giovedì 19 settembre 2013

Le Recensioni nella Sfera: Agenzia Incantesimi, di Federico Memola e altri autori


Salute a tutti voi, leali e noiosissimi sudditi. Vi presentiamo una nuova recensione di Clara, un altro piccolo capolavoro di fantasy che purtroppo deve vedersi pubblicato su questa ignominiosa bacheca, per il vostro sollucchero. Quantomeno il livello letterario complessivo di questo spazio si è innalzato a tal punto che il presentarne le opere non mi provoca più dolorose fitte gastriche, ma solo un vago e remoto senso di nausea, che a meno di un improvvido intervento scritto del Bardo, dovrebbe svanire rapidamente.
Questa volta la nostra Clara ci presenta la recensione di un fumetto italiano, Agenzia Incantesimi, spin-off (qualsiasi cosa voglia dire) del più noto Jonathan Steele, che potete leggere "onlain" sul blog di Federico Memola che troverete in fondo alla pergamena.
E ora vi lascio alla lettura, e benché certo che il vostro pietoso intelletto non possa neppure avvicinarsi ad una comprensione parziale del contenuto di questa recensione, sono sicuro che i poetici e deliziosi incontri notturni delle tre streghette più simpatiche del Regno (nota degli Inquisitori di Thorm: Archibald Lecter si è successivamente dissociato da codesta espressione, sostenendo di non aver mai pronunziato simili blasfemie et che non vi è prova alcuna che l'abbia mai fatto. Essendo lo scrivano resosi misteriosamente irreperibile, così come pure l'altri testimoni, siamo costretti a decretare che essendoci vietato l'uso della tortura, non v'è modo di gnoscer la verità e che pertanto il Segretario Particolare del Re non ha stretto legame alcuno con le ispose dello dimonio. Così è, per volere di Thorm.) e vi esorto a sostenere la nostra Clara con i vostri apprezzamenti, qualora riusciate a vincere la pigrizia cronica che affligge le vostre dita.

E ora vi saluto con lo stesso affetto che nutro per gli evasori fiscali. Vostro,

Archibald Lecter, Segretario Particolare del Re


LA RECENSIONE NELLA SFERA
AGENZIA INCANTESIMI

di Clara

- Neppure il vento osa soffiare su questa radura dimenticata. Qui si trascinò, nelle ere oscure nascoste dalla nebbia del tempo, una viscida creatura grondante di fango primordiale, lasciando le acque tenebrose della palude. Qui, alla luce della luna, la creatura riposa ancora oggi, ingannando i viandanti nella sua apparente immobilità. Ma quando essa viene risvegliata...- 
Uno sbadiglio sonoro rovinò del tutto l'atmosfera macabra che Amelia stava cercando di creare.
- Io non ho capito quale sia la creatura.- bofonchiò sua sorella, stropicciandosi gli occhi rossi di sonno.
- Credo che tu ci sia seduta sopra.- fece notare Agatha, mentre Amelia malediva il mondo in generale e la banalità di Toadstone in particolare. I viaggiatori che passavano raccontavano di elfi, negromanti, vampiri e demoni. Tutto quello che lei aveva a disposizione per creare un'atmosfera adatta ad un rituale di alta stregoneria erano degli stracci neri riadattati a vestiti e cappelli a punta, uno spiazzo di erba spelacchiata ed, al centro di esso, l'elemento culturale più importante del villaggio Una pietra che, se la guardavi con la testa inclinata, strizzando un occhio, e, nel caso degli anziani del paese, dopo un paio di bicchierini... assomigliava esattamente ad un rospo.
E poi gli Inquisitori di Thorm avevano anche il coraggio di arrogarsi il merito dello scarso sviluppo della stregoneria in quella zona.
- Amelia? Tutto bene?-
La ragazza si riscosse dai suoi pensieri, e sollevò gli occhi verso la sua congrega. Agatha, la migliore amica della fattoria accanto, stava approfittando della pausa per finire di ricamare un fazzoletto. Petronilla, la sua fastidiosissima sorella minore, era appollaiata sul rospo di pietra sul punto di addormentarsi.
E gli Inquisitori continuavano a sostenere che l'assenza di streghe era merito loro.
Amelia sospirò profondamente ed alzò gli occhi al cielo, supplicando la luna di darle forza. Non che le avesse mai risposto, ma aveva la sensazione che fosse qualcosa che una vera strega avrebbe fatto.
- Va bene, ragazze.- annunciò:- Lasciamo perdere l'atmosfera ed iniziamo il rito.-
- Era ora.- commentò Petronilla lasciandosi scivolare giù:- Stavolta però voglio vedere qualcosa anche io, nella sfera. Tu non le sai raccontare, le cose che vedi.-
Agatha annuì, con uno scintillio curioso negli occhi fissi sul globo di cristallo appoggiato all'erba.
- Allora, come funziona?-
- Invocheremo il potere delle forze più oscure dell'universo!- intonò Amelia:- Chiameremo a noi gli arcani segreti della luna e delle stelle, della tenebra e della foresta, e piegheremo le energie del mondo al nostro desiderio di conoscenza!-
Petronilla tossicchiò, incerta, ed Agatha si affrettò a sussurrare:- Vuol dire che improvviseremo come al solito.-

