giovedì 15 maggio 2014

Gburhulg GNAM!



Buonasera, popolo indegno! Come sempre qui è il vostro Segretario preferito che vi arringa dalla bacheca del Bardo Doloroso. Eccoci a una nuova, insulsa e ridicola puntata del nostro drammone fantasy interattivo preferito. Il nostro gruppo di eroi mentecatti se la sta vedendo brutta nei sotterranei sotto Puerto del Muerto. Non sono mai stato lì, ma mi dicono che facciano dei Mojito deliziosi. Questo non ha niente a che vedere con la storia, ovviamente, ma mi sembrava carino dirlo. 
Avete optato per la carnevalata con le teste di pesce, immagino solo perché non siete fisicamente lì a sentire l'odore. 
Ad ogni modo vi lascio a questo umido, sanguisugoso e ittico episodio. Divertitevi, nei limiti del possibile.
Io andrò a creare modellini in creta del Bardo, da schiacciare a martellate. Ho scoperto che è una terapia che fa miracoli contro lo stress.

Vostro, desideroso di relax

Archibald Lecter, Segretario Particolare del Re


dai Canti del Bardo 


Dopo che Mohamet ha finito di spiegare la sua idea segue un lungo istante di sbigottito silenzio.
- Io quella roba sui capelli non me la metto. - dice Bajyna, in un tono che non ammette repliche.
- Non so se è peggio questa cretinata o l'idea di rischiare la pelle per salvare quei prigionieri - borbotta DarkShiekd, disperato.
Mohamet svuota con movimenti rapidi la testa di un pescespada e se la infila, come fosse una maschera di carnevale.
- No è così terribile - dice, allargando le braccia - me non sente quasi niente...
- Perché tu sei morto, maledetto scimmione - sibila l'elfa - e puzzi già di cadavere. Lo sai quanto ci vorrà per levarmi l'odore dai capelli? Siamo in un fantasy, non è che si trovi lo shampoo dappertutto, sai?
Il frastuono dei cultisti che scendono di corsa le scale li fa sobbalzare.
- Non c'è tempo per discutere - ringhia Lissay, infilandosi la testa di una murena dopo aver creato i buchi per gli occhi con un coltello.
- Mpf. Fai presto a parlare tu. Sei calva... - borbotta Bajyna.
Alla fine riescono a trovare un compromesso grazie all'aiuto di DarkShield, che si offre di mantenere attivo un campo di forza sulle teste delle ragazze, in grado di isolare i capelli dal pesce.
- Non ho studiato per anni le tecniche più oscure della stregoneria per preservare la tua cute, elfa - ringhiò, infilandosi la testa di uno squalo - ma tutto pur di farti chiudere quella boccaccia.
Parzialmente soddisfatta, Bajyna afferra la testa di una cernia e se la infila a fatica. Ferianthalas opta per quella di un tonno, Rowena per quella rossa di un gigantesco scorfano e i due pirati travestiti da cultisti per un paio di merluzzi sovrappeso.
- Sbrighiamoci, prima che mi venga da vomitare... - mugugna Ferianthalas, barcollando. Il fiuto da elfo di certo non aiuta né lui né Bajyna, in un simile frangente. - Fai strada, Lissay.
La donna si tuffa in avanti con la sciabola in pugno, seguita da tutti gli altri. Non ci vuole molto prima che incontrino i primi ibridi nell'oscurità dei corridoi più profondi.
- Ora state in silenzio e comportatevi da idioti, come se foste... beh, dei pesci morti. - consigliò.
- Credimi, non sarà un problema... - bofonchia DarkShield, amaro.
Il gruppo inizia a imitare il movimento erratico degli ibridi, scostandosi per lasciar passare quelli veri, che li scrutano con occhi vuoti e li annusano intensamente. I nostri trattengono il respiro. Più per la puzza che per l'effettiva paura.
Un ibrido più grosso degli altri, un incrocio tra un buttafuori sotto steroidi e un'orca assassina, scosta i propri compagni in malo modo e urla qualcosa in una qualche forma di oscuro e primitivo linguaggio ittico.
- Ië, ië, Gburhulg fhtagn, blearg bleargh Gburhulg fhtagn.
Gli altri pesci sollevano un braccio e ripetono tutti la stessa, incomprensibile cantilena, quasi fosse un grido di battaglia. A quel punto l'orca si rende conto che non tutti stanno partecipando a quell'importante momento di condivisione.
I suoi piccoli occhietti neri si posano su uno strano ibrido di tonno. Con un movimento rapido si porta a pochi centimetri da esso e spalanca le fauci, urlandogli in faccia come un sergente istruttore.
