lunedì 21 ottobre 2013

Il Segreto della Sfera: Capitolo 3! L'Amore E un'Illusione!



Buonasera, imbarazzanti parodie d'uomini e donne. Nonostante il tempo da lupi e il freddo incalzante, l'idea che il Bardo sia ancora nella Torre Ovest in ginocchio sui ceci mi scalda il cuore e mi fa sperare in un domani migliore. Uno in cui lui sarà ancora lì, a fratturarsi le rotule sui legumi secchi. 
Questa sera sono qui a presentarvi il terzo capitolo della serie "Il Segreto della Sfera", in cui le nostre tre streghette preferite (che saluto) continuano a spulciare il passato e la vita privata del buon Comandante Supremo Brave, oserei dire in barba a qualsivoglia pudore o senso della privacy (come dicono gli elfi).
L'esplorazione della Torre dell'Oscuro Nyarlathotep (o come diavolo si chiama) continua e si preannunciano risvolti inaspettati per l'insolita coppia di esploratori. Avete optato per non usare la magia, perciò correte a leggere se la vostra scelta è stata corretta, mentre io ne approfitterò per tirare una boccata di pipa sul terrazzo, in silenzio, almeno fintanto che il nostro grazioso sovrano sarà impegnato nel suo torneo di rubamazzetto del lunedì sera. 
VOLEVO CONGRATULARMI CON IL BARDO DOLOROSO, INOLTRE, PER AVER RAGGIUNTO CON QUESTA STORIA IL TRAGUARDO DI 100 POST! a Clara va, in mancanza d'altro, un grazie e una vigorosa stretta di mano da parte di tutta la Corte.
Vi saluto con la speranza (sicuramente disattesa) che il nuovo giorno vi veda uscire finalmente dalle gloriose fila dei primati per entrare mestamente in quelle degli esseri umani ipodotati.

Vostro affumicato,

Archibald Lecter, Segretario Particolare del Re


di Clara


CAPITOLO 3


- Va bene, niente levitazione.- cedette Dulcina dopo una breve riflessione. Storm Brave sembrava avere più conoscenze di lei riguardo alle torri oscure e al modo migliore per affrontarle, quindi gli avrebbe concesso il beneficio del dubbio.
Il cavaliere annuì e si tirò indietro, valutando l'altezza con occhio esperto:- State indietro, mia signora, ed attendete che io vi chiami. Non sappiamo quali pericoli potrebbero annidarsi là.-
- Già, è per questo che ti faccio scendere per primo.- borbottò lei.
Storm fece un respiro profondo, fletté i muscoli, e balzò al piano di sotto.
E scomparve.
Dulcina si stropicciò gli occhi, convinta che la vista le stesse giocando qualche scherzo. Un istante prima c'era la testa di un guerriero in armatura che svaniva nell'apertura tra gli scalini crollati, ed un attimo dopo la stanza era deserta.

- Ehi, questo è proprio un colpo di scena.-
- Per me è stato divorato da un mostro invisibile.-
Agatha si portò una mano alla bocca, balbettando con le lacrime agli occhi:- Come potete essere così insensibili? E' un momento drammatico! Ora lei deve lasciar trasparire la propria preoccupazione, dimostrando che in realtà prova affetto per il valoroso cavaliere, anche se non riesce a dimostrarlo.-
Amelia e Petronilla fissarono la compagna di congrega, poi si scambiarono un'occhiata perplessa.
- Agatha, tu ti rendi conto che si conoscono da circa un'ora, vero?- chiarì Amelia:- E che non ci sono state esattamente occasioni per far sbocciare questo fantomatico affetto?-
L'altra alzò le spalle, facendo una smorfia:- Se continuate così la prossima volta non porto i biscotti, nemiche del romanticismo.-
Ci fu un secondo scambio di occhiate, poi le due sorelle si affrettarono ad affermare all'unisono:- A ripensarci, l'affetto reciproco è evidente!-
Perché oscuri rituali, vesti tenebrose e sedute al chiaro di luna non si abbinavano a sfere di cristallo con evidenti problemi di funzionamento con la stessa armonia di un'adeguata scorta di dolci.

