Buonasera, cari rifiuti evolutivi alla deriva, qui è il vostro Lecter che vi parla. Come sempre, d'altronde. Dopo averci fatto attendere per questo nuovo capitolo della tediosa saga principale del blog, il nostro Bardo ha finalmente smesso di farsi i fattacci propri e ha deciso di darsi da fare per guadagnare il suo magro onorario.
I nostri pietosi eroi sono penetrati all'interno del Tempio di Gburhulg, a Puerto del Muerto. Persino un deficiente si sarebbe reso conto che questi cultisti hanno qualcosa che non va, ma la cosa non sembra spaventare DarkShield e compagni. Ancora non si è capito se il loro sia coraggio o semplice imbecillità, ma personalmente propendo per questa seconda ipotesi. Avete optato per una riorganizzazione tattica e quello che segue è ciò che vi meritate.
Ora vi lascio. Una frase che preferirei dirvi mentre vi tengo appesi dalla finestra della torre ovest.
Vostro funambolico,
Archibald Lecter, Segretario Particolare del Re
dai Canti del Bardo
Fratello
Duballe è uno che chiacchiera parecchio e senza problemi, di sicuro
non l'immagine stereotipata del cultista assassino che i nostri eroi
si sono fatti fin dal loro arrivo al Tempio di Gburhulg.
-
Questi cunicoli sembrano antichissimi... - mormora Rowena, ammirando
in soggezione la pietra corrosa e le statue intaccate dalla
salsedine. L'odore del mare e dei suoi frutti permea ogni superficie, al punto da far sembrare di essere in coda in un'antica e minacciosa pescheria.
-
Avete ragione, infatti. Sembrano.
- commenta il cultista, avanzando nella penombra - In realtà sono
nuovi. Li abbiamo invecchiati con un processo costosissimo, per fare
effetto sui nuovi arrivati. E' importante che gli aspiranti novizi se sentano debitamente in soggezione. Un'altra idea della sezione marketing.
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Corridoi antichizzati ad arte |
Mohamet
si inclina verso Bajina e sussurra: - Cosa è questo "marchetin"
che continuare ripetere?
-
Si dice "marketing", è una parola elfica - risponde lei
con un sibilo - significa "raggirare i gonzi".
-
Oh.
Dopo
l'ennesima svolta, i nostri si ritrovano in un corridoio più
illuminato, decorato con tappezzeria rosso sangue e stucchi dorati.
Alla loro destra si apre una fila di porte di legno, mentre a
sinistra, sulla parete, grossi dipinti fanno "bella" mostra
di sé. Tutti i cultisti che passano dal corridoio si fermano davanti
a ciascun dipinto per fare una riverenza.
-
Sono i vostri padri fondatori? - chiede DarkShield, evitando di
esprimere commenti sulla qualità della pittura.
Fratello
Duballe, come tutti gli altri, si ferma a fare una riverenza davanti
a ciascuno di essi. - Esatto.
Ferianthalas
incrocia lo sguardo con il severo Maestro Cefalo, colto nel
commovente attimo che precede la caduta in acqua. Dietro di lui,
sullo sfondo, uno squalo-scimmia spalanca le fauci, pronto a cibarsi
delle sue carni rinsecchite.
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Morte di Maestro Maguro |
Subito
dopo è il turno del Maestro Fishman, fatto a pezzi da un
kraken, e del leggendario Maestro Fetorrido, brutalizzato da un pesce-palo.
-
Ehm... curioso modo per venerare i predecessori. - osserva Bajyna, disgustata.
-
Sono stati raffigurati dal vivo mentre sacrificavano se stessi agli
abissi. - spiega Duballe - È un grande merito, tra noi. Non è
facile trovare il coraggio per offrirsi ai signori del mare.
-
Mmm. A giudicare dallo sguardo di questi poveracci ho i miei dubbi
che abbiano effettivamente "trovato il coraggio". Sembra
piuttosto che qualcuno li abbia spinti.
-
Già... - osserva DarkShield, pensoso - A proposito... dove sono
finiti i loro polpi? Non dovrebbero averne uno in testa anche loro?
Fratello
Duballe fa spallucce e per un breve istante il necromante ha la netta
sensazione che il polpo sulla sua testa lo stia fissando con
malcelato odio.
