sabato 1 febbraio 2014

Il Segreto della Sfera: Capitolo 5! Meglio un libro oggi o un Paladino domani?



Di nuovo tra voi,  cari sudditi che ogni giorno ridefinite in toto la parola "imbarazzante". Sono il vostro amato Archibald Lecter e sono qui come sempre per porgervi i miei omaggi. No, scherzo ovviamente. I miei omaggi li conserverò per gente che conta davvero. Nel frattempo è con somma gioia che vi presento il nuovo capitolo della storia di Clara sul primo, fatale (spero solo in senso lato) incontro tra Dulcina e il nostro caro Storm Brave. 
Che sta per succedere? Riusciranno a venire fuori vivi da questa situazione spinosa? Non vorrei rovinarvi la sorpresa, ma ho parlato con Brave mezz'ora fa durante un consiglio di guerra, perciò trovo altamente improbabile che sia morto allora.
A meno che non sia un vampiro. O uno zombie. Ora che mi ci fate pensare... considerato quanto è rigido potrebbe anche essere. Ma diamo un taglio alle baggianate e tuffatevi nella lettura. O in alternativa potreste tuffarvi dal ponte levatoio. I coccodrilli sono fantastici, in questa stagione.

Vi saluto con abbondanti dosi di moderato disprezzo.

Archibald Lecter, Segretario Particolare del Re


di Clara

Dulcina si ritrovò a battere i denti per l'improvviso gelo che li circondava, e a chiedersi ancora una volta perché l'abbigliamento professionale di una maga lasciasse tanta pelle scoperta. Sul serio, la classe femminile all'Accademia di Magia era in uno stato di raffreddore endemico... anche se in quel momento il raffreddore era il minore dei suoi problemi.
Il maggiore era convincere un certo paladino che no, lei non aveva bisogno di essere riscaldata.
- Non dovevamo capire cosa sta succedendo?- lo sollecitò seccamente, sforzandosi di non battere i denti.
- Ma stai tremando, quei vestiti non sono adatti a sostenere questo gelo! - obiettò il paladino in questione, allontanandosi con una certa riluttanza.
- Allora vediamo di scoprirne la causa, così lo fermiamo. - tagliò corto la donna: - Non dovevi interrogare quel goblin? -
L'urlo che avevano sentito poco prima riecheggiava ancora tra le pareti della Torre Oscura, che per definizione, nonché per preciso contratto di qualsiasi entità l'avesse costruita, doveva avere un'acustica ottimizzata per produrre echi sinistri.
Il tozzo goblin che stava rannicchiato sul pavimento, d'altra parte, pareva aver finalmente rinunciato a rimanere stoicamente in silenzio davanti all'interrogatorio del nemico almeno per qualche onorevole secondo.
Un pericoloso Goblin
- E' solo una piccola incursione oltre lo Spacco, dicevano. Non c'è nulla di cui preoccuparsi in una Torre Oscura dedicata ad un'entità dal nome impronunciabile, dicevano. Ma soprattutto, se non vi date una mossa sono cento colpi di frusta per tutti, dicevano, e quindi ovviamente eccoci qui, sono tutti morti e tra poco lo sarò anche io. -
Dulcina avvertì un moto di compassione per la creatura verdognola, che pareva ormai sprofondata in un vortice di pessimismo.
- A mia modesta opinione il grande capo voleva liberarsi di quegli idioti che ha messo al comando della spedizione, voglio dire, altrimenti non si spiegherebbe perché infiltrarsi proprio qui, con tanti posti più comodi da razziare. No, dovevamo per forza infiltrarci in una Torre Oscura per saccheggiarne le incredibili ricchezze, neanche fossimo dei paladini palestrati... senza offesa, eh. -
- Nessuna offesa. - si affrettò a chiarire Dulcina, prima che Storm potesse intervenire: - Allora, che cosa c'è in questa torre? Cos'è il mostro che vi ha attaccati? -

- Già, che cos'è? Ormai è un pezzo che la sfera ce la sta tirando con questo mostro, sarebbe anche ora che ce lo spiegasse.- borbottò Petronilla, sbadigliando.
Sua sorella ricorse alla sofisticata tecnica educativa, sperimentata con successo dalle sorelle maggiori di tutto il mondo, di darle un pizzicotto per farla stare zitta.
- Non interrompere proprio ora che questa storia sta arrivando da qualche parte.- intimò.
Agatha non disse nulla, concentrata sulla scena che si stava svolgendo nel globo di cristallo di fronte a loro.

