giovedì 4 aprile 2013

Previsioni del Tempo: Intense precipitazioni di Cetacei in tutto l'Est oltre lo Spacco. Non dimenticate l'ombrello...


Avete dato la vostra risposta ed ora è il momento di sapere se ci avete azzeccato. Alcuni di voi aspettavano questo momento con ansia, altri un po' meno. Ad ogni modo qualcosa di grosso sta per accadere. O per cadere, a seconda dei punti di vista. Siete curiosi? No? Neanche un pochino? Mi spiegate che ci siete venuti a fare, qui?


Bajyna avanza dubbiosa verso il ponte, accennando imbarazzati saluti con la mano ogni qualvolta uno degli Oscuri la nota. Si è rifiutata categoricamente di farsi imbavagliare come volevano gli altri, sostenendo che era perfettamente in grado di controllarsi. Ora che vede avanzare verso di lei decine di guerrieri armati fino ai denti e con addosso corazze spaventose dipinte di sangue e piene di rostri e punzoni, però, l'elfa sente l'irrefrenabile impulso di usare il proprio potere. Ma si trattiene. Non vuole ascoltare un'altra ora di filippiche di Ferianthalas sull'inaffidabilità delle donne elfiche.
I bruti e le loro controparti femminili si radunano lentamente dall'altra parte del ponte, disponendosi a semicerchio con le armi sguainate e ghigni orribili sulle facce deformi. Decisamente l'Impero di Mors Tua non è l'ideale per una come lei, che valuta la bellezza sopra ogni altra cosa.
- Ehm... salve... - saluta timidamente, non appena ha percorso abbastanza del traballante ponte sospeso da poter essere udita.
- Un'elfa? - borbotta qualcuno tra la folla, mentre anche i rimanenti guerrieri si avvicinano per guardarla meglio - Sei impazzita, orecchie a punta? Lo sai cosa facciamo noi a quelle come te?
Bajyna scocca un'occhiata preoccupata dietro di sé, verso le rocce, poi tossicchia e cerca di assumere un'aria professionale, afferrando una corda del ponte e piegandosi i gradi sufficienti ad esibire una generosa porzione del suo didietro.
- Lo so, è per questo che sono qui. - geme, languida, pettinandosi lascivamente i lunghi capelli con le dita e mordendosi il labbro inferiore - Sono stufa di elfi che pensano solo alla poesia e a tirare con l'arco. Sono una donna con delle esigenze, sapete...
Un grufolio di eccitazione, misto all'universale disapprovazione delle femmine, si propaga per il battaglione, con il risultato che quelli dietro iniziano a sgomitare per poter ammirare anche loro le grazie di Bajyna, come antipasto del consueto stupro di massa che solitamente segue questo genere di scambi culturali tra comunità differenti.
La folla urlante si avvicina al ponte e l'elfa deglutisce.
- Mi raccomando - aveva detto DarkShield - non potremo udire ciò che dirai da qui. Il segnale dovrà essere visivo. Quando credi che siano tutti in posizione...
- ... Datti tre schiaffoni sulla chiappa destra. - aveva concluso Ferianthalas, con un sorriso malvagio.
- Se vuoi li do a te anche subito, tre schiaffoni.
- Io d'accordo con elfo nero. - aveva detto Mohamet - Tu darai noi schiena. Se noi non capisce segnale quelli laggiù prendere te e fare cose che non esistono in mio vocabolario.
- E poi daranno meno nell'occhio, visto quello che dovrai fare, no? - aveva ridacchiato Ferianthalas - Mi raccomando, tre schiaffi belli forti o potremmo non accorgerci del segnale...
- Non avevate detto che il segnale doveva essere visivo? - aveva sospirato Bajyna - E va bene, ho capito. Tre schiaffoni.
- Sulla chiappa destra.
- Sulla chiappa destra. Ora per favore vogliamo procedere prima che inizi a riflettere sull'assurdità di questo piano e cambi idea?
Così erano andate le cose. E ora Bajyna è nel luogo prescelto, poco prima del momento fatidico.
- Sai cosa ti farò, bell'elfa? - grugnisce una specie di omuncolo con la faccia da suino, sgomitando tra gli altri soldati.
- Tu un bel niente. - borbotta Bajyna, arricciando il nasino - Non mi piace la carne di maiale, è troppo grassa.
- Ti umilierò, razza di baldracca elfica - tuona un altro, puntandole contro un dito.
- E il manzo? Ti piace il manzo? - urla un minotauro dalle retrovie.
Bajyna reputa che sia il momento del segnale, meglio chiudere la questione prima che gli animi e le parti basse di quella marmaglia si scaldino troppo.
Stringendo i denti si piega leggermente in avanti e si auto-infligge tre solenni schiaffoni sulla chiappa destra.
La folla va in visibilio, qualcuno inizia a fischiare, le guerriere le urlano dietro, definendola elfa di facili costumi, passegiatrice, peripatetica e altri termini poco gentili derivati dall'orchesco.
