuto e a quel punto gli ibridi si voltano di scatto verso di loro e ruggiscono ferocemente.
- Eccheccazzo, però - esclama Ferianthalas esasperato, voltandosi verso l'elfa.
Bajyna ricambia il sul sguardo con occhi terrorizzati. Una mano palmata proveniente dall'interno della cella le serra la bocca, e altre due paia di braccia la tengono inchiodata alla sbarre.
- Ma cos... - prima che possa anche solo reagire, Ferianthalas viene afferrato da lunghe braccia squamose emerse dal buio e attirato verso le sbarre, faccia a faccia con un orribile uomo-tonno dall'aria ottusa e dall'alito immondo.
- Sono dietro di noi - urla.
Ma ormai è troppo tardi. Tutti i nostri eroi vengono afferrati e bloccati contro le sbarre dai mostruosi ibridi. Nonostante la situazione, l'elfo nota che i mostri dentro la cella sembrano a uno stadio di mutazione meno avanzato, rispetto alle loro controparti nel corridoio. Alcuni indossano ancora i vestiti e molti sono donne.
- Sono femmine, Bajyna - urla - non usare il tuo potere, hai capito? Non usare il tu... - una mano palmata chiude anche la sua bocca, mentre Bajyna bofonchia qualcosa che suona come un "e come diavolo vuoi che faccia?"
Gli ibridi nel corridoio si tuffano verso di loro, zoppicando orribilmente a causa dei loro corpi deformi e lanciando ruggiti agghiaccianti. Mohamet avanza di un passo e dà uno strattone, liberandosi facilmente dalla trappola. Subito dopo lascia cadere a terra anche le braccia degli ibridi che gli sono rimaste attaccate. Rowena pronuncia alcune parole nella sua lingua gutturale e il suo corpo si incendia. Immediatamente i mostri la lasciano andare e DarkShield si affretta a spingere via quelli che cercano di tenerlo fermo, così da poter spegnere le fiamme che divampano sulla manica della sua veste, nel punto in cui la diavolessa gli stringeva il braccio.
Una volta ho preso un uomo grosso così!
Un grosso ibrido piomba addosso a Mohamet e i due iniziano a lottare furiosamente. I mostri del corridoio sembrano più grossi e forti degli altri prigionieri. Il druido cade a terra, tenendo le fauci acuminate della bestia lontane dalla sua gola. Non che sia fondamentale per lui coprire i punti vitali, ma l'abitudine è dura a morire, contrariamente a tutto il resto del corpo.
Mentre lotta per liberarsi, Ferianthalas nota che una mano palmata è sbucata dal buio e sta frugando nella sua sacca, dov'è custodito lo scrigno rosa dei nani mafiosi. Divincolandosi convulsamente in preda al panico, l'elfo riesce a liberare il braccio della spada e a infilzare ripetutamente la calca di ibridi, finche questi non mollano la presa e indietreggiano. Poi fa lo stesso anche con quelli che trattengono Bajyna, strappandola agli artigli che l'hanno graffiata in più punti.
- Fortuna che non avevi vestiti, o avresti dovuto rifarti il guardaroba... - ansima l'elfo, stringendola a sé
- Vaf ...ulo... - mormora lei, ancora tremante.
- Cosa?
- Attento! - Bajyna ruota su se stessa, trascinando Ferianthalas. Gli artigli della bestia che stavano per infilzarlo nella nuca sibilano a pochi centimetri dal suo orecchio. L'elfo reagisce prontamente e ferisce l'ibrido al braccio con un rapido fendente.
A quel punto il mostro con cui se la stanno vedendo DarkShield e Rowena getta indietro la testa e ulula come un lupo. Da qualche parte in fondo al corridoio si ode un altro ululato in risposta e il frastuono di una mostruosa calca che si avvicina rapidamente.
Rowena non ha sempre fatto la cameriera...
- È l'ora del barbecue, tesoro - ringhia Rowena, con un ghigno cattivo. DarkShield avvolge l'ibrido in una bolla di forza e la diavolessa gli dà fuoco con un incantesimo, consumandolo come in un altoforno, finché non rimane altro che cenere.
Nello stesso istante Mohamet riesce e rinsaldare la presa sulla testa dell'avversario e con un robusto strattone la separa dal corpo, provocando una disgustosa pioggia di melma fetida su tutto l'auditorio.
- Oh, tu guarda che strano... - sorride - venire via lisca come veri pesci... - poi si gira verso Ferianthalas - vuoi mano, elfo?
Quello schiva un colpo d'artiglio, passa dietro la schiena del mostro e lo infilza tra le scapole.
- Non ci provare nemmeno, druido - ringhia, calando la spada e tranciando di netto la testa della bestia.
- Diavolo, prima i polpi, adesso ci si mettono anche i tonni. Decisamente il mare non è il mio ambiente... - borbotta, ansante.
- Ne arrivano altri - tuona DarkShield, indicando il fondo del corridoio - Dobbiamo tornare indietro, i prigionieri sono sicuramente già morti o sono stati trasformati in mostri.
Mentre il mago sospinge i compagni verso le strette scalinate qualcuno scende loro incontro, di corsa. Aspettandosi l'attacco di qualche cultista, i nostri si rimettono in posizione di combattimento e per sicurezza Bajyna tira fuori anche la sua spada, tanto per fare un po' di scena.
- Aspettate, aspettate, aspettate - grida una voce femminile - giù le armi, sono io, Lissay.
La donna emerge dall'oscurità, seguita da un paio di brutti ceffi armati e travestiti da novizi.
- Non potete tornare indietro - ringhia - avete allertato tutta la maledetta setta e i piani superiori ormai brulicano di cultisti. Dobbiamo proseguire e liberare i prigionieri. Ho studiato la pianta di questo posto, c'è un passaggio che conduce in mare e ci permetterà di risalire a Puerto del Muerto, ma si trova in fondo alle prigioni.
- In fondo? Ma non li sentite? Tra poco una marea di quei cosi schifosi ci sarà addosso e io odio il sushi. - sbotta DarkShield - Torniamo su e facciamo a pezzi i cultisti. Sono solo uomini, che volete che sia?
I nostri si scambiano un'occhiata.

