(Notte
fonda. La Grande Biblioteca Transdimensionale dell'Accademia di
Magia. Fratello Lightning entra nella Sala di Lettura 1 e trova
Fratello Fireball intento a leggere un piccolo libro a lume di
candela.)
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Fireball?
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(sussulta) Cazz.. per tutti gli dei, Lightning. Sei pazzo a sbucare
dal nulla a quel modo? Ho una certa età, ormai, potrei morire per
uno spavento del genere. Che ci fai qui?
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(fa una smorfia) Potrei domandarti la stessa cosa.
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(si irrigidisce e distoglie lo sguardo) È... ecco... una ricerca.
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Di notte?
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(gonfia il petto, rabbioso) Perché, c'è qualche regolamento che
vieta di usare la Biblioteca di notte?
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Veramente sì, ma non è questo il punto. (scrutandolo intensamente)
L'hai fatto di nuovo, vero?
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Fatto cosa?
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Non fare lo gnorri con me, Fireball, conosco quello sguardo
allucinato e colpevole. Sei entrato di nuovo nella sezione "Libri
Proibiti" senza permesso, dico bene?
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No, io... (sospira e si accascia) È... è stato solo un momento di
debolezza. Devi credermi. Solo un singolo, miserabile istante di
debolezza.
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Che ti prende tutte le settimane, però. (incrocia le braccia) Cos'è
stavolta? Il Necronomicon? Il Grimorium Nero? (spalanca gli occhi)
Non dirmi di nuovo il Kamasutra!
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(avvampa di vergogna) Certo che no! E poi quello non è più nella
sezione "Libri Proibiti", ma in "Manualistica e
Hobby".
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(si gratta il mento, pensoso) Mmm... buono a sapersi.
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Cosa?
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Niente. Ma si può sapere che stai leggendo, allora?
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Un'antologia di racconti di Mario
Gazzola,
uno scrittore dell'Altrove.
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Eh? Un'antologia di racconti tra i libri proibiti? Fa' vedere...
(afferra il libro e guarda la copertina)
-
(legge) "Crepe
nella Realtà: 3 racconti ai confini del'(umana)mente", di Mario
Gazzola.
Mmm, già il titolo mi sa di Necronomicon. Hai notato cambiamenti
dopo averlo letto? Ti senti strano? Non è che hai evocato qualche
porcheria tentacolata come l'ultima volta, vero?
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(si affretta a negare, sollevando le mani) No, no, non preoccuparti.
Niente del genere. Però...
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(solleva un sopracciglio) Però?
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Però in qualche modo mi ha cambiato. Mi sento inquieto e non posso
fare a meno di pensare e ripensare a quanto ho letto. Ci sono
moltissime interpretazioni possibili e in un certo senso mi disturba
l'idea che la realtà possa non essere affatto come ci aspettiamo che
sia.
-
(sospira e si siede davanti a lui) Andiamo Fireball. Siamo maghi, no?
Studiamo la Realtà in ogni sua sfaccettatura. Se ci fossero delle
crepe o qualsiasi altra cosa lo sapremmo. La Realtà é solida,
scientifica e comprende ogni cosa.
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Davvero? C'è chi dice che la Realtà non sia altro che ciò che
ciascuno di noi percepisce, Lightning. Siamo forse ciechi che
procedono a tentoni in un ambiente sconosciuto? Quello che ci sembra
un sentiero sicuro potrebbe celare chissà quali orrori, in bella
vista proprio accanto a noi. Non ti fa paura, questo?
-
Potrebbe, se fosse vero. Ma se fosse come dici tu la società stessa
non potrebbe esistere. Nessuno di noi sarebbe d'accordo su nulla,
neppure sulla forma di questo libro. (sventola il libro di Gazzola
sotto il naso dell'altro mago)
-
Ma rifletti: e se ciò che crediamo reale non fosse altro che una
convenzione
e
noi ci adattassimo semplicemente ad essa considerandola normalità?
Se il modello della nostra società cambiasse radicalmente verremmo
forzati a modificare la nostra percezione delle cose per non
impazzire. Dove andrebbe a finire la tua Realtà solida, allora?
-
(rabbrividisce e scocca al compagno un'occhiata preoccupata) Ti
preferivo quando mi raccontavi le posizioni del Kamasutra...
(sospira) Facciamo così, raccontami brevemente la trama di questi
tre racconti. Sono certo che alla fine ti ci farai una bella risata
sopra e li vedrai per quello che sono: finzione.
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Posso raccontarti qualcosa, ma scordati i finali. Quelli non te li
svelerò mai.
