martedì 3 settembre 2013

Patricia McKillip, La Città di Luce e d'Ombra: la Recensione della Sfera


Salute a tutti, carissimi concittadini!
E' con insolito entusiasmo che mi accingo a presentarvi una nuova, eccezionale collaboratrice del Bardo Doloroso. Direttamente dal blog (qualsiasi cosa sia) Animula Solivaga, la maghetta fai-da-te che laggiù scrive con lo pseudonimo di Clara, ci delizierà con favolose recensioni letterarie! 
Con piglio umoristico, geniale e poetico alla Terry Pratchett, Clara ci narrerà le avventure dell'auto-proclamatasi strega Amelia e della sua piccola ma determinata congrega, che sfideranno l'Inquisizione di Thorm per fare arrivare a noi gente di cultura (ah ah ah) scampoli della letteratura dell'Altrove.
Dove quello sbruffone microcefalo del Bardo abbia trovato questa scrittrice solo gli dèi possono saperlo, ma quantomeno mi rallegra il fatto che ora il livello di codesta bacheca si sia lievemente alzato. Gli interventi di Clara e PM impreziosiranno certamente il Bardo Doloroso, ma vi avverto: per controbilanciare l'apporto negativo del Bardo in sé ci vorrà uno sforzo notevole, perciò vi auguro buona fortuna. E naturalmente un solenne benvenuto ufficiale a Clara, a cui vanno i ringraziamenti del Re e della Corte tutta.
L'introduzione che segue era un "a parte" della recensione vera e propria, ma abbiamo deciso di pubblicarla insieme al resto, perché è troppo bella!
Gustatevi dunque la prima storia della Congrega Oscura di Toadstone (con annessa recensione del libro "La Città di Luce e d Ombra, di Patricia McKillip) e vedete di commentare come si deve  e in abbondanza nello spazio sottostante. Vi ricordo che stiamo cercando "volontari" da spedire in pasto ai nani in prima linea. Poi non dite che non vi avevo avvertito.

Come sempre prossimo all'ulcera perforante, vostro gastritico

Archibald Lecter, Segretario Particolare del Re

di Clara

INTRODUZIONE

Amelia (sedici anni, capelli neri, occhi grigi, lentiggini) è un'apprendista strega, o almeno così sostiene. Le sue idee sulla stregoneria derivano principalmente da libri, leggende, e dai seminari organizzati dalla chiesa di Thorm per tenere lontane le innocenti fanciulle dalle tentazioni delle tenebre. Gli appassionati sermoni tenuti in queste occasioni spingono in genere metà delle frequentanti a tentare la via della magia nera.
E' la fondatrice e capo della Congrega Oscura di Toadstone,un minuscolo ed inutile paesino alla periferia del regno di Centria. Il paese in questione è costituito da dieci fattorie, un'officina, una taverna che in realtà è solo una cantina con qualche panca, una chiesa dove occasionalmente qualche chierico girovago tiene una celebrazione, indipendentemente dalla religione di appartenenza (come insegna la saggezza degli anziani: "Se esiste, meglio tenercelo buono. Se non esiste, almeno abbiamo qualcosa da fare la domenica mattina"), ed una pietra a forma di rospo da cui prende il nome.
La Congrega Oscura di Toadstone è composta da Amelia (Strega Fondatrice e Custode del Lib... ehm, dell'Opuscolo delle Ombre, distribuito gratuitamente dai cavalieri di Thorm), Agatha (Strega Anziana e Custode delle Vesti sacre, che assomigliano stranamente agli stracci di sua nonna), e Petronilla (Strega Novizia, ammessa in prova grazie alla sua padronanza della formula magica "Amelia, se non mi lasci venire lo dico alla maaaammmaaa!").
Le ragazze hanno concluso che gran parte dei rituali riportati nel libello sono fuori dalla loro portata, o fisicamente impossibili, per cui per lungo tempo si sono limitate a pozioni a base di erbe dalla dubbia efficacia, ed a formule magiche inventate sul momento.
Recentemente, però, Amelia è riuscita a procurarsi, alla fiera del paese vicino, un autentica sfera magica. No, non importa che fosse gettata a terra tra l'esposizione delle mucche più belle della regione e lo stand delle frittelle. La giovane strega l'ha nascosta e portato a casa, ed ora, con la collaborazione delle sue consorelle, il futuro non avrà più segreti per lei!
O no? Dopotutto, ci sarà un motivo se quella sfera è stata gettata via...




