Ebbene, come promesso eccovi la seconda parte, maleodorante plebaglia. Da questo momento in avanti potrete scegliere l'andamento della storia votando il prosieguo che più v'aggrada. Gioitene, ché è più di quanto gente come voi si meriti.
Leggete e scoprite i particolari pruriginosi della vita privata di un uomo come Brave e condivideteli su Facebook. Ma non dite che ve l'ho suggerito io. Insisto nel sostenere che simili memorie non dovrebbero essere visionate da un terzetto di minorenni, ma come sempre il mio parere conta meno del due di picche, in questo Regno.
Scherzo ovviamente. Il mio parere è SEMPRE vincolante. Soprattutto per quanto riguarda la permanenza della vostra inutile zucca sulle vostre spalle. Perciò leggete e commentate, fiduciosi che la scure del boia, per questa volta almeno, eviterà di accanirsi su di voi.
Forse.
E ora vi saluto con l'immensa gioia che solo l'allontanarmi dalla vostra brutta faccia sa darmi. Vostro immarcescibile,
Archibald Lecter, Segretario Particolare del Re
di Clara
CAPITOLO
2
- Ci
siamo! La sfera si è riattivata!- esclamò Amelia soddisfatta,
indicando il globo di cristallo che aveva ricominciato a risplendere,
mostrando un lungo corridoio di pietra avvolto nell'oscurità. I
rimanenti due terzi della Congrega Oscura di Toadstone smisero di
sgranocchiare biscotti e si sdraiarono a pancia in giù, pronte a
godersi lo spettacolo.
- Spero
che sia una storia romantica.-
- Io
spero che ci sia un grosso mostro spaventoso. Tipo quelli che Amelia
non sa evocare.-
-
Silenzio e guardate!-
La Torre dell'Oscuro
Asatroewtyt, come molti altri luoghi impregnati di energia malvagia
(ed a volerlo ammettere anche molti non particolarmente malvagi ma
comunque isolati in mezzo ad una foresta e privi di sistemi di
riscaldamento magici o normali) era fredda, umida, piena di spifferi,
e sgradevolmente odorante di muffa. Era anche molto più grande di
quanto apparisse all'esterno, e priva di qualsiasi punto che potesse
servire per orientarsi nel groviglio di corridoi scarsamente
illuminati.
- E' proprio una fortuna
che qualcuno qui sappia usare una bussola magica. Come pensavi di
cavartela, altrimenti?- domandò distrattamente Dulcina, mentre i
loro passi risuonavano tra le pareti spoglie (a parte l'occasionale
macchia di sangue, compresa nel pacchetto standard Torre Oscura
insieme alle ragnatele, alla sala delle torture, ed al passaggio
segreto dietro la libreria).
Storm Brave alzò le
spalle:- La procedura tradizionale prevede di vagare fino ad
incontrare uno degli scagnozzi del malvagio signore della torre, e
poi minacciarlo di morte per farsi rivelare la strada fino alla sala
del tesoro...-
- Ah, ecco.- commentò
lei con una smorfia, abbassando lo sguardo sull'ago luminoso che
aveva iniziato a girare vorticosamente su se stesso nello specchietto
circolare che teneva in mano.
- Ma io preferisco
prendere un passaggio segreto che conduca direttamente lì.-
La maga si voltò con una
domanda sulla punta della lingua e vide che il cavaliere si era
fermato. Aveva ancora una mano posata su una pietra premuta verso
l'interno del muro, e con l'altra sollevava una torcia, illuminando
l'interno di un ingresso che un momento prima non era lì.
Dulcina balbettò:- Come
facevi a sapere che avrebbe funzionato?-
- C'è un graffito sulla
pietra che dice "sala del tesoro" in lingua goblin.- spiegò
Storm:- Questo posto è stato usato come avamposto da una squadra di
Mors Tua, ed io sono qui proprio per controllare che non abbiamo
lasciato qualcosa di pericoloso.-
- Intendi, più
pericoloso di una torre oscura con un portale per una dimensione
infera?-
- Oh, quello è lì da
secoli. Gli abitanti del villaggio vicino hanno addirittura inviato
una petizione per inserirlo tra i beni culturali del regno.-
- E perché?- chiese lei,
spiazzata.
- Pare che siano previsti
dei finanziamenti, ma nessuno li ha mai visti. Comunque, presumo che
il libro che stai cercando si trovi da qualche parte là sotto.
