martedì 8 ottobre 2013

Il Segreto della Sfera



Buonasera , volgare plebaglia. Come preannunciato sul Libro delle Facce la nostra ottima Clara ha scritto per voi le cronache di un incontro che ha cambiato il destino, se non del mondo, almeno di due persone. Beh, forse di una sola, ma questo lo scopriremo solo leggendo. 
Vi siete mai chiesti come si sono conosciuti Storm Brave e la maga Dulcina, suo eterno e poco corrisposto amore? No? Vi conviene chiedervelo, allora. Non sono il genere di persona paziente che tollera la scarsa collaborazione. La Congrega Oscura di Toadstone riesce laddove centinaia di giornalisti e fan sfegatate non sono mai riusciti: spiare nel passato dell'indiscusso campione di questo Regno.
Cosa scopriranno? Sta a voi leggere e COMMENTARE, infami manigoldi. So che non siete altro che una manica di illetterati sine cerebro, ma fate almeno finta di essere homo sapiens e scrivete due righe di apprezzamento per la storia, che è, per Regio Decreto, un capolavoro.
E NE APPROFITTO PER COMUNICARE CHE DAL CAPITOLO 2 (CHE USCIRA' A BREVE DOPO QUESTO) SARA' POSSIBILE SCEGLIERE LA CONTINUAZIONE CON IL CONSUETO METODO DELLE RISPOSTE MULTIPLE! Chi volesse iniziare a seguire attivamente un arco narrativo nuovo, ricco di avventura, umorismo e dagli interessanti risvolti sentimentali, potrà farlo ora, senza doversi leggere decine di post a ritroso! 
Ora vi lascio. Io la storia l'ho già letta, perciò non vedo perché indulgere ulteriormente nel discutibile piacere della vostra compagnia.

Vostro indissolubile,

Archibald Lecter, Segretario Particolare del Re


di Clara
CAPITOLO 1

Il placido villaggio di Toadstone, avvolto dall'oscurità della notte, era del tutto ignaro dello scontro di volontà che si stava svolgendo nei pressi della staccionata di una fattoria.
- Torna a letto, Petronilla! Questa è una faccenda da streghe anziane, tu sei la novizia e devi ubbidire al capo che sono io!- sibilò per l'ennesima volta Amelia.
- Ormai sono già uscita, se tornassi dentro potrei fare rumore e la mamma potrebbe scoprirmi.- obiettò la bambina con un sorriso perfido:- Ed a quel punto saresti nei guai anche tu.-
Oscuri trucchi del demonio? Amelia aveva già deciso che se mai fossero sul serio riuscite ad evocare un demone, lo avrebbe lasciato a badare alla sua sorellina per un'ora, e poi avrebbe graziosamente accettato la sua collaborazione in cambio della libertà da quella tortura. Ammesso che fosse rimasto qualcosa da liberare.

