Salve a tutti! Eccoci ad una nuova parte della storia dei nostri quattro eroi! Per facilitare la lettura, d'ora in avanti, abbiamo inserito un collegamento magico in fondo al post, per teletrasportarvi agevolmente al capitolo precedente, così non dovrete impazzire per trovare il bandolo della matassa tra diverse linee narrative. E ora godetevi l'arrivo dei quattro nel primo villaggio dell'Imperium! Riusciranno a non far saltare la copertura?
Il
quartetto di figure incappucciate si addentra nella cittadina di
Neronia, un oscuro e putrescente borghetto senza neppure una Comunità
Montana o una sagra del fritto. Le guardie zannute ai cancelli non li fermano, né domandano
loro perché siano incappucciati. Nel dominio di Mors Tua sono quelli
senza
cappuccio che tendono a sollevare più sospetti.
I
quattro si guardano intorno furtivi, uno addirittura annusando gli
angoli delle strade in cerca di un posto in cui passare la notte. Beh,
la notte intesa come otto ore medie di riposo, ovviamente. Le terre
oltre lo Spacco non vedono mai il sorgere dell'alba e l'espressione
"dormire tutta la notte" è solo un'elegante perifrasi per
dire "morire".
All'improvviso
uno di loro indica davanti a sé, in lontananza.
-
Eccola là. Una locanda, finalmente.
-
Uff, era ora, maledizione - protesta una voce femminile - questi
pastrani neri mi fanno sudare e rovinano la mia pelle vellutata.
-
Sst. Fate silenzio, perbacco - mormora una voce sepolcrale - state
attirando l'attenzione.
Orchi,
goblin e diavolesse sexy passano loro accanto, salutandoli con ringhi
e improperi. Loro rispondono salutando gentilmente, e quelli si
allontanano guardandoli male e parlottando tra loro sulla
maleducazione dei giovani d'oggi.
-
Credo che il nostro travestimento manchi di credibilità - osserva DarkShield, grattandosi il mento - É difficile inserirsi in una
comunità senza conoscerne le linee guida.
-
Senti, mago - sbuffa Ferianthalas, mentre procedevano verso la
locanda - non me ne frega un accidente di imparare la loro cultura.
Quello che voglio adesso sono un bagno, un pasto e un letto.
Esattamente in quest'ordine.
Bajyna
sospira. - Per una volta sono d'accordo con l'imbecille.
Ferianthalas
la fulmina con lo sguardo, ma essendo i suoi occhi nascosti
dall'ombra del cappuccio l'elfa non può apprezzare tutto il carico
di disprezzo in essi contenuto. - Senti un po', oca giuliva - ringhia
- la prossima volta che sarai appesa ad un ponte che crolla con un
guerriero in biancheria ferrosa attaccato alla caviglia ripenserai a
questo momento e maledirai la tua scortesia.
-
Guarda che non è mica una cosa che mi capita tutti i giorni -
borbotta lei. Poi all'improvviso si zittisce e si volta insieme agli altri ad osservare, sgomenta, il comportamento di Mohamet.
Il
giovane druido si è accoccolato in un vicolo sudicio accanto alla
locanda e sta sbadigliando sonoramente.
-
Che diavolo fai? - domanda Ferianthalas.
Lui
fa spallucce. - Io trovato buon posto. Io ora dorme.
-
Ma... entra almeno nella locanda, prima - tentenna Bajyna con un
sorriso sghembo - non vuoi mangiare qualcosa?
Lui
scuote la testa, con l'aria di uno che la sa lunga. Da quando ha
salvato la situazione con la trovata del capodoglio si pavoneggia
come una specie di eroe e non fa altro che guardare gli altri con un
sorrisetto furbo (nella sua immaginazione lo è) stampato sul grugno.
-
Io non trova a mio agio in spazi chiusi. Locande puzzano.
-
Senti da che pulpito, poi... - borbotta DarkShield, arricciando il
naso.
-
Io sentito buon odore di ratti in questo vicolo. Prima riposo, poi
prendo cena.
-
Ehm... capisco, ma - insiste Bajyna - non vorresti fare un bel bagno
caldo?
Per
tutta risposta Mohamet si gratta la pancia e sbadiglia, accompagnando
il gesto con un'aria in re minore per intestino e orchestra.
Bajyna
fa una smorfia. - Scusa se te l'ho chiesto...
