Vieccoci,
cavi amici. Come sempve il vostvo Vomualdo è giunto pev infovmavvi
sugli ultimi accadimenti viguavdo l'evoica squadva di soccovso che
nella sua vicevca è finita più fuovi stvada di un Vange Vovev.
Nella locanda di Nevonia la situazione pvecipita e i nostvi vimangono
intvappolati al suo intevno con una succube fuvibonda. Fevianthalas è
gvavemente fevito e Mohamet deve decideve in fvetta cosa fave. Avete
votato ed ecco il visultato delle vostve scelte!
dai Canti del Bardo
DarkShield
si sente afferrare per le spalle da mani abituate a fare braccio di
ferro con i gorilla e la sua concentrazione va a farsi benedire in un
battito di ciglia. Mentre Mohamet Al lo trascina ancora scalciante
nella locanda, il necromante osserva con orrore la propria barriera
svanire come nebbia nel vento. L'orda di Oscuri si riversa nella
strada come un fiume di metallo, rabbia e povertà intellettuale.
-
Che fai, sei pazzo? Quel pezzo di legno non reggerà - grida
DarkShield. Il druido richiude la porta e poggia la schiena contro di
essa, puntellandosi.
-
Tu fida di me. Io altra idea geniale.
-
Ma bene. Se la tua intelligenza fosse un decimo della tua modestia mi
sentirei tranquillo. - sospira l'altro, guardandosi intorno con il
naso arricciato in cerca della fonte di quell'odore nauseabondo che
permea l'aria. La collezione di liquami pregiati di Golg.
-
Tu aiuta elfi a difendere da donna con periodo, io occupa di tenere
fuori i bruti.
-
Donna con periodo? - domanda DarkShield, confuso.
Un
grido acuto lo fa voltare di scatto verso la scala. Ai suoi piedi
l'elfa Bajyna sta lottando con tutto le forze per impedire alla
succube di infilarle una bottiglia rotta nella faccia.
-
Non ti sopporto, maledetta puttana! Non ti sopporto! - ruggisce
Rowena con gli occhi in fiamme, ormai priva di qualunque controllo -
Nontisopportonontisopportonontisopportooooo!
DarkShield
solleva un sopracciglio sottile, basito. - Oh. Ha usato i suoi poteri
di nuovo, vero?
Alle
sue spalle risponde un sonoro barrito che fa vibrare il suo stomaco
come un sisma del sesto grado. I vetri delle finestre e quello che
rimane della collezione di liquami di Golg si sbriciolano ed
esplodono.
Il
negromante rimane interdetto per qualche secondo di fronte all'enorme
elefante seduto davanti alla porta. Il pachiderma lo fissa pieno di
aspettativa e sembra aspettarsi un commento positivo di qualche
genere sulla propria genialità.
DarkShield
sospira, scrolla le spalle e si volta sui tacchi, creando un paio di
tappi di forza per le orecchie che lo isolino dagli insistenti
barriti di protesta di Mohamet. Dietro il bancone semidistrutto il
polpo è fermo e fissa innanzi a sé con sguardo istupidito. Ai suoi
"piedi", riverso a terra in una pozza di melme di diverso
colore e annata, l'elfo nero lo saluta con un cenno della mano.
Stupidi elfi, pensa il negromante, si comportano in modo cool anche
se rischiano di morire...
In
quel momento s'ode nuovamente uno strillo e senza scomporsi
DarkShield fa un passo indietro per evitare di venir travolto da
Bajyna, che è stata lanciata dalla succube oltre il bancone.
Il
mago si volta verso la demonessa ansimante e tossicchia, imbarazzato.
-
Ehm... perdonatemi signora - dice - mi rendo conto che qualunque cosa
dirò non attraverserà la dura corteccia di odio che in questo
momento permea il vostro cervello, ma vorrei rassicurarvi del fatto
che non sono un amante del combattimento tout cour, sebbene nutra una
certa predilezione per la Morte. Posso suggerire di sederci e bere
qualcosa?
Inspirando
ed espirando come un mantice, i denti digrignati e gli occhi in
fiamme, Rowena si china e solleva la gigantesca spada del demone
ucciso da Ferianthalas, con ancora tutto il braccio attaccato.
