lunedì 25 novembre 2013

Mi scusi... ha un attimo per ascoltare la parola di Gburhulg?



Bentrovati, disordinati ammassi di materia grigia malfunzionante altrimenti noti come "sudditi". Qui è il vostro Lecter che parla. Sono state settimane convulse, tra il progetto con la scuola media di Mortara e lo speciale per il Cinquantesimo di Doctor Who, ma ora siamo tornati all'insulsa programmazione ufficiale di questo blog e per la precisione ad un nuovo capitolo della più divertente saga fantasy dopo i libri di Melissa P.
I nostri "eroi" sono giunti a Puerto del Muerto e si stanno confrontando con il tradizionale benvenuto locale. Avete optato per una soluzione pacifica (una volta tanto) e per l'uso della magica moneta d'oro che torna sempre dal suo possessore. Rimango di volta in volta sempre più stupito di fronte al netto miglioramento delle vostra capacità cerebrali e vi promuovo seduta stante da protozoi a organismi pluricellulari.

dai Canti del Bardo

- Signori, per favore - sorride Bajyna, ancheggiando sinuosamente verso il funzionario portuale, come un gatto che si struscia contro la gamba del padrone per ottenere dei crocchini extra. Con una mano sposta la spada di Ferianthalas mentre l'elfo si fa indietro di malavoglia - che ne dite di abbassare il livello di testosterone nell'aria?
- A chi hai dato del testone, schiava elfica? - ringhia uno dei pirati, avvicinandosi minacciosamente con il coltello in pugno.
- Testosterone - puntualizza lei, irritata - è l'ormone della stupidità. E per tua informazione non sono una schiava, ma un'elfa libera, indipendente e bellissima, a tratti letteralmente irresistibile.
I ringhiosi lupi di mare si scambiano un'occhiata scettica riguardo l'essere libera e indipendente, ma paiono concordare visibilmente e ostentatamente riguardo la parte estetica.
- Siete stati voi a cominciare, orecchie a punta - dice il funzionario, sputando a terra.
DarkShield arriccia il naso, orripilato. - Comincio a capire il linguaggio locale. - geme - Emettere effluvi corporei è l'equivalente della nostra punteggiatura...
- A quanto pare... - mormora Bajyna, sforzandosi di non concentrarsi troppo sul rivoletto di bava rimasto a penzolare lungo il mento del pirata. - Quello che voglio dire è che non ha senso ricorrere alle armi quando possiamo pagare la tariffa, giusto?
Ferianthalas si acciglia. - Ah, sì? Possiamo? E da quando?
Bajyna s'infila due dita nel decolleté, suscitando un elegante coro di fischi da parte dell'auditorio, per poi sollevare una grossa moneta d'oro. I fischi si intensificano.
- Ma quella è la moneta con cui abbiamo tirato a sorte quella volta - nota Ferianthalas - sei pazza? È oro vero, non puoi consegnarlo a questi bifolchi.
Lei lo fulmina con lo sguardo. - É la mia moneta e la do a chi mi pare e piace, capito?
Il funzionario sogghigna ferocemente e si avvicina all'elfo, baldanzoso, puntandogli un dito contro.
- Ti conviene ascoltare la signora, nero di seppia. O preferisci pagare con un paio di testicoli? E guarda che intendo i tuoi, stavolta...
L'elfo socchiude minacciosamente gli occhi. - Provaci pure, vecchio rudere. Finirai sbudellato prima di rendertene conto.
- Vuoi tacere, Ferianthalas? - sbotta Bajyna, allungando una mano con la moneta verso il pirata - E tu, smettila di fare il gradasso e prendi il tuo pedaggio. E ti avverto che se stai pensando di rapinarci comunque per vedere se abbiamo altro addosso sprechi il tuo tempo. Non abbiamo altri soldi all'infuori di questa.
Il funzionario la fissa negli occhi per un lungo istante, poi fa spallucce e agguanta la grossa moneta, soppesandola.
- Bene - dice infine - potete andare. Ma non causate guai, o non posso garantire che uscirete vivi da qui.
I pirati abbassano le sciabole e i coltelli, delusi dal mancato spargimento di sangue ma ansiosi di dividere il bottino con il loro capo. Una moneta d'oro vero è più di quanto abbiano mai visto in tutta la loro vita.
I nostri eroi superano il blocco e si dirigono cupamente verso il fondo del molo, dove si apre la prima caverna.
- Si può sapere cosa c'è sotto? - mormora l'elfo a Bajyna, mentre si allontanano.
- Non capisco di che parli. Dev'esserci per forza sotto qualcosa? - replica lei, infastidita.
Lui sbuffa, soffocando una risata. - Andiamo, tu che paghi una cifra simile senza fiatare? - poi torna serio - E poi non mi hai mai chiamato per nome, prima d'ora.
Lei avvampa, ma non risponde.
Sebbene a prima vista non sembrino molto popolate, le caverne di Puerto del Muerto sono brulicanti di vita, anche se non sempre esattamente intelligente o gradevole alla vista. L'interno della scogliera è illuminato da miriadi di torce e lampade ad olio, ed è percorso da migliaia di caverne naturali, artificiali, passerelle, impalcature, soppalchi, ponti di legno e di corda, reti da pesca e funi sistemate strategicamente per raggiungere posti altrmenti inaccessibili: negozi, case, taverne, cantieri navali, piazze e intere vie sospese. Puerto del Muerto è un capolavoro di ingegneria, ancor più sorprendente se si pensa che la città è abitata quasi esclusivamente da pirati e tagliagole con il quoziente intellettivo di una murena.
- Questo posto è... fantastico... - mormora Rowena, guardando per aria come una bambina a un luna park.
- Non ci vedo niente di eccezionale - commenta Ferianthalas, molto più abituato a vedere meraviglie architettoniche sotterranee - sembra il quartiere dei pezzenti di Malallapanzan.
- Una diavolessa di mondo come te che non ha mai visto una squallida accozzaglia di rifiuti come questa in vita sua? - ridacchia Bajyna, punzecchiando la succube - Da non credere...
- Sembra cimitero di navi... - fa notare Mohamet, indicando distrattamente il paesaggio davanti a loro - come se centinaia di galloni sbattuto uno contro l'altro e rimasti incastrati.
- Galeoni. - lo corregge DarkShield, piatto - E non credo che tu sia poi così lontano dalla verità. Da quello che so Puerto del Muerto è stata costruita negli anni con il materiale recuperato dai relitti e dalle navi saccheggiate. In un certo senso questa città è un'accozzaglia di navi incastrate insieme.
Ferianthalas si guarda intorno, sospettoso. Ci sono moltissime persone che lavorano, indaffarate, ma diverse paia di occhi sono fissi su di loro e molte fanno parte della stessa creatura. Sembrano essere tutti interessati all'unico membro del gruppo che, oltre a risaltare come un diamante tra i sassi, è anche l'unico con il culo tatuato.
- Mmm. Forse avremmo dovuto coprire l'oca giuliva - mormora - almeno le parti più provocanti. Se i soldati dell'Imperium dovessero accorgersi che c'è un'Elfa Nobile in città per noi sarebbero guai.
- Tu è geloso? - lo canzona Mohamet, sornione.
- Vuoi morire? - lo minaccia l'elfo, rendendosi conto immediatamente della stupidità di quella domanda.
DarkShield si dà un'occhiata in giro, poi scrolla le spalle. - Non credo che corriamo pericoli immediati, almeno per ora. Puerto del Muerto è una città indipendente. Mors Tua non mette mano nelle questioni