Agatha era già seduta accanto alla pietra del rospo, o la Viscida Creatura Primordiale Pietrificata, nelle aspirazioni di Amelia.
- Va bene, ci siamo.-, ansimò quest'ultima, spuntando dalla foresta con un'occhiata assassina alla sorella. Si fermò per un attimo, interdetta:
- Agatha, che cosa stai facendo?-
- Preparando uno spuntino.- replicò l'altra, che stava disponendo su una coperta i biscotti e le tazze per il tè. Aveva stabilito che, indipendentemente dall'opinione della fondatrice, nessun rito magico poteva funzionare bene a pancia vuota.
Amelia decise di soprassedere. Avevano cose più importanti da fare, quella notte, rispetto ad una discussione sulla corretta atmosfera da tenere durante i rituali. Tra l'altro, visto come erano andate le ultime riunioni della congrega, aveva il sospetto che neanche la sfera avesse le idee chiare su tale corretta atmosfera.
La fondatrice della Congrega Oscura emise uno stoico sospiro di rassegnazione alle condizioni in cui le toccava operare, ed affermò:- Ho un piano. Dobbiamo scoprire come quella sfera è arrivata fino a noi...-
- Non l'avevi raccolta nella spazzatura alla fiera?- obiettò Agatha, perplessa.
Amelia la ignorò, fece un sospiro profondo e si sedette a gambe incrociate, con la sfera davanti. Un debole scintillio rifletteva la luce delle candele che l'altra ragazza aveva acceso. Gli altri due membri della congrega si sistemarono accanto a lei, in un silenzio carico di presagi, interrotto da...
Amelia riaprì gli occhi:- Petronilla, smetti di masticare, grazie.-
La bambina deglutì l'ultimo pezzo di biscotto e fece una smorfia. Amelia si concentrò di nuovo, ordinando alle altre di indirizzare i propri pensieri sulla sfera.
- Bene, ci siamo. Allora... abracadabra!-
- Che parola stupida. Per me te la sei inventata.- accusò Petronilla.
- Taci, tu! E' una delle più antiche e potenti formule magiche conosciute!-
- Zitte e guardate!-
Le due sorelle spostarono lo sguardo da Agatha alla sfera da cui un arcobaleno di colori turbinanti si proiettava sulle loro facce stupite.
- Incredibile, ha funzionato!- sussurrò la ragazza castana:- Non me lo sarei mai aspettato.-
- E questo cosa vorrebbe dire?- borbottò Amelia infastidita, ma l'immeritata sfiducia della sua Congrega fu dimenticata nell'eccitazione del momento:- Guardate, stanno apparendo delle parole!-
Le tre streghette avvicinarono i volti al globo, in cui i colori si stavano cristallizzando in una scritta.
Con voce solenne, Amelia lesse:- Proprietà della maga Dulcina. E chi sarebbe?-
- E perché una maga getterebbe via una sfera di cristallo?- obiettò Petronilla.
Ancora una volta il fumo colorato vorticò furiosamente, per poi rivelare una radura in una foresta, in cui si ergeva minacciosa una torre ricoperta di rampicanti. Un fruscio scosse le fronde, e dalla copertura degli alberi uscì una sagoma. Agatha si lasciò sfuggire un fischio di ammirazione, vedendo il guerriero dai muscoli possenti che ora si ergeva di fronte alla costruzione, lasciando che i raggi del sole al tramonto si riflettessero sulla sua corazza e sull'elmo che nascondeva il volto.
Le tre ragazze si accomodarono sulla coperta, ipnotizzate dalle immagini in movimento.

A centinaia di miglia di distanza, nella capitale, il Generale Supremo Storm Brave smise per un attimo di impartire ordini agli ufficiali che lo seguivano come un nugolo di mosche per sottoporgli tutti i problemi dell'esercito (e di chiedersi con disperata lucidità come ottenere un miracolo), ed aggrottò la fronte, infastidito dall'acuta sensazione che qualcuno lo stesse osservando. Scrollando le spalle, decise che doveva trattarsi del solito Bardo in cerca di materiale per le sue canzoni.

Storm Brave, Cavaliere del Re, sostò per un momento di fronte alla Torre dell'Oscuro Asatroewtyt, portale per la Dimensione Infera di Nrajefowmigax, e si chiese, non per la prima volta, quale misteriosa sostanza i Regi Cartografi avessero fumato nel compilare le mappe delle zone più pericolose del regno. Nelle giungle del sud, dove egli aveva svolto il suo addestramento, le indicazioni degli sciamani locali tendevano ad essere più sul genere "grande edificio a punta con tentacoli giganti dentro", con l'occasionale variante "e ottimo bar accanto", perché i riti d'iniziazione dei loro guerrieri, sciamani o druidi meritavano immediati festeggiamenti. Tale pratica, notò con rammarico il cavaliere, non sembrava in uso nella tetra foresta che si estendeva al confine con lo Spacco, dove le forze oscure tentavano continuamente di avanzare, bloccate dagli eroici paladini che avevano votato le loro vite e le loro lame alle cause della giustizia e delle ricompense offerte dalle casse reali.

- Uffa, questa storia è finta! Lo sanno tutti che le casse reali non hanno nessuna ricompensa da offrire, altrimenti perché chiederebbero sempre soldi a papà?-
- Si chiamano tasse, Petronilla. Ora chiudi il becco, sento che sta per succedere qualcosa di interessante.-

