Bentvovati, miei cavissimi essevi infeviovi! O divevsamente elfi, come amano dive i più pvogvessisti di noi! Sono Vomualdo il magico, colui che con la magia e l'ingegno può fave pvaticamente qualunque cosa che non sia levave questo simpatico difetto di pvonuncia che mi vende così amabile! All'ultima votazione avete optato pev una sovtita! Volevate un po' d'azione? Eccovela sevvita! Enjoy!
Ferianthalas
apre leggermente l'uscio e sbircia la situazione nella sala grande.
Riesce a vedere tre guardie pesantemente corazzate con le insegne
della Testa di Morto, il gonfalone di Mors Tua. Due sembrano orchi,
il terzo puzza di zolfo lontano un chilometro.
-
Ne vedo tre, ma se fuori ce ne sono altri ci saranno addosso in pochi
istanti. E io ho lasciato l'arco di sopra, in camera.
-
Vuoi usare l'arco qui dentro? - sbotta Bajyna - Hai la spada, no? Te
la porti dietro come decorazione?
Lui
s'incupisce. - Non mi piace usare la spada.
-
E come conti di fare, allora? Qui dentro c'è Miss Facili Costumi,
non posso usare il mio potere - dice, indicando Rowena.
-
È curioso sentirmi dare della femmina di facili costumi da un'elfa
nuda e volgare come te... - ringhia la succube, sdegnata.
-
Questo paese è piccolo, se la locanda è davvero circondata persino
quel babbeo del druido se ne sarà accorto, ormai. Se tentiamo una
sortita forse non se l'aspetteranno. - insiste Bajyna, ignorando i commenti salaci della demonessa.
Lui
richiude l'uscio e prende un profondo respiro. - Dimentichi ancora che la
nostra roba è di sopra. Vuoi lasciarla qui e fuggire senza provviste
e armi? Hai una vaga idea di dove siamo? - si volta, mentre il suo
volto diventa più scuro del normale, l'equivalente del rossore per la sua razza - E rimettiti i vestiti, per
favore.
Bajyna
sogghigna e lascia cadere l'asciugamano sul pavimento, poi comincia
ad infilarsi nuovamente l'armatura. - Ma come, credevo che la nudità
non potesse scalfire il tuo animo così maschio e cool.
-
Piantala di dire scemenze. E' proprio perché è maschio che lo scalfisce. E comunque non possiamo fuggire nudi...
anche se devo ammettere che sarebbe un notevole diversivo. Anzi,
facciamo così: mentre tu distrai il nemico correndo per la città
come mamma ti ha fatta io fuggirò nella direzione opposta, così
avrai dato un senso alla tua inutile esistenza.
-
Mi piace questa idea... - ansima Rowena, adorante.
Qualcuno
bussa alla porta.
-
Sei una vergogna per gli elfi neri, - lo schernisce Bajyna - un
maschio che sacrifica una femmina per salvarsi la vita.
-
Mmpf. Sarei solo un elfo nero più furbo della media. Se avessi
voluto crepare per una stupida femmina non sarei fuggito da
Undergroundia, non ti pare?
Qualcuno
bussa più insistentemente alla porta.
-
Fuggiamo insieme, mio dolce elfo tenebroso - mugola la succube - io
sono molto più seducente di questa sciacquetta e grazie al mio aiuto
potresti facilmente passare inosservato.
-
Vuoi fare silenzio, per favore? - sbotta l'elfa, seccata - Stiamo
cercando di decidere un piano d'azione, qui. Porta i tuoi feromoni e
quel grosso culo demoniaco fuori da questa stanza.
Rowena
spalanca gli occhi e si rivolge a Ferianthalas, puntando un dito
accusatore contro Bajyna.
-
Amore, vuoi davvero lasciare che questa femmina indecente mi tratti
in questo modo?
- Urgh... Io a dire il vero spero che vi eliminiate a vicenda... - borbotta
l'elfo, depresso.
-
Cos'hai detto? - ringhia Bajyna - Ripetilo se hai il coraggio.
Qualcuno
bussa di nuovo, questa volta con più violenza.
-
È occupato, maledizione! - grida Ferianthalas, esasperato - Cercatevi un altro
bagno.
-
Aprite, in nome di sua immensità! - ruggisce una voce gutturale da
fuori.
I
tre sussultano. - Le guardie! - sibila Bajyna.
-
Capperi, come sono educate, qui. Da noi avrebbero sfondato subito la
porta... - nota Ferianthalas.
-
Se avessero voluto essere educate l'avrebbero sfondata. Bussare qui è
una mancanza di rispetto. - spiega Rowena con un ansito.
-
Oh, già, dimenticavo.