- Gburhulg fthaaaaagn...
Ferianthalas si irrigidisce, rimane immobile per un istante, dopodiché barcolla e sviene all'indietro, crollando a terra come uno stoccafisso. La nebbiolina lo ricopre quasi immediatamente.
Troppo Gburhulg GNAM ed ecco che succede...
Gli ibridi si congelano e lo fissano a lungo, in silenzio. DarkShield inizia a mormorare un incantesimo per creare un campo di forza, ormai sente i cultisti arrivare di corsa.
All'improvviso, inaspettatamente, Mohamet fa un passo avanti e indica il punto da cui stanno arrivando.
- Gburhulg GNAAAAAM! - urla con entusiasmo.
Quelli sobbalzano, poi sollevano le braccia e urlano a loro volta.
- Gburhulg GNAAAAAM!
La mostruosa calca si precipita famelica verso gli ignari cultisti che sopraggiungono, ancora convinti di avere in mano la situazione.
Mentre Bajyna cerca di far rinvenire Ferianthalas, DarkShield si avvicina a Mohamet e lo afferra per le spalle, cercando inutilmente di scuoterlo.
- Tu - ringhia, sconvolto - come diavolo hai fatto? Un incantesimo druidico? Un miracolo? Un insano deus ex machina nella trama?
Quello fa spallucce. - Pesci ragiona molto semplice - spiega - loro interessa solo due cose: cibo e roba da mangiare. Me crede che loro non mangia cultisti solo perché quelli indicare loro cibo per primi.
Le urla strazianti dei malcapitati alle prese con i loro stessi ibridi fuori controllo arriva alle loro orecchie, rimbombando per le pareti oscure del corridoio.
- Incredibile, non li facevo così idioti...
In quel momento Ferianthalas si riprende, tossendo convulsamente.
- Tutto a posto, elfo beota? - domanda Bajyna, preoccupata - sei pallido come un cencio...
- Incredibile, affronti un angelo bigotto senza batter ciglio e poi svieni davanti a un pesce... - lo canzona Rowena, ridacchiando.
- Zitta, scorfano - sbotta lui - ne riparleremo quando avrai il naso di un elfo e un pesce mezzo putrefatto ti aliterà a tutta forza in piena faccia.
- Tecnicamente si tratta di un cetaceo. - puntualizza Lissay - ma non è il momento di discutere di biologia, questa. Approfittiamo del diversivo per cercare i prigionieri sopravvissuti e l'uscita.
Il gruppo avanza il più rapidamente possibile nella fitta oscurità, sobbalzando per ogni movimento, per ogni piccola ombra. Nelle celle non vi sono altro che ibridi agli stadi iniziali della mutazione. Sono centinaia, un piccolo esercito con cui i cultisti potrebbero facilmente conquistare Puerto del Muerto in mezza giornata, se volessero.
All'improvviso una gigantesca massa scura si scaglia convulsamente contro le sbarre di una cella, facendole tremare. Spaventati, i nostri sollevano le armi, pronti a difendersi.
- Lissay, sono io - sibila un vocione.
La donna socchiude gli occhi, poi li sgrana. - Holdrach - esclama - sei vivo. Fadris è con te?
Il gigante che aveva fatto a pezzi la mensa qualche ora prima si accascia contro le sbarre, mentre Rowena esamina la serratura ed estrae una forcina per capelli da sotto la testa di pesce.
- No, dopo essermi ripreso mi sono ritrovato circondato da quelle bestiacce schifose, perciò sono stato occupato a pestarle per bene - dice, indicando lo sterminio di uomini e pesci alle sue spalle - Purtroppo sono ancora stordito dal veleno di quei bastardi - si massaggia la testa - fuori c'erano quelli più grossi, e l'oscurità è così fitta che se fossi uscito sarebbe stata morte certa. Ora però è diverso. - si rivolge a Rowena - Lascia stare, tesoro, non serve... fatevi da parte.
Scambiandosi occhiate perplesse, gli altri obbediscono.
Holdrach molla una violenta pedata alla porta, piegandola e scardinandola.
- Fantastico... - mormora Bajyna, dando di gomito all'elfo - non possiamo portarcelo dietro?
L'elfo barcolla e grugnisce qualcosa, massaggiandosi la testa.
Bajyna lo scruta attentamente, poi gli leva la testa di tonno, che viene via con un disgustoso rumore di viscere rimescolate. Ferianthalas barcolla all'indietro e cade, ma viene afferrato al volo da Mohamet.
- Ha proprio lo stomaco debole, eh? - domanda Lissay, perplessa.