- Credo che questa fanciulla abbia i nostri stessi gusti - ride qualcuno.
- Ehi, bella - grida un altro - se vuoi degli schiaffi sei venuta nel posto giusto...
Bajyna si guarda indietro, in ansia. Perché quell'imbecille non si muove?
Un guerriero emerge dalla folla e mette piede sulle assi di legno. Bajyna gli assesta un calcio nei testicoli talmente forte da farlo volare indietro. I suoi commilitoni scoppiano in una risata, ma subito un altro si fa avanti, munito dei poderosi mutadoni di metallo che vanno tanto di moda nei mondi fantasy.
Bajyna indietreggia di un passo e guarda verso le rocce, disperata, poi si molla altri tre schiaffoni sul sedere.
- A questa mi sa che piace più violento che a noi - urla un colosso dalla pelle verde.
- L'accontento subito... - ringhia il guerriero che si è fatto avanti sul ponte, afferrandola per un braccio.
- No! - Bajyna cerca inutilmente di liberarsi, ma proprio quando sta per cedere alla paura e a urlare un comando la folla si zittisce e solleva lo sguardo su un punto dietro di lei.
- E quello chi è? - grida qualcuno - É così scuro che mica l'avevo visto!
- Ma bene, facciamo della facile ironia razziale, eh? - tuona la voce di Ferianthalas - Beccatevi questo, allora!
L'elfo tende l'arco solennemente e scocca un'unica freccia, che solca il cielo notturno emettendo un urletto alla Alvin e i Chipmunks. Se gli Oscuri potessero vedere fin là, noterebbero che all'asta è stato assicurato uno scoiattolo spelacchiato che sembra divertirsi parecchio.
Decine di occhi si sollevano all'unisono per osservare la traiettoria della freccia, che sembra procedere lenta e maestosa come fosse la protagonista di una parata.
Non appena si trova sopra di loro, accade qualcosa. Dove prima c'era una freccia ora c'è un gigantesco capodoglio.
Sì, avete letto bene.
Un capodoglio.
Il massiccio cetaceo rotea in aria una singola volta, come una ballerina stanca, poi viene agguantato dalle inesorabili mani della gravità e trascinato al suolo con la potenza di un megaton.
Gli oscuri cercano di trovare scampo fuggendo e sgomitando, ma la calca sa essere la peggiore delle prigioni e la punizione cade loro addosso con tutta la potenza delle sue 110.231, 131 libbre (per quelli come Ferianthalas poco avvezzi alle unità di misura obbligatorie della fantasy stiamo parlando di circa 50 tonnellate).
L'impatto scuote la parete del crepaccio. Il ponte si solleva come le redini di una carrozza prima che vengano schioccate e Bajyna urla, aggrappandosi disperatamente ad una delle corde logore che lo compongono. A meno di un metro da lei la parete di roccia frana e si spezza, tremando spaventosamente. Alcuni dei pochi sopravvissuti allo schianto del cetaceo fuggono in tutte le direzioni, alcuni precipitano nello Spacco urlando.
Il ponte viene strattonato brutalmente dall'onda sussultoria e le grosse corde che lo assicurano all'altro lato della voragine vengono strappate come fuscelli. Bajyna si aggrappa con tutte le forze, preparandosi a subire l'urto con la parete di roccia. Intorno a lei gli Oscuri continuano a precipitare.
All'improvviso Bajyna si sente afferrare per una caviglia, abbassa gli occhi solo per un istante e vede la brutta faccia di Mutande di Ferro, che cerca disperatamente di usarla come scala per risalire.
L'elfa cerca di urlare un comando, ma la voce le muore in gola. C'è troppa polvere, troppo frastuono, troppa paura.
All'improvviso dalla schiena di Mutande di Ferro sbocciano tre fiori dritti, con petali di piume e gambi di legno. L'Oscuro sgrana gli occhi per la sorpresa e lascia andare la caviglia di Bajyna, precipitando nella voragine senza fondo in silenzio.
Bajyna chiude gli occhi e cerca di calmare il respiro, poi comincia lentamente la risalita. Sopra di lei gli Oscuri superstiti stanno ancora cadendo nel precipizio.
No... ora che guarda meglio in effetti non stanno cadendo. Vengono scagliati.
Non appena riesce a riguadagnare faticosamente la cima, l'elfa si trova davanti al più grosso massacro di carne in scatola cui abbia mai avuto il piacere di assistere. Il capodoglio è ancora lì, immobile, mentre DarkShield, giunto da quel lato su uno dei suoi campi di forza, si sta divertendo ostentatamente nel precipitare i sopravvissuti incontro alla sua cara, Vera Morte.
Bajyna si siede su una roccia e sussulta, il sedere dolorante.
Quando DarkShield ha terminato la ricreazione decide finalmente di usare il suo potere per far attraversare Ferianthalas.
