Buonaseva giovini tesovi! Non voglio tediavvi tvoppo con la mia favella vicevcata e poetica, pevciò passo subito al dunque: i nostvi stanno compiendo un vituale pev evocave Vabid Gonzo, uno sciamano dagli immensi potevi che vive in un desevto di ossa. Avete optato pev un appvoccio sottile e ben congegnato, lasciando subito intendeve che c'eva una bellona nel gvuppo e sottoponendo quindi la poveva Bajyna all'analisi accuvata del Teschiofono di Vabid. La scelta si savà vivelata covvetta? Pvepavatevi ad un colpo di scena da toglieve il fiato! Oh my Gods, sto per svenive pev l'emozione! Enjoy!
-
Salve. Noi ha elfa super-sexy. E alcuni problemi. - poi ci pensa un
attimo e aggiunge - E elfa super-sexy.
Il
teschio sembra rimurginare un istante, poi si volta e fluttua verso
Bajyna, che si ritrae schifata. Mentre uno spaventoso rombo squassa
la terra tutt'attorno a loro e ondate di ectoplasma si sollevano a
riempire decine di cavità, orbite e ossa vuote, il teschiofono di
Gonzo scruta il corpo dell'elfa con un certo interesse, soffermandosi
spesso su ciò su cui si soffermano spesso gli uomini, ovvero il
carattere e le mani.
-
Rowena, di' a questa sottospecie di ossobuco di maiale di smetterla
di fissarmi il culo a quel modo. È imbarazzante, per tutti gli dei!
La
succube scuote il capo, categorica. - Non se ne parla. Le vie del
Gonzo sono misteriose e non sta a noi interferire con la sua volontà.
Siamo qui per supplicarlo di riportare lo spirito dell'elfo nel suo
corpo, ricordi? Lui non ci deve niente.
Bajyna
sbuffa, incrociando le braccia sul petto per occultare almeno un po'
la visuale al morboso teschio fluttuante.
-
Sì, d'accordo, ma così mi sembra di essere una vacca al mercato,
maledizione.
DarkShield
solleva una mano e forma intorno a loro una cupola di forza. -
Arrivano. - dice, tetro. Intorno a loro si formano decine, centinaia
di scheletri. Molti di loro hanno sembianze umane, altri sono di
specie differenti, alcuni sono impossibili da identificare perché
troppo antichi e altri ancora sono solo degli agglomerati d'ossa
appartenute a varie creature, tenuti insieme dalla maligna forza di
volontà dei defunti inquieti.
Il
più vicino, uno scheletro armato di spada, solleva lo sguardo su di
loro e un lugubre fuoco verde si accende nelle sue orbite.
-
Mi scusi! Signore! - esclama all'improvviso, puntando un dito ossuto
verso DarkShield e muovendosi a passi decisi nella loro direzione. Il
necromante si acciglia e guarda dietro di sé, giusto per assicurarsi
che lo scheletro non si stia rivolgendo ad altri.
-
Sì, dico proprio a lei. Cosa sta facendo? Crede di poter fare il
furbo e saltare la fila così?
-
Io? Veramente...
-
Ma tu guarda questi giovani d'oggi - tuona uno scheletro con voce
femminile a cui però è stato attaccato per sbaglio il teschio di un
bufalo - Sempre a pretendere di avere la precedenza solo perché sono
vivi. Non sapete proprio cosa sia la decenza, vero?
-
Signora, mi dovete credere, non avrei mai... - cerca di prendere
tempo il necromante.
-
Guardate, vogliono corrompere il maestro Gonzo con le forme procaci
di quell'elfa così disgustosamente viva! - esclama un altro,
schifato.
Bajyna
lo fissa con astio, mentre il teschio comandato da Gonzo continua la
sua minuziosa ispezione. - Disgustoso ci sarai tu, volgare ammasso di
calcio e ossitocina. Tra la mia gente sono conosciuta come la Ninfa
d'Argento, per merito della mia sconvolgente bellezza.
Lo
scheletro sbatte la mandibola sdentata alcune volte, poi ridacchia. -
Sconvolgente bellezza? Ma ti sei mai vista allo specchio? Sei
chiaramente grassa.
Alla tua età dovresti controllarti sul cibo e...
Lo
scheletro viene colpito con violenza tra le orbite da un pugnale
elfico e il suo teschio si stacca dalle vertebre, finendo in braccio
allo scheletro di un orco, che si mette a strillare con voce acuta e
lo lascia cadere al suolo.
-
Assassina! - urla. Forse è un'orca. Non il cetaceo, ovviamente.
-
Ecco! - tuona un altro - Tu ti fai in quattro per loro ed è così
che ti ripagano! Voi giovani dovreste imparare a...
-
DarkShield... - mormora Bajyna, tremante, ancora in posizione dopo il
lancio del pugnale - Hanno detto che sono grassa - sibila, contenendo
a stento l'ira. L'elfa emana un'aura così minacciosa che persino gli
scheletri fanno un passo indietro, nel dubbio che la morte da sola
non basti a mettere al riparo dalla rappresaglia di una donna
umiliata.