- Dulcina! Mia signora! Riesci ancora a sentirmi?-
La maga si riscosse al suono della voce preoccupata che saliva dal basso.
- Storm! Cosa è successo? Dove sei?-
- Sono qui sotto.- rispose l'altro leggermente sconcertato:- Ma questo luogo è molto... diverso da come appariva dall'alto.-
Colta da un'improvvisa illuminazione, Dulcina esaminò con maggiore attenzione il buco. Una parte di lei fece notare criticamente che avrebbe dovuto farlo prima, invece di limitarsi ad usare il suo accompagnatore come cavia, ma la maga era molto brava ad ignorare le parti di sé che si staccavano dal corso principale dei suoi pensieri. Ed i suoi pensieri, ora, erano concentrati sulle rune incise nella roccia ai lati dell'apertura.
- Non conosco questo incantesimo, ma penso che la stanza che si vede da qui sia un'illusione. Se avessi usato l'incantesimo di levitazione, avrebbe interferito con la proiezione, mettendo in allarme l'intera torre.- spiegò a voce alta.
- In tal caso, suppongo che tu debba saltare.- concluse Storm Brave.
Dulcina deglutì e guardò in basso. L'illusione rendeva impossibile capire quanto fosse realmente profondo il buco, ma se l'altro era arrivato in fondo senza problemi non doveva essere troppo alto.
- Andiamo, Dulcina, non perdere tempo. Hai fatto di peggio.- bisbigliò tra sé e sé. Poi saltò.

- Ragazze, segnatevi quelle rune. Voglio provare l'incantesimo di illusione appena la sfera ha finito.- ordinò Amelia, con gli occhi scintillanti:- Non abbiamo visto come si fa la levitazione, ma questo potrebbe essere altrettanto interessante.-
- Uhm, non pensi che riprodurre le rune riportate in una torre oscura infestata da demoni sia... come dire... poco prudente?- suggerì Agatha rabbrividendo. Il nuovo corso che la sfera magica aveva dato alla Congrega le pareva molto più confortevole dei precedenti tentativi di di produrre pozioni magiche o evocare forze demoniache, ed in effetti anche più efficiente.
- Andiamo, che cosa può andare storto?-
Un vero peccato che Amelia non fosse d'accordo.

La prima cosa che Dulcina constatò, con piacere, fu che non si era schiantata al suolo. La seconda fu che non era neanche a terra, ma accasciata in posizione orizzontale, con il viso appoggiato al metallo di un'armatura.
Inviperita, scattò in piedi, e barcollò per qualche secondo prima di trovare l'equilibrio.
- Come sono finita in braccio a te?- sibilò, cercando di raccogliere le idee.
- Hai fatto un salto, ed io ti ho preso al volo.- spiegò il cavaliere, confuso:- Non capisco dove sia il problema, alle altre ragazze ha sempre fatto piacer...-
Ci fu un lungo istante di imbarazzante silenzio, a cui entrambi rimediarono osservando l'ambiente intorno a loro. Si notava subito l'assenza di cumuli d'ossa o bracieri. Al loro posto, pareti, soffitto e pavimento in anonima pietra grigia racchiudevano... il nulla più assoluto.
- E' uno scherzo?- commentò incredula:- In questa stanza non c'è niente!-
- Magari qualcuno è già passato a saccheggiarla.- suppose Storm:- In fondo questa torre è qui da molto tempo, e sappiamo per certo che alcuni goblin al servizio di Mors Tua sono passati qui. Se sul serio c'era un potentissimo libro di magia, penso che lo abbiano preso loro. Magari erano addirittura venuti qui apposta.-
Dulcina abbassò lo sguardo, bofonchiando imbarazzata:- Non ho mai detto che fosse un libro di magia.-
- Ma...-
- Va bene! D'accordo! E' l'annuario scolastico dell'Accademia di Magia di cinquanta anni fa, e gira voce che sia stato sigillato qui dai professori perché ci sono delle foto compromettenti su di loro. All'Accademia ho litigato con un gruppo di disgustosi maschilisti che sostenevano che la magia non fosse cosa da femminucce, e mi sono ritrovata ad accettare la sfida di recuperarlo. Contento?-

- Ah, finalmente qualcuno con una motivazione sensata!- esclamò Amelia, soddisfatta:- Fagliela vedere a chiunque sostenga che la magia non è una cosa da ragazze, Dulcina!-
- In effetti non ha molto senso.- borbottò Petronilla:- Le streghe sono donne, le streghe possono usare la magia, quindi le donne possono usare la magia.-
Amelia fissò la sorellina, ammirata:- Per la prima volta devo essere d'accordo con te. Se non fossi un mostriciattolo irritante potrei anche ammettere che sei mia sorella.-