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E come facciamo a discuterne se non mi racconti i finali?
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(fa spallucce) Sarebbe inutile parlarne se tu non l'avessi letto. Le
implicazioni sono troppe, il senso di inquietudine troppo grande.
Perché non lo leggi e ne riparliamo?
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(arriccia il naso) Non leggerò mai un Libro Proibito, Fireball. A
differenza di qualcuno, qui, so tenere a freno la curiosità.
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(sorride sornione) Ne sei certo? Vediamo se riuscirai a tenere a
freno la curiosità dopo che ti avrò accennato le trame. Poi non
dirmi che non ti avevo avvertito. (apre il libro sull'indice) Il
primo si intitola Situation Tragedy. Hai presente quei reality show
che passano sulla sfera magica ultimamente? Quelli tipo "La
Torre dell'Arcimago"...
-
Intendi quello spettacolo idiota dove una decina di novizi vengono
chiusi in una torre a fare esperimenti e a pomiciare finché il
pubblico non li elimina uno ad uno e chi rimane viene nominato
Arcimago? (sbuffa) Mai visto niente di più inutile.
-
Beh, sembra che nell'Altrove siano conciati peggio di noi e che
questo genere di spettacoli vada molto di moda, al punto che la
società ha finito con il subire cambiamenti effettivi dovuti alla
spettacolarizzazione degli aspetti comuni della vita. Gazzola prova a
immaginare un futuro dove questa realtà è portata alle sue estreme
conseguenze e la gente vive in giganteschi condomìni in cui ogni
appartamento, ogni famiglia, è un reality show a sé e dove tutti i
condòmini votano lo show degli altri. Avere un elevato gradimento è
la condizione necessaria per conservare la propria casa e per
continuare con la propria angosciante esistenza. Il protagonista è
un ex anchorman della televisione. Da noi sarebbe uno dei maghi
addetto all'intrattenimento sferomagico. Lui e la moglie litigano
continuamente per alzare il gradimento del loro show, finché un
giorno egli fa una scoperta agghiacciante. Perché nessuno esce mai
dal condominio e non v'è modo di sapere cosa ci sia fuori, né che
fine facciano le persone che perdono il diritto di abitare al suo
interno.
-
(Lightning si sporge in avanti con un sorriso lievemente inquieto)
Beh, è qual è questa scoperta agghiacciante?
-
(sorride sornione) Vorresti saperlo, vero? Te l'ho detto, niente
spoiler. Dovrai leggerlo.
-
Tanto io un libro proibito non lo leggerò mai. (ripete, imbronciato)
-
(scuro in volto) Ah, davvero? Allora riuscirai a vivere bene anche
senza il finale.
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(rigido) Ovvio. Come ti ho detto sono solo sciocchezze.
Intrattenimento e niente più. Di... di che parla il prossimo
racconto?
-
(legge ad alta voce) Voto Segreto. È il titolo, ovviamente. Una
donna si reca alle urne con la figlioletta per votare...
-
Votare cosa?
-
(allarga leggermente le braccia) Il proprio governante, credo.
-
(grattandosi il mento, pensoso) Ah, sì. Dimentico sempre che
nell'Altrove hanno quel ridicolo sistema di governo in cui il volgo
crede di prendere le decisioni. Come si chiama?
-
Demoniocrazia,
mi pare.
-
Mpf. Un nome appropriato. Ora mi spiego come un universo del genere
possa partorire scrittori come questo Gazzola... (sbuffa e si
appoggia allo schienale della sedia). E cosa capita a questa
sventurata donna?
-
Beh, si reca alle urne per votare la sua candidata favorita, una
donna che secondo le sue speranze potrebbe creare il futuro da lei
desiderato.
-
(sgrana gli occhi e quasi scatta in piedi) Una candidata donna?
Ma è ridicolo!
-
(sbuffa) Insomma, Lightning, rilassati. È fantascienza,
è normale che richieda un certo sforzo di immaginazione. Normalmente
non potrebbe mai accadere, è ovvio. Ad ogni modo una volta entrata
nella cabina elettorale succede qualcosa che trasforma il mondo
esterno in un incubo, la figlioletta è scomparsa e tutti manifestano
i propri impulsi più reconditi, in una spirale di follia crescente
che distruggerà la stabilità mentale e le convinzioni della donna,
fino a che... beh, il finale è a sorpresa, ovviamente.
-
Mi prendi in giro? Stai solo cercando di farmi venire voglia di
leggerlo!
-
(lo guarda allucinato) Tu non capisci, Lightning. Questo racconto,
così come anche il terzo, è qualcosa di diverso. Non è una
semplice lettura, è un'esperienza.