DI CONGREGHE, SFERE DI CRISTALLO E BISCOTTI AL BURRO
ovvero:
La difficile arte della stregoneria fai-da-te

La luna piena risplendeva tra le stelle di diamante, gettando il suo manto argentato sulla radura segreta custodita nel cuore della foresta. I tronchi svettavano sotto arabeschi di rami e foglie, silenti guardiani del rito oscuro che si stava svolgendo.
In realtà non era proprio così. La luna era circa a tre quarti, e gettava un pallore cadaverico sugli spelacchiati ciuffi d'erba dello spiazzo. Gli alberi, più che svettare, faticavano a rimanere dritti sotto il peso delle pere non ancora mature. Ed il rito oscuro non si stava affatto svolgendo, con grande fastidio della Strega Anziana della Congrega Oscura di Toadstone.
- Petronilla, smetti di mangiare le offerte ai Poteri Tenebrosi dell'Aldilà! Agatha, perché ti sei tolta il cappello?-
- Ma Amelia, il sacchetto della polvere d'ossa si è aperto mentre camminavamo, ed ora mi prude tutta la testa.- si lamentò la seconda Strega Anziana, grattandosi furiosamente i capelli castani ed indicando con il mento il sacchetto abbandonato a terra, accanto al Mefitico Calderone, che che odorava ancora di minestrina nonostante le decine di simboli magici incisi su di esso con paziente impegno.
- Hai idea di quanto sia stato faticoso portar via le ossa dall'arrosto di domenica?-, la rimproverò la prima strega, rivolgendole un gesto minaccioso con la bacchetta che aveva recuperato da terra pochi minuti prima, al posto di quella (la quinta quel mese) che il cane le aveva rubato.
Dopodiché Amelia, capo della Congrega, si erse in tutto il suo metro e cinquanta circa di altezza e si rivolse alla Strega Novizia dalla bocca sporca di briciole.
- E con cosa lo facciamo adesso il rito, eh? E poi mamma dice di non fare spuntini fuori pasto!-
- Mamma dice anche che non bisogna uscire di notte.-, ribatté la bambina dai capelli scuri, leccandosi le labbra con aria di sfida:- E poi nessuno dei predicatori ha mai detto che i demoni mangiano biscotti al burro.-
- In effetti avrebbe anche ragione.- sussurrò Agatha.
L'aspirante strega si lasciò cadere a terra, con un sospiro, e si strinse la testa tra le mani, affondando le dita tra i capelli neri e crespi. Secondo i sermoni che aveva ascoltato al Seminario di Difesa dalla Corruzione per Giovani Fedeli di Thorm, le streghe avrebbero dovuto avere poteri terrificanti. Non avrebbero dovuto avere offerte la cui assenza a colazione sarebbe stata attribuita al gatto o una sorellina che minacciava di spifferare tutto alla madre.
Con un rinnovato scintillio di determinazione nello sguardo, Amelia raddrizzò la testa e fissò le sue sottoposte, sibilando:- D'accordo. Volete vedere qualcosa di davvero straordinario?-
Frugò per qualche secondo nella Custodia dei Tesori della Congrega, promossa dopo anni di servizio come sacco delle patate, e ne estrasse un oggetto rotondo. Agatha soffocò un'esclamazione.
- Quella è una sfera di cristallo?-
- Certo che sì!- ribatté l'altra, con espressione di sufficienza:- C'è anche scritto sotto. "Sfera dell'Altrove, proprietà di chi la vuole". E ora è mia.-
- Dove l'hai presa?-
- Alla fiera.- tagliò corto l'altra, omettendo di specificare che l'aveva raccolta in mezzo ad un cumulo di cianfrusaglie abbandonate tra il premio "La mucca più bella" ed il chiosco delle frittelle.
- E che cosa può fare?- intervenne Petronilla con uno sbadiglio sonoro.
- Adesso lo vedremo.- replicò la sorella maggiore, lanciandole uno sguardo seccato.
La Congrega si riunì intorno al globo rotondo. La sua superficie liscia e perlacea era solcata da sottili striature argentate, che si attorcigliavano in eleganti spirali. Amelia fece un sospiro profondo e posò le mani sul bordo della sfera, recitando parole arcane:
- Oh magica Sfera dell'Altrove, in nome delle tenebre, della foresta e della luna, io invoco il tuo potere. Rivela a noi streghe, figlie della notte, i segreti fili del Destino e dell'Universo...-
- Chiedile chi sposerai!- suggerì subito Agatha, ma non ottenne risposta. La ragazza castana sollevò lo sguardo sull'altra, e rimase sconvolta nel vedere Amelia con gli occhi sbarrati e la bocca socchiusa, lo sguardo fisso nelle profondità della sfera, il corpo immobile come una statua.
Petronilla toccò la sorella, arricciò il naso, poi esclamò eccitata:- Forte! E' meglio di quella volta che ha bevuto la pozione per la metamorfosi ed ha vomitato!-

