sabato 20 aprile 2013

Un bagno non ha mai ucciso nessuno... finora.


Salve a tutti! Eccoci ad una nuova parte della storia dei nostri quattro eroi! Per facilitare la lettura, d'ora in avanti, abbiamo inserito un collegamento magico in fondo al post, per teletrasportarvi agevolmente al capitolo precedente, così non dovrete impazzire per trovare il bandolo della matassa tra diverse linee narrative. E ora godetevi l'arrivo dei quattro nel primo villaggio dell'Imperium! Riusciranno a non far saltare la copertura?


Il quartetto di figure incappucciate si addentra nella cittadina di Neronia, un oscuro e putrescente borghetto senza neppure una Comunità Montana o una sagra del fritto. Le guardie zannute ai cancelli non li fermano, né domandano loro perché siano incappucciati. Nel dominio di Mors Tua sono quelli senza cappuccio che tendono a sollevare più sospetti.
I quattro si guardano intorno furtivi, uno addirittura annusando gli angoli delle strade in cerca di un posto in cui passare la notte. Beh, la notte intesa come otto ore medie di riposo, ovviamente. Le terre oltre lo Spacco non vedono mai il sorgere dell'alba e l'espressione "dormire tutta la notte" è solo un'elegante perifrasi per dire "morire".
All'improvviso uno di loro indica davanti a sé, in lontananza.
- Eccola là. Una locanda, finalmente.
- Uff, era ora, maledizione - protesta una voce femminile - questi pastrani neri mi fanno sudare e rovinano la mia pelle vellutata.
- Sst. Fate silenzio, perbacco - mormora una voce sepolcrale - state attirando l'attenzione.
Orchi, goblin e diavolesse sexy passano loro accanto, salutandoli con ringhi e improperi. Loro rispondono salutando gentilmente, e quelli si allontanano guardandoli male e parlottando tra loro sulla maleducazione dei giovani d'oggi.
- Credo che il nostro travestimento manchi di credibilità - osserva DarkShield, grattandosi il mento - É difficile inserirsi in una comunità senza conoscerne le linee guida.
- Senti, mago - sbuffa Ferianthalas, mentre procedevano verso la locanda - non me ne frega un accidente di imparare la loro cultura. Quello che voglio adesso sono un bagno, un pasto e un letto. Esattamente in quest'ordine.
Bajyna sospira. - Per una volta sono d'accordo con l'imbecille.
Ferianthalas la fulmina con lo sguardo, ma essendo i suoi occhi nascosti dall'ombra del cappuccio l'elfa non può apprezzare tutto il carico di disprezzo in essi contenuto. - Senti un po', oca giuliva - ringhia - la prossima volta che sarai appesa ad un ponte che crolla con un guerriero in biancheria ferrosa attaccato alla caviglia ripenserai a questo momento e maledirai la tua scortesia.
- Guarda che non è mica una cosa che mi capita tutti i giorni - borbotta lei. Poi all'improvviso si zittisce e si volta insieme agli altri ad osservare, sgomenta, il comportamento di Mohamet.
Il giovane druido si è accoccolato in un vicolo sudicio accanto alla locanda e sta sbadigliando sonoramente.
- Che diavolo fai? - domanda Ferianthalas.
Lui fa spallucce. - Io trovato buon posto. Io ora dorme.
- Ma... entra almeno nella locanda, prima - tentenna Bajyna con un sorriso sghembo - non vuoi mangiare qualcosa?
Lui scuote la testa, con l'aria di uno che la sa lunga. Da quando ha salvato la situazione con la trovata del capodoglio si pavoneggia come una specie di eroe e non fa altro che guardare gli altri con un sorrisetto furbo (nella sua immaginazione lo è) stampato sul grugno.
- Io non trova a mio agio in spazi chiusi. Locande puzzano.
- Senti da che pulpito, poi... - borbotta DarkShield, arricciando il naso.
- Io sentito buon odore di ratti in questo vicolo. Prima riposo, poi prendo cena.
- Ehm... capisco, ma - insiste Bajyna - non vorresti fare un bel bagno caldo?
Per tutta risposta Mohamet si gratta la pancia e sbadiglia, accompagnando il gesto con un'aria in re minore per intestino e orchestra.
Bajyna fa una smorfia. - Scusa se te l'ho chiesto... 
Sospirando, Ferianthalas apre la porta su cui campeggia la rassicurante scritta "La Fossa del Muerto" ed entra, venendo investito quasi immediatamente da una zaffata del lezzo tipico delle taverne dell'Imperium: arrosto di manzo e ascelle d'orco, con una punta di sangue rappreso e metallo arrugginito.
Come ci si aspetterebbe da un posto simile, gli avventori smettono immediatamente di fare ciò che stanno facendo e concentrano dozzine di occhi ostili sui nuovi arrivati. E il fatto che gli avventori siano solo quattro la dice lunga sulla tipologia di clienti abituali della locanda.