Il goblin sembrò focalizzare solo in quel momento la presenza della donna. Con una certa diffidenza, domandò: - Sei una maga? Non mi piacciono i maghi. Sempre a pasticciare con il tessuto della realtà ed ad evocare mostri orrendi. Oppure a dare fuoco a qualcosa. -
La maga in questione aprì la bocca per difendere l'orgoglio professionale, poi ci ripensò e concesse: 
- Va bene, forse alcuni miei... colleghi sono un po' eccessivi. Ma questo ora non c'entra. Allora, che cos'è quel mostro?-
Tentacolarius Horripilans
L'essere mugugnò: - Non lo so, va bene? Il mago che guidava la spedizione ha individuato qualcosa protetto da barriere magiche di altissimo livello, almeno lui ha detto così, ed ha iniziato a fare i suoi abracadabra per recuperarlo. Un attimo dopo, mentre noi eravamo occupati a raccogliere il bottino sparso in giro, un portale si è aperto nell'aria e quella... quella cosa ha decapitato il mago. E poi è passata a fare una strage di chiunque trovasse nei paraggi. -
Dulcina deglutì, mentre un brivido gelido le scorreva lungo la schiena.
- Che aspetto aveva?- domandò Storm Brave, accarezzando l'elsa della spada con aria riflessiva.
Il goblin esitò per un istante, poi sbarrò gli occhi e fece un prodigioso balzo all'indietro, balbettando:
- Perché non vi girate e lo scoprite da soli?-

- Ah! Sapevo che sarebbe stata dietro di loro.- esultò Amelia: - Visto, lo sapevo!-
Petronilla ricambiò il favore di poco prima con un doloroso pizzicotto al braccio della Strega Anziana, prima di borbottare a sua volta:- Finalmente... adesso si menano! -
Agatha continuò saggiamente a non dire nulla, decisa a non perdersi neppure una scena ed a non intromettersi in una discussione tra due sorelle.

La creatura torreggiava sopra di loro, alta almeno cinque metri. Una coda ricoperta di viscide scaglie nere si diramava in decine di tentacoli che frustavano l'aria: alcuni di essi terminavano in chele affilate, altri in pungiglioni che emanavano un fumo malsano, su altri ancora si aprivano occhi dalle folli pupille roteanti, o bocche irte di denti insanguinati. In mezzo alla selva di tentacoli si apriva un'altra fessura, rivelando un'oscurità in cui roteavano fiamme spettrali.
Storm fece un passo indietro e domandò:- E questo sarebbe l' Oscuro Asatroewtyt, signore di questa Torre? -
Alcuni mostri sono sensibili all'amore...
Dulcina rimase per un istante stupita che finalmente il cavaliere avesse detto il nome giusto, poi scosse la testa:- Nah, quello è più grande. Questo è solo un Tentacolarius horripilans di categoria dodici, classe Abissale.-
- Eh?-
Dulcina lasciò perdere il lessico preciso della demonologia moderna e ripiegò su un linguaggio più comprensibile:- E' un mostro. -
- Grazie, fino a qui c'ero arrivato. -
Il goblin tossicchiò:- Potreste rimandare i flirt a dopo e preoccuparvi del mostro, per favore? -
- Non è un flirt! - borbottò Dulcina, tornando poi a fissare la sagoma che era comparsa davanti a loro. Il suo cervello lavorava febbrilmente, ripassando i libri su cui aveva speso notti intere e, per la prima volta, ringraziando la pignoleria del professore di demonologia: il Tentacolarius horripilans aveva un punto debole, giusto? Tutti i mostri ne avevano almeno uno, armi benedette, argento, luce o parole magiche... o discorsi sull'amore, in qualche caso. I migliori maghi del mondo stavano ancora studiando il misterioso fenomeno per cui demoni particolarmente potenti erano così sensibili a ragazzine che sproloquiavano sul potere dei sentimenti.

