venerdì 2 novembre 2012

Chi ha incastrato Reinhardt Von Braun?

I briganti conducono Odetta e gli altri lungo tortuosi sentieri dapprima nascosti alla vista. Sono allegri e mentre marciano cantano e continuano con i loro giochi di rime. Cleofelia è a cavallo da sola, poiché Odetta sembra troppo impegnata a ricordare i bei tempi andati con quel bel fusto dai capelli biondi, Gaston.
- ...e ricordi quel mercante, tutto tronfio ed elegante? Ti occhieggiò la giarrettiera e tu, con grande sicumera, lo attirasti in quel bordello e lo finisti col randello! Bei tempi, quelli, belli assai!
Odetta lacrima dalle risate: - Avrei voluto non finissero mai!
- Ma dovean finire, prima o poi... o inver saremmo morti prima noi. - dice, un po' più freddo, come ricordando eventi spiacevoli.
Che genere di passato ha Odetta? Si chiede la giovane Cleofelia, ascoltando quelle conversazioni. E com'è che conosce questi briganti? La principessa getta un'occhiata dietro di sé. A qualche metro di distanza cavalcano in silenzio Von Braun e il giovane Sven. Il vecchio Inquisitore le sorride e la saluta con un cenno, ma il ragazzo, seduto dietro di lui, la fissa come un predatore e le punta un dito contro, evitando che Von Braun lo noti, poi si passa eloquentemente il pollice sulla gola, da un orecchio all'altro, senza staccare gli occhi dai suoi.
Cloefelia si volta di scatto, terrorizzata. Deglutisce a fatica. Perché quello spaventoso ragazzo vuole ucciderla? Eppure lei ha cercato di essere cortese e simpatica, con lui.
Beh, forse ripensandoci bene avrebbe potuto impegnarsi un po' di più.
Va bene, diciamo parecchio di più.
Dopo un'ora di viaggio, davanti a loro i rami intricati della foresta si aprono su una radura molto ampia, a ridosso di una collina cava. Davanti all'ingresso della collina è stato sistemato un piccolo campo base, con tavoli, fuochi e uno spiedo su cui un grosso maiale selvatico viene rosolato in vista del pranzo. Alcune donne salutano il ritorno dei loro uomini con ampi movimenti delle braccia, altre preferiscono attendere che siano più vicini per lanciar loro contro robusti paioli di metallo. Dopotutto i farabutti della foresta non sono certo noti per essere gli uomini più fedeli del mondo...
- Sono inver colpito da quanta arguzia ed inventiva abbiate profuso nella realizzazione di codesto rifugio ascoso! - commenta Von Braun guardandosi intorno, ammirato.
- Grazie messere! - trilla Gaston, allegro, poi lo osserva più attentamente - Voi non sembrate un volgare avventuriere. Come vi fate chiamare? Perché lo mondo tutto ho girato, persino l'oltremare e, parola mia, l'abiti vostri ebbi già modo di osservare... - si gratta il mento, pensoso.
- Cleofelia solleva gli occhi al cielo e sbuffa. - Possibile che non possa mai conoscere nessuno che parla in modo normale?
Von Braun s'inchina lievemente sulla sella. - Reinhardt Augustus Totenheinz Von Braun, al vostro servizio. Inquisitor di Thorm e annichilitore delle armate del male ovunque esse si ascondano.
Gaston spalanca gli occhi e scocca un'occhiata carica di preoccupazione ad Odetta, la quale sorride lievemente.
- Tranquillo Gaston, non temere, in questo campo son io l'unica che può prenderti a calci nel sedere. E poi Von Braun è Inquisitore, il Mal che caccia lui di te e dei tuoi bricconi è ben peggiore! Dico bene, mio signore?
- Garantisco sul mio onore! - conferma Von Braun, buttandola inavvertitamente in rima.
Gaston sorride, poi si volta verso il campo e corre verso una grande roccia al centro. Vi salta sopra con rapidi balzi e fischia forte, in modo da attirare l'attenzione di tutti.
- A me, bricconi! I presagi sono buoni! Una vecchia amica ho testé incontrato e una gran speranza mi ha portato! Con lei viaggia un valoroso Inquisitore che d'ogni male è implacabil mietitore! I giorni di terror sono finiti, il Conte infame e le sue schiere da qui saran banditi!
Un coro di "hurrah" e di altre grida di giubilo in rima si levano verso il cielo. Von Braun si acciglia, a disagio. Cleofelia smonta da cavallo e si avvicina a Odetta con l'espressione ancor più confusa del solito.
- Non capisco, chi deve mietere cosa? - domanda.
Odetta sospira. - Credo che il buon vecchio Gaston ci abbia infilato in un altro guaio, principessa. Se il "Conte infame" è chi credo che sia allora temo che dovremo abbandonare Von Braun alla sua gloriosa caccia al vampiro e darcela a gambe verso la Capitale il più in fretta possibile.
- Do... do... do... dodddoooddodovremo combattere? - chiede il giovane Sven, fissando il proprio mentore da sotto in su, attraverso la frangia biondo paglia.
Von Braun sospira. - Inver nostro dover sarebbe, giovane scudiero. Eppur non posso esimermi dal chieder in qual modo il possente Thorm abbia intenzione di armare lo mio braccio, giacché son menomato d'entrambi l'arti a manca!
- Po... popo...posso combattere io, mio signore.
- Oh, lo so bene, ragazzo mio. Lo so bene. Ma è dovere mio quale Inquisitor di Thorm non negare mai aita alle popolazioni bisognose! Ho giurato!
Gaston balza giù dalla roccia e si avvicina al cavallo di Von Braun, seguito da tutta la folla dei suoi allegri compari.
- Messere, non siam così vigliacchi da mandar sol'uno contro nemici a pacchi! Come truppa noi vi seguiremo e come una capanna al Conte il cul...
- Sì, sì, va bene! - li interruppe Odetta, facendosi largo tra la folla e afferrando un braccio del prode Gaston.
- Il tuo piano è molto bello, caro mio, ma il prode Von Braun non può esaudire il tuo desìo! Ferito fu in battaglia, ma non dal Conte e dalla sua marmaglia, bensì da man gaglioffa di una principessa forse troppo goffa!
Cleofelia si raddrizza senza capire, guardandosi colpevolmente intorno. - Eh? Perché guardate me?
Gaston sembra vedere per la prima volta il braccio e la gamba feriti di Von Braun. - Per gli déi, vogliate perdonar la mia maleducazione! Nella fretta neppur notai ferite di tale proporzione! Ma non abbiate tema, possente amico, poiché del vostro problema ho già qui la soluzione!
- Soluzione? Di che parli? Nel cervello hai forse i tarli? Riattaccare l'ossi non è arte in cui l'uomo abbia una parte, solo il tempo li può guarire e, ahimé, fa male da morire. - obietta Odetta, pratica.
- Non per noi della foresta - trilla Gaston, strizzandole l'occhio come chi la sa lunga - vecchia amica dalla mano lesta! C'è una strega, Marianna, qui vicino ha la capanna! D'erbe e impacchi lei s'intende, olii e unguenti poi ci vende. Dirà se le chiedo d'aiutarci, ma solo se lo scopo è del Conte sbarazzarci!
- Strega? - Von Braun si rizza sulla sella, inquieto. Inquisitori e streghe non vanno solitamente molto d'accordo - Non se ne parla neppure! Non lascerò che una fetida amante dello dimonio allunghi le sue zampacce adunche su di me! Giammai!
- Cleofelia, mia signora. Credo ci riposeremo qui, stanotte. - sussurra Odetta con un sorriso malizioso.
La principessa sbuffa. - Odio stare qui, Odetta! non capisco niente di quello che la gente dice!
- Capirai che novità... - commenta la servetta, piatta.
- Assolutamente no! - grida il povero Von Braun, mentre le folla festante conduce il suo cavallo verso le stalle - Niente streghe! Davvero, son serio! Per la barba di Thorm, volete fermarvi un istante?
Il giovane Sven smonta con agile mossa dal cavallo e rimane a fissare il proprio signore che viene portato via come un eroe. O come un agnello sacrificale, a seconda dei punti di vista. Odetta si allontana per raggiungere Gaston e i due ragazzi rimangono vicini, fianco a fianco, Sven perché non sa dove andare e Cleofelia perché è così terrorizzata da Sven da non riuscire più a muoversi.
- Odio questo posto. - mormora il ragazzo, tra i denti.
- E... ehi... è una co... cosa che abbiamo in comune! - balbetta Cleofelia vagamente propositiva.
Lui si volta verso di lei e le pianta addosso i suoi occhi glaciali. - Odio anche te. - ringhia, giusto per puntualizzare.
- Oh... ehm... - Cleofelia distoglie lo sguardo.
- Ti va di venire a cercare ranocchie? - chiede Sven all'improvviso, dopo un attimo. Cleofelia non è molto attratta dall'idea di passare del tempo con quel giovane psicopatico, ma d'altra parte meglio le ranocchie della noia. 
- Solo se non ci allontaniamo troppo... - propone. Dopotutto il giovane non potrebbe mai farle del male con tutta quella gente intorno.
Lui fa uno strano sorriso. - Non preoccuparti, per ammazzare ranocchie non serve andare molto lontano... allora vieni?
- Ehm...