-
Radi al suolo questo vecchio mucchio d'ossa e non lasciare integro
nemmeno un dente. Giuro sugli dei che me la pagheranno costi quel che
costi! - ringhia.
DarkShield
sospira. - Per quanto mi lusinghi l'elevata opinione che
evidentemente serbate nei confronti delle mie capacità combattive,
mi duole farvi notare che stiamo parlando di diversi ettari
di scheletri, lady Bajyna. Combattere ora sarebbe estremamente
stupido e...
-
FALLO E BASTA! - Il comando dell'elfa riecheggia per chilometri come
un tuono, propagandosi tra gli scheletri (e, ahimé, le scheletre).
Mohamet abbassa uno sguardo terrorizzato su Rowena, ma la succube
sembra guardarsi attorno confusamente, senza subire gli effetti del
Berserk Isterico. Non così gli spiriti delle defunte. Anche se morte
sono pur sempre donne. Con un ululato che sembra spaccare la terra,
tutti gli scheletri femminili iniziano a menare fendenti tra la folla
dei loro simili, seminando distruzione e puntando dritti verso l'elfa
furente.
DarkShield
si irrigidisce e si volta verso i suoi avversari, mentre un'oscura
energia nera inizia a bruciare intorno al suo corpo.
-
Chiedo venia, signori - rantola il necromante, cercando inutilmente
di resistere al comando di Bajyna - Ma temo che oggi l'ufficio del
signor Gonzo chiuderà un po' prima del previsto... ungh... vi
consiglio di allontanarvi immantinente. Argh... di un paio di continenti, se possibile...
Inutile.
Alcuni mucchi d'ossa si scagliano su di lui, disintegrandosi al
contatto con la sua aura. DarkShield solleva entrambe le mani e
inizia a salmodiare con voce gutturale. Un tipo di magia che non ha
nulla a che vedere con i campi di forza e che teoricamente non
dovrebbe neppure esistere.
-
Il
Diavolo Nero di Kafir?
- sussurra Rowena, con gli occhi sgranati. Il teschiofono di Rabid
Gonzo si spegne di colpo e cade al suolo, frantumandosi.
Alcuni
scheletri aggirano l'aura vorticante di DarkShield e aggrediscono
Mohamet alle spalle. Il druido si volta con noncuranza e agita il
braccio, sbriciolandone tre come fossero grissini. Fuori di sé,
Bajyna si lancia nella mischia utilizzando magistralmente lo stocco
come fosse una clava. D'altronde si sa, come dice il vecchio adagio:
"contro gli scheletri lo stocco non vale una mazza".
-
Io non sono grassa, capito? - urla l'elfa - Sono formosa!
DarkShield
avvicina le mani e tra i palmi si forma una palla di fuoco nera come
la notte, punteggiata di stelle morenti.
-
"Odi la mia voce, Kafir, sorgi dagli abissi siderali per
annichilire i miei nemici, brucia nel ghiaccio eterno i loro corpi e
le loro anime, fanne il tuo pasto e condannali al vuoto perpetuo..."
-
Fermo amore! - urla Rowena, scattando verso di lui - Non terminare
l'incantesimo!
-
... Rimuovi il Sigillo, spezza le Catene, prosciuga la Realtà. Nel
nome maledetto di Colui che Dorme fino alla Morte del Cosmo.
Annullamento dell'Esisten...
Disperata,
Rowena gli butta le braccia al collo e lo bacia appassionatamente
prima che possa terminare la frase. In quel medesimo istante le
fiamme nere svaniscono, DarkShield sgrana gli occhi ed inizia ad
annaspare, cercando di allontanarla da sé. Non più tenuti a bada
dall'aura mostruosa del necromante, gli scheletri si lanciano su di
loro in una carica ruggente, animati come tutti gli anziani da un
odio atavico per chi è più giovane. E in misura minore dalla magia
nera.
Vedendo
il gesto della succube con la coda dell'occhio, Bajyna riacquista
improvvisamente il controllo di sé e si disimpegna, lasciando
Mohamet ad occuparsi pigramente di triturare le ossa degli assalitori
più vicini.
-
Rowena! Ferma!
Il
mare di scheletri si chiude su di loro come un'onda di marea, ma subito si ode un boato e qualcosa da sottoterra emerge come
una violenta spinta, squassando il terreno e facendo finire a gambe
all'aria sia i vivi che i morti.
Quando
la polvere secolare si dirada, davanti a loro è sorta dal nulla una
grande collina composta da blocchi squadrati di nuda pietra grigia.
Tossendo
convulsamente, Bajyna si solleva sulle ginocchia e si guarda intorno,
preoccupata. Il necromante e la succube ancora giacciono abbracciati
tra i mucchi d'ossa, e a quella vista l'elfa viene assalita dalla
paura. Rapidamente raggiunge Rowena a gattoni e la afferra per le
spalle.