- Ehi, Amelia, quel mostro assomiglia un po' a te quando ti alzi dal letto. - notò Petronilla.
Agatha, che ormai ne aveva abbastanza di quelle interruzioni, fermò l'amica prima che potesse prendere a calci la loro novizia, ed intimò:- Ora finiremo di guardare la storia della sfera in silenzio, capito, voi due? Altrimenti niente biscotti alla prossima riunione della Congrega Oscura. -
La minaccia, al solito, ottenne l'effetto sperato.

- Storm, ci sono! Il punto debole è... -

... altri meno...
Le parole di Dulcina si persero in un altro urlo della belva, mentre la stanza intorno a loro si copriva di un altro strato di brina. I tentacoli saettarono nell'aria gelida con velocità fulminea: la maga ebbe appena il tempo di sollevare il bastone per impedire ad una chela di tranciarle il collo, ma prima che potesse evocare un incantesimo un secondo tentacolo la colpì allo stomaco, facendola volare nell'aria. Sbatté la schiena contro la parete e cadde a terra stordita.
Batté le palpebre, rimettendo a fuoco la scena di fronte a lei. Storm Brave stava affrontando il mostro, la spada in pugno ed i muscoli tesi nella rapidità dei movimenti con cui schivava chele e tentacoli che saettavano verso di lui. Parò un colpo con il piatto della spada, poi piroettò su se stesso per tagliare di netto una protuberanza viscida, facendo schizzare nell'aria uno spruzzo di liquido nero.
Dulcina doveva ammettere che se la stava cavando bene, ma del resto quello era il suo lavoro. Riprese fiato e riprovò:- Storm, ascoltami! -
- Sono un po' occupato al momento! - replicò il cavaliere, balzando all'indietro.
- Il suo punto debole è la bocca! -
- Quale bocca? Ne ha almeno una decina! -
- Siete pazzo, volete farvi ammazzare?
- Non quelle sui tentacoli, intendo la fessura che ha in mezzo al corpo! -
- Perché, quella è una bocca? -
Dulcina stava per ribadire che non era il momento di fare una lezione di anatomia, ma proprio in quel momento lo vide.
L'apertura da cui l'essere era appena uscito conduceva ad un'altra stanza, piccola e spoglia. E nella stanza c'era una cassa ancora sigillata, luccicante di energia magica, al centro di un circolo di rune protettive. Una cassa con il sigillo dell'Accademia di magia.
- Finalmente! - esultò sottovoce.
- Cosa hai detto?-
- Storm, tieni occupata quella cosa! E ricorda cosa ti ho detto, mira alla bocca! - esclamò la donna, appiattendosi lungo la parete per scivolare verso l'altra stanza. La sua mente stava già elaborando un piano per risolvere quella situazione: punto primo, recuperare il libro mentre Storm distraeva il mostro; punto secondo, uscire da quella torre; punto terzo, tornare all'Accademia e godersi il successo.
Ah, giusto. Punto secondo e mezzo: impedire al paladino di farsi ammazzare o di fare qualcosa di incredibilmente stupido.
- Tranquillizzatevi, milady. Il pericolo è il mio mestiere
Come gettarsi con un urlo belluino proprio in mezzo alla selva di tentacoli che si agitavano nell'aria, puntando esattamente al corpo principale del mostro, e ignorando il serio pericolo di essere fatto a pezzi dagli altri arti che si agitavano minacciosamente contro di lui.
Cosa che in effetti stava facendo in quel preciso istante.
Dulcina sul serio, sul serio non riusciva a capire i paladini.
Strinse in pugno il bastone, riflettendo freneticamente e cercando un incantesimo che potesse aiutarla. In quel momento, però, si accorse che l'apertura alla stanza della cassa si stava lentamente richiudendo. Ricordò con un certo disappunto che la maggior parte delle Torri Oscure erano in grado di auto-ripararsi, vista la tendenza dei loro proprietari e degli avversari di questi ultimi a farle accidentalmente esplodere.
Se non si fosse sbrigata, non sarebbe riuscita a prendere quel maledetto libro.
Se non si fosse sbrigata, Storm Brave avrebbe fatto una brutta fine.
In entrambi i casi, non era del tutto sicura che sarebbe riuscita ad evitare di finire la sua brillante carriera accademica nello stomaco di un mostro.

