giovedì 5 luglio 2012

La Povera Cleofelia Commissariata dalle Banche

- Archibald, come procede quella faccenda del matrimonio?
- Ssst! Abbassate la voce, Sire. La principessa è nell'altra stanza! - sussurra il segretario con aria cospiratrice.
- Bah, non capisco poi perché mi faccio condizionare in questo modo da quella ragazzina svanita! Io sono il Re, maledizione! Il RE! Non posso occuparmi del Regno e contemporaneamente far felice mia figlia!
- Porti pazienza, Sire. Sapete bene che la giovane Cleofelia è tale e quale alla sua povera madre...
- Già. Bellissima finché non apre bocca. - grugnisce il Re - Dopodiché fa l'effetto di un gatto randagio appeso allo scroto. Che dice di lei il suo precettore?
- Quale precettore, Sire?
- Ma sì, quel tizio di mezza età... il suo insegnante privato.
Archibald ci riflette un attimo, poi solleva entrambe le sopracciglia. - Oh, intendete forse messer Oldo de Vecchis?
- Ah, sì... giusto. ecco come si chiamava! Come sta? E' un po' che non lo vedo.
- Questo è un bene, Sire. Perché si da il caso che sia morto.
- Morto!? E come?
- Vecchiaia, Sire.
- Vecchiaia? Ma se era di mezza età!
- Probabilmente era nella metà più avanzata, Sire. In ogni caso, prima di abbandonare questo mondo crudele, il vecchio mi ha detto che per la principessa c'era ancora speranza e che sembrava notevolmente più sveglia di sua madre.
Il Re grugnì qualcosa e Archibald si chinò per udire meglio.
- Prego?
- Ho detto che forse avevo dei ricordi troppo buoni di sua madre, allora. Non capisco, eppure avrebbe dovuto prendere almeno un po' della mia intelligenza!
- Temo l'abbia fatto, Sire...
- Come dici?
- Nulla di importante, Maestà.
- Umpf. Ad ogni modo, ho trovato un gonz... un pretendente per la mano di Cleofelia cui sembra non importare nulla della sua stupidità e della sua assurda mania per i romanzetti rosa.
- E' sicuro, Sire? Cosa sappiamo di questo Conte Grigore?
- Solo le cose importanti - taglia corto il Re - tipo che è ricco sfondato, solo e senza eredi. Se riusciamo a fargli sposare mia figlia avremo poi accesso ai fondi per tenere a bada quei maledetti nani e la loro fottuta banca.
- Un piano geniale, Sire, certamente. - dice Archibald, annuendo - Ma c'è qualcosa che non mi convince. Questa Valgordia... è una regione un po' strana, le nostre spie mi hanno riferito voci decisamente disturbanti in proposito.
- Che genere di voci?
- Ecco... sembra sia una regione misteriosa, proprio al confine con i territori appartenenti alle tenebre. La popolazione è molto chiusa e superstiziosa e vive in piccolissimi villaggi separati da miglia di foresta buia. Circolano strane voci sulla casata dei Grigore, ma la gente si rifiuta anche solo di parlarne...
- Ma i soldi ci sono?
Archibald sospira e chiude gli occhi, depresso. - Sì, Maestà. I soldi ci sono.
- Allora non vedo alcun solido impedimento a questo matrimonio. - bofonchia il Re.
- A parte il fatto che non lo avete ancora detto a vostra figlia...
- Uff... pensavo di farle una sorpresa. Che c'è di male?
- Una... sorpresa, Sire? Un matrimonio di solito si pianifica con i diretti interessati. E poi il Conte sta venendo qui per conoscere la sua nuova sposa. Cosa gli direte quando arriverà? "Attendete in sala d'aspetto, caro Conte! Ho scordato di avvertire mia figlia che stavate arrivando!"
- Ho capito, ho capito... - il Re sprofonda nel trono. L'ultima cosa che vuole è affrontare una lunga ed estenuante discussione con Cleofelia, ma sembra che sia inevitabile, stavolta.
- Maledizione... non sopporto quella sua vocetta squillante.
- Abbiate pazienza, Sire. non appena l'avrete sbolognata al gonz...ehm... al Conte non dovrete più preoccuparvi di lei e il Regno sarà salvo. Ora decidete, faccio entrare l'esattore dei Nani che aspetta da sei ore in anticamera o convoco vostra figlia per la... ahem... lieta novella?
Il Re s'irrigidì all'istante. - Cleofelia! - sbottò senza pensarci - Portami lei. Se resisto a sufficienza può anche darsi che quel maledetto esattore crepi di vecchiaia, nel frattempo.
- Come desiderate, Sire...

CONTINUA...


La principessa Cleofelia

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Con velenosa franchezza,

Archibald Lecter, segretario particolare del Re