Storm Brave fissò per un istante la bionda di fronte a lei, poi scrollò le spalle e si chinò per porgerle il bastone magico, che era caduto a terra.
- I goblin potrebbero averlo preso lo stesso come arma di ricatto, Mors Tua sa essere molto subdolo. Ma cercare un po' meglio non costerà nulla.-
Dulcina inarcò le sopracciglia, squadrandolo:- Aspetta... nessun commento? Niente risate, sbuffi, o sguardi di commiserazione? Ma che razza di uomo sei?-
- Un cavaliere. Non sta a me indagare le motivazioni di una dama.-
La maga fu colta di sorpresa, non per la prima volta. Era difficile inquadrare quel cavaliere che dava per scontati i commenti più maschilisti, ed al tempo stesso si comportava da impeccabile gentiluomo e la stupiva con improvvisi momenti brillanti. Preferì distogliere lo sguardo, afferrare il bastone e guardarsi attorno ancora una volta... e fu a quel punto che se ne accorse.
- Storm, non ti muovere.-
- Perché?-
- Siamo in mezzo ad un cerchio di rune. C'è un incantesimo che le nasconde alla vista. La stanza non è davvero vuota... un'illusione dentro ad un'altra, devo ammettere che è interessante.-
La donna si chinò ad esaminare meglio il pavimento, aggiungendo:- E se lo varcassimo senza precauzioni, attiverebbe una trappola magica. Dovrei avere una magia per disattivarla, ma ci vorrà un po'.-
- E nel frattempo dovremmo aspettare qui?- si lamentò Storm Brave:- E cosa facciamo?-
- Ah, non so... tu cosa proponi?-

- Io faccio a pezzi quella sfera! Poi trovo chiunque abbia inventato il limite di visualizzazione e gli infilo tutti i singoli frammenti di cristallo su per...-
Amelia si affrettò a coprire le orecchie di Petronilla, fissando Agatha con espressione a metà tra l'ammirato e lo sconvolto.
- Agatha, non sapevo che fossi capace di dire cose del genere!-
La sua amica si interruppe, nascondendo il volto tra le mani:- Ecco, lo sapevo che non dovevo darti retta! La stregoneria mi sta traviando!-
- In realtà secondo me è colpa di tuo fratello che è andato a fare il marinaio.- precisò Amelia:- Ma non abbiamo alternative. Ci tocca aspettare anche stavolta.-

E mentre loro aspettano, la scelta è dei lettori. Cosa succederà ora?

1. Un'avventura epica fa sempre colpo sulle fanciulle, anche se sono maghe. Sicuramente Storm dovrebbe raccontare qualcuna delle sue intrepide imprese per rassicurare Dulcina e dimostrarle che è in compagnia di un valido difensore.

2. Storm è giustamente incuriosito dal passato della sua compagna d'avventura. Come sarà finita Dulcina all'Accademia di Magia? Forse è il momento giusto per chiederlo...

3. Ci sarà tempo dopo per pensare al passato, ora conta il presente. Dulcina è fidanzata? Se no, quale è il suo tipo? Sono queste le informazioni che contano davvero!

4. Uhm, la maga si deve concentrare. Meglio non disturbarla parlando e prepararsi mentalmente alle ardue prove che li attendono. Insomma, silenzio perfetto.


- Prendete, mio prode cavaliere. Vi lego questa sciarpa da mezzo chilo al braccio, così che vi protegga là fuori, sul campo di battaglia.
- Non temete, mia amata Dulcina. Non ho mai sentito di qualcuno che si sia ammalato per aver preso freddo al braccio sinistro.

Estratto da uno dei trip mentali di Storm Brave. Naturalmente nulla di tutto questo è mai accaduto (per fortuna).





Come sempre la puntata precedente la trovate QUI o nella pagina dell'Indice.

Leggete le recensioni di Clara nel suo blog ANIMULA SOLIVAGA!

4 commenti:

  1. Voto uno, nella speranza che un po' dell'ottusita' da paladino emerga

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  2. Ahahah! Anch'io voto 1! Più che altro per vedere la reazione di Dulcina ai racconti cavallereschi di Brave! Mi sembra di capire che lei non reagisca a questa cose nella maniera in cui le altre donne hanno abituato il cavaliere! ^^ E non vedo l'ora di sapere cosa c'è in quell'annuario. Se si sono presi la briga di sigillarlo in una torre maledetta in mezzo alla giungla tremo al pensiero di cosa possa contenere... :D

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  3. Onoratissima di avere ottenuto il post numero 100! ^_^

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  4. ok, anche per me la 1, vediamo come se la cava il cavaliere...e vediamo che magia tira fuori Dulcina per rompere l'incantesimo del cerchio di rune nella stanza dentro la stanza (che bella immagine mistico/esoterica, un frattale di illusioni:))

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Leali sudditi!
I commenti alla bacheca Reale sono assolutamente liberi, ma il Re ha ordinato espressamente che, qualora il o gli imbecilli di turno dovessero affiggere commenti inutili o lesivi dell'onore della corona, essi verranno immantinente rimossi insieme alla a testa del o degli autori, che in ogni caso non sentiranno molto la mancanza di un organo che non hanno mai utilizzato.

Con velenosa franchezza,

Archibald Lecter, segretario particolare del Re