- Non è lo stomaco... - sgrana gli occhi l'elfa, notando una cosa nera e viscida che sbuca da dietro il collo dello spadaccino.
- Non... non mi sento troppo bene... - rantola lui.
Bajyna inizia ad armeggiare convulsamente con i lacci del suo corpetto di cuoio. - Svelti, aiutatemi a spogliarlo - sibila.
DarkShield fa una smorfia. - Non puoi trattenere gli ormoni fino a quando saremo fuori? Non mi sembra il posto giusto per fare zozzerie, questo.
Senza dargli ascolto, l'elfa sgancia il corpetto e strappa via la camicia, rivelando uno spettacolo disgustoso. Decine di grosse sanguisughe sono appiccicate al petto e alla schiena di Ferianthalas, pulsanti e gonfie di sangue.
- Ma cosa... quando... - Rowena si china accanto a lei e inizia ad aiutarla a strappare via le schifose bestiacce.
- Si devono essere attaccate a lui quando è svenuto. - mormora Holdrach, pestando a caso il pavimento con lo stivalone.
- Presto, se lo stanno mangiando vivo - grida Bajyna.
- Sssst, maledizione - ringhia DarkShield, facendo un cenno ai due pirati di Lissay - vorresti mostrare la tua apprensione in silenzio? Qualcuno di quei cosi potrebbe sentirti.
I due uomini si muovono cautamente nel corridoio dal quale sono venuti, tendendo l'orecchio per percepire movimenti pericolosi.
- Laggiù c'è una scala che scende al livello inferiore. - dice la piratessa, indicando più avanti - Se c'è la possibilità che Fadris e qualcuno degli altri prigionieri siano ancora vivi dobbiamo scendere ancora. Il passaggio di cui vi parlavo è da quella parte. Ce la fa il vostro elfo a camminare?
Ferianthalas scuote il capo e si alza a fatica, il corpo pieno di ferite bluastre. - Mi gira un po' la testa, ma ce la faccio - all'improvviso barcolla e Bajyna lo afferra per sostenerlo.
- Presto, allora - sibila DarkShield - donna, fai strada. E fai attenzione, capito?
- Carino da parte tua preoccuparti, necromante - replica lei, sarcastica.
Rowena si stringe al suo braccio, fissandolo con sospetto. - Tesoro, hai forse intenzione di tradirmi con questa femmina umana di facili costumi?
- No - scuote il capo lui, mentre avanzano lentamente nell'oscurità - per tradirti dovrei prima avere un legame con te, cosa che, come tutti sanno, è unicamente una tua pia illusione. E ad ogni modo sono più preoccupato del fatto che sia lei l'unica a sapere come uscire di qui. Se muore siamo fregati.
- Tu può sempre resuscitare come me... - suggerisce Mohamet, mai così intellettualmente attivo come in questo periodo.
- Escluso. - taglia corto DarkShield - Grazie a un certo imbecille la preparazione Z è finita e senza un laboratoro decente non posso sintetizzarne altra. Se la riportassi in vita come un normale zombie il massimo che potrebbe fare sarebbe divorare cervelli. Ma in questo gruppo finirebbe per morire una seconda volta. Di fame.
- Sì, sì, ho afferrato il concetto - brontola Lissay in testa al gruppo - possiamo evitare di continuare a parlare della mia morte? Porta male, dannazione.
- Allora è vero che i marinai sono incredibilmente superstiziosi... - osserva Bajyna, curiosa.
Le scale si trovano poco più avanti e si aprono nella parete rocciosa della scogliera, scendendo in profondità. Sono umide e scivolose, ma in fondo ad esse si scorge finalmente una luce giallognola.
- Torce - indica Lissay - siamo vicini. Gli ibridi non necessitano di luce, ma ai prigionieri umani solitamente viene lasciata. Forse il fuoco tiene lontane quelle bestiacce.
All'improvviso da un punto alle loro spalle, in lontananza, s'ode echeggiare un terribile ruggito e le pareti di pietra del corridoio iniziano a tremare.
- Un terremoto - urla Holdrach.
- I terremoti non ruggiscono - sbotta DarkShield, più pallido del solito - muoviamoci, ho una brutta sensazione...
- Anch'io... - geme Ferianthalas, frugandosi nei pantaloni ed estraendo una grossa sanguisuga nera che si era salvata dalla perquisizione.
Il gruppo inizia a scendere con prudenza lungo le scale consunte. Un'altra scossa di terremoto minaccia di farli cadere, ma i cultisti hanno installato un rudimentale corrimano di metallo alla parete di roccia, con cui riescono faticosamente a tenersi in piedi.