-
Spostati - rantola - devo uccidere quella sguadrina...
La
sguadrina in questione si solleva dolorante da dietro il bancone e
subito la demonessa avvampa nuovamente d'ira.
-
Lady Bajyna, volete rimanere nascosta un altro po' dietro il bancone?
Se la succube vi vede la sua attenzione si concentra su di voi e ho
bisogno che la tenga su di me, invece. Voglio tentare un esperimento
scientifico.
Senza
farselo ripetere Bajyna sprofonda lentamente dietro i rottami del
bancone e inizia a strisciare verso Ferianthalas.
Nel
frattempo gli Oscuri si sono ammassati contro la porta e stanno
spingendo per entrare, ma anche per un intero esercito non è facile
spostare un elefante che siede a peso morto davanti all'uscio. Alcuni
stanno cercando di incunearsi nelle piccole finestre, ma essendo
l'orco l'elemento più minuto dell'esercito di Mors Tua e
considerando l'estetica ridondante e piena di spunzoni delle armature
d'ordinanza, tutto quello che riescono ad ottenere è di incastrarsi
senza rimedio nei telai, rimanendo lì a ruggire, impotenti.
-
Vieni fuori di là, maledetta ladra di uomini. Te lo do io il fascino
elfico... - sbava la succube, cercando di aggirare DarkShield.
Il
mago si frappone davanti a lei a braccia aperte, ma con una certa
eleganza, come se la stesse invitando a sedersi.
-
Su, milady, per favore. Comportiamoci civilmente. Non vorrete
rifiutare l'invito di un gentiluomo...
Quella
frase pare colpire Rowena, perché la demonessa abbassa lievemente
l'arma e sgrana gli occhi, fissando un punto lontano come se stesse
ricordando.
-
L'invito... di... di un gentiluomo?
-
Certo. Vi ho notata appena sono entrato. La figura, il portamento...
spiccate sopra ogni altra donna, qui.
Fortunatamente
la succube non sembra lucida a sufficienza per obiettare che a parte
lei e l'elfa lì dentro ci sono solo due uomini, un polpo e un
elefante (entrambi maschi, per giunta).
-
Ehi, ti ho sentito, sai? - ringhia Bajyna da dietro il bancone -
Vorresti dire che quella belva sbavante è più bella della
sottoscritta?
Nell'udire
nuovamente la voce dell'elfa, Rowena solleva la spada e ruggisce. -
Dov'è quella svergognata? Voglio sbudellarla con le mie stesse
mani...
-
No, no, no, no, no. - interviene nuovamente DarkShield con voce
suadente - Lasciate stare quelle fastidiose voci di sottofondo,
guardate me. Solo me, per favore. Avete due splendidi occhi, sapete?
Lei
lo scruta confusa, con i suoi "splendidi" occhi dilatati e
iniettati di sangue. - Beh... voi dite?
-
Mai stato più sincero. - mente lui - La vostra grazia nel maneggiare
quella mannaia mi ha colpito subito. Vogliamo sederci e bere
qualcosa? Offro io, ovviamente.
Ipnotizzata
dalla voce profonda di DarkShield, Rowena abbassa l'arma e si siede
all'unico tavolo ancora integro, aiutata dal galante mago.
-
Oste?
Golg
non si muove e continua ad obbedire all'ultimo ordine della sua
padrona.
-
OSTE? - insiste DarkShield, facendo delle smorfie abbastanza
esplicite a Ferianthalas. L'elfo nero molla una pedata a Bajyna,
seduta contro il banco tra lui e Golg. L'elfa sussulta e gli fa un
gestaccio, poi si volta verso il polpo e gli tira un tentacolo. Quando questi abbassa l'occhio su di lei e legge il labiale si volta repentinamente e si
dirige al tavolo.
-
I signori desiderano? - domanda, impeccabile.
-
Cosa desiderate, mia cara?
-
Per me un succo di zombie - sorride lei, imbarazzata - sapete
com'è... la linea...
-
La vostra linea è perfetta - dice lui, amabile. La succube sembra
scesa a più miti consigli, ma DarkShield sa che la stregoneria di
Bajyna è ancora attiva. Lo vede dal colore rosso ardente dei suoi occhi.