Dietro al banco una specie di grosso polpo monoculare li guarda con l'annoiata curiosità che solo una creatura tutta cervello può manifestare.
Ferianthalas abbassa il cappuccio e scruta ciascuno con palese disprezzo.
- Allora, stupidi bifolchi, che avete da guardare? - ringhia - Volete che vi faccia sputare sangue a cazzotti?
Una volta appurato che si tratta di persone per bene, il chiacchiericcio ricomincia e l'oste riprende a lucidare ossessivamente il boccale che stringe nel tentacolo, fissandoli torvo.
I tre si avvicinano al banco e lasciano passare avanti Ferianthalas. In fondo lui è l'unico a provenire da un popolo dichiaratamente malvagio, perciò è il più indicato per intrattenere relazioni sociali con gli autoctoni.
L'elfo nero sospira, depresso, poi fissa l'oste dritto nell'occhio e arriccia il labbro con sdegno.
- Di' un po', insalata di mare. Ce l'avete due stanze, in questa disgustosa topaia?
L'oste appoggia due tentacoli rosa sul bancone e fissa Ferianthalas con odio bieco, per ricambiare la cortesia. - Per gentaglia come voi ho una fetida suite al secondo piano. È sporca, spoglia e se cercate bene potreste trovarci anche qualche scarafaggio.
- Sei pazzo? - ringhia Ferianthalas, sputando a terra pericolosamente vicino ai piedi di Bajyna. L'elfa si ritrae, trattenendo un urletto acuto che la identificherebbe facilmente come una rappresentante del suo popolo snob e intellettuale - Mi hai scambiato per un riccone? - continua l'elfo scuro - Cala il prezzo, ci bastano due camere pulite.
- State messi male, eh? Addirittura pulite?
- Che vuoi che ti dica? C'è crisi.
- Perché per poco di più ne ho un paio bellissime con vista sul canale di scolo dietro l'edificio.
- Grazie, ma rinunceremo ai comfort - borbotta Ferianthalas, spazientito - Dacci le più pulite che hai.
- Come preferisci, straniero. - sospira il polpo, schifato - Ma poi non venire a lamentarti da me perché non sei riuscito a chiudere occhio. Rowena! - chiama.
Una succube ancheggiante vestita con un abito scandalosamente corto si avvicina al bancone, lanciando occhiate ammiccanti all'elfo scuro.
- Dimmi, Glog - ansima. Non è particolarmente stanca o affaticata, semplicemente ansimare è il modo migliore con cui le succubi amano esprimersi.
Ferianthas deglutisce e segue l'incedere della demonessa con la mandibola penzoloni. Accorgendosi della cosa, Bajyna gli molla un violento pestone sul piede, costringendo l'elfo nero a venire meno agli obblighi della sua razza, che impongono a ciascun membro di non nominare altre divinità al di fuori della Dea
Ragno. Nel bene e nel male.
- Rowena, porta questi poveracci alle stanze per i pezzenti. E buttagli dentro anche un paio di ratti. Offre la casa.
- Ehm... grazie. - tossicchia DarkShield - gentilissimo.
- In totale fanno dieci pezzi di rame. Pagamento anticipato, ovviamente.
- Ovviamente. - bofonchia l'elfo, frugando nei pantaloni di pelle nera. - Un'altra cosa che non capisco è perché nella maledetta fantasy non possiamo avere una moneta decente. Che so... fiorini, corone, talenti, reali, dracme. No. Pezzi di rame, d'argento e d'oro, manco fossimo degli imbecilli integrali. - Tira fuori una manciata di monete e le getta sdegnosamente sul bancone. - tieni il resto - dice in tono arrogante e cool.
Il polpo abbassa l'occhio e si acciglia. Non chiedetemi come possa un polpo accigliarsi perché le cose nel dettaglio non le so.
- Veramente mancano due pezzi...
- Ah. Ah, sì? Err... ragazzi, non è che per caso voi... perché io non ho più... - dice Ferianthalas ai suoi compagni, rivoltandosi le tasche, in imbarazzo.
- Smettila di rovinare l'habitat naturale delle tue tarme - sussurra Bajyna, acida - ci penso io.
L'elfa poggia sul tavolo una moneta d'argento, sorridendo sotto il cappuccio.
- Adesso può tenere il resto.
Il chiacchiericcio nella sala s'interrompe di nuovo
Il polpo stringe l'occhio, sospettoso, poi allunga un tentacolo e fa sparire la moneta. Ferianthalas si irrigidisce e sospira, sollevando gli occhi al cielo.
- Puoi tenere il denaro, oste, ma abbiamo cambiato idea. Prenderemo una stanza sola.
Bajyna si volta, sorpresa. - Cosa? E io dovrei dormire nella stessa camera con te? Sei fuori, io non...
Ferianthalas le afferra il lembo superiore del cappuccio e strattona verso il basso, in modo da coprirle interamente il volto e soffocare le sue proteste.
- Scusala, oste. Questa femmina non sa mai quando tenere la bocca chiusa.