Vogliamo procedere?-
Alla doppia luce
tremolante della torcia di Storm e del bastone magico di Dulcina, i
due compagni d'avventura iniziarono a scendere la stretta scala a
chiocciola che si inoltrava nelle viscere della torre, ciascuno
immerso nei propri pensieri. La maga si stava ancora riprendendo
dalla sorpresa per la soluzione intelligente che l'altro aveva appena
trovato, proprio quando lei lo stava classificando definitivamente
come uno dei tanti scimmioni muscolosi che pattugliavano le vie della
capitale e cercavano di attaccare bottone nelle osterie, millantando
imprese eroiche. Ora che stava all'Accademia il problema non
sussisteva (almeno, non quello degli scimmioni muscolosi: i maghi più
giovani avevano strategie diverse, ma ugualmente fallimentari, per
attaccare bottone parlando dell'ultimo straordinario incantesimo che
avevano scoperto), ma aveva lavorato per un po' come cameriera. La
politica dell'orfanotrofio delle Pie Sorelle di Thorm in cui era
cresciuta prevedeva che i fanciulli imparassero a guadagnarsi il pane
il prima possibile, oppure la nobile arte del digiuno, e quasi tutti
sceglievano la prima strada.
Nel frattempo, Storm
stava riflettendo sul fatto che lasciare cavallerescamente la
precedenza alla giovane appena conosciuta poteva non essere stata la
mossa migliore. Innanzitutto perché c'era sempre la possibilità che
il loro passaggio attivasse una trappola letale, e poi perché da
quella posizione non poteva fare a meno di percepire i propri occhi
scivolare lontani dall'oscurità che avrebbero dovuto scrutare alla
ricerca di qualche pericolo, e vicini alle curve rivelate dalla veste
scura.
- Sai,
Amelia, forse se cucissimo un po' meglio le nostre vesti scure
riusciremmo ad evocare qualcosa. Anche se ci vorrebbe un po' di
imbottitura.-, commentò sottovoce Agatha.
Amelia
sbuffò sonoramente:- Non posso crederci! Agatha, noi siamo streghe
serie. Ed in ogni caso non credo che vorresti sposare una presenza
maligna, no?-
- Non
sarebbe un matrimonio molto stabile, temo. Anche se mia cugina è
stata alla Capitale una volta, ed ha detto che ci sono tutti questi
libri in cui in realtà le creature delle tenebre...-
La sfera
iniziò a sfrigolare in modo preoccupante, ed Amelia si affrettò a
tappare la bocca di Agatha soffocando la sua voce in un mugolio di
protesta.
- Vedi?-
sibilò:- La magia si ribella alla blasfemia che stavi per
pronunciare! Taci e guarda la scena.-
Storm Brave e Dulcina
stavano ormai scendendo da un paio di minuti, quando il guerriero,
fulmineo, afferrò per la vita la maga e la tirò indietro una
frazione di secondo prima che gli scalini sotto di lei franassero di
colpo. Con il fiato mozzato, lei si trovò appoggiata al pettorale
metallico. Passarono un paio di secondi.
- Storm, puoi mollarmi
ora.-
- Oh, certo.- acconsentì
il cavaliere, sciogliendo con una certa riluttanza l'abbraccio. Una
parte di lui era spiazzata dall'atteggiamento della donna, che
avrebbe dovuto abbandonarsi palpitante tra le sue braccia, come
succedeva sempre nei racconti dei suoi colleghi più anziani. L'altra
parte era sollevata che non fosse così, perché, per quanto se lo
fosse chiesto, non era molto interessato a scoprire come fosse
possibile combattere con una persona avvinghiata addosso.
Dal buco apertosi di
fronte a loro saliva un riverbero rossastro, e quando Storm si chinò
ad ispezionarlo meglio scorse una sala illuminata da file di bracieri
accesi. Alla luce calda del fuoco, si vedevano anche i cumuli d'ossa
sparse sul pavimento scuro, ed il piedistallo che sosteneva un
voluminoso tomo dalla copertina di cuoio rosso coperta di intricate
rune.
-
Scommetto che quello è il libro che Dulcina sta cercando.- affermò
Amelia, roteando gli occhi:- E siamo proprio sicuri che stavolta la
sfera ci stia mostrando una storia vera? Mi pare un po' troppo...
come è la parola per definire una trama già sentita mille volte?-
-
Successo sicuro?- ipotizzò Agatha.
-
Ricordi del nonno quando si dimentica di prendere le erbe
medicinali?- contribuì Petronilla.
Amelia
fece una smorfia:- No, non penso. Mi verrà in mente.-
Dulcina si raddrizzò,
con gli occhi che brillavano di determinazione.
