lunedì 20 gennaio 2014

Aggiungi un Polpo a Tavola



Buonasera, cari rifiuti evolutivi alla deriva, qui è il vostro Lecter che vi parla. Come sempre, d'altronde. Dopo averci fatto attendere per questo nuovo capitolo della tediosa saga principale del blog, il nostro Bardo ha finalmente smesso di farsi i fattacci propri e ha deciso di darsi da fare per guadagnare il suo magro onorario.
I nostri pietosi eroi sono penetrati all'interno del Tempio di Gburhulg, a Puerto del Muerto. Persino un deficiente si sarebbe reso conto che questi cultisti hanno qualcosa che non va, ma la cosa non sembra spaventare DarkShield e compagni. Ancora non si è capito se il loro sia coraggio o semplice imbecillità, ma personalmente propendo per questa seconda ipotesi. Avete optato per una riorganizzazione tattica e quello che segue è ciò che vi meritate. 
Ora vi lascio. Una frase che preferirei dirvi mentre vi tengo appesi dalla finestra della torre ovest.

Vostro funambolico,

Archibald Lecter, Segretario Particolare del Re


dai Canti del Bardo


Fratello Duballe è uno che chiacchiera parecchio e senza problemi, di sicuro non l'immagine stereotipata del cultista assassino che i nostri eroi si sono fatti fin dal loro arrivo al Tempio di Gburhulg.
- Questi cunicoli sembrano antichissimi... - mormora Rowena, ammirando in soggezione la pietra corrosa e le statue intaccate dalla salsedine. L'odore del mare e dei suoi frutti permea ogni superficie, al punto da far sembrare di essere in coda in un'antica e minacciosa pescheria.
- Avete ragione, infatti. Sembrano. - commenta il cultista, avanzando nella penombra - In realtà sono nuovi. Li abbiamo invecchiati con un processo costosissimo, per fare effetto sui nuovi arrivati. E' importante che gli aspiranti novizi se sentano debitamente in soggezione. Un'altra idea della sezione marketing.
Corridoi antichizzati ad arte
Mohamet si inclina verso Bajina e sussurra: - Cosa è questo "marchetin" che continuare ripetere?
- Si dice "marketing", è una parola elfica - risponde lei con un sibilo - significa "raggirare i gonzi".
- Oh.
Dopo l'ennesima svolta, i nostri si ritrovano in un corridoio più illuminato, decorato con tappezzeria rosso sangue e stucchi dorati. Alla loro destra si apre una fila di porte di legno, mentre a sinistra, sulla parete, grossi dipinti fanno "bella" mostra di sé. Tutti i cultisti che passano dal corridoio si fermano davanti a ciascun dipinto per fare una riverenza.
- Sono i vostri padri fondatori? - chiede DarkShield, evitando di esprimere commenti sulla qualità della pittura.
Fratello Duballe, come tutti gli altri, si ferma a fare una riverenza davanti a ciascuno di essi. - Esatto.
Ferianthalas incrocia lo sguardo con il severo Maestro Cefalo, colto nel commovente attimo che precede la caduta in acqua. Dietro di lui, sullo sfondo, uno squalo-scimmia spalanca le fauci, pronto a cibarsi delle sue carni rinsecchite.
Morte di Maestro Maguro
Subito dopo è il turno del Maestro Fishman, fatto a pezzi da un kraken, e del leggendario Maestro Fetorrido, brutalizzato da un pesce-palo.
- Ehm... curioso modo per venerare i predecessori. - osserva Bajyna, disgustata.
- Sono stati raffigurati dal vivo mentre sacrificavano se stessi agli abissi. - spiega Duballe - È un grande merito, tra noi. Non è facile trovare il coraggio per offrirsi ai signori del mare.
- Mmm. A giudicare dallo sguardo di questi poveracci ho i miei dubbi che abbiano effettivamente "trovato il coraggio". Sembra piuttosto che qualcuno li abbia spinti.
- Già... - osserva DarkShield, pensoso - A proposito... dove sono finiti i loro polpi? Non dovrebbero averne uno in testa anche loro?
Fratello Duballe fa spallucce e per un breve istante il necromante ha la netta sensazione che il polpo sulla sua testa lo stia fissando con malcelato odio.
- I Venerabili Maestri sono affezionati ai loro Polpi Consigliere e non si sacrificherebbero mai con essi. Levarseli prima dell'estremo gesto è considerato segno di un incondizionato amore verso la natura e verso Gburhulg.
- Se lo dite voi...