In
quel momento si ode qualcosa esplodere nella sala comune e un ruggito
spaventoso risuona nell'aria. Un ruggito decisamente tigroso e familiare.
-
Adesso! - grida Ferianthalas, aprendo la porta.
Una
delle guardie è ferma davanti a lui e gli da' le spalle, impegnata a
scrutare la grossa tigre zannuta che ha sfondato la porta d'ingresso
della locanda masticando un arciere. Accanto ad essa c'è un tizio
alto e magro, impaludato in una veste nera.
Ferianthalas
estrae il pugnale dalla cintura e lo usa per disegnare un sorriso
sghembo sulla gola dell'orco, che si accascia a terra, gorgogliando.
Un campo di forza scagliato con violenza imprime l'altro orco nella parete sopra il caminetto, come decorazione permanente, mentre il
demone rimasto si guarda intorno, cercando una via di fuga. Poi, non
trovandone, sgancia una spaventosa spada seghettata dalla tracolla
sulla schiena e si mette a rotearla davanti a sé con maestria,
ruggendo.
-
Dobbiamo andare via di qui, la città è un formicaio impazzito. -
urla DarkShield, muovendosi cautamente lungo la parete d'ingresso -
Si può sapere cosa avete combinato?
-
Colpa sua - dice Ferianthalas, indicando l'elfa dietro di sé - come al solito.
Bajyna sta prendendo fiato per replicare sfondando la barriera dei decibel consentiti dalla legge nei luoghi pubblici, quando Mohamet balza con uno spaventoso
ruggito contro il demone. Questi svanisce in una vampata nera e
ricompare di fronte a Ferianthalas, con la spada
sollevata sopra la testa.
-
È a spostamento di fase! - urla DarkShield, proiettando un campo di
forza sopra la testa dell'elfo giusto un istante prima che la
gigantesca arma si abbatta sul suo cranio scoperto. La lama si blocca
con un suono assordante e Ferianthalas scatta in avanti, tenendosi
basso. Con un unico movimento sguaina la spada e disegna un arco
davanti a sé. Il demone scompare e ricompare in sbuffi di fumo nero,
parando la tempesta di colpi dell'elfo e restituendo una pioggia di
fendenti. I due combattono ad una velocità accecante, in un turbine
di acciaio e scintille in cui gli arti dei due contendenti sono a malapena visibili.
All'improvviso
il demone urla e il suo braccio destro cade a terra, la mano unghiuta
ancora stretta intorno all'elsa della spada. Mentre quello crolla
sulle ginocchia, incredulo, Ferianthalas ruota elegantemente su se stesso e con un movimento deciso gli recide la testa.
Nella
sala cade il silenzio, poi Bajyna si fa avanti, osservando l'elfo con
gli occhi sgranati e un lieve rossore sulle gote.
-
Wow. Pensavo fossi una pippa con la spada... - sussurra, con la
consueta buona educazione che gli elfi nobili riservano al resto del
mondo.
-
Ho detto che non mi piace usarla, non che non ne sono capace. -
ringhia lui in risposta, poi si guarda intorno in cerca di Don
Luciano.
Niente,
il nano sembra svanito, e con lui la possibilità di restituire quell'imbarazzante cofanetto rosa. In compenso però una lucida testa calva e
verdognola sbuca da dietro il bancone, oscillando come un budino
andato a male. L'espressione di Ferianthalas si scurisce.
-
Svelti, dobbiamo andare - dice DarkShield sbirciando fuori dalla
porta - Arrivano altre guardie. Muovetevi a recuperare le nostre
cose, io sigillerò l'ingresso della strada con un campo di forza, ma
non potrò mantenerlo in eterno.
-
Vieni, imbecille, dammi una mano - dice Bajyna iniziando a salire le
scale. Quando nota che Ferianthalas è ancora concentrato sul bancone
la giovane elfa solleva un sopracciglio. - Che c'è, vuoi farti un
goccio? Sbrigati!
L'elfo
socchiude gli occhi. - Vai avanti, io ho ordinato un'insalata di mare e mi è appena venuto un grande appetito.
Bajyna
sale le scale e raggiunge la stanza, armeggia con la maniglia, poi si
fruga disperatamente le tasche (e non chiedetemi dove le tenga,
perché nonostante le insistenze l'elfa si è rifiutata di
rivelarlo).
-
Cerchi queste, sciacquetta? - dice Rowena da un punto dietro di lei,
facendo ondeggiare languidamente le chiavi davanti al suo decolleté.
Bajyna
si volta con uno scatto e si muove verso di lei allungando una mano.
-
A-a-a - sogghigna la succube, facendo sparire le chiavi e sbattendo
le lunghe ciglia - Perché dovrei dartele? Tu non mi piaci e sei evidentemente interessata al mio uomo...