- Amelia? Amelia! Dimmi che sei ancora viva!-
- Sono ancora viva.- confermò diligentemente lei, aprendo gli occhi e tirandosi a sedere.
- Cosa ti è successo? Continuavi a fissare quella sfera, e non riuscivamo a togliertela di mano. Sei rimasta così per un'ora, e Petronilla si è addormentata nella Custodia dei Tesori.-
- Un'ora? Mi sembra che sia passato molto più tempo.- borbottò Amelia massaggiandosi le gambe intorpidite:- Ho letto un libro.-
- Un libro? In che senso?- domandò prudentemente Agatha, esaminando l'amica in cerca di qualche traccia di uno scherzo. O forse aveva battuto la testa quando era caduta distesa sul prato.
L'altra ragazza insistette, con gli occhi improvvisamente scintillanti:- Te lo giuro, un momento prima ero qui nella radura, ed un attimo dopo... puff! Stavo leggendo un libro nella mia testa!-
- Che libro era?-
- Una storia di magia, ed era semplicemente fantastica! Si intitolava "La città di luce e d'ombra", ed era scritto da una donna che si chiamava... uhm... Patricia. Patricia McKillip. E sulla copertina c'era scritto che aveva vinto il World Fantasy Award, qualsiasi cosa sia.-
Agatha aggrottò la fronte:- Aspetta... una donna? Era una strega?-
- Non lo so, ma c'era una maga nella storia. Ed un principe. Ed una ragazza che in realtà era una bambola di cera, ed un'altra che...- Amelia fece un respiro profondo e ricominciò da capo.
- Dunque, la storia inizia con la morte del Principe, il governante del regno di Ombria. Sua zia, Domina Pearl, o come la chiamano tutti la Perla Nera, prende il potere, perché l'erede al trono, Kiel, è ancora un bambino, mentre il nipote illegittimo del Principe, l'unico altro che potrebbe reclamare il potere, è un'artista interessato solo a dipingere. La Perla Nera si impossessa della città e caccia via Lydea, l'ultima concubina del defunto sovrano.-
- Che cosa è una concubina?- intervenne candidamente Petronilla, strofinandosi gli occhi appena aperti e trascinandosi verso le altre due.
Amelia rimase spiazzata per un attimo:- Ehm, una concubina è... uhm... te lo spiego dopo. Comunque, si scopre che c'è una maga che vive nella città d'ombra che sta sotto la città di luce che tutti conoscono, una maga antichissima e potente di nome Faey. Con lei vive la sua misteriosa apprendista Mag, che un giorno sale nel mondo di sopra ed incontra Ducon.-
- Si innamora?- la interruppe subito Agatha, in un impeto di romanticismo.
- In effetti sì, e per questo vuole aiutarlo a sopravvivere alle trame della Perla, decisa ad eliminare qualsiasi opposizione. Ducon, Mag e Lydea decidono di salvare il piccolo Kiel ed il suo regno e di lottare contro il potere di Domina, e...-
- E ci riescono?- tagliò corto Petronilla.
- Non te lo dico.-
- Ma... ma...- protestò flebilmente Agatha.