Il cultista li accompagna attraverso un grosso salone pieno di tavoli dove centinaia di suoi confratelli stanno consumando la cena, un pasto che a giudicare dall'odore pare composto prevalentemente da tutte le possibili varianti gastronomiche del pesce marcio.
Alla fine, dopo diverse rampe di scale discendenti e un esponenziale quanto preoccupante aumento dell'umidità e dell'oscurità, fratello Duballe si ferma davanti a due porte, fiocamente illuminate dalla luce di due torce.
La mensa
- Fatemi indovinare - dice Ferianthalas - queste sono le prigioni, giusto?
Quello si acciglia. - No, sono le stanze per gli ospiti. - dice - Vi prego di perdonarci per lo scarso comfort di questa sistemazione, ma tra di noi tendiamo a disprezzare le comodità della vita mondana.
- Sì, abbiamo notato.
- Questa è la stanza per gli uomini, mentre quella alla vostra destra è delle donne.
Rowena si gratta il mento, preoccupata. - Ora che ci penso... ho notato che non ci sono donne tra i cultisti. - osserva - Praticate qualche forma di discriminazione sessuale?
Fratello Duballe sorride. - Noi no, amica mia. Ma sembra che ci sia qualche problema di compatibilità tra le femmine di tutte le specie e i polpi consiglieri.
- Problemi di compatibilità?
Donne e problemi di compatibilità
- Sembra che la mente femminile sia troppo contorta persino per i figli di Gburhulg. I polpi finiscono con l'impazzire e diventare violenti. Non avete idea di quante volte abbiamo dovuto far ritinteggiare, prima di capirlo - sorride, cercando di apparire tranquillizzante - Ma non c'è pericolo per voi. Qui le donne vengono tutte gettate in pasto alle Bestie degli Abissi prima che possano far danni.
I nostri sgranano gli occhi.
- Scherzo, ovviamente. Vengono semplicemente respinte in accettazione. Troverete un campanello d'argento in ciascuna delle vostre camere. Suonatelo quando siete pronti o se avete bisogno di qualunque cosa. Oh, e non allontanatevi da soli, mi raccomando. Gli abitanti di queste gallerie non sono totalmente amichevoli. Né vegetariani, se capite quello che voglio dire.
Ferianthalas ridacchia timidamente.
- Non stavo scherzando. - puntualizza lui, serio.
- Ah. E' che di solito... scusate.
- È un gran burlone il nostro fratello Duballe - mormora Bajyna, una volta che il cultista si è allontanato.
- Se avessi ancora emozioni me crede metterebbe brividi. - osserva Mohamet, poi fa spallucce - Mah, meno male che io già morto, così tolto pensiero.
- Che facciamo? - domanda Ferianthalas, reprimendo un brivido.
- Io propongo un briefing per fare il punto della situazione. - suggerisce DarkShield, cupo - Potrebbe essere solo paranoia, ma ho la netta sensazione che sarebbe più sicuro dormire nel letto di Mors Tua che qui sotto.
- Già - ammette Rowena - forse sarebbero stati meglio i piratini con le ascelle sudate, dopotutto...
I cinque si infilano nella stanza delle ragazze come durante una gita scolastica e controllano accuratamente che nessun assassino/mostro/polipo cerebrofago sia nascosto sotto la branda o il materasso umidiccio, dentro il vecchio armadio a muro o nella vasca da bagno incrostata di molluschi.
- Sembra tutto a posto - mugugna DarkShield, quasi deluso.
La vista dall'oblò, guardando verso l'alto
- Il Servizio Igiene Imperiale non sarebbe dello stesso avviso, credo - osserva Ferianthalas, arricciando il naso - Questo posto sembra un relitto recuperato dal fondo del mare. Senti che umidità...
- Credo che ci siamo ancora, sul fondo del mare - mormora Bajyna, avvicinandosi ad un curioso oblò circolare, l'unica finestra della stanza. Fuori e completamente buio, se si esclude un inquietante riflesso verdognolo proveniente da un punto più in basso.
- È pieno di pesci, lì fuori - tossicchia Ferianthalas, sgomento. Come l'elfa anche lui possiede la capacità di vedere attraverso l'oscurità.
- Ecco il perché di questo freddo e di quest'aria umida... - sospira Bajyna, esaminandosi i boccoli con aria affranta - guarda qua che crespo...
- Non so voi, ragazzi, ma a me questo posto puzza di pericolo - dice l'elfo, rabbrividendo.
- A me sembrare pesce... - osserva Mohamet, annusando attentamente l'aria stantia.
- Sarà dura andarcene ora, visto quanto siamo scesi in profondità - spiega DarkShield, preoccupato - ho memorizzato l'intero percorso. Potremmo tentare la fuga, ma ci sono centinaia di accoliti tra noi e l'uscita. Sarà dura.
Rowena si appiccica al mago, guardandolo da sotto in su, in adorazione. - Quanto sei virile quando pianifichi, amore.
- Non chiamarmi amore.
- Tu invece chiamami pure sgualdrina, se ti va.
- No, non mi va. Vuoi staccarti di dosso?
- Se vuoi che lo faccia dovrai schiaffeggiarmi. Forte, per favore.
- Non mi tentare. - sospira DarkShield - Insomma, volete sentire la mia proposta o no?
Gli altri si guardano. - Non necessariamente. È più divertente sentire i vostri battibecchi da innamorati - ridacchia Ferianthalas, dando di gomito a Bajyna.
- Chiudi quella bocca, prima che usi un campo di forza per infilarti di testa in quel oblò. - ringhia l'altro.
- D'accordo, d'accordo - sospira l'elfo - permalosetto, eh? Sentiamo questa proposta geniale.
DarkShield si scrolla di dosso Rowena in malo modo e la spinge distrattamente a terra. Quella sparisce alla vista con un gemito di piacere.
- Dunque... ragioniamo. Tentare la fuga ora potrebbe essere una passeggiata o un suicidio, a seconda di quanto pericolosi sono questi cultisti. Secondo la mia opinione è di gran lunga più probabile la seconda ipotesi. Inoltre il nostro problema rimane. Come facciamo ad attraversare il Mare senza Fondo? Non abbiamo soldi, né una barca, e potremmo incappare negli Oscuri di Mors Tua non appena lasciate le acque territoriali di Puerto del Muerto. Io dico di ascoltare ciò che il capo di questa setta di svalvolati ha da dire e poi agire di conseguenza.
- E se poi salta fuori che questo è un culto di adoratori di una divinità aliena che dorme sul fondo del mare pronta a risvegliarsi in qualunque momento per schiavizzarci tutti? - domanda Bajyna, rimanendo sul vago.
- A quel punto combatteremo.
- Sì, ma non prima di aver fatto un bagno, aver mangiato e aver fatto una bella notte di sonno. - protesta Bajyna - Non mi muovo, senza.
- Ce la faremo a tenere a bada tutti questi idioti inneggianti? - domanda Ferianthalas, preoccupato - Il culto in sé non mi preoccupa, ma non sappiamo ancora di quali armi dispongano, né cosa siano quegli stramaledetti polpi che hanno in testa. Mi danno i brividi, sembra quasi che il vero cervello siano loro e che quello sotto sia solo una marionetta.
L'elfa lo fissa in tralice - Smettila, così mi fai paura - mugugna.
- Penseremo a qualcosa - insiste DarkShield - I cultisti sono tutti maschi, perciò possiamo disporre del potere di Bajyna. Inoltre c'è Mohamet, di gran lunga migliorato dopo il decesso. Con la sua abilità nel trasformarsi e i miei campi di forza combattere in questi spazi così ristretti sarà un gioco da ragazzi. Io dico di rilassarci, nel limite del possibile. Stiamo in guardia, non facciamoci separare e niente polpi in testa. Chiaro?
- Non ci penso neanche. I cefalopodi tendono a rovinare la cute e il cuoio capelluto, alla lunga. - dice solennemente Bajyna - L'ho letto da qualche parte...