Sospirando,
Ferianthalas apre la porta su cui campeggia la rassicurante scritta
"La Fossa del Muerto" ed entra, venendo investito quasi
immediatamente da una zaffata del lezzo tipico delle taverne dell'Imperium: arrosto di manzo e ascelle d'orco, con una punta di
sangue rappreso e metallo arrugginito.
Come
ci si aspetterebbe da un posto simile, gli avventori smettono
immediatamente di fare ciò che stanno facendo e concentrano dozzine
di occhi ostili sui nuovi arrivati. E il fatto che gli avventori siano solo
quattro
la dice lunga sulla tipologia di clienti abituali della locanda.
Dietro
al banco una specie di grosso polpo monoculare li guarda con
l'annoiata curiosità che solo una creatura tutta cervello può
manifestare.
Ferianthalas
abbassa il cappuccio e scruta ciascuno con palese disprezzo.
-
Allora, stupidi bifolchi, che avete da guardare? - ringhia - Volete
che vi faccia sputare sangue a cazzotti?
Una
volta appurato che si tratta di persone per bene, il chiacchiericcio
ricomincia e l'oste riprende a lucidare ossessivamente il boccale che
stringe nel tentacolo, fissandoli torvo.
I
tre si avvicinano al banco e lasciano passare avanti Ferianthalas. In
fondo lui è l'unico a provenire da un popolo dichiaratamente
malvagio, perciò è il più indicato per intrattenere relazioni
sociali con gli autoctoni.
L'elfo
nero sospira, depresso, poi fissa l'oste dritto nell'occhio e
arriccia il labbro con sdegno.
-
Di' un po', insalata di mare. Ce l'avete due stanze, in questa
disgustosa topaia?
L'oste
appoggia due tentacoli rosa sul bancone e fissa Ferianthalas con odio
bieco, per ricambiare la cortesia. - Per gentaglia come voi ho una
fetida suite al secondo piano. È sporca, spoglia e se cercate bene
potreste trovarci anche qualche scarafaggio.
-
Sei pazzo? - ringhia Ferianthalas, sputando a terra pericolosamente
vicino ai piedi di Bajyna. L'elfa si ritrae, trattenendo un urletto
acuto che la identificherebbe facilmente come una rappresentante del
suo popolo snob e intellettuale - Mi hai scambiato per un riccone? -
continua l'elfo scuro - Cala il prezzo, ci bastano due camere pulite.
-
State messi male, eh? Addirittura pulite?
-
Che vuoi che ti dica? C'è crisi.
-
Perché per poco di più ne ho un paio bellissime con vista sul
canale di scolo dietro l'edificio.
-
Grazie, ma rinunceremo ai comfort - borbotta Ferianthalas,
spazientito - Dacci le più pulite che hai.
-
Come preferisci, straniero. - sospira il polpo, schifato - Ma poi non
venire a lamentarti da me perché non sei riuscito a chiudere occhio.
Rowena! - chiama.
Una
succube ancheggiante vestita con un abito scandalosamente corto si
avvicina al bancone, lanciando occhiate ammiccanti all'elfo scuro.
-
Dimmi, Glog - ansima. Non è particolarmente stanca o affaticata,
semplicemente ansimare è il modo migliore con cui le succubi amano
esprimersi.
Ferianthas
deglutisce e segue l'incedere della demonessa con la mandibola
penzoloni. Accorgendosi della cosa, Bajyna gli molla un violento pestone sul piede,
costringendo l'elfo nero a venire meno agli obblighi della sua razza,
che impongono a ciascun membro di non nominare altre divinità al di
fuori della Dea
Ragno.
Nel bene e nel male.
-
Rowena, porta questi poveracci alle stanze per i pezzenti. E buttagli
dentro anche un paio di ratti. Offre la casa.
-
Ehm... grazie. - tossicchia DarkShield - gentilissimo.
-
In totale fanno dieci pezzi di rame. Pagamento anticipato,
ovviamente.
-
Ovviamente. - bofonchia l'elfo, frugando nei pantaloni di pelle nera.
- Un'altra cosa che non capisco è perché nella maledetta fantasy
non possiamo avere una moneta decente. Che so... fiorini, corone,
talenti, reali, dracme. No. Pezzi di rame, d'argento e d'oro, manco
fossimo degli imbecilli integrali. - Tira fuori una manciata di
monete e le getta sdegnosamente sul bancone. - tieni il resto
- dice in tono arrogante e cool.