Il prode cavaliere fece un respiro profondo, e ricordò gli insegnamenti del suo maestro. Il leggendario Lazarus Rymon, il miglior spadaccino del Regno, aveva consigli su qualsiasi argomento, da "Non abbassare la guardia di fronte ad un avversario" a "Assicurati che il marito non sia a casa". Il pensiero degli anni trascorsi sotto quel duro addestramento lo riportò alla calma, e con passo solenne si incamminò verso il tenebroso ingresso.
- Ehi, tu! Che cosa credi di fare qui?-
L'uomo si bloccò e girò su se stesso, rimanendo a bocca aperta. La sagoma che era uscita dagli alberi indossava una lunga tonaca scura decorata dagli arcani simboli dell'Accademia di Magia, e stringeva in pugno un bastone sormontato da un cristallo luccicante. Era come se avesse la parola "mago" scritta addosso, eccetto che...
Eccetto che le tonache dei maghi in genere non avevano ampie scollature o spacchi vertiginosi che rivelavano gambe affusolate. Eccetto che la maggior parte dei maghi non aveva lunghi capelli ondulati, biondi come grano maturo, o ciglia scure che ombreggiavano gli occhi nocciola, o labbra rosee strette in una smorfia di disappunto.
Dopo una dura lotta, il cervello di Storm Brave riuscì ad ottenere abbastanza controllo sulla bocca da farla chiudere, ma non sufficiente a formulare una frase coerente.
La giovane donna, che aveva appena finito di esaminarlo con attenzione, sospirò:- Oh, vedo. Un cavaliere. In tal caso, suppongo che tu sia qui per fare irruzione nella Torre dell'oscuro Asatroewtyt ed eliminare il male che si cela in essa?-
Il cervello di Storm sfruttò l'occasione per far finalmente arrivare un messaggio alla lingua.
- Esattamente, mia signora. Io, Storm Brave, sono qui per eliminare la minaccia dell'oscuro Asatre... Asartoe... di quello, insomma. Posso sapere con chi ho l'onore di parlare?-
- Ehi, non c'è bisogno di essere cerimoniosi. Dulcina, studentessa dell'Accademia di Magia.-
La bocca del cavaliere decise di aprirsi da sola, senza consultare la testa:- Ma tu sei una donna!-
Ci fu un istante di gelo.
- Non ho tempo da perdere con un maschilista retrogrado. Devo entrare lì dentro, recuperare un certo libro, e tornare alla Capitale. E prima che tu lo dica, non sono una fragile damigella.-
Storm sentì un'obiezione sorgere spontanea, ma la voce del suo maestro lo frenò. "Ragazzo, ci sono tante cose che una persona sana di mente non deve fare, tra cui contraddire un mago, e contraddire una donna. Nel primo caso puoi anche farla franca, ma nel secondo..."

- Ehi, lo dice anche mio nonno! Insomma, solo la parte sulle donne.- precisò Agatha, ridacchiando.
Amelia aveva gli occhi spalancati:- Accademia della Magia. Perché non sapevo che esistesse? Perché quei cavalieri che girano ad insegnare i pericoli della stregoneria non ne hanno parlato?-
- Ehm, forse perché i maghi non vengono bruciati sul rogo?- suggerì Agatha.
- E perché no?- domandò subito Petronilla.
- Credo che sia perché hanno più soldi.-
In quel momento, la sfera si bloccò. La scena svanì, sostituita da una nebbia lattiginosa in cui campeggiava una scritta scura.
Amelia strillò di frustrazione:- Si può sapere che cosa vuol dire "limite di visualizzazione superato, attendere almeno un'ora"? Ma questa cosa mi sta prendendo in giro?-
Agatha scrollò le spalle:- Ehi, poteva andarci peggio. Poteva esserci scritto "chiuso per violazione alle leggi del Regno".-

Le altre due la guardarono perplesse, e la ragazza castana scosse la testa, confusa:- Non so perché l'ho detto. Prendiamo un tè mentre aspettiamo che riprenda?-


Restate in attesa per il secondo capitolo, che uscirà a breve, con la PRIMA SCELTA MULTIPLA!^^


La maga Dulcina, in un ritratto realizzato da Clara. Non riesco proprio a capire cosa ci trovi Brave in una bionda avvenente con gli stivali al ginocchio, uno spacco vertiginoso e un decollete da primato. Mah...

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2 commenti:

  1. Povere bambine, già schiave dello striming...

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    Risposte
    1. Ahahaha! Eh, sì, brutta bestia lo striming. Fa vittime ogni giorno! ;)

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Leali sudditi!
I commenti alla bacheca Reale sono assolutamente liberi, ma il Re ha ordinato espressamente che, qualora il o gli imbecilli di turno dovessero affiggere commenti inutili o lesivi dell'onore della corona, essi verranno immantinente rimossi insieme alla a testa del o degli autori, che in ogni caso non sentiranno molto la mancanza di un organo che non hanno mai utilizzato.

Con velenosa franchezza,

Archibald Lecter, segretario particolare del Re