lunedì 14 ottobre 2013

Il Segreto della Sfera: Capitolo 2! VIA ALLE VOTAZIONI!



Ebbene, come promesso eccovi la seconda parte, maleodorante plebaglia. Da questo momento in avanti potrete scegliere l'andamento della storia votando il prosieguo che più v'aggrada. Gioitene, ché è più di quanto gente come voi si meriti. 
Leggete e scoprite i particolari pruriginosi della vita privata di un uomo come Brave e condivideteli su Facebook. Ma non dite che ve l'ho suggerito io. Insisto nel sostenere che simili memorie non dovrebbero essere visionate da un terzetto di minorenni, ma come sempre il mio parere conta meno del due di picche, in questo Regno. 
Scherzo ovviamente. Il mio parere è SEMPRE vincolante. Soprattutto per quanto riguarda la permanenza della vostra inutile zucca sulle vostre spalle. Perciò leggete e commentate, fiduciosi che la scure del boia, per questa volta almeno, eviterà di accanirsi su di voi.
Forse.
E ora vi saluto con l'immensa gioia che solo l'allontanarmi dalla vostra brutta faccia sa darmi. Vostro immarcescibile,

Archibald Lecter, Segretario Particolare del Re


di Clara

CAPITOLO 2

- Ci siamo! La sfera si è riattivata!- esclamò Amelia soddisfatta, indicando il globo di cristallo che aveva ricominciato a risplendere, mostrando un lungo corridoio di pietra avvolto nell'oscurità. I rimanenti due terzi della Congrega Oscura di Toadstone smisero di sgranocchiare biscotti e si sdraiarono a pancia in giù, pronte a godersi lo spettacolo.
- Spero che sia una storia romantica.-
- Io spero che ci sia un grosso mostro spaventoso. Tipo quelli che Amelia non sa evocare.-
- Silenzio e guardate!-

La Torre dell'Oscuro Asatroewtyt, come molti altri luoghi impregnati di energia malvagia (ed a volerlo ammettere anche molti non particolarmente malvagi ma comunque isolati in mezzo ad una foresta e privi di sistemi di riscaldamento magici o normali) era fredda, umida, piena di spifferi, e sgradevolmente odorante di muffa. Era anche molto più grande di quanto apparisse all'esterno, e priva di qualsiasi punto che potesse servire per orientarsi nel groviglio di corridoi scarsamente illuminati.
- E' proprio una fortuna che qualcuno qui sappia usare una bussola magica. Come pensavi di cavartela, altrimenti?- domandò distrattamente Dulcina, mentre i loro passi risuonavano tra le pareti spoglie (a parte l'occasionale macchia di sangue, compresa nel pacchetto standard Torre Oscura insieme alle ragnatele, alla sala delle torture, ed al passaggio segreto dietro la libreria).
Storm Brave alzò le spalle:- La procedura tradizionale prevede di vagare fino ad incontrare uno degli scagnozzi del malvagio signore della torre, e poi minacciarlo di morte per farsi rivelare la strada fino alla sala del tesoro...-
- Ah, ecco.- commentò lei con una smorfia, abbassando lo sguardo sull'ago luminoso che aveva iniziato a girare vorticosamente su se stesso nello specchietto circolare che teneva in mano.
- Ma io preferisco prendere un passaggio segreto che conduca direttamente lì.-
La maga si voltò con una domanda sulla punta della lingua e vide che il cavaliere si era fermato. Aveva ancora una mano posata su una pietra premuta verso l'interno del muro, e con l'altra sollevava una torcia, illuminando l'interno di un ingresso che un momento prima non era lì.
Dulcina balbettò:- Come facevi a sapere che avrebbe funzionato?-
- C'è un graffito sulla pietra che dice "sala del tesoro" in lingua goblin.- spiegò Storm:- Questo posto è stato usato come avamposto da una squadra di Mors Tua, ed io sono qui proprio per controllare che non abbiamo lasciato qualcosa di pericoloso.-
- Intendi, più pericoloso di una torre oscura con un portale per una dimensione infera?-
- Oh, quello è lì da secoli. Gli abitanti del villaggio vicino hanno addirittura inviato una petizione per inserirlo tra i beni culturali del regno.-
- E perché?- chiese lei, spiazzata.
- Pare che siano previsti dei finanziamenti, ma nessuno li ha mai visti. Comunque, presumo che il libro che stai cercando si trovi da qualche parte là sotto. Vogliamo procedere?-
Alla doppia luce tremolante della torcia di Storm e del bastone magico di Dulcina, i due compagni d'avventura iniziarono a scendere la stretta scala a chiocciola che si inoltrava nelle viscere della torre, ciascuno immerso nei propri pensieri. La maga si stava ancora riprendendo dalla sorpresa per la soluzione intelligente che l'altro aveva appena trovato, proprio quando lei lo stava classificando definitivamente come uno dei tanti scimmioni muscolosi che pattugliavano le vie della capitale e cercavano di attaccare bottone nelle osterie, millantando imprese eroiche. Ora che stava all'Accademia il problema non sussisteva (almeno, non quello degli scimmioni muscolosi: i maghi più giovani avevano strategie diverse, ma ugualmente fallimentari, per attaccare bottone parlando dell'ultimo straordinario incantesimo che avevano scoperto), ma aveva lavorato per un po' come cameriera. La politica dell'orfanotrofio delle Pie Sorelle di Thorm in cui era cresciuta prevedeva che i fanciulli imparassero a guadagnarsi il pane il prima possibile, oppure la nobile arte del digiuno, e quasi tutti sceglievano la prima strada.
Nel frattempo, Storm stava riflettendo sul fatto che lasciare cavallerescamente la precedenza alla giovane appena conosciuta poteva non essere stata la mossa migliore. Innanzitutto perché c'era sempre la possibilità che il loro passaggio attivasse una trappola letale, e poi perché da quella posizione non poteva fare a meno di percepire i propri occhi scivolare lontani dall'oscurità che avrebbero dovuto scrutare alla ricerca di qualche pericolo, e vicini alle curve rivelate dalla veste scura.