Il
polpo abbassa l'occhio e si acciglia. Non chiedetemi come possa un
polpo accigliarsi perché le cose nel dettaglio non le so.
-
Veramente mancano due pezzi...
-
Ah. Ah, sì? Err... ragazzi, non è che per caso voi... perché io
non ho più... - dice Ferianthalas ai suoi compagni, rivoltandosi le
tasche, in imbarazzo.
-
Smettila di rovinare l'habitat naturale delle tue tarme - sussurra
Bajyna, acida - ci penso io.
L'elfa
poggia sul tavolo una moneta d'argento, sorridendo sotto il
cappuccio.
-
Adesso
può tenere il resto.
Il
chiacchiericcio nella sala s'interrompe di nuovo
Il
polpo stringe l'occhio, sospettoso, poi allunga un tentacolo e fa
sparire la moneta. Ferianthalas si irrigidisce e sospira, sollevando gli occhi al cielo.
-
Puoi tenere il denaro, oste, ma abbiamo cambiato idea. Prenderemo una
stanza sola.
Bajyna
si volta, sorpresa. - Cosa?
E io dovrei dormire nella stessa camera con te? Sei fuori, io non...
Ferianthalas
le afferra il lembo superiore del cappuccio e strattona verso il
basso, in modo da coprirle interamente il volto e soffocare le sue proteste.
-
Scusala, oste. Questa femmina non sa mai quando tenere la bocca
chiusa.
-
Sì, comprendo. - annuisce il polpo Golg - Anche Rowena... in un certo
senso.
-
Oh, e ci serve anche dall'acqua calda - aggiunge DarkShield, tetro -
Il viaggio e la compagnia di quel druido devono avermi procurato dei
parassiti. Mi sento camminare dappertutto... disgustoso...
-
Acqua calda per cosa, esattamente? Un té? - chiede l'oste.
-
No, per lavarsi.
- dice Bajyna, riguadagnando l'uscita dal cappuccio e scoccando
un'occhiataccia all'elfo nero.
-
Lavarsi? Ma per quello c'è il canale di scolo qua dietro. Se proprio
se ne sente la necessità.
-
Eh? Ma non si potrebbe avere una tinozza con acqua calda? - protesta
Bajyna.
-
Lascia stare Golg - ansima Rowena, avvolgendo la gamba di
Ferianthalas con la coda - non puoi capire le esigenze di una donna.
Ti preparerò io il bagno, non temere.
Con
un certo sollievo i tre seguono la succube al piano di sopra, in una
stanza spoglia e depositano lì i loro bagagli.
-
Scendo a preparare il bagno, signori. Vi farò sapere quando sarà
pronto. - poi passa davanti all'elfo nero e gli carezza le linea del
mento con un dito affusolato. - Per noi preparo la tinozza
matrimoniale, bellezza.
Bajyna
attende che la demonessa sia uscita, poi lancia un'occhiata in
tralice a Ferianthalas.
-
Adesso puoi smettere di sorridere come un ebete, razza di imbecille.
Lui
ricambia lo sguardo, malizioso. - Che c'è, sei gelosa?
Lei
gli perfora un polmone con un dito svariate volte, per essere sicura
che recepisca. - Io? Gelosa? Di
te?
Nei tuoi sogni, forse.
-
Intanto io ho fatto colpo su una femmina bella
da morire.
- gongola l'elfo.
-
Mai simile scelta di parole è stata più indicata, orecchie a punta
- osserva distrattamente DarkShield, mentre controlla con aria
schifata le condizioni del materasso.
-
Che vuoi dire? - si acciglia l'altro.
-
Deduco che tu non sia ferrato in materia di demonologia, dico bene?
Beh, considerato che le succubi sono note per dare la morte in
concomitanza con l'atto sessuale e che raramente gettano la spugna
una volta scelta una vittima riassumerei la situazione con
un'espressione un po' prosaica ma ciò nondimeno efficace: "adesso
sono proprio cazzi tuoi".
Ferianthalas
si fa cinereo. - Un momento... dare
la morte?
Non mi dirai che anche qui le femmine sono come dalle mie parti -
geme.
-
Non proprio - spiega il mago - qui sono meno sadiche e più
sbrigative.
-
Uh, pare che il nostro conquistatore sia finito in un bel guaio, eh?
- gongola Bajyna, divertita.