Daccordo sul piano d'azione da seguire, il gruppo si divide: i maschietti nella loro cameretta e le femminucce a farsi belle per la serata. Dopo qualche ora di relax, trascorsa dal sesso forte a sbuffare davanti alla porta delle donne, Rowena e Bajyna emergono dall'isolamento, truccate e agghindate come se dovessero andare a una cena di gala.
- Dove diavolo avete trovato il trucco e i vestiti? - esclama DarkShield, cercando di non fissare troppo ostentatamente lo spacco nella cortissima gonna di Rowena.
- Una donna deve essere sempre pronta – spiega Bajyna, facendo spallucce – Magari questo capoccione che guida il culto è un uomo importante.
Ferianthalas fa una smorfia. - Io sarei già contento se fosse effettivamente un uomo, in primo luogo.
Dopo aver suonato un campanellino d'argento, dalla fitta oscurità emerge un novizio dalla testa rasata, ma senza polpo.
Aiuto, ti prego!
- Come mai tu no ha piovra su testa? - chiede Mohamet con la consueta discrezione.
Quello sorride, imbarazzato. - Sono appena arrivato. Il Gran Maestro deve ritenermi degno, prima di affidarmi un Polpo Consigliere. Dovrò imparare a memoria il testo sacro, “Il Richiamo di Gburhulg”, e i nomi di tutte le specie ittiche della zona, compresi i cetacei.
- Sembra palloso – commenta Ferianthalas, aggiungendo il tatto alla discrezione.
- Lo è. Ma se non fosse così chiunque potrebbe diventare un adepto di primo livello, non credete? - dice il novizio, pacato – E ora seguitemi. Il Gran Maestro ha già cenato, perciò potete decidere di mangiare alla mensa con la cena di mezzanotte. Qui siamo sempre in attività, ci sono turni-pasto a tutte le ore.
Mentre riattraversano la sala mensa, indecisi sul da farsi, succedono contemporaneamente alcune strane cose:

1. mentre Bajyna passa tra i tavoli ancheggiando sinuosamente, uno dei novizi le assesta una manata sul sedere con evidente soddisfazione, mettendosi a fare il vago non appena Bajyna si volta per fulminarlo con lo sguardo. L'uomo è piuttosto robusto e ha occhi da cui non traspare alcun desiderio di monachesimo. Sembra più un tagliagole che uno studioso. Con evidente sfacciataggine, lo strano tizio fa l'occhiolino all'elfa. Bajyna decide di indagare mentre gli altri mangiano.

2. Ignaro di ciò che sta succedendo a Bajyna, dietro di sé, Ferianthalas si scosta per far passare alcuni novizi che si dirigono a prendere i vassoi per mangiare. Per sbaglio ne urta uno piuttosto minuto e con due grandi occhi. L'elfo si congela sul posto e si volta a fissare la schiena del novizio. Ha il petto un po' troppo morbido e sporgente per essere un ragazzo e anche il modo in cui cammina sembra piuttosto sospetto. Che ci fa lì una donna travestita da novizio? Non erano vietate? Ferianthalas decide di indagare mentre gli altri mangiano.

3. Mentre caracolla sbadigliando, Mohamet nota alcuni lunghi acquari posti sul fondo della sala, piuttosto in ombra. Sono illuminati da alcuni cristalli giallognoli e i pesci al suo interno sembrano agitati. Uno di loro, in particolare, continua a prendere la rincorsa e a picchiare violente capocciate contro il vetro. E ora che ci fa caso, almeno una decina di altri pesci sembrano guardarlo, come a voler attirare la sua attenzione. Mohamet parla un bel po' di lingue ittiche, magari potrebbe riuscire a capire la ragione di quello strano comportamento. Il nostro buon druido decide di avvicinarsi alle vasche mentre gli altri mangiano.

SCEGLIETE!!



"Ehm... questo è stato messo qui per un disguido, ma ormai c'era e l'abbiamo lasciato. Si tratta della disdicevole storia di Maestro Tuna e Maestro Goldfish. Sono un po' le pecore nere del culto. Diciamo che una volta lasciato andare il loro Polpo Consigliere hanno misteriosamente cambiato idea riguardo al sacrificio. Non sappiamo se siano sopravvissuti, ma crediamo di sì. Hanno trovato il pittore che ha fatto questo affogato in un pitale..."

Fratello Duballe

Se volete leggere l'episodio precedente andate all'indice o cliccate QUI!

9 commenti:

  1. La 2 andiamo con la storia della novizia poppata infiltrata. Forse è della D.I.A. (Dipartimento Investigativo Anticulti) LOL

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    1. Mwahahah! Potrebbe! XD Detto tra noi... qualcuno dovrebbe indagare su questo culto. Ron Hubbard è un dilettante, in confronto! ;)

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  2. Io voto la 2, secondo me la storia dell'intolleranza del polpo sulla testa delle novizie è una scusa dell'ennesimo culto maschilista.
    Sarebbe interessante sapere in che lingua è stato scritto il testo sacro, “Il Richiamo di Gburhulg”, e vedere se le traduzioni sono state fedeli o manipolate per veicolare concetti di comodo...
    H.G.

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    1. Ahahaha! Bisognerebbe farci su uno studio filologico, ma dubito che i nostri eroi ne avranno il tempo! XD Bisogna ammettere comunque che, come scusa, quella dell'intolleranza dei polpi è veramente all'avanguardia! ;)

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  3. Egoisticamente voterei la 3.
    Però la 2 mi incuriosisce maggiormente.

    e poi... ammetto che ho pensato che l'incompatibilità tra polpo e donne non fosse reale, anzi - e che i cultisti uomini avessero vietato l'accesso alle donne per questo motivo:
    http://animestorage.narod.ru/katalog/La_blue_Girl.jpg
    O_o

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  4. Beh che dire, umoristico ed esilarante come al solito ma mi manca un po' di azione quindi voto 2 ;)

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Leali sudditi!
I commenti alla bacheca Reale sono assolutamente liberi, ma il Re ha ordinato espressamente che, qualora il o gli imbecilli di turno dovessero affiggere commenti inutili o lesivi dell'onore della corona, essi verranno immantinente rimossi insieme alla a testa del o degli autori, che in ogni caso non sentiranno molto la mancanza di un organo che non hanno mai utilizzato.

Con velenosa franchezza,

Archibald Lecter, segretario particolare del Re