-
Dammi quelle chiavi - ringhia l'elfa.
-
Altrimenti? Che fai?
Il
polpo Golg solleva l'unico occhio sui suoi due avversari e socchiude
la palpebra.
-
Potete anche attaccarmi insieme se volete. Il risultato non cambierà,
binoculi. Mi avete già sfasciato la locanda, ringraziate i vostri
dei che sono un tipo onesto e che quindi non vi chiederò i danni.
-
Un tipo onesto? - ansima Ferianthalas emergendo da i rottami di un
tavolo in pezzi con un rivolo di sangue alla bocca - Ma se sei stato
tu a chiamare le guardie...
-
Ho fatto solo il mio dovere di bravo cittadino denunciando un
pericoloso nucleo di terroristi - replica il polpo, facendo
ondeggiare davanti a sé gli otto tentacoli armati di spada. - Non
avete speranze contro di me, ero capitano nell'ultima guerra contro
il Lato Chiaro. La mia tecnica segreta del Sushi Master non ha
eguali. Vi trasformerò in filetto di imbecille la prossima volta che sarete così sciocchi da attaccrmi. Perciò prendete le vostre cose e fuori dalla mia
locanda, prima che qualcuno si faccia male sul serio.
Ferita
e ansimante, la tigre volta il muso verso Ferianthalas. - GROWL?
L'elfo
scuote il capo, stringendo i pugni. - No, Mohamet. Per la Dea, non
permetterò che questa nullità, letteralmente senza spina dorsale,
si prenda gioco di noi e la passi liscia.
La
tigre fa spallucce. - GROWL, GROWL...- sospira, poi domanda - GROWL?
-
E io che ne so? Proviamo a prenderlo ai lati. Ha un occhio solo, non
potrà seguirci entrambi.
-
Poveri sciocchi - ride il polpo - ho un campo visivo di 180 gradi, mi
basterà guardare fisso davanti a me. Preparatevi, perché state per
assaggiare il mio terribile Takoyaki Hurricane...
Fuori
in strada si odono urla concitate e ruggiti di frustrazione. Davanti
alla porta, seduto al centro della via DarkShield è seduto nella
posizione del loto, circondato da una massiccia aura magica.
-
Volete muovervi? - grida - Cosa state combinando?
-
Resisti - gli urla Ferianthalas digrignando i denti - abbiamo un
polpo chiacchierone da sistemare, prima.
-
Non c'è tempo. Lasciate perdere quel cefalopode ipersviluppato e
muovetevi immediatamente! C'è mezzo esercito Imperiale, qua fuori!
-
Sta' zitto e fai il tuo lavoro, mago della malora. - ringhia l'elfo,
cocciuto - Ci metteremo solo un minuto...
Ferianthalas
e Mohamet aggirano il bancone da entrambi i lati, tenendosi pronti a
sfruttare qualsiasi apertura del nemico. Il polpo Golg rimane dove si
trova, l'occhio fisso davanti a sé, le "spalle" al muro e
i tentacoli che oscillano come cobra pronti a colpire.
All'improvviso
s'ode uno strillo acuto e un fracasso assordante. Bajyna e Rowena
rotolano dalle scale, avvinghiate in un titanico cat- fighting senza
esclusione di colpi. La succube sta
cercando di strangolare l'elfa con la coda, ma Bajyna sembra molto
più agile ed elastica di lei e pare stia avendo la meglio nella
lotta a terra. In pratica un groviglio di braccia, cosce e code e capelli tirati.
-
Dammi quelle chiavi, sgualdrina! - rantola, cercando di raggiungere
la mano chiusa a pugno della demonessa.
-
No! Non ti lascerò andare via con il mio amore...
Ferianthalas
e Mohamet spostano lo sguardo sul polpo e colgono l'involontario
movimento della pupilla del loro avversario. Umanoide o no, vedere
due donne che lottano sul pavimento fa sempre un certo effetto.
-
Ora!
I
due lo attaccano contemporaneamente e Golg reagisce con una frazione
di ritardo. Ferianthalas schiva un fendente e recide di netto due
tentacoli con un solo colpo, mentre Mohamet azzanna la testa viscida
del taverniere traditore.
-
GRowl... - uggiola, schifato.
-
Non mi importa se è gommoso, usa quelle mascelle, maledizione -
grida l'elfo, cercando di tagliare le altre braccia che si agitano
come le pale di un frullatore. Una spada ferisce il druido al fianco,
costringendolo a mollare la presa.
-
Per la Dea, anche come tigre sei inutile... - rantola l'elfo. Un
tentacolo si schianta sul suo volto, proiettandolo contro lo scaffale
dei liquami ad alta gradazione alcolica. I vetri vanno in mille pezzi
e Ferianthalas ricade sul pavimento sotto una pioggia di schifezze di
dubbia natura.