-
I Venerabili Maestri sono affezionati ai loro Polpi Consigliere e non
si sacrificherebbero mai con essi. Levarseli prima dell'estremo gesto
è considerato segno di un incondizionato amore verso la natura e verso Gburhulg.
-
Se lo dite voi...
Il
cultista li accompagna attraverso un grosso salone pieno di tavoli
dove centinaia di suoi confratelli stanno consumando la cena, un pasto che a
giudicare dall'odore pare composto prevalentemente da tutte le
possibili varianti gastronomiche del pesce marcio.
Alla
fine, dopo diverse rampe di scale discendenti e un esponenziale
quanto preoccupante aumento dell'umidità e dell'oscurità, fratello
Duballe si ferma davanti a due porte, fiocamente illuminate dalla
luce di due torce.
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La mensa |
-
Fatemi indovinare - dice Ferianthalas - queste sono le prigioni,
giusto?
Quello
si acciglia. - No, sono le stanze per gli ospiti. - dice - Vi prego
di perdonarci per lo scarso comfort di questa sistemazione, ma tra di
noi tendiamo a disprezzare le comodità della vita mondana.
-
Sì, abbiamo notato.
-
Questa è la stanza per gli uomini, mentre quella alla vostra destra
è delle donne.
Rowena
si gratta il mento, preoccupata. - Ora che ci penso... ho notato che
non ci sono donne tra i cultisti. - osserva - Praticate qualche forma
di discriminazione sessuale?
Fratello
Duballe sorride. - Noi no, amica mia. Ma sembra che ci sia qualche
problema di compatibilità tra le femmine di tutte le specie e i
polpi consiglieri.
-
Problemi di compatibilità?
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Donne e problemi di compatibilità |
-
Sembra che la mente femminile sia troppo contorta persino per i figli
di Gburhulg. I polpi finiscono con l'impazzire e diventare violenti.
Non avete idea di quante volte abbiamo dovuto far ritinteggiare,
prima di capirlo - sorride, cercando di apparire tranquillizzante -
Ma non c'è pericolo per voi. Qui le donne vengono tutte gettate in
pasto alle Bestie degli Abissi prima che possano far danni.
I
nostri sgranano gli occhi.
-
Scherzo, ovviamente. Vengono semplicemente respinte in accettazione.
Troverete un campanello d'argento in ciascuna delle vostre camere.
Suonatelo quando siete pronti o se avete bisogno di qualunque cosa.
Oh, e non allontanatevi da soli, mi raccomando. Gli abitanti di
queste gallerie non sono totalmente amichevoli. Né vegetariani, se
capite quello che voglio dire.
Ferianthalas
ridacchia timidamente.
-
Non stavo scherzando. - puntualizza lui, serio.
-
Ah. E' che di solito... scusate.
-
È un gran burlone il nostro fratello Duballe - mormora Bajyna, una
volta che il cultista si è allontanato.
-
Se avessi ancora emozioni me crede metterebbe brividi. - osserva
Mohamet, poi fa spallucce - Mah, meno male che io già morto, così
tolto pensiero.
-
Che facciamo? - domanda Ferianthalas, reprimendo un brivido.
-
Io propongo un briefing per fare il punto della situazione. -
suggerisce DarkShield, cupo - Potrebbe essere solo paranoia, ma ho la
netta sensazione che sarebbe più sicuro dormire nel letto di Mors
Tua che qui sotto.
-
Già - ammette Rowena - forse sarebbero stati meglio i piratini con
le ascelle sudate, dopotutto...
I
cinque si infilano nella stanza delle ragazze come durante una gita
scolastica e controllano accuratamente che nessun
assassino/mostro/polipo cerebrofago sia nascosto sotto la branda o il
materasso umidiccio, dentro il vecchio armadio a muro o nella vasca
da bagno incrostata di molluschi.
-
Sembra tutto a posto - mugugna DarkShield, quasi deluso.
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La vista dall'oblò, guardando verso l'alto |
-
Il Servizio Igiene Imperiale non sarebbe dello stesso avviso, credo -
osserva Ferianthalas, arricciando il naso - Questo posto sembra un
relitto recuperato dal fondo del mare. Senti che umidità...
-
Credo che ci siamo ancora, sul fondo del mare - mormora Bajyna,
avvicinandosi ad un curioso oblò circolare, l'unica finestra della
stanza. Fuori e completamente buio, se si esclude un inquietante
riflesso verdognolo proveniente da un punto più in basso.