- Beh, sappiamo che nello stomaco del mostro non ci è finita, se la sfera è arrivata fino a qui. - ragionò Agatha con un'occhiata assassina alla sfera, che ancora una volta aveva smesso di trasmettere. Aggiunse: - E neppure Storm Brave, visto che i racconti sulle sue imprese sono molto più recenti. Quindi credo che sia andata a salvarlo, giusto? -
Petronilla sbadigliò sonoramente, per poi contestare: - Io preferirei che andasse a prendersi quel libro. Così almeno vediamo cosa c'era dentro. -
- Ehi, e non ti preoccupi neppure un po' del pericolo terrificante che stanno correndo? - protestò la streghetta dai capelli castani, sgranando gli occhi.
- L'hai detto tu che tanto si salvano! - replicò Amelia, prendendo inaspettatamente le difese della sorellina. Poi rifletté per un istante: - Però secondo me Dulcina troverà una soluzione per fare entrambe le cose. Libro e cavaliere contemporaneamente. -
- Oh, che cosa cambia? - sbuffò Agatha, rialzandosi e stiracchiandosi: - Non lo sapremo fino alla prossima volta che questa sfera si attiverà. Adesso è ora di andare a dormire. -

Ed adesso è anche ora di scegliere, dunque... che cosa succederà ora?

1. Elementare. Dulcina è una brava ragazza di sani principi, non metterebbe mai una scommessa davanti alla vita di un uomo. Bisogna salvare Storm.

2. Ehi, Storm Brave è addestrato apposta per questo genere di lavori, perché perdere tempo? Dulcina va a recuperare il libro e si fida delle capacità del combattente, o almeno della capacità di rimanere intero fino ad una possibilità di fuga.

3. Non c'è una possibilità 3, spiacenti. Insomma, è una questione di vita o di morte, pensate che Dulcina abbia il tempo di elaborare un piano più complicato?


"... altri andrebbero solo presi a martellate sulla testa finché non imparano a comportarsi come si deve... "
Dulcina la maga

Se volete leggere la puntata precedente andate QUI o all'INDICE. E non dimenticatevi di visitare il blog di Clara!

9 commenti:

  1. Bellissimo come sempre!
    Votero' due, nella vana speranza che Brave ci lasci...

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    1. Speranza vana anche secondo me... povero paladino, gli staranno fischiando le orecchie.

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  2. Anch'io voto 2, ma solo perché mi fido del buon Brave! E poi quanto ci vorrà per recuperare un libro? (le ultime parole famose)

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    1. Questo mi fa venire in mente quando entro in una libreria o in una biblioteca. Dopo un po' conviene venirmi a cercare XD

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  3. La 2 anche per me, Brave ce la può fare e poi sarebbe troppo umiliante per lui essere salvato da una maga e dai suoi poteri sovrannaturali, invece di riuscire a farlo da solo con la sua forza fisica.
    H.G.

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    1. C'è molta fiducia nelle capacità di Brave, vedo... beh, se è diventato Paladino un motivo ci sarà stato, no?

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  4. Trovo, a prescindere da questo capitolo, lo stile eclettico e originale della storia. Bravo ^_^

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    1. Grazie, sono contento che ti sia piaciuto! Ma i complimenti in questo caso vanno alla nostra Clara, io mi sono limitato a scriverle l'introduzione! ^^ Continua a seguirci e magari lasciaci il tuo voto, se ti va! ;)

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    2. Grazie mille anche da parte mia :)

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Leali sudditi!
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Con velenosa franchezza,

Archibald Lecter, segretario particolare del Re