Nel momento in cui l'elfo scuro tocca finalmente terra dopo il breve volo il suo colorito è più simile alla cenere che al carbone.
- Per la Dea Ragno... - ansima - Dovevi per forza farmi attraversare così lentamente, maledizione? Non è facile non guardare giù quando non hai niente di visibile a sorreggerti.
- L'arte dei Campi di Forza richiede concentrazione ferrea - spiega il necromante, gelido - avresti preferito che ti avessi lasciato cadere? E non credere che non ci abbia pensato.
Ferianthalas fa una smorfia e risponde con l'universale linguaggio dei segni, sollevando il dito medio. Poi indica con un cenno il capodoglio immobile. - Che è successo al druido, è morto? Diamine, non so se essere più scioccato da quello che ho appena visto o dal fatto che un suo piano abbia effettivamente funzionato...
DarkShield arriccia il naso, schifato. - No, non è morto, purtroppo. Ho già controllato.
Ferianthalas fa spallucce. - E tu, oca giuliva? Hai preso un bello spavento su quel ponte, vero?
Bajyna si alza di scatto e gli assesta un pugno sulla spalla, trattenendo a stento l'ira.
- Ahi! - sbotta l'elfo, aggrottando le sopracciglia - Si può sapere che ti prende, maledetta pazza? Ti ho anche salvato il culo, poco fa.
Bajyna sussulta ed esita, ricordando le tre frecce che hanno ucciso Mutande di Ferro. Poi incrocia le braccia e distoglie lo sguardo. - Perchè non hai tirato quando ho dato il primo segnale? Ti divertivi a vedermi in difficoltà, vero?
- Io? No...
Silenzio generale.
- Beh, magari un pochino. Ma non è stata colpa mia. Ho dovuto litigare con il druido per convincerlo che non mi sarebbe stato possibile scagliare un procione dall'altra parte dello Spacco. Sai bene quanto possa essere testardo, quello.
- Sì, confermo. - dice DarkShield, riacquistando il suo consueto aplomb mortuario.
Bajyna sospira e fa per dire qualcosa, ma in quel momento un gemito poderoso rompe il silenzio della notte e il capodoglio rotola lentamente sulla schiena, rivelando la frittata di guerrieri sotto di lui.
Bajyna arriccia il naso. - Bleah, che schifo...
- Eh... in effetti...
DarkShield si allontana a passi lenti per dare regalmente di stomaco dietro un macigno. Scene come quelle gli ricordano un po' troppo la necromanzia classica.
Mohamet Al torna gradualmente alla sua forma originale, le braccia e il petto pieni di tagli ed escoriazioni.
- Per la Grande Foresta... che panciata... - sussurra, poi scatta a sedere e si guarda intorno, con gli occhi divertiti e pieni di aspettativa di un bambino - Piano funzionato, vero? Io genio!
- Adesso non ti allargare - borbotta Ferianthalas, incrociando le braccia sul petto - Ti do un buono meno meno. Stavi per far morire l'oca giuliva, qui.
- Invero. - concorda DarkShield, massaggiandosi pensosamente il mento glabro e appuntito - Mi rincresce assai aver trascurato un fattore logico come la componente geologica dell'area. Un impatto da 110.231, 131 libbre avrebbe potuto far sprofondare interamente il fianco del crepaccio. Una svista da dilettanti, devo ammetterlo.
- Beh, noi passati, no? - protesta il druido, allargando le braccia - Noi tutti vivi, che altro vuole, cocktail con fetta di limone?
Bajyna sospira e si massaggia la chiappa destra.
- Sicuri che non sia sfuggito nessuno? - chiede - Abbiamo già poche speranze anche con l'effetto sorpresa, ma se Mors Tua dovesse mandare qui uno dei suoi generali...
- Credo siano morti tutti, ma nel dubbio è meglio muoverci - concorda Ferianthalas, serio.
Bajyna annuisce stancamente e si avvia zoppicando. Gli altri tre si avvicinano lentamente gli uni agli altri, senza staccare gli occhi dal sedere dell'elfa.
- Ehm... che diavolo significa Mattia Riccardo Carlo? - domanda Ferianthalas, accigliato - È un qualche strano incantesimo?
DarkShield tossicchia, imbarazzato. - Non che io sappia. Magari è elfico antico?
Ferianthalas scuote il capo. - Mmm. Non credo. E anche se fosse l'elfico antico è una lingua sacra, non mi sembrerebbe il caso di tatuarsela sul sedere.
- Magari nome di fidanzato. - azzarda Mohamet Al.
Ferianthalas si irrigidisce - Non credo. Neppure lei arriverebbe a tanto.
Sentendosi osservata Bajyna si volta di scatto e li fulmina con lo sguardo. - Quando avete finito di fissarmi il culo potreste muovervi, per favore? Facciamo notte, qui.
Ferianthalas sospira e s'incammina, seguito dal druido.
- Tecnicamente parlando qui è sempre notte - mormora DarkShield, tra sé.
Poi fa spallucce e s'incammina a sua volta.