Quando arrivano finalmente in fondo si ritrovano in un'ampia caverna illuminata, dominata da un'imponente gabbia piena di gente terrorizzata.
C'è un cultista di guardia, che non appena li vede balza in piedi e accorre verso di loro, convinto che Lissay e i sue pirati siano suoi confratelli.
- Gburhulg fthagn - li saluta - Che succede? Perché LUI è così agitato? - domanda, apprensivo - Se non lo fanno smettere subito questo posto cadrà a pezzi.
- Svelto, hai tu la chiave dei prigionieri? - domanda Lissay in tono urgente.
Quello annuisce. - Sì, perché? Serve un sacrificio di massa per placarlo?
- Placare chi? - domanda Bajyna.
- Come chi? Ma LUI, chi se no? - si acciglia il cultista, osservando meglio i loro vestiti. In quel momento si accorge che Lissay è una donna.
- Ehi, ma tu hai le...
La piratessa gli assesta un fulmineo destro in pieno viso, facendolo roteare e cadere faccia a terra, privo di sensi. Dalla gabbia si alza un'ovazione da stadio, seguita da applausi.
- Aiuto - grida un prigioniero - aiutateci, per carità, questi sono pazzi... siete qui per aiutarci, vero?
DarkShield afferra la chiave che il cultista teneva appesa alla cintura e si avvicina alla porta con aria disgustata. - Ahinoi, sì. Ma a mia difesa vorrei dire che non è stata una mia idea.
Dopo alcuni minuti i prigionieri sono tutti fuori e si stringono l'un l'altro, spauriti.
- Padre - grida una ragazza minuta e molto graziosa, correndo ad abbracciare Holdrach.
- Fadris - esclama lui, fuori di sé dalla gioia.
Ferianthalas scambia un'occhiata sconvolta con gli altri.
- Tu sei la figlia di questo bestione? - domanda, con il consueto tatto degli Elfi Neri.
Lei si stacca da suo padre e annuisce, sorridendo. È magra e pallida ma sembra stare bene.
- Sì, grazie per averlo aiutato a trovarmi. - dice, poi si acciglia - Ma... qualcosa non va? Perché quella faccia?
Ferianthalas solleva un sopracciglio, poi scuote il capo, imbarazzato. - Niente, non badarci. È che vedendo tuo padre mi aspettavo che somigliassi di più a... che so... un troll delle montagne. Magari con la barba.
Lei sgrana gli occhi, poi soffoca una risata.
- Vero? Anch'io trovo che gli somigli - ride - solo che i troll non hanno il naso così grosso.
Entrambi ridono, sotto lo sguardo furente di Bajyna.
- Non dargli troppa confidenza, cara - le consiglia, trasudando gelosia come un serpente a sonagli - oltre a essere di intelletto alquanto dubbio, questo rozzo individuo fa parte di una razza votata al male. Inoltre bacia da schifo.
Gli altri si voltano a fissarli con gli occhi spalancati.
- Non mi sembrava ti dispiacesse, però - replica Ferianthalas, piccato.
- Si sono... baciati? - mormora DarkShield, disgustato.
Accanto a lui Rowena cade sulle ginocchia, con le mani tra i capelli. - Per l'Überdevil, quella stupida elfa ci è riuscita prima di me. - grida, disperata - perché? Perché non posso baciare il mio DarkShield? Perché?
- Mmm... perché se lo facessi morirei? - azzarda il mago.
Lei si alza di scatto, con gli occhi spiritati. - Ma se non lo facessi potrei morire io - ringhia, afferrandolo per le spalle.
In quel momento i due pirati di guardia alla scala si fanno largo tra la folla di prigionieri.
- Brutte notizie, quelle cose stanno tornando, capitano. Che facciamo?
- Merda, così presto? - Lissay si porta verso il fondo della caverna, dove si apre una nicchia più piccola con una profonda polla d'acqua larga tre o quattro metri. - Venite tutti qui, l'uscita è da questa parte.
I prigionieri fremono di paura. - No, di là entrano ed escono quelle cose.
- Perché è collegato con il mare - annuisce la piratessa - è l'unica via d'uscita.
Ferianthalas esamina la polla, deglutendo per la paura.
- Sembra parecchio profonda - dice - che succede se di perdiamo là dentro?
- La domanda è un'altra - dice DarkShield - come portiamo tutte queste persone fuori di qui? Guardali, sembra che la selezione naturale si sia presa una vacanza, di recente...
- E qualcuno deve pur tenere a bada quelle cose mentre evacuiamo... - ringhia Holdrach, cupo.
In quel momento la caverna trema di nuovo e il tremendo ruggito della creatura misteriosa echeggia in lontananza.