1. Ormai siamo arrivati fin qui e non si torna indietro. Il passaggio indicato da Lissay non è molto distante e nel tragitto potrebbero incontrare dei sopravvissuti e liberarli. La strada è senz'altro più breve e gli ibridi non sono invincibili. Non come il loro odore, almeno.

2. Tornare indietro è la scelta migliore. La strada è più lunga da quella parte, ma i cultisti sono umani, giusto? Non dovrebbero dare problemi.


3. Ideona del giorno di Mohamet! Perché non indossare le teste degli ibridi morti e mescolarsi tra loro? Potrebbe funzionare e sarebbe più facile raggiungere i prigionieri. Quegli ibridi sembrano davvero stupidi. Non come questa idea, ma comunque molto stupidi.


Mohamet non smette mai di stupirci con le sue trovate geniali. Considerato che ha un cervello morto, poi...


Se volete leggere l'episodio precedente, andate QUI o nell'indice!

16 commenti:

  1. Bellissima questa parte. Scelgo la 3 perché sembra un'idea talmente scema che credo potrebbe funzionare

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    1. Ahahaha! Grazie! ^^ Un ragionamento che non fa una piega! XD

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  2. Finalmente un nuovo episodio!
    Io voto la uno, plis!

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    1. Il crash della sfera magica ci ha duramente provato, ma siamo finalmente tornati! ;)

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  3. Bellissimo!! sono molto tentato dalla 3, ma... dico 1! oppure 3? aaaaaaaaa

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  4. Yehhhhh a brand new episodeee :D
    Bello bello e scusatemi ma travestirsi da ibrido e mescolarsi tra loro ruleggia.
    Voto la 3!

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  5. Bentornato Bardo! Episodio molto dinamico:)
    Io voto la 1 (mi dispiace, ma la 3 mi fa un po' senso, dato che tendo ad immedesimarmi nei personaggi....).
    H.G.

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    1. Grazie! ^^ Eh, beh. Se non ti piace il pesce la scelta è comprensibile. Ma anche se ti piace, in effetti...

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  6. Esilarante! Dunque, la logica mi suggerirebbe di scegliere 1, ma visto che ci piace far soffrire i nostri poveri eroi... assolutamente 3! Poi chissà, potrebbe anche funzionare :)

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    1. Grazie! ;) Sì, è un po' come cospargersi di frattaglie per ingannare gli zombie! ^^ In The Walking Dead l'hanno fatto! XD

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    2. Allora meno male che nelle segrete non piove ... o forse si ;)

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    3. Di sicuro è umido! Ma per l'odore di pesce marcio è anche meglio! ;)

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  7. Sicuramente Ferianthalas sceglierebbe la 1 visto lo schifo che gli fanno gli ibridi... e anche a me, ma visto che la testa di pesce la deve infilare lui e non io, e che sicuramente la 3 è la scelta più esilarante, opto per la 3 (ma non dirlo a Fer ;) )

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Con velenosa franchezza,

Archibald Lecter, segretario particolare del Re