Lui
la fissa in cagnesco. - C'è poco da ridere, oca giuliva - ringhia -
Non sono solo io ad essere in pericolo. Grazie a te saremo costretti
a dormire facendo turni di guardia, come facciamo all'aperto.
-
E perché? - squittisce l'elfa, sgranando gli occhioni.
-
E
perché?
- le fa il verso Ferianthalas, con una smorfia - Perché la nobildonna, qui, non poteva fare a meno di elargire monete d'argento come fossero bruscolini. Adesso tutta la città saprà che ci sono
degli stranieri ricchi e stupidi alla Fossa del Muerto e stanotte ci
sarà più viavai qui che ad un concerto delle Full Armored King's
Babes. Capisci cosa intendo?
Bajyna
sbianca. - Oh.
-
Già. Oh.
Ferianthalas
sospira. - Almeno cerca di non farti vedere nuda da nessuno. Se
scoprono che sei un'elfa silvana la prossima stanza che ci daranno
avrà le sbarre alle finestre.
-
Guarda che io non ho l'abitudine di farmi vedere nuda da chiunque -
sbotta lei.
-
Ah, sì? Avresti dovuto dirlo anche al fabbro che ti ha fatto
quell'armatura.
-
Come ti permetti? Balordo di un elfo...
DarkShield
sospira, affranto. I campi di forza sono insonorizzati, ma hanno la
fastidiosa abitudine di esaurire l'ossigeno a disposizione, dopo un
po'.
-
Signori, basta per favore. - li interrompe, dopo aver ripreso a respirare regolarmente - Decidiamo che fare prima
di cena, dovremmo cercare discretamente qualche informazione sulla
principessa.
-
Quello posso farlo io - dice Ferianthalas - ho già adocchiato un
paio di avventori interessanti. E "discretamente" è il mio secondo nome.
-
Perfetto. - dice il mago - E tu Bajyna, perché non...
Lei
solleva un dito e scuote il capo, grave. - Non guardare me, becchino.
Io ho il mio bagno che mi attende. Chiunque si metterà tra lui e me
andrà a dichiararsi a quella succube. E sapete bene che posso
farvelo fare.
DarkShield
deglutisce. - Era solo un'idea, comunque. - tossicchia - Vorrà dire
che io esplorerò un po' i dintorni. Sarò prudente, non
preoccupatevi.
-
E chi si preoccupa? - fanno gli elfi, in coro, ostentando
un'indifferenza comune agli elfi di qualunque colore.
CHI DEI NOSTRI EROI VOLETE SEGUIRE?
1. Ovviamente la giovane (in termini elfici) Bajyna in bagno, per poter godere delle sue grazie senza correre il rischio di essere uccisi. O essere costretti a uccidersi.
2. Ferianthalas, che sta andando a dispensare un po' della sua sana arroganza e della sua coolness agli avventori della sala, e sperando che non incroci la succube per strada...
3. Un necromante schizzinoso in un villaggio dark, tetro e pieno di pericoli. Che mai potrebbe capitare di peggio al povero DarkShield che essere finito in una simile compagnia di eroi?
4. Mohamet Al, intento a procacciarsi il cibo dal canale di scolo dietro la locanda e ignaro di un gruppo di loschi figuri che parlottano tra loro poco lontano.
SCEGLIETE E COMMENTATE!!
"Una moneta d'argento VERA? Per quella cifra potevo offrirgli la stanza più schifosa della locanda!"
Golg il locandiere
Volete leggere la parte precedente della storia? La trovate QUI
Io voto per un'analisi asettica della situazione di Darkshield
RispondiEliminaio voto senza dubbi Bajyna nuda
RispondiEliminaSono seriamente indeciso tra la 2 e la 3... x questa volta a te la scelta, ti ho ristretto il campo però :D
RispondiEliminase posso avanzare un appunto, Ferianthalas, dovendo fare la parte del drow cattivo non credo avrebbe insultato così una femmina davanti all'oste senza insospettirlo, a meno che la cosa non sia studiata apposta per rendere la situazione più interessante facendoli scoprire... sperando in questo voto per seguire il mio PG :)
RispondiEliminaIn effetti non hai tutti i torti, Rick! Ferianthalas è fuggito dal suo paese proprio per non dover più sottostare al dominio delle donne, per questo tratta male Bajyna. Uno tutto cervello come Golg non può non essersene accorto! ;)
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