Buonasera , volgare plebaglia. Come preannunciato sul Libro delle Facce la nostra ottima Clara ha scritto per voi le cronache di un incontro che ha cambiato il destino, se non del mondo, almeno di due persone. Beh, forse di una sola, ma questo lo scopriremo solo leggendo.
Vi siete mai chiesti come si sono conosciuti Storm Brave e la maga Dulcina, suo eterno e poco corrisposto amore? No? Vi conviene chiedervelo, allora. Non sono il genere di persona paziente che tollera la scarsa collaborazione. La Congrega Oscura di Toadstone riesce laddove centinaia di giornalisti e fan sfegatate non sono mai riusciti: spiare nel passato dell'indiscusso campione di questo Regno.
Cosa scopriranno? Sta a voi leggere e COMMENTARE, infami manigoldi. So che non siete altro che una manica di illetterati sine cerebro, ma fate almeno finta di essere homo sapiens e scrivete due righe di apprezzamento per la storia, che è, per Regio Decreto, un capolavoro.
E NE APPROFITTO PER COMUNICARE CHE DAL CAPITOLO 2 (CHE USCIRA' A BREVE DOPO QUESTO) SARA' POSSIBILE SCEGLIERE LA CONTINUAZIONE CON IL CONSUETO METODO DELLE RISPOSTE MULTIPLE! Chi volesse iniziare a seguire attivamente un arco narrativo nuovo, ricco di avventura, umorismo e dagli interessanti risvolti sentimentali, potrà farlo ora, senza doversi leggere decine di post a ritroso!
Ora vi lascio. Io la storia l'ho già letta, perciò non vedo perché indulgere ulteriormente nel discutibile piacere della vostra compagnia.
Vostro indissolubile,
Archibald Lecter, Segretario Particolare del Re
di Clara
CAPITOLO 1
Il placido villaggio di Toadstone,
avvolto dall'oscurità della notte, era del tutto ignaro dello
scontro di volontà che si stava svolgendo nei pressi della
staccionata di una fattoria.
- Torna a letto, Petronilla! Questa è
una faccenda da streghe anziane, tu sei la novizia e devi ubbidire al
capo che sono io!- sibilò per l'ennesima volta Amelia.
- Ormai sono già uscita, se tornassi
dentro potrei fare rumore e la mamma potrebbe scoprirmi.- obiettò la
bambina con un sorriso perfido:- Ed a quel punto saresti nei guai
anche tu.-
Oscuri trucchi del demonio? Amelia
aveva già deciso che se mai fossero sul serio riuscite ad evocare un
demone, lo avrebbe lasciato a badare alla sua sorellina per un'ora, e
poi avrebbe graziosamente accettato la sua collaborazione in cambio
della libertà da quella tortura. Ammesso che fosse rimasto qualcosa
da liberare.
Agatha era già seduta accanto alla
pietra del rospo, o la Viscida Creatura Primordiale Pietrificata,
nelle aspirazioni di Amelia.
- Va bene, ci siamo.-, ansimò
quest'ultima, spuntando dalla foresta con un'occhiata assassina alla
sorella. Si fermò per un attimo, interdetta:
- Agatha, che cosa stai facendo?-
- Preparando uno spuntino.- replicò
l'altra, che stava disponendo su una coperta i biscotti e le tazze
per il tè. Aveva stabilito che, indipendentemente dall'opinione
della fondatrice, nessun rito magico poteva funzionare bene a pancia
vuota.
Amelia decise di soprassedere. Avevano
cose più importanti da fare, quella notte, rispetto ad una
discussione sulla corretta atmosfera da tenere durante i rituali. Tra
l'altro, visto come erano andate le ultime riunioni della congrega,
aveva il sospetto che neanche la sfera avesse le idee chiare su tale
corretta atmosfera.
La fondatrice della Congrega Oscura
emise uno stoico sospiro di rassegnazione alle condizioni in cui le
toccava operare, ed affermò:- Ho un piano. Dobbiamo scoprire come
quella sfera è arrivata fino a noi...-
- Non l'avevi raccolta nella spazzatura
alla fiera?- obiettò Agatha, perplessa.
Amelia la ignorò, fece un sospiro
profondo e si sedette a gambe incrociate, con la sfera davanti. Un
debole scintillio rifletteva la luce delle candele che l'altra
ragazza aveva acceso. Gli altri due membri della congrega si
sistemarono accanto a lei, in un silenzio carico di presagi,
interrotto da...