COSA FARA' CLEOFELIA? 


  1. Il giovane Sven ha due personalità, una delle quali estremamente affascinante, seppure fastidiosamente incline all'omicidio. Cleofelia ha un debole per i vampiri, da lì a prendersi una sbandata per un killer seriale il passo è breve. Andate pure a cercar ranocchie, è possibile che prima di uccidere Cleofelia il ragazzo ritorni ad essere un timidone con la balbuzie! Oppure che le sue intenzioni nei confronti della giovane principessa non siano così cruente come vuole farci credere! Forse...
  2. Ranocchie? Mica sono francese, pensa Cleofelia. E poi non mi piace il modo in cui lo sguardo di quel ragazzo passa continuamente dai suoi pugnali alla mia gola! Non passerei del tempo da sola con lui nemmeno se fosse Benjamin, il tenebroso protagonista di "Quelli sul collo non sono gli unici buchi che ho!" della Vampyre Love Edizioni. Ma se lo respingo potrebbe arrabbiarsi sul serio!
VOTATE!!


"Ti va di venire a caccia di ranocchie, ranocchia?" 
Sven Van Heiler

6 commenti:

  1. ogni occasione mi è propizia per vedere la fine di cleotizia! scelgo quindi il primo futuro sperando che sven la uccida a muso duro! ^_^

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    1. Con la rima nel commento fai l'autore assai contento!^^

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    2. il commento con la rima mostra al Bardo la mia stima, per le storie qui narrate, per gli eroi e le risate :)

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Io voto per una piu' sana astensione da attivita' cruente per la principessa

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  4. Io voto per la prima possibilità, anche se non penso che sarà così facile liberarsi di Cleofelia... sennò dove andrebbe a finire il divertimento? ;)

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Con velenosa franchezza,

Archibald Lecter, segretario particolare del Re