- Sì, comprendo. - annuisce il polpo Golg - Anche Rowena... in un certo senso.
- Oh, e ci serve anche dall'acqua calda - aggiunge DarkShield, tetro - Il viaggio e la compagnia di quel druido devono avermi procurato dei parassiti. Mi sento camminare dappertutto... disgustoso...
- Acqua calda per cosa, esattamente? Un té? - chiede l'oste.
- No, per lavarsi. - dice Bajyna, riguadagnando l'uscita dal cappuccio e scoccando un'occhiataccia all'elfo nero.
- Lavarsi? Ma per quello c'è il canale di scolo qua dietro. Se proprio se ne sente la necessità.
- Eh? Ma non si potrebbe avere una tinozza con acqua calda? - protesta Bajyna.
- Lascia stare Golg - ansima Rowena, avvolgendo la gamba di Ferianthalas con la coda - non puoi capire le esigenze di una donna. Ti preparerò io il bagno, non temere.
Con un certo sollievo i tre seguono la succube al piano di sopra, in una stanza spoglia e depositano lì i loro bagagli.
- Scendo a preparare il bagno, signori. Vi farò sapere quando sarà pronto. - poi passa davanti all'elfo nero e gli carezza le linea del mento con un dito affusolato. - Per noi preparo la tinozza matrimoniale, bellezza.
Bajyna attende che la demonessa sia uscita, poi lancia un'occhiata in tralice a Ferianthalas.
- Adesso puoi smettere di sorridere come un ebete, razza di imbecille.
Lui ricambia lo sguardo, malizioso. - Che c'è, sei gelosa?
Lei gli perfora un polmone con un dito svariate volte, per essere sicura che recepisca. - Io? Gelosa? Di te? Nei tuoi sogni, forse.
- Intanto io ho fatto colpo su una femmina bella da morire. - gongola l'elfo.
- Mai simile scelta di parole è stata più indicata, orecchie a punta - osserva distrattamente DarkShield, mentre controlla con aria schifata le condizioni del materasso.
- Che vuoi dire? - si acciglia l'altro.
- Deduco che tu non sia ferrato in materia di demonologia, dico bene? Beh, considerato che le succubi sono note per dare la morte in concomitanza con l'atto sessuale e che raramente gettano la spugna una volta scelta una vittima riassumerei la situazione con un'espressione un po' prosaica ma ciò nondimeno efficace: "adesso sono proprio cazzi tuoi".
Ferianthalas si fa cinereo. - Un momento... dare la morte? Non mi dirai che anche qui le femmine sono come dalle mie parti - geme.
- Non proprio - spiega il mago - qui sono meno sadiche e più sbrigative.
- Uh, pare che il nostro conquistatore sia finito in un bel guaio, eh? - gongola Bajyna, divertita.
Lui la fissa in cagnesco. - C'è poco da ridere, oca giuliva - ringhia - Non sono solo io ad essere in pericolo. Grazie a te saremo costretti a dormire facendo turni di guardia, come facciamo all'aperto.
- E perché? - squittisce l'elfa, sgranando gli occhioni.
- E perché? - le fa il verso Ferianthalas, con una smorfia - Perché la nobildonna, qui, non poteva fare a meno di elargire monete d'argento come fossero bruscolini. Adesso tutta la città saprà che ci sono degli stranieri ricchi e stupidi alla Fossa del Muerto e stanotte ci sarà più viavai qui che ad un concerto delle Full Armored King's Babes. Capisci cosa intendo?
Bajyna sbianca. - Oh.
- Già. Oh.
Ferianthalas sospira. - Almeno cerca di non farti vedere nuda da nessuno. Se scoprono che sei un'elfa silvana la prossima stanza che ci daranno avrà le sbarre alle finestre.
- Guarda che io non ho l'abitudine di farmi vedere nuda da chiunque - sbotta lei.
- Ah, sì? Avresti dovuto dirlo anche al fabbro che ti ha fatto quell'armatura.
- Come ti permetti? Balordo di un elfo...
DarkShield sospira, affranto. I campi di forza sono insonorizzati, ma hanno la fastidiosa abitudine di esaurire l'ossigeno a disposizione, dopo un po'.
- Signori, basta per favore. - li interrompe, dopo aver ripreso a respirare regolarmente - Decidiamo che fare prima di cena, dovremmo cercare discretamente qualche informazione sulla principessa.
- Quello posso farlo io - dice Ferianthalas - ho già adocchiato un paio di avventori interessanti. E "discretamente" è il mio secondo nome.
- Perfetto. - dice il mago - E tu Bajyna, perché non...
Lei solleva un dito e scuote il capo, grave. - Non guardare me, becchino. Io ho il mio bagno che mi attende. Chiunque si metterà tra lui e me andrà a dichiararsi a quella succube. E sapete bene che posso farvelo fare.
DarkShield deglutisce. - Era solo un'idea, comunque. - tossicchia - Vorrà dire che io esplorerò un po' i dintorni. Sarò prudente, non preoccupatevi.
- E chi si preoccupa? - fanno gli elfi, in coro, ostentando un'indifferenza comune agli elfi di qualunque colore.