-
Per tutte le Tenebre - arrossisce lei, cercando di sistemarsi i
capelli - un appuntamento così all'improvviso. Sono tutta in
disordine...
-
Siete splendida, mia cara. Assolutamente... ehm... meravigliosa. Per essere viva, intendo.
L'attenzione
di lei vacilla per un istante. - Eppure io... quell'elfa... c'è qualcosa che dovrei fare... cosa
stavo... - ringhia, il brontolio sommesso del leone.
Lui
le prende una mano e la stringe, fissandola intensamente negli occhi.
- Io non ho visto che voi e la vostra bellezza, mia signora.
Null'altro.
Se
qualcuno osservasse questa scena senza sapere come ci si e arrivati
la troverebbe probabilmente comica. Un negromante e una succube in
berserk che si scambiano romanticherie, serviti da un polpo
catatonico in una locanda semi-distrutta, piena di cadaveri e feriti,
e con un'orda urlante di Oscuri che cerca di sfondare la porta
davanti alla quale siede un elefante molto soddisfatto di se stesso.
Quantomeno surreale. Soprattutto la parte in cui il negromante
rivolge parole romantiche ad un qualsivoglia essere vivente.
-
Quel mago è pazzo... - rantola Ferianthalas, cercando di mettersi a
sedere - che vuole fare? Se la situazione dovesse sfuggirgli di mano
quella potrebbe mangiarselo vivo. E se anche dovesse riuscire a
sedurla lei potrebbe baciarlo e morirebbe lo stesso. É innamorato
della Morte fino a questo punto?
Bajyna
fa spallucce e si passa simbolicamente due dita sulle labbra a mo' di
zip.
-
Oh, la situazione volge al meglio, finalmente. Non puoi parlare, eh?
- sogghigna lui, il volto contorto dal dolore.
L'elfa
socchiude le palpebre, fissandolo minacciosa.
-
Lascia perdere. La pantomima del mago sta funzionando, non so come,
ma dobbiamo trovare un modo per fuggire al più presto da qui -
sussurra l'elfo - tra poco la porta cederà sotto i colpi di quei
bastardi e quello scemo del druido verrà punzecchiato a morte. Te la
senti di rischiare e raggiungere le scale?
Lei
risponde di no con un'esplicita perifrasi gestuale.
-
Lo farei io, ma credo di avere un paio di costole rotte. - geme lui,
cercando invano di rimettersi a sedere - Mi pare di aver visto un
paio di pozioni di guarigione, tra le cose di DarkShield. O almeno
spero che lo fossero...
Lei
aggrotta le sopracciglia.
-
Hai presente, no? Quelle boccette piene di coloranti che guariscono
ogni ferita? Mi basteranno un paio di sorsi e un fegato nuovo...
Bajyna
sospira, depressa, poi si sporge appena dal bancone per osservare la
situazione. DarkShield ha fatto in modo che Rowena si sedesse dando
la schiena a quel lato della sala, perciò se si muovesse senza far
rumore e contando sul fattore "distrazione" offerto dal
mago non dovrebbe essere difficile recuperare gli oggetti dalla loro
camera. Rimane il problema della chiave. Mentre si sedeva al tavolo
la succube se l'è infilata nuovamente nella tasca del corpetto.
Dopo
aver portato loro un succo di zombie per Rowena e uno Scarique
de Fogne
del '33 per DarkShield, Golg ritorna dietro al bancone e punta il suo
unico occhio su Bajyna, in attesa di altri ordini. Lei gli fa cenno
di abbassare il testone e poi si avvicina per sussurrare qualcosa
dove immagina si trovino le orecchie. Nonostante gli sforzi per
limitare al minimo la portata del suo potere, una lieve vibrazione
attraversa l'aria e Rowena comincia nuovamente ad innervosirsi.
Il
polpo si solleva di scatto e si dirige verso il tavolo, agguantando
un piccolo menù.
-
I signori desiderano un dolce d'accompagnamento? - domanda,
avviluppando la succube nei suoi tentacoli con la scusa di mostrarle
l'elenco delle specialità di pasticceria.
-
Eh? Io... - mormora lei, confusa. DarkShield le stringe la mano e i
suoi occhi si fissano nuovamente su di lui, ipnotizzati. - No, io non
posso. I dolci fanno ingrassare e io non posso...