- Sai, Amelia, forse se cucissimo un po' meglio le nostre vesti scure riusciremmo ad evocare qualcosa. Anche se ci vorrebbe un po' di imbottitura.-, commentò sottovoce Agatha.
Amelia sbuffò sonoramente:- Non posso crederci! Agatha, noi siamo streghe serie. Ed in ogni caso non credo che vorresti sposare una presenza maligna, no?-
- Non sarebbe un matrimonio molto stabile, temo. Anche se mia cugina è stata alla Capitale una volta, ed ha detto che ci sono tutti questi libri in cui in realtà le creature delle tenebre...-
La sfera iniziò a sfrigolare in modo preoccupante, ed Amelia si affrettò a tappare la bocca di Agatha soffocando la sua voce in un mugolio di protesta.
- Vedi?- sibilò:- La magia si ribella alla blasfemia che stavi per pronunciare! Taci e guarda la scena.-

Storm Brave e Dulcina stavano ormai scendendo da un paio di minuti, quando il guerriero, fulmineo, afferrò per la vita la maga e la tirò indietro una frazione di secondo prima che gli scalini sotto di lei franassero di colpo. Con il fiato mozzato, lei si trovò appoggiata al pettorale metallico. Passarono un paio di secondi.
- Storm, puoi mollarmi ora.-
- Oh, certo.- acconsentì il cavaliere, sciogliendo con una certa riluttanza l'abbraccio. Una parte di lui era spiazzata dall'atteggiamento della donna, che avrebbe dovuto abbandonarsi palpitante tra le sue braccia, come succedeva sempre nei racconti dei suoi colleghi più anziani. L'altra parte era sollevata che non fosse così, perché, per quanto se lo fosse chiesto, non era molto interessato a scoprire come fosse possibile combattere con una persona avvinghiata addosso.
Dal buco apertosi di fronte a loro saliva un riverbero rossastro, e quando Storm si chinò ad ispezionarlo meglio scorse una sala illuminata da file di bracieri accesi. Alla luce calda del fuoco, si vedevano anche i cumuli d'ossa sparse sul pavimento scuro, ed il piedistallo che sosteneva un voluminoso tomo dalla copertina di cuoio rosso coperta di intricate rune.

- Scommetto che quello è il libro che Dulcina sta cercando.- affermò Amelia, roteando gli occhi:- E siamo proprio sicuri che stavolta la sfera ci stia mostrando una storia vera? Mi pare un po' troppo... come è la parola per definire una trama già sentita mille volte?-
- Successo sicuro?- ipotizzò Agatha.
- Ricordi del nonno quando si dimentica di prendere le erbe medicinali?- contribuì Petronilla.
Amelia fece una smorfia:- No, non penso. Mi verrà in mente.-

Dulcina si raddrizzò, con gli occhi che brillavano di determinazione.
- Questo buco si è aperto al momento giusto. Devo scendere là sotto e recuperare il libro.-
- Ma cosa c'è di così importante? Un incantesimo perduto?-, volle sapere Storm.
Lei guardò da un'altra parte:- Non ho tempo per spiegartelo. Allora, ho un incantesimo di divinazione che dovrebbe funzionare.-
Il cavaliere fece una smorfia scettica:- Non userei troppa magia in questa torre, non si sa mai cosa potrebbe avvertirla. Non è molto alto, potremmo semplicemente saltare.-
- E sfracellarci al suolo?-
- Vado per primo e ti prendo al volo.-
Dulcina esitò, incerta...