-
È pieno di pesci, lì fuori - tossicchia Ferianthalas, sgomento.
Come l'elfa anche lui possiede la capacità di vedere attraverso
l'oscurità.
-
Ecco il perché di questo freddo e di quest'aria umida... - sospira
Bajyna, esaminandosi i boccoli con aria affranta - guarda qua che crespo...
-
Non so voi, ragazzi, ma a me questo posto puzza di pericolo - dice
l'elfo, rabbrividendo.
-
A me sembrare pesce... - osserva Mohamet, annusando attentamente
l'aria stantia.
-
Sarà dura andarcene ora, visto quanto siamo scesi in profondità -
spiega DarkShield, preoccupato - ho memorizzato l'intero percorso.
Potremmo tentare la fuga, ma ci sono centinaia di accoliti tra noi e
l'uscita. Sarà dura.
Rowena
si appiccica al mago, guardandolo da sotto in su, in adorazione. -
Quanto sei virile quando pianifichi, amore.
-
Non chiamarmi amore.
-
Tu invece chiamami pure sgualdrina, se ti va.
-
No, non mi va. Vuoi staccarti di dosso?
-
Se vuoi che lo faccia dovrai schiaffeggiarmi. Forte, per favore.
-
Non mi tentare. - sospira DarkShield - Insomma, volete sentire la mia
proposta o no?
Gli
altri si guardano. - Non necessariamente. È più divertente sentire
i vostri battibecchi da innamorati - ridacchia Ferianthalas, dando di gomito a Bajyna.
-
Chiudi quella bocca, prima che usi un campo di forza per infilarti di
testa in quel oblò. - ringhia l'altro.
-
D'accordo, d'accordo - sospira l'elfo - permalosetto, eh? Sentiamo
questa proposta geniale.
DarkShield
si scrolla di dosso Rowena in malo modo e la spinge distrattamente a
terra. Quella sparisce alla vista con un gemito di piacere.
-
Dunque... ragioniamo. Tentare la fuga ora potrebbe essere una
passeggiata o un suicidio, a seconda di quanto pericolosi sono questi
cultisti. Secondo la mia opinione è di gran lunga più probabile la
seconda ipotesi. Inoltre il nostro problema rimane. Come facciamo ad
attraversare il Mare senza Fondo? Non abbiamo soldi, né una barca, e
potremmo incappare negli Oscuri di Mors Tua non appena lasciate le
acque territoriali di Puerto del Muerto. Io dico di ascoltare ciò
che il capo di questa setta di svalvolati ha da dire e poi agire di
conseguenza.
-
E se poi salta fuori che questo è un culto di adoratori di una
divinità aliena che dorme sul fondo del mare pronta a risvegliarsi
in qualunque momento per schiavizzarci tutti? - domanda Bajyna,
rimanendo sul vago.
-
A quel punto combatteremo.
-
Sì, ma non prima di aver fatto un bagno, aver mangiato e aver fatto
una bella notte di sonno. - protesta Bajyna - Non mi muovo, senza.
-
Ce la faremo a tenere a bada tutti questi idioti inneggianti? -
domanda Ferianthalas, preoccupato - Il culto in sé non mi preoccupa, ma non
sappiamo ancora di quali armi dispongano, né cosa siano quegli
stramaledetti polpi che hanno in testa. Mi danno i brividi, sembra
quasi che il vero cervello siano loro e che quello sotto sia solo una
marionetta.
L'elfa lo fissa in tralice -
Smettila, così mi fai paura - mugugna.
-
Penseremo a qualcosa - insiste DarkShield - I cultisti sono tutti
maschi, perciò possiamo disporre del potere di Bajyna. Inoltre c'è
Mohamet, di gran lunga migliorato dopo il decesso. Con la sua abilità
nel trasformarsi e i miei campi di forza combattere in questi spazi
così ristretti sarà un gioco da ragazzi. Io dico di rilassarci, nel
limite del possibile. Stiamo in guardia, non facciamoci separare e
niente polpi in testa. Chiaro?
-
Non ci penso neanche. I cefalopodi tendono a rovinare la cute e il
cuoio capelluto, alla lunga. - dice solennemente Bajyna - L'ho letto da qualche parte...
Daccordo
sul piano d'azione da seguire, il gruppo si divide: i maschietti
nella loro cameretta e le femminucce a farsi belle per la serata.