CHI DEI NOSTRI EROI VOLETE SEGUIRE? 

1. Ovviamente la giovane (in termini elfici) Bajyna in bagno, per poter godere delle sue grazie senza correre il rischio di essere uccisi. O essere costretti a uccidersi.

2. Ferianthalas, che sta andando a dispensare un po' della sua sana arroganza e della sua coolness agli avventori della sala, e sperando che non incroci la succube per strada...

3. Un necromante schizzinoso in un villaggio dark, tetro e pieno di pericoli. Che mai potrebbe capitare di peggio al povero DarkShield che essere finito in una simile compagnia di eroi?

4. Mohamet Al, intento a procacciarsi il cibo dal canale di scolo dietro la locanda e ignaro di un gruppo di loschi figuri che parlottano tra loro poco lontano.

SCEGLIETE E COMMENTATE!!




"Una moneta d'argento VERA? Per quella cifra potevo offrirgli la stanza più schifosa della locanda!"

Golg il locandiere


Volete leggere la parte precedente della storia? La trovate QUI

5 commenti:

  1. Io voto per un'analisi asettica della situazione di Darkshield

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  2. io voto senza dubbi Bajyna nuda

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  3. Sono seriamente indeciso tra la 2 e la 3... x questa volta a te la scelta, ti ho ristretto il campo però :D

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  4. se posso avanzare un appunto, Ferianthalas, dovendo fare la parte del drow cattivo non credo avrebbe insultato così una femmina davanti all'oste senza insospettirlo, a meno che la cosa non sia studiata apposta per rendere la situazione più interessante facendoli scoprire... sperando in questo voto per seguire il mio PG :)

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    1. In effetti non hai tutti i torti, Rick! Ferianthalas è fuggito dal suo paese proprio per non dover più sottostare al dominio delle donne, per questo tratta male Bajyna. Uno tutto cervello come Golg non può non essersene accorto! ;)

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Leali sudditi!
I commenti alla bacheca Reale sono assolutamente liberi, ma il Re ha ordinato espressamente che, qualora il o gli imbecilli di turno dovessero affiggere commenti inutili o lesivi dell'onore della corona, essi verranno immantinente rimossi insieme alla a testa del o degli autori, che in ogni caso non sentiranno molto la mancanza di un organo che non hanno mai utilizzato.

Con velenosa franchezza,

Archibald Lecter, segretario particolare del Re