Dall'alto dei suoi nove anni, Petronilla aveva già iniziato a sospettare che la congrega oscura di Toadstone stesse alla stregoneria come un covone di fieno stava ad un castello incantato: ci voleva molta, molta immaginazione. Così, quando sentì una presenza aleggiare su di lei, solleticandole leggermente il volto, il suo primo istinto fu di aprire gli occhi ed incontrare il demone che avevano sicuramente evocato dalla sfera magica.
Il secondo fu di tirarsi a sedere e spazzare via le due formiche che si erano arrampicate sul suo naso mentre dormiva.
Con uno sbadiglio, si guardò attorno fino ad individuare sua sorella e Agatha sedute appoggiate alla pietra del rospo, impegnate in una fitta conversazione sussurrata.
- No, secondo me non funziona esattamente così, Amelia. Penso che fosse un altro universo... sai, come quello della storia che ci hai raccontato la volta scorsa.-, stava spiegando Agatha.
Petronilla fece una smorfia e si trascinò fino alle altre due. Amelia le rivolse un'occhiata distratta, commentando:- Ah, sei sveglia. Bene. Comunque, Agatha, non vedo perché non dovrebbe funzionare così! Dobbiamo soltanto trovare il modo di entrare in contatto, e poi... ahia!-
La sorellina, infastidita dalla mancanza di attenzione, le si era appena gettata in braccio.
- Di cosa state parlando?- volle sapere.
Agatha batté le palpebre, come se stesse tornando lentamente alla realtà dopo un lungo viaggio.
- Ben svegliata. Stavamo chiacchierando del fumetto che abbiamo letto nella sfera.-
- Del che?!-
Amelia sbuffò:- Sorellina ignorante! Nel mio globo di cristallo è apparso del fumo, che poi si è cristallizzato in immagini. C'erano dei disegni, e le parole pronunciate o pensate dai personaggi comparivano in delle nuvolette accanto a loro.-
- E si chiama fumetto a causa di queste nuvolette?-
- No, si chiama fumetto perché i disegni sono apparsi dal fumo, mi pare ovvio.- tagliò corto Amelia, roteando gli occhi di fronte alla banalità delle spiegazioni che doveva dare.
Agatha, un po' meno convinta, proseguì:- In ogni caso, abbiamo letto una storia ambientata in un luogo molto, molto strano. C'era la magia, ma era disponibile per tutti, e non era condannata come qui. Anzi, moltissime persone lavoravano apertamente come streghe o maghi! E c'erano fate, elfi, demoni...-
- Fin qui niente di strano.-
- C'erano anche carrozze colorate che si muovevano senza cavalli, e tutti avevano una sfera di cristallo a casa, però era quadrata. Oh, e le ragazze si vestivano in modo... in modo...-
- Si vestivano poco.- tagliò corto Amelia:- Sul serio, pensavo che fossimo un paese povero, ma almeno noi ci possiamo permettere la stoffa. Comunque, ti sta fuggendo il punto chiave della storia. E cioè che in quel mondo le streghe possono praticare la magia senza pericolo di inquisitori! Anzi, il fumetto parlava proprio di una maga, che è proprietaria di un'agenzia investigativa.-
Petronilla inclinò di lato la testa, perplessa, ed Agatha si affrettò a spiegare:- Vuol dire che quando avviene un crimine magico, le protagoniste intervengono per risolvere il problema. Jasmine infatti è una maga molto potente, al contrario di noi.-
Amelia bofonchiò qualcosa che suonava come "aspetta e vedrai, traditrice".
- Mentre la sua socia, Miriam, è una fata. Sembra una ragazza normale, ma se qualcuno tenta di attaccarla magicamente... beh, peggio per quel qualcuno. Il fumetto segue le avventure di Miriam e Jasmine, anche se a volte compaiono altri personaggi, come il fidanzato di Miriam, Jonathan Steele...-
- ... che a quanto pare ha un fumetto dedicato a lui, ma la sfera non ce lo ha mostrato.- intervenne Amelia con una punta di delusione:- Pare che oggi potesse mostrare solo cose disponibili gratis e onlain.-
- Cosa vuol dire onlain?- volle sapere la bambina.
- E' una parola magica, non deve per forza voler dire qualcosa.- borbottò Amelia, per poi vivacizzarsi di colpo:- Comunque, loro sono davvero forti. Anche se spesso Miriam combina qualche pasticcio, oppure si ritrovano in situazioni assurde, alla fine riescono sempre a venirne fuori e sconfiggere i loro nemici.-
- Uhm, sì, assurde è il termine corretto.- si riscosse Agatha, ancora pensierosa sul senso della parola "onlain", che secondo lei doveva significare qualcosa. E sulla relazione tra abbigliamento e povertà, che per qualche motivo non la convinceva del tutto. Proseguì:- Direi che a volte le storie sono praticamente demenziali, ed anche quelle un po' più incentrate sull'azione fanno davvero ridere. Il mago che le scrive deve avere un grande senso dell'umorismo.-
- Come fai a sapere che è un mago?- domandò Petronilla.
Amelia sbuffò:- Andiamo, se sa tante cose sulla magia Federico Memola deve per forza essere un mago! Forse potremmo riuscire a contattarlo e chiedergli come migliorare. Meglio ancora, potremmo chiamare direttamente l'Agenzia Incantesimi! Se hanno affrontato goblin, demoni, mostri e maghi malefici, sicuramente un paio di inquisitori non saranno un problema.-
- E come pensi di contattarle?- volle sapere Agatha. Era una domanda più facile di "come mai hai finalmente ammesso che potrebbe volerci un po' di aiuto per fare le streghe?", o di "da quando gli inquisitori si interessano minimamente a Toadstone?". Per non parlare di "magari potrebbero suggerirti di fare questi rituali al caldo, invece che di notte in mezzo all'erba umida?".
- Con la sfera!- rispose la Strega Fondatrice con aria di sufficienza. Tre paia di occhi si abbassarono sul globo di cristallo, che giaceva immobile ed innocente sull'erba ai loro piedi, senza dare segno di voler mostrare qualcos'altro.
Amelia fulminò con lo sguardo l'oggetto, ed ammise scornata:- Anche se ho la sensazione che sarebbe meglio provarci un'altra notte.-