- Comunque i personaggi sono splendidi. Hanno le proprie personalità, i propri difetti, hanno paure, incertezze e rammarichi. Mag è alla ricerca del significato delle proprie emozioni, e della propria identità. Ducon cerca la verità sul suo passato, è ossessionato dalla bellezza nascosta di Ombria, ed è posto di fronte a scelte difficili, tra il suo quieto vivere e la lotta per ciò che è giusto. E Lydea è una ragazza del popolo, priva di potere, ma decisa a difendere il bambino a cui si è affezionata. Anche Faey è un personaggio affascinante, indecifrabile ed avvolta nei segreti, e così Domina, l'antagonista senza età. L'ambientazione è intrigante, una città enigmatica colma di angoli nascosti, ed è descritta in modo raffinato e quasi poetico, a tratti volutamente surreale.-
Petronilla sbuffò:- Ecco, adesso hai ricominciato ad usare i paroloni solo perché tu sei andata a quei seminari ed io no. E tu avresti letto tutta questa roba dentro una sfera di cristallo?-
- Sì! Ed è stato meraviglioso...- sospirò Amelia, lasciandosi ricadere a terra, lo sguardo che vagava sul cielo stellato.
- Per me ti sei inventata tutto.- la accusò la sorella, sbadigliando ancora:- Io non ho visto niente. Ed ora voglio andare a letto, quindi meglio se mi riporti a casa.-
Così, la riunione notturna della Congrega Oscura di Toadstone ebbe termine. Mentre camminavano tra gli alberi, Amelia riprese in mano la sfera: fredda, liscia ed opaca come prima. Con uno sbuffo, stabilì:- Non mi sono inventata niente. Però non penso che quel libro fosse il futuro... forse è una sfera difettosa.-
- Spiegherebbe perché c'è scritto "proprietà di chi la vuole".- convenne Agatha, barcollando sotto il voluminoso sacco dei loro strumenti magici.
- C'è un solo modo per scoprirlo.- affermò con certezza il capo della congrega, gli occhi luccicanti di eccitata determinazione:- Faremo un altro rito! Ci impadroniremo di questa tecnica magica, e costringeremo la sfera a rivelarci i segreti delle streghe! E finalmente saremo un'autentica Congrega, e non dovremo più usare biscotti come sacrifici, e farò un incantesimo del silenzio a Petronilla, ed avrò un demone familiare che darà da mangiare alle galline al mio posto, e...-
Agatha sentì un brivido scorrerle lungo la schiena. Qualcosa le diceva che quella storia era appena cominciata.

Il responso della sfera:
Titolo: La città di luce e d'ombra
Autore: Patricia McKillip
Anno: 2003

Consigliato a: chiunque apprezzi il fantasy classico e la magia dei luoghi immaginari ben descritti.

Il Mefitico Calderone: ogni somiglianza con il pentolone della zuppa è puramente casuale


Se volete seguire Clara e il suo blog, usate questo magico collegamento!
Animula Solivaga
(seguitelo, ne vale la pena!)

4 commenti:

  1. Benvenuta Clara, in bocca al lupo... delle fiabe!
    Ginevra

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  2. Benvenuta Clara, e complimenti perchè è proprio divertente leggere recensioni di libri "narrate" in questo modo. a presto
    Ferianthalas

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  3. Grazie a tutti per il benvenuto, scusate il ritardo! ^_^

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Con velenosa franchezza,

Archibald Lecter, segretario particolare del Re