Complimenti ai tre vincitori, che ora potranno fregiarsi di avere il proprio nome tatuato sul sedere di una splendida fanciulla! E chissà cosa accadrà quando Bajyna se ne accorgerà!
Commentate questo capitolo come più vi aggrada, cari sudditi, sapete che teniamo sempre in debita considerazione il vostro pensiero. 
Il cestino, altrimenti, sarebbero soldi sprecati.
A prestissimo con un nuovo capitolo della storia parallela di PM, già in cantiere!


Dopo questa storia pare che il Re abbia assoldato segretamente degli ingegneri per creare una catapulta spara-capodogli, ma è solo una diceria. dopo il fallimento dell'innovativo Spara-cinghiali a ripetizione il Regno ha ufficialmente chiuso le sperimentazioni belliche con gli animali. Con  discreto sollievo della popolazione.


4 commenti:

  1. AHAHAHAHAHAHAHAH, grandioso, sei un Mito!!! quello che all'epoca avevamo solo sognato adesso si è realizzato!!!

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  2. Nuooo avete deturpato un'opera d'arteh!
    Vandali! :)

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Leali sudditi!
I commenti alla bacheca Reale sono assolutamente liberi, ma il Re ha ordinato espressamente che, qualora il o gli imbecilli di turno dovessero affiggere commenti inutili o lesivi dell'onore della corona, essi verranno immantinente rimossi insieme alla a testa del o degli autori, che in ogni caso non sentiranno molto la mancanza di un organo che non hanno mai utilizzato.

Con velenosa franchezza,

Archibald Lecter, segretario particolare del Re