mercoledì 4 luglio 2012

Babil 2 - The Returner ovvero Tempi Duri per gli USA

Salute, sono fratello Otaku, l'esperto di fumetti provenienti dall'estremo oriente dell'SSPN. Sto rischiando la mia giovane e inutile vita, oggi, per portare alla vostra attenzione un fumetto uscito a giugno su cui ho messo le mani: Babil 2 - The Returner. Seguito di Babil II, storia apparsa in Giappone nel 1971, quando le proteste studentesche contro il trattato di Sicurezza Nippo-Americano raggiungevano il loro apice, Babil 2 - The Returner continua ai giorni nostri.
Il nostro eroe è un misterioso ragazzo, il discendente di un alieno che a suo tempo costruì nientemeno che la Torre di Babele. Il misterioso edificio esisterebbe ancora, protetto dagli occhi del mondo e al suo interno sarebbe custodita una potente intelligenza artificiale, nonché una tecnologia avanzatissima e un'innovativa fonte d'energia che fanno gola a molti, Stati Uniti in testa.



Se negli episodi precedenti, oltre alla superpotenza americana il nemico principale era Yomi, anch'egli discendente da Babil I e deciso a creare un nuovo ordine mondiale, in questo seguito Babil II riappare in Giappone dichiarando apertamente guerra agli USA con l'aiuto dei suoi tre potentissimi servitori: la pantera mutaforma Rodem, Poseidon, l'arma organica signora dei mari e Ropross, il Signore dei Cieli.
Ho letto il primo volume (in Giappone per ora ne sono usciti 4 ed è tutt'ora in corso) e devo dire che l'ho molto gradito. La forza combinata di questi quattro eroi è riuscita ad avere la meglio sulle strapotenti forze americane che non hanno potuto fare altro che soccombere davanti ai micidiali poteri ESP di Babil II. Almeno per ora.
In quanto intimamente avverso alle politiche imperialiste statunitensi, mi sono divertito non poco nel vedere, almeno nella finzione, la più potente nazione del mondo andare nel panico di fronte ad un avversario finalmente alla pari. Sì, perché a quanto sembra (ancora non si è capito con certezza, ma narrativamente parlando credo sia necessario) Babil non è invulnerabile totalmente, anche considerando i suoi immensi poteri di rigenerazione. Per evitare la noia di un effetto Superman, gli autori hanno inserito degli espedienti narrativi volti a rendere le battaglie più emozionanti e a non far riporre troppa fiducia nell'onnipotenza dell'eroe (che comunque è un dilatatore di deretani non indifferente).
Nella storia fanno capolino anche personaggi della vecchia serie e soldati speciali cui tempo addietro era stato iniettato il sangue di Babil per ottenere i medesimi poteri ESP e di rigenerazione dell'originale. Con quali risultati lo dovrete scoprire da soli. E poi chi è la misteriosa e diabolica Chris Sander, Segretario di Stato americano?



Il disegno è molto gradevole, impreziosito da sfondi curati, tratti decisi e ombre marcate. C'è forse qualche momento di confusione durante le scene più concitate, ma niente che non possa essere superato con una veloce e attenta rilettura.




Insomma, questo nuovo Babil II sembra deciso a impedire all'America di creare un nuovo ordine mondiale, arrivando a paragonare la superpotenza al cattivo della vecchia serie (che non è detto non possa riapparire anche in questa). Per preservare l'equilibrio del mondo il nostro eroe darà fondo a tutti i suoi poteri.
Divertente, vero? L'uscita di un fumetto del genere in questo periodo storico da' un'idea dei malumori che ancora covano tra la popolazione del Sol Levante nei confronti degli Usa e dei nuovi malumori del mondo intero nei confronti degli arroganti sceriffi a stelle e strisce e delle loro politiche estere dedite all'accaparramento selvaggio di risorse e potere.




Un altro argomento interessante, per quanto mi riguarda, è il concetto di fragilità della quotidianità. Grazie al fantastico e alla fantascienza di stampo più politico e sociale (di cui si legge troppo poco, ma che non guasta mai) possiamo simulare possibili evoluzioni dello stato attuale delle cose e comprendere più facilmente la fragilità strutturale della società che ci circonda, che noi spesso diamo per scontata e che crediamo ormai solida e immutabile. L'inserimento fantastico di un ragazzo quasi onnipotente che fa ciò che moltissimi paesi nel mondo vorrebbero fare ma che è nella pratica precluso, ci mostra quale sarebbe la prevedibile reazione di un paese che già in precedenza non ha esitato a portare la guerra totale su tutti i terreni e in tutti gli ambienti, arrivando a limitare la libertà dei suoi stessi cittadini e degli abitanti del pianeta intero, a torturare, rapire e uccidere nel nome della guerra ad un misterioso "terrorismo" di cui, a tutt'oggi e all'atto dei fatti, non si è ancora capita l'esatta natura e provenienza.
E allora godiamocelo, questo Babil 2 - the Returner, mentre fa assaggiare a coloro che si sono sempre vantati di avere la pistola più lunga un po' della loro stessa medicina.
Quelli di voi che invece fossero accaniti sostenitori degli Stati Uniti in quanto paladini del bene (ahahaha) o guardiani dell'ordine e della pace (bwahahahaha... oddio, basta, vi prego... non ce la faccio più...) potrebbero trovare disturbante il contenuto di questa serie. Ciò nondimeno vi invito a leggerla a mente aperta e a porvi sempre le giuste domande.
Magari non arriverete alle giuste risposte, ma sarà pur sempre un inizio.

Ora scappo, la ronda si avvicina! Alla prossima!

                                                             Fratello Otaku (SSPN)

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