Che fare?

1. DarkShield ferma gli ibridi sigillando la scala con un campo di forza mentre i prigionieri fuggono a piccoli gruppi. Ma poi come fuggirà DarkShield? Sorpresa!

2. Mohamet, Holdrach e Ferianthalas tengono le scale a rotazione, mentre DarkShield crea una bolla di forza piena d'aria per traghettare i prigionieri fuori di lì.

3. Mohamet tende un'imboscata agli ibridi, entrando nella gabbia dei prigionieri e facendo da esca per attirarli all'interno. Quando tutti saranno dentro qualcuno da fuori chiuderà la porta e Mohamet fuggirà tra le sbarre in forma di topo zombie

4. Forse il fuoco può tenerli davvero lontani. Ci sono delle casse nella caverna, si potrebbe ammonticchiarle davanti alle scale e dar loro fuoco.





- Ci dev'essere qualcosa che accomuna Fadris e suo padre...

- Il fatto che siano entrambi esseri umani?

Ferianthalas e Bajyna, bisbigliando alle spalle della bella figlia di Holdrach

7 commenti:

  1. Bellissima questa parte. Per il proseguimento voto la tre a questo punto usare una tattica semi-sicura mi pare la cosa giusta ;)
    Comunque complimenti sei veramente un genio XD

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  2. Io sono per il sacrificio di DarkShield! Voto 1 subito!

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  3. Anche per me la tre. Dopo la raccappricciante scena delle sanguisughe e il "rumore di viscere rimescolate" un simpatico topo zombie potrebbe risollevare il morale.
    E credo che per Mohamet ci sia veramente un "insano deus ex machina nella trama".
    Episodio semplicemente esilarante!
    H.G.

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  4. Voto tre, mi piace l'idea del topo zombie e sembra un piano efficiente... insomma, uno che ha più possibilità di lasciare uscire tutti.

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  5. La 5! Ah no aspè :D Stavolta mi piacciono tutte le alternative, ma scelgo la 2... o la 4? indecisione! Magari il fuoco basterà, per na volta potrebbe essere semplice no?
    mmm mi sa di no... ^_

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  6. Grandissimo come al solito!!! vacillando (o vaneggiando?) per le sanguisughe mi accodo e voto per il topo-zombie :)

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  7. bella questa parte, davvero! complimenti mgheela, sempre meglio ^^
    io avrei votato per il fuoco, ma mi accodo alla maggioranza che mi vuole topo-zombie XD

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Leali sudditi!
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Con velenosa franchezza,

Archibald Lecter, segretario particolare del Re