-
Bastardi! - grida Golg, con l'occhio iniettato di sangue - La mia
collezione di liquami pregiati! Ve la farò pagare...
-
Nessun... problema... - rantola l'elfo, ferito - ... fammi sapere... quanto
ti devo.
Golg
si lancia su di lui strillando e agitando le braccia rimaste. So che a voi lettori può sembrare una scena ridicola, ma vi assicuro che non potete neppure immaginare il
terrore che può incutere un polpo ciclope infuriato che si lancia
all'attacco strisciando sul pavimento.
Duramente
colpito, Ferianthalas cerca di risollevarsi, ma i muscoli sembrano
non volergli obbedire, la vista gli si è annebbiata e gli manca il fiato a causa del contraccolpo. Quattro spade si sollevano all'unisono, pronte
a bere il sangue del nemico.
-
Fermo! - un grido squarcia l'aria e rimbomba nella testa di tutti i
maschi presenti. Il polpo s'immobilizza e sgrana l'occhio, incapace
di disobbedire al proprio, tirannico cromosoma Y.
Ferianthalas impallidisce e scocca un'occhiata a Bajyna, ancora avvinghiata alla succube. L'elfa lo
guarda con espressione impaurita. Sotto di lei Rowena ringhia e
digrigna i denti, gli occhi incendiati da un rosso furore omicida. Il
petto si alza e si abbassa come un mantice, i muscoli si gonfiano e
si tendono. Di nuovo quel terribile effetto collaterale. Di nuovo il Berserk Isterico.
-
Pessima mossa, oca giuliva... - mormora l'elfo, sfinito - ... pessima
mossa.
-
Tu... puttana! - ruggisce la succube liberandosi con forza inaudita
dalla stretta dell'elfa e scagliandola violentemente contro le scale.
Decisamente le donne reagiscono sempre molto male ai poteri di
controllo di Bajyna.
Seppur
ferito, Mohamet è ritornato rapidamente alla sua forma umana e ha raggiunto la porta in preda ad un allarmante senso d'inquietudine. In fondo al vicolo un'orda di Oscuri
ruggisce e picchia furiosamente contro il campo di forza di
DarkShield. Il mago sembra esausto, Ferianthalas è fuori
combattimento e Bajyna ha inavvertitamente risvegliato l'odio
naturale che tutte le femmine provano l'una per l'altra, moltiplicandolo per mille e scatenando una belva inarrestabile.
Che
mai potrà fare un druido malmesso che, a quanto pare, nelle giungle meridionali ha
fama di essere una specie di saggio?
1.
La saggezza non si discute, se la situazione è disperata si scappa.
Punto. Qualunque animale sano di mente lo farebbe. Se poi i suoi compagni saranno ancora vivi alla fine di questa brutta giornata potrà sempre cercare di liberarli usando i suoi poteri.
2. Trasformarsi in una zanzara potrebbe essere un'idea. Potrebbe volare di sopra, infilarsi nella toppa della porta, recuperare l'equipaggiamento e anche quelle due pozioni guaritrici stantie che aveva DarkShield da qualche parte. Ferianthalas sembra aver bisogno di cure. E di un arco...
3. Una cosa alla volta. Prima l'isterica, poi l'orda di Oscuri, in ordine di pericolosità. Con uno scatto Mohamet agguanta DarkShield, lo trascina dentro e poi sigilla la porta, sdraiandocisi contro in forma d'elefante. Non ridete, è un ottima idea!
"Quando avrò finito di studiare la Vera Morte mi dedicherò all'analisi di un altro fenomeno altrettanto raro ed ineffabile."
- Ad esempio?
- L'amicizia tra donne.
- Mpf. Buona fortuna, allora..."
ahahah meravilllllioso!
RispondiEliminasempre sottile, sempre ironico, bel flash forward.
ma il cat fighting e il takoyaki hurricane sono il top!
:-)
me medesimo, ovvero mohamet al, vuole fare l'elefante!!!!!!! *0*////
Ahahaha! E' proprio destino che il tuo personaggio se ne esca con idee del genere! ;)
Eliminaahahahah, adoro il pezzo "ho detto che non mi piace usare la spada, non che non so farlo!" buahahahaha, fantastico.... bello ed epico il tutto!!! naturalmente voto 3, dopo il capodoglio voglio l'elefante, in pieno stile Magse "il folle" :D
RispondiEliminaBellissimo, un + al Berserk Isterico.
RispondiEliminaMi unisco alla folla e voto 3!
FFFFFANTASTICO!! Mhuahahahahhahahaha
RispondiEliminaIo dico 2! :D