-
Staccati, pazza! - urla - Lo ucciderai, così!
Ma
la succube non reagisce. Sotto di lei, DarkShield sussulta e inizia a
gemere debolmente.
-
Ma cosa... - sussurra Bajyna, incredula.
Accanto
a lei Mohamet si solleva, scosso. Ha una spada conficcata sotto la
clavicola, ma nel complesso sta benone.
-
Che volo! - esclama, controllando che Ferianthalas, sdraiato accanto
al cerchio magico sia ancora tutto intero - Ora io capisce cosa
provato Oscuri quando io caduto loro in testa come capodoglio...
Bajyna
solleva uno sguardo smarrito su di lui. Tra le braccia stringe
Rowena, che sembra dormire un sonno profondo, le labbra esangui.
-
Co... come è possibile? É... lei è... morta. - sussurra,
sconvolta.
Mohamet
fa spallucce. - Capirai. A me capita di continuo.
-
Ma non ha senso. - grida - Lo ha baciato, no? Nessuno sopravvive al
bacio di una succube. Perché è morta lei? Perché? - il volto
coperto di polvere di Bajyna inizia a rigarsi di lacrime.
-
Non è ancora morta! - nell'aria riecheggia una voce profonda,
proveniente da un punto in cima alla misteriosa collina -
Portatemela. Presto!
Gli
scheletri accanto a loro cominciano a ricomporsi per formare
nuovamente l'esercito di morti, ma la voce di prima torna a tuonare
nell'oscurità.
-
Verba
volant!
Gli
ectoplasmi che animavano i corpi svaniscono con un suono lugubre,
risucchiati da un improvviso vento gelido, lasciando al suolo solo
una distesa d'ossa immobili.
-
Muovetevi! - grida la voce, con il tono di chi non lo ripeterà
un'altra volta.
Bajyna
solleva lo sguardo verso la collina di pietra e ombra e crede
d'intravedere una sagoma umana stagliarsi contro l'ingresso
illuminato di un antro.
Mohamet
solleva Ferianthalas su una spalla e Rowena sull'altra, mentre Bajyna
aiuta DarkShield a camminare e arrampicarsi. Il mago sembra
profondamente turbato, non si sa se per l'eccessivo contatto fisico
accumulato in un giorno solo o per la morte di Rowena.
Mentre
s'inerpica al suo fianco Bajyna prova un bruciante senso di colpa per
aver stupidamente causato tutti quei guai. Sin da piccola ha avuto
qualche problema ad accettare le critiche riguardo l'estetica, ma
davvero non pensava che un giorno ci sarebbe scappato il morto. Che
sia il caso di chiedere scusa al mago? Inoltre una parte di lei
vorrebbe chiedergli cosa sia successo e cosa fossero gli immensi
poteri che gli ha visto usare. Da quel che ha capito di lui nei molti
giorni trascorsi insieme, però, DarkShield è un uomo estremamente
riservato e potrebbe non prendere bene domande personali così
dirette. Soprattutto dopo che Bajyna ha invaso la sua mente
costringendolo ad obbedirle. Un affronto grave per uno come lui.
Che
fare nel tragitto tra la base della collina e l'antro di Gonzo?
1.
Niente di niente. Meglio non dire nulla e lasciare che prima
sbollisca la rabbia. E poi ora la priorità è salvare la vita a
Ferianthalas e Rowena, perciò meglio evitare di gettare benzina sul
fuoco.
2.
Chiedere scusa. Bajyna sa di essersi comportata male, ed è buona
norma scusarsi, di solito. Non è detto che DarkShield la perdoni
così facilmente per aver violato la sua mente, però. O per averlo
costretto a baciare una succube.
3.
La curiosità è troppa e forse è meglio aggirare il problema
facendo la vaga. Chiedere cosa fosse tutta quell'energia terrificante
che sprigionava dal suo corpo fino a poco prima potrebbe essere
un'idea per fare dell'innocua conversazione, senza dover per forza
rivangare sui guai più o meno gravi che l'elfa avrebbe provocato.
Magari DarkShield non è poi così arrabbiato come sembra...
Pensateci bene, perché in base alla scelta i rapporti tra i personaggi potrebbero cambiare. Ricordate che il povero Ferianthalas sta ancora pagando l'errore (peraltro comprensibile) dovuto alla scelta della Preparazione H qualche votazione fa. ;) A proposito, il povero elfo nero non si disperi, l'ora del suo trionfale ritorno è vicinissima e aspettare sarà valsa la pena!
"- Una volta l'arcimago oscuro Garad Crowe utilizzò il Diavolo Nero di Kafir contro alcuni scheletri nella Città ipertecnologica di Magnum-Hype.
- Magnum-Hype? Mai sentita nominare.
- Appunto."
Da una conversazione tra il bibliotecario dell'Accademia, Fratello Chain Lightning, e il suo assistente, Fratello Ice Bolt, durante una partita di bridge... ehm, volevo dire una difficoltosa ricerca di dati.
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