- Come è possibile che abbiamo di nuovo superato quel maledetto limite di visualizzazione? Non ho mai sentito parlare di una sfera magica così irritante!-
- Amelia, stai diventando isterica.- notò Agatha preoccupata. Poi sospirò di delusione:- Credo che per stanotte dovremmo fermarci qui. Peccato, mi chiedo che cosa abbia scelto Dulcina...-
- Io opterei per la levitazione.- intervenne Petronilla in tono pratico:- Così magari scopriamo l'incantesimo e lo utilizziamo per andare a prendere l'acqua al pozzo dietro casa.-
Agatha obiettò:- Però Storm Brave ha ragione, potrebbero attirare l'attenzione di qualcosa di malvagio. Meglio essere prudenti. Inoltre, se saltano Dulcina gli finisce di nuovo in braccio, e se fossi in lei non mi dispiacerebbe.-
Amelia si portò una mano alla fronte in un gesto melodrammatico:- Agatha, sei un'inguaribile romantica. E' più facile che la maga lo picchi per atteggiamenti importuni. In ogni caso, lo scopriremo un'altra volta... se questa sfera funziona.-

La Congrega Oscura di Toadstone lo scoprirà un'altra volta, ma saranno i lettori del blog a deciderlo, perché da questo capitolo potrete votare il proseguimento della storia!

1. Se c'è un incantesimo così comodo, tanto vale usarlo. Sicuramente non può succedere niente di male per un semplice pizzico di magia, giusto? E se anche succedesse, c'è un eroico cavaliere a disposizione per distrarre l'eventuale mostro mentre Dulcina recupera il libro.

2. Storm ha ragione, meglio non rischiare. Tanto deve saltare prima lui. E poi Dulcina è una ragazza atletica ed allenata, gli può dimostrare una volta per tutte che non ha bisogno di essere sostenuta.


Come procederà l'avventura? Riusciranno l'intrepido Storm Brave e la maga Dulcina a compiere la loro missione, o qualche ostacolo insormontabile comparirà di fronte a loro? Ma soprattutto, riusciranno Amelia, Agatha e Petronilla a scoprirlo prima che la sfera raggiunga questo arcano limite di visualizzazione? Lo saprete presto...

VOTATE!!


Storm: Ma insomma, si può sapere com'è fatto questo libro? Se lo sapessi sarebbe più facile trovarlo, no?
Dulcina: Come vuoi che sia fatto? E' un normale libro. Innocuo.


Se volete andare alla precedente puntata (la prima) cliccate QUI e già che ci siete andate a visitare il Blog di Clara, ANIMULA SOLIVAGA! Grazie!

6 commenti:

  1. Dunque, io sosterrò gli sforzi del povero Brave per mettersi in mostra con la bella Dulcina. Sono sicuro che sarà divertente! Scelgo la 2!

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  2. Io dico che un pizzico di magia non fa mai male, quindi dico 1 :P

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  3. Anche io sono per l'azione maschia e ignorante, voto 2!

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    1. Voto la 2, ma che ci fa Mors Tua (il mio mito) nella storia del segreto della sfera?

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    2. Bisognerebbe chiederlo a Clara, ma è meglio non porsi certe domande. Mors Tua è dappertutto. Potrebbe essere anche dietro di me, in questo momento. Ma in fondo non credo sia possibile. Se così fosse mi avrebbe già afferrato la testa e l'avrebbe sbattuta ripetutamente sulla tastiejbfpgkdfovkpdfl mbdlkmbldkm vldkvdlkgbmldkgbmklmloplpplpòòòòò


      p.s: lo so, è una battuta vecchia, ma mi fa un sacco ridere -_-'

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    3. Concordo con Michele, ammesso che sia sopravvissuto al trauma cranico. Mors Tua è dappertutto U_U Il Signore Oscuro ufficiale non poteva certo lasciare che una banale torre oscura gli togliesse la scena!

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Leali sudditi!
I commenti alla bacheca Reale sono assolutamente liberi, ma il Re ha ordinato espressamente che, qualora il o gli imbecilli di turno dovessero affiggere commenti inutili o lesivi dell'onore della corona, essi verranno immantinente rimossi insieme alla a testa del o degli autori, che in ogni caso non sentiranno molto la mancanza di un organo che non hanno mai utilizzato.

Con velenosa franchezza,

Archibald Lecter, segretario particolare del Re