La perdita di contatto con la realtà, lo scivolare verso la follia,
non avviene solo ad un livello narrativo, ma anche linguistico. La
compenetrazione con la protagonista è totale, capisci? Non leggi di
lei, tu sei
lei, vivi il suo presente, percepisci ciò che percepisce e provi ciò
che prova.
-
(si ritrae lievemente) Adesso mi fai paura...
-
(lui si calma, ma il suo sguardo rimane fisso nel vuoto) Sì, fa
paura. (torna a fissarlo all'improvviso e sorride) Non vuoi sapere di
cosa parla l'ultimo?
-
Mmm. Non lo so. Ci sarà un motivo per cui quel libro viene tenuto
sotto chiave, immagino...
-
(fa una smorfia) Tutta la conoscenza che conta viene tenuta sotto
chiave, fratello. Dovresti saperlo.
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(sospira) E va bene. Di che parla l'ultimo?
-
(sorride soddisfatto) Il titolo è G25.
-
Piuttosto criptico.
-
Se questo ti sembra criptico dovresti leggere la storia. La
protagonista è di nuovo una donna, la dipendente di un'agenzia
pubblicitaria.
-
(si acciglia) Che diavolo è un'agenzia pubblicitaria?
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Hai presente il venditore al mercato che grida ai clienti la bontà
dei propri prodotti? Ecco, nell'Altrove hanno delle agenzie
specializzate che gridano al posto suo. Gridano meglio, ovviamente.
Dicono le cose giuste nel modo giusto.
-
(fa un gesto infastidito con la mano) Sì, d'accordo, taglia
l'antropologia spiccia, andiamo al racconto. Che succede alla
protagonista?
-
Beh, la donna si ritrova seduta in un cinema... mmm... una sorta di
sala dove proiettano sferofilm. A parte lei non c'è nessuno e il
film non inizia mai. Perché si trova lì? Cos'era venuta a vedere?
Perché nulla viene proiettato sullo schermo all'infuori di una luce
lattescente? Durante la lunga attesa si dipana un'oscura sequenza
dei suoi deliranti ricordi, l'angoscia relativa ad un mondo del
lavoro sempre più disumano unita a contrastanti emozioni e al senso
di colpa per non aver difeso una collega con cui aveva anche avuto un
breve rapporto.
-
(spalanca gli occhi e deglutisce) Ra... rapporto? Una donna con
un'altra donna? Intendi quel
genere di rapporto?
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(fa una smorfia) Lo sapevo che di tutto quanto sarebbe stato quello
a colpirti. Poi sarei io il maniaco...
(Lightning
lo fissa a lungo con uno strano sguardo, poi si alza e si stira come
un gatto).
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Beh, forse perchè in fondo non sono racconti così interessanti, non
credi?
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Mi prendi in giro? Vuoi dire che non sei curioso neanche un po'? (lo
guarda sospettoso)
-
(si guarda intorno, vago) Neanche un po', Fireball. Queste cose le
lascio a te. Ma ti consiglio di non esagerare con quella roba o
finirai con l'impazzire. Del tutto, stavolta. Ora, se vuoi scusarmi,
avevo una ricerca da fare e si sta facendo tardi. Buonanotte,
fratello.
(Fireball
lo guarda allontanarsi verso la sezione "Manualistica e Hobby",
finché l'eco dei suoi passi non si perde tra i lunghi corridoi di
scaffali. Quando è certo d'esser solo il mago prende il libro di
Gazzola, la chiave dorata della sezione "Libri Proibiti" e
va a rimetterlo al suo posto, cosicché nessuno si accorga che è
stato letto.)
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(rivolto al libro) Quel Lightning non capisce proprio un bel niente,
vero? Vorrà dire che sarai tutto mio! (risata chioccia) La
conoscenza apre la mente! Figurati se un libro può fare impazzire
qualcuno... (lo ripone nel suo scaffale e risigilla la chiave nel
cristallo di sicurezza)
(Non
appena Fireball lascia la biblioteca, dalle ombre fa capolino
Lightning, che si guarda intorno, circospetto. In punta di piedi il
mago raggiunge la sezione "Libri Proibiti" e con un breve
incantesimo s'impossessa della chiave. Nei suoi occhi c'è una
scintilla di febbrile curiosità)
-
In fondo la Posizione dell'Aratro può aspettare un altro paio di
notti, no? (ridacchia) Solo un'occhiata. Una semplice, brevissima e
innocente occhiata...
(risata
chioccia)
"Tutta la conoscenza che conta viene tenuta sotto chiave, fratello. Dovresti saperlo."