-
Non vorrei essere sfacciato, ma... che ne dite di dividerlo,
mia cara?
Le
parole magiche. - Dividerlo? - ripete lei, sgranando gli occhi - Come
due innamorati? Oh, siete così galante e non so neppure il vostro
nome...
-
DarkShield - dice il mago, cercando di non fissare gli occhi sul
tentacolo di Golg che ha abilmente sfilato la chiave dal corsetto
della demonessa.
-
Oh, mio caro DarkShield. Conoscervi, oggi, è stata un'insperata
fortuna - mugola lei, mentre gli occhi iniziano a rilassarsi. È
bastato alimentare un po' l'ego e l'autostima di Rowena per
contrastare gli effetti della maledizione di Bajyna, esattamente come aveva teorizzato. Peccato non
poter usare quella tecnica su vasta scala, pensa il mago,
sorseggiando un po' del suo Scarique.
Fortunatamente Gregory il pollo, all'Accademia di Magia, ne aveva
sempre una scorta sotto il letto e DarkShield ci si ubriacava ogni
sera con le altre matricole, allungandolo con il ben più innocuo
alcool etilico. Senza uno stomaco condizionato un intero bicchiere di
Scarique
liscio avrebbe potuto ucciderlo.
Rowena
inizia a bere il suo succo con la cannuccia, osservandolo ammirata
con un leggero rossore sulle gote. DarkShield sorride e le prende la
mano, facendo finta di non vedere Bajyna che si muove carponi sul
fondo della stanza, con la chiave in pugno.
Nella
testa di Rowena si stanno scontrando emozioni contrastanti. Da un
lato l'impulso omicida che la spinge a cercare l'elfa che osa
sfruttare la sua femminilità per sminuirla. Dall'altro l'attrazione
vibrante che la chiama verso quegli occhi freddi e neri che
la scrutano come se fosse un composto chimico in una provetta. Che
per un mago significa "con molta ammirazione".
Sorride.
Certo, ci vorrebbe un orchestrina migliore in quel locale. Di certo, per quanto si sforzi, quella attuale composta da orchi sferraglianti e da
quell'elefante stonato non aiuta certo a creare l'atmosfera.
...
Un momento. Elefante?
Ma cosa...
Rowena
sbatte gli occhi e si guarda intorno, stranita. Una vocina nella sua testa inizia a spiegarle cautamente che sarebbe il momento di riprendere contatto con la realtà e ricordarsi che lei in quel locale ci lavora da 13 anni.
-
Ma... DarkShield, caro... che è successo alla locanda? Perché
un'orda di Oscuri sta cercando di spostare un elefante dalla porta? E
perché Golg sta sbavando mentre fissa la parete?
Il
necromante sospira, felice. O almeno mostrando quella sorta di ghigno
contorto con cui esprime tutti i sentimenti che non rientrano nella
categoria "odio/tristezza/fastidio/depressione".
-
Finalmente siete libera - esclama - Dunque come sospettavo le donne
reagiscono con il Berserk Isterico perché la maledizione dell'elfa
acuisce ciò che avviene già nelle dinamiche maschio-femmina quando
subentra una terza femmina di bell'aspetto. La volontà del maschio
viene irretita e di contro l'atteggiamento delle donne verso
l'estranea di bell'aspetto muta in rifiuto, repulsione e infine
rabbia. È normale difesa delle prerogative d'accoppiamento
moltiplicata per mille volte, capite?
Lei
lo fissa, sbatacchiando gli occhioni.
-
Immagino di no. - sospira il mago, tornando al consueto aplomb al
retrogusto di dolorosa sopportazione - Ad ogni modo non siete più una minaccia.
Ora se volete scusarmi... ci sarebbe un battaglione di orribili mostri
che sta per fare a fettine un elefante di mia conoscenza, e sebbene
la cosa in sé non mi dia necessariamente fastidio, devo ammettere
che allo stato attuale delle cose il suddetto elefante sia l'unico
ostacolo che si frappone tra noi e una morte drammaticamente priva di senso, perciò... con permesso.
Rowena
rimane seduta ad osservare confusamente il mago che si avvicina al
pachiderma.
-
Scostati, da qui ci penso io.