Amelia riaprì gli occhi:- Petronilla,
smetti di masticare, grazie.-
La bambina deglutì l'ultimo pezzo di
biscotto e fece una smorfia. Amelia si concentrò di nuovo, ordinando
alle altre di indirizzare i propri pensieri sulla sfera.
- Bene, ci siamo. Allora...
abracadabra!-
- Che parola stupida. Per me te la sei
inventata.- accusò Petronilla.
- Taci, tu! E' una delle più antiche e
potenti formule magiche conosciute!-
- Zitte e guardate!-
Le due sorelle spostarono lo sguardo da
Agatha alla sfera da cui un arcobaleno di colori turbinanti si
proiettava sulle loro facce stupite.
- Incredibile, ha funzionato!- sussurrò
la ragazza castana:- Non me lo sarei mai aspettato.-
- E questo cosa vorrebbe dire?-
borbottò Amelia infastidita, ma l'immeritata sfiducia della sua
Congrega fu dimenticata nell'eccitazione del momento:- Guardate,
stanno apparendo delle parole!-
Le tre streghette avvicinarono i volti
al globo, in cui i colori si stavano cristallizzando in una scritta.
Con voce solenne, Amelia lesse:-
Proprietà della maga Dulcina. E chi sarebbe?-
- E perché una maga getterebbe via una
sfera di cristallo?- obiettò Petronilla.
Ancora una volta il fumo colorato
vorticò furiosamente, per poi rivelare una radura in una foresta, in
cui si ergeva minacciosa una torre ricoperta di rampicanti. Un
fruscio scosse le fronde, e dalla copertura degli alberi uscì una
sagoma. Agatha si lasciò sfuggire un fischio di ammirazione, vedendo
il guerriero dai muscoli possenti che ora si ergeva di fronte alla
costruzione, lasciando che i raggi del sole al tramonto si
riflettessero sulla sua corazza e sull'elmo che nascondeva il volto.
Le tre ragazze si accomodarono sulla
coperta, ipnotizzate dalle immagini in movimento.
A centinaia di miglia di distanza,
nella capitale, il Generale Supremo Storm Brave smise per un attimo
di impartire ordini agli ufficiali che lo seguivano come un nugolo di
mosche per sottoporgli tutti i problemi dell'esercito (e di chiedersi
con disperata lucidità come ottenere un miracolo), ed aggrottò la
fronte, infastidito dall'acuta sensazione che qualcuno lo stesse
osservando. Scrollando le spalle, decise che doveva trattarsi del
solito Bardo in cerca di materiale per le sue canzoni.
Storm Brave, Cavaliere del Re, sostò
per un momento di fronte alla Torre dell'Oscuro Asatroewtyt, portale
per la Dimensione Infera di Nrajefowmigax, e si chiese, non per la
prima volta, quale misteriosa sostanza i Regi Cartografi avessero
fumato nel compilare le mappe delle zone più pericolose del regno.
Nelle giungle del sud, dove egli aveva svolto il suo addestramento,
le indicazioni degli sciamani locali tendevano ad essere più sul
genere "grande edificio a punta con tentacoli giganti dentro",
con l'occasionale variante "e ottimo bar accanto", perché
i riti d'iniziazione dei loro guerrieri, sciamani o druidi meritavano
immediati festeggiamenti. Tale pratica, notò con rammarico il
cavaliere, non sembrava in uso nella tetra foresta che si estendeva
al confine con lo Spacco, dove le forze oscure tentavano
continuamente di avanzare, bloccate dagli eroici paladini che avevano
votato le loro vite e le loro lame alle cause della giustizia e delle
ricompense offerte dalle casse reali.
- Uffa, questa
storia è finta! Lo sanno tutti che le casse reali non hanno nessuna
ricompensa da offrire, altrimenti perché chiederebbero sempre soldi
a papà?-
- Si chiamano
tasse, Petronilla. Ora chiudi il becco, sento che sta per succedere
qualcosa di interessante.-
Il prode cavaliere fece un respiro
profondo, e ricordò gli insegnamenti del suo maestro. Il leggendario
Lazarus Rymon, il miglior spadaccino del Regno, aveva consigli su
qualsiasi argomento, da "Non abbassare la guardia di fronte ad
un avversario" a "Assicurati che il marito non sia a casa".