Dopo qualche ora di relax, trascorsa dal sesso forte a sbuffare
davanti alla porta delle donne, Rowena e Bajyna emergono
dall'isolamento, truccate e agghindate come se dovessero andare a una
cena di gala.
-
Dove diavolo avete trovato il trucco e i vestiti?
- esclama DarkShield, cercando di non fissare troppo ostentatamente
lo spacco nella cortissima gonna di Rowena.
-
Una donna deve essere sempre pronta – spiega Bajyna, facendo
spallucce – Magari questo capoccione che guida il culto è un uomo
importante.
Ferianthalas
fa una smorfia. - Io sarei già contento se fosse effettivamente un
uomo, in primo luogo.
Dopo
aver suonato un campanellino d'argento, dalla fitta oscurità emerge
un novizio dalla testa rasata, ma senza polpo.
|
Aiuto, ti prego! |
-
Come mai tu no ha piovra su testa? - chiede Mohamet con la consueta
discrezione.
Quello
sorride, imbarazzato. - Sono appena arrivato. Il Gran Maestro deve
ritenermi degno, prima di affidarmi un Polpo Consigliere. Dovrò
imparare a memoria il testo sacro, “Il Richiamo di Gburhulg”, e i
nomi di tutte le specie ittiche della zona, compresi i cetacei.
-
Sembra palloso – commenta Ferianthalas, aggiungendo il tatto alla
discrezione.
-
Lo è. Ma se non fosse così chiunque potrebbe diventare un adepto di
primo livello, non credete? - dice il novizio, pacato – E ora
seguitemi. Il Gran Maestro ha già cenato, perciò potete decidere di
mangiare alla mensa con la cena di mezzanotte. Qui siamo sempre in
attività, ci sono turni-pasto a tutte le ore.
Mentre
riattraversano la sala mensa, indecisi sul da farsi, succedono
contemporaneamente alcune strane cose:
1.
mentre Bajyna passa tra i tavoli ancheggiando sinuosamente, uno dei
novizi le assesta una manata sul sedere con evidente soddisfazione,
mettendosi a fare il vago non appena Bajyna si volta per fulminarlo
con lo sguardo. L'uomo è piuttosto robusto e ha occhi da cui
non traspare alcun desiderio di monachesimo. Sembra più un
tagliagole che uno studioso. Con evidente sfacciataggine, lo strano
tizio fa l'occhiolino all'elfa. Bajyna decide di indagare mentre gli altri
mangiano.
2.
Ignaro di ciò che sta succedendo a Bajyna, dietro di sé, Ferianthalas
si scosta per far passare alcuni novizi che si dirigono a prendere i
vassoi per mangiare. Per sbaglio ne urta uno piuttosto minuto e con
due grandi occhi. L'elfo si congela sul posto e si volta a fissare la
schiena del novizio. Ha il petto un po' troppo morbido e sporgente
per essere un ragazzo e anche il modo in cui cammina sembra piuttosto
sospetto. Che ci fa lì una donna travestita da novizio? Non erano
vietate? Ferianthalas decide di indagare mentre gli altri mangiano.
3.
Mentre caracolla sbadigliando, Mohamet nota alcuni lunghi acquari
posti sul fondo della sala, piuttosto in ombra. Sono illuminati da
alcuni cristalli giallognoli e i pesci al suo interno sembrano
agitati. Uno di loro, in particolare, continua a prendere la rincorsa
e a picchiare violente capocciate contro il vetro. E ora che ci fa
caso, almeno una decina di altri pesci sembrano guardarlo, come a
voler attirare la sua attenzione. Mohamet parla un bel po' di lingue
ittiche, magari potrebbe riuscire a capire la ragione di quello
strano comportamento. Il nostro buon druido decide di avvicinarsi
alle vasche mentre gli altri mangiano.
SCEGLIETE!!
"Ehm... questo è stato messo qui per un disguido, ma ormai c'era e l'abbiamo lasciato. Si tratta della disdicevole storia di Maestro Tuna e Maestro Goldfish. Sono un po' le pecore nere del culto. Diciamo che una volta lasciato andare il loro Polpo Consigliere hanno misteriosamente cambiato idea riguardo al sacrificio. Non sappiamo se siano sopravvissuti, ma crediamo di sì. Hanno trovato il pittore che ha fatto questo affogato in un pitale..."
Fratello Duballe
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