L'elefante
sbatte le orecchie e solleva la proboscide come a voler dire "ma
sei stupido? Se mi sposto di un millimetro ci faranno a pezzi!"
-
Ho già eretto una barriera dietro di te, dumbo. - sospira il mago
stancamente - Aiuta gli altri a trovare una via di fuga piuttosto,
sarebbe un peccato sprecare tutta quella "saggezza" in
inutili barriti.
Mohamet
Al ritorna lentamente alla sua forma originale e si stira.
-
Peccato. Sempre trovato elefante divertente.
-
Non parlarmi. Sono sfinito... devo entrare in trance o non riuscirò
a tenerli fuori.
In
quel momento Bajyna discende le scale con i loro zaini a tracolla,
cercando di sgattaiolare contro la parete. Rowena la sente e si volta
a fissarla, ma con grande sorpresa dell'elfa non succede niente.
Niente sangue, niente violenza, niente catfighting. Solo uno sguardo
confuso e... innamorato?
Bajyna cerca DarkShield con occhi interrogativi, ma il mago è impegnato a
reggere la barriera e non può fornirle alcuna spiegazione. Come ha
potuto superare la maledizione senza uccidere la succube?
-
Ti muovi, oca giuliva? - rantola Ferianthalas, con un velo di
preoccupazione nel tono di voce - Sto cominciando a tossire sangue,
qui.
-
Arrivo, arrivo... - brontola l'elfa. Frugando nelle borse di
DarkShield trovano alcune boccette. Su una di loro c'è scritto
"Preparazione C", su un'altra "Preparazione Z" e
sulla terza "Preparazione H".
-
Ehi, DarkShield! - chiama l'elfa - Quale devo usare per guarire
questo cretino?
Ma
il negromante non risponde, ormai immerso nella trance magica da cui
trae potere. Cercare di svegliarlo significherebbe dare libero
accesso al battaglione di Oscuri che preme fuori dalla porta.
-
Per tutti gli Dei, e ora quale sarà? - geme Bajyna, nel panico.
Mohamet
si inginocchia accanto a lei e annusa le fiale. - Tutte e tre odore
pessimo... - borbotta - Sicura che c'è pozione guaritrice, tra
queste?
-
E io che ne so? Le ha viste Ferianthalas - protesta Bajyna - Allora,
elfo della malora, quale di queste ti devo somministrare?
-
... -
-
Ferianthalas? Oh, no, è svenuto! E adesso?
-
Dagli quella che ti piace di più. A me piace verde, ad esempio.
-
Sei scemo? Non si danno medicinali a caso! - sbotta lei.
-
Di cosa tu preoccupa? Se tu non fa niente lui muore comunque!
Lei
serra la mandibola, nervosa. - Maledetta saggezza druidica...
Con
quale delle tre boccette la povera Bajyna tenterà di curare
Ferianthalas dal suo improvviso attacco di Morte Imminente?
1.
Con la Preparazione C, ambrata nel colore e dall'intenso aroma di
pesce predigerito.
2.
Con la Preparazione Z, verde come uno smeraldo e dal forte retrogusto
di formaldeide. Mohamet sembra propendere per questa, ma è solo
perché gli piace il verde.
3.
Con la Preparazione H, che ha una consistenza più densa, come una
cremina, e un colore giallino come un canarino pallido.
Coraggio,
signori e signore, la vita del nostro amato Ferianthalas è nelle
vostre mani capaci (ah ah ah). Aiutate l'infermiera Bajyna nel
difficile compito di identificare un medicinale assolutamente a caso.
Vi do un indizio: le lettere sull'etichetta potrebbero avere a che
fare con l'effetto della pozione...
"Uno potrebbe pensare che essendo di origine demoniaca le succubi amino divertirsi con gli uomini e indurli al peccato, ma non è così. Quello è lavoro. in realtà spesso le succubi nascondono un animo gentile e vogliono solo essere amate. Ma badate, ragazzi... questo segnatevelo perché ci sarà nel test... badate a non far mai innamorare una succube, poiché esse si legano per la vita. Che vista la tendenza al decesso dei loro fidanzati di solito non è un periodo molto lungo..."
Da uno stralcio della lectio magistralis di Fratello Counterspell all'Accademia di Magia
La parte precedente la trovate QUI