Il pensiero degli anni trascorsi sotto quel duro addestramento lo
riportò alla calma, e con passo solenne si incamminò verso il
tenebroso ingresso.
- Ehi, tu! Che cosa credi di fare
qui?-
L'uomo si bloccò e girò su se
stesso, rimanendo a bocca aperta. La sagoma che era uscita dagli
alberi indossava una lunga tonaca scura decorata dagli arcani simboli
dell'Accademia di Magia, e stringeva in pugno un bastone sormontato
da un cristallo luccicante. Era come se avesse la parola "mago"
scritta addosso, eccetto che...
Eccetto che le tonache dei maghi in
genere non avevano ampie scollature o spacchi vertiginosi che
rivelavano gambe affusolate. Eccetto che la maggior parte dei maghi
non aveva lunghi capelli ondulati, biondi come grano maturo, o ciglia
scure che ombreggiavano gli occhi nocciola, o labbra rosee strette in
una smorfia di disappunto.
Dopo una dura lotta, il cervello di
Storm Brave riuscì ad ottenere abbastanza controllo sulla bocca da
farla chiudere, ma non sufficiente a formulare una frase coerente.
La giovane donna, che aveva appena
finito di esaminarlo con attenzione, sospirò:- Oh, vedo. Un
cavaliere. In tal caso, suppongo che tu sia qui per fare irruzione
nella Torre dell'oscuro Asatroewtyt ed eliminare il male che si cela
in essa?-
Il cervello di Storm sfruttò
l'occasione per far finalmente arrivare un messaggio alla lingua.
- Esattamente, mia signora. Io,
Storm Brave, sono qui per eliminare la minaccia dell'oscuro Asatre...
Asartoe... di quello, insomma. Posso sapere con chi ho l'onore di
parlare?-
- Ehi, non c'è bisogno di essere
cerimoniosi. Dulcina, studentessa dell'Accademia di Magia.-
La bocca del cavaliere decise di
aprirsi da sola, senza consultare la testa:- Ma tu sei una donna!-
Ci fu un istante di gelo.
- Non ho tempo da perdere con un
maschilista retrogrado. Devo entrare lì dentro, recuperare un certo
libro, e tornare alla Capitale. E prima che tu lo dica, non sono una
fragile damigella.-
Storm sentì un'obiezione sorgere
spontanea, ma la voce del suo maestro lo frenò. "Ragazzo, ci
sono tante cose che una persona sana di mente non deve fare, tra cui
contraddire un mago, e contraddire una donna. Nel primo caso puoi
anche farla franca, ma nel secondo..."
- Ehi, lo dice
anche mio nonno! Insomma, solo la parte sulle donne.- precisò
Agatha, ridacchiando.
Amelia aveva gli
occhi spalancati:- Accademia della Magia. Perché non sapevo che
esistesse? Perché quei cavalieri che girano ad insegnare i pericoli
della stregoneria non ne hanno parlato?-
- Ehm, forse perché
i maghi non vengono bruciati sul rogo?- suggerì Agatha.
- E perché no?-
domandò subito Petronilla.
- Credo che sia
perché hanno più soldi.-
In quel momento, la
sfera si bloccò. La scena svanì, sostituita da una nebbia
lattiginosa in cui campeggiava una scritta scura.
Amelia strillò di
frustrazione:- Si può sapere che cosa vuol dire "limite di
visualizzazione superato, attendere almeno un'ora"? Ma questa
cosa mi sta prendendo in giro?-
Agatha scrollò le
spalle:- Ehi, poteva andarci peggio. Poteva esserci scritto "chiuso
per violazione alle leggi del Regno".-
Le altre due la
guardarono perplesse, e la ragazza castana scosse la testa, confusa:-
Non so perché l'ho detto. Prendiamo un tè mentre aspettiamo che
riprenda?-
Restate in attesa per il secondo capitolo, che uscirà a breve, con la PRIMA SCELTA MULTIPLA!^^
La maga Dulcina, in un ritratto realizzato da Clara. Non riesco proprio a capire cosa ci trovi Brave in una bionda avvenente con gli stivali al ginocchio, uno spacco vertiginoso e un decollete da primato. Mah...
SEGUITE CLARA SUL SUO BLOG
Povere bambine, già schiave dello striming...
RispondiEliminaAhahaha! Eh, sì, brutta bestia lo striming. Fa vittime ogni giorno! ;)
Elimina