- Questo buco si è
aperto al momento giusto. Devo scendere là sotto e recuperare il
libro.-
- Ma cosa c'è di così
importante? Un incantesimo perduto?-, volle sapere Storm.
Lei guardò da un'altra
parte:- Non ho tempo per spiegartelo. Allora, ho un incantesimo di
divinazione che dovrebbe funzionare.-
Il cavaliere fece una
smorfia scettica:- Non userei troppa magia in questa torre, non si sa
mai cosa potrebbe avvertirla. Non è molto alto, potremmo
semplicemente saltare.-
- E sfracellarci al
suolo?-
- Vado per primo e ti
prendo al volo.-
Dulcina esitò,
incerta...
- Come è
possibile che abbiamo di nuovo superato quel maledetto limite di
visualizzazione? Non ho mai sentito parlare di una sfera magica così
irritante!-
-
Amelia, stai diventando isterica.- notò Agatha preoccupata. Poi
sospirò di delusione:- Credo che per stanotte dovremmo fermarci qui.
Peccato, mi chiedo che cosa abbia scelto Dulcina...-
- Io
opterei per la levitazione.- intervenne Petronilla in tono pratico:-
Così magari scopriamo l'incantesimo e lo utilizziamo per andare a
prendere l'acqua al pozzo dietro casa.-
Agatha
obiettò:- Però Storm Brave ha ragione, potrebbero attirare
l'attenzione di qualcosa di malvagio. Meglio essere prudenti.
Inoltre, se saltano Dulcina gli finisce di nuovo in braccio, e se
fossi in lei non mi dispiacerebbe.-
Amelia
si portò una mano alla fronte in un gesto melodrammatico:- Agatha,
sei un'inguaribile romantica. E' più facile che la maga lo picchi
per atteggiamenti importuni. In ogni caso, lo scopriremo un'altra
volta... se questa sfera funziona.-
La
Congrega Oscura di Toadstone lo scoprirà un'altra volta, ma saranno
i lettori del blog a deciderlo, perché da questo capitolo potrete
votare il proseguimento della storia!
1. Se
c'è un incantesimo così comodo, tanto vale usarlo. Sicuramente non
può succedere niente di male per un semplice pizzico di magia,
giusto? E se anche succedesse, c'è un eroico cavaliere a
disposizione per distrarre l'eventuale mostro mentre Dulcina recupera
il libro.
2.
Storm ha ragione, meglio non rischiare. Tanto deve saltare prima lui.
E poi Dulcina è una ragazza atletica ed allenata, gli può
dimostrare una volta per tutte che non ha bisogno di essere
sostenuta.
Come
procederà l'avventura? Riusciranno l'intrepido Storm Brave e la maga
Dulcina a compiere la loro missione, o qualche ostacolo
insormontabile comparirà di fronte a loro? Ma soprattutto,
riusciranno Amelia, Agatha e Petronilla a scoprirlo prima che la
sfera raggiunga questo arcano limite di visualizzazione? Lo saprete
presto...
VOTATE!!
Storm: Ma insomma, si può sapere com'è fatto questo libro? Se lo sapessi sarebbe più facile trovarlo, no?
Dulcina: Come vuoi che sia fatto? E' un normale libro. Innocuo.
Se volete andare alla precedente puntata (la prima) cliccate QUI e già che ci siete andate a visitare il Blog di Clara, ANIMULA SOLIVAGA! Grazie!
Dunque, io sosterrò gli sforzi del povero Brave per mettersi in mostra con la bella Dulcina. Sono sicuro che sarà divertente! Scelgo la 2!
RispondiEliminaIo dico che un pizzico di magia non fa mai male, quindi dico 1 :P
RispondiEliminaAnche io sono per l'azione maschia e ignorante, voto 2!
RispondiEliminaVoto la 2, ma che ci fa Mors Tua (il mio mito) nella storia del segreto della sfera?
EliminaBisognerebbe chiederlo a Clara, ma è meglio non porsi certe domande. Mors Tua è dappertutto. Potrebbe essere anche dietro di me, in questo momento. Ma in fondo non credo sia possibile. Se così fosse mi avrebbe già afferrato la testa e l'avrebbe sbattuta ripetutamente sulla tastiejbfpgkdfovkpdfl mbdlkmbldkm vldkvdlkgbmldkgbmklmloplpplpòòòòò
Eliminap.s: lo so, è una battuta vecchia, ma mi fa un sacco ridere -_-'
Concordo con Michele, ammesso che sia sopravvissuto al trauma cranico. Mors Tua è dappertutto U_U Il Signore Oscuro ufficiale non poteva certo lasciare che una banale torre oscura gli togliesse la scena!
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