Il responso della sfera:
Titolo: Agenzia Incantesimi
Autore: Federico Memola (e disegnatori vari)
Potete leggerlo su: agenziaincantesimi.blogspot.it

Consigliato a: chiunque apprezzi un fumetto italiano divertente ed originale, e soprattutto a chiunque abbia letto le serie originali di Jonathan Steele/Agenzia Incantesimi e non ne abbia ancora avuto abbastanza di Miriam e Jasmine.

"Mirate, reclute! Imparate a gnoscer lo nimico vostro. La futura isposa dello dimonio è perigliosa financo da piccola. Non fatevi traviare, ordunque. Lo recto scopo della ramazza non è d'esser destriero, ma utile istrumento per le pulizie domestiche. Et dunque lo buon Dio Thorm non creò la donna perché ella indugiasse in lo sabba, ma perché trovasse lo posto suo nell'universo mondo quale fautrice delle juste faccende domestiche"

Da una lectio di Olaf Van Hormeier all'Alta Scuola di Studi Religiosi di Hauptburg

Visitate il blog di Clara a questo indirizzo!

1 commento:

Leali sudditi!
I commenti alla bacheca Reale sono assolutamente liberi, ma il Re ha ordinato espressamente che, qualora il o gli imbecilli di turno dovessero affiggere commenti inutili o lesivi dell'onore della corona, essi verranno immantinente rimossi insieme alla a testa del o degli autori, che in ogni caso non sentiranno molto la mancanza di un organo che non hanno mai utilizzato.

Con velenosa franchezza,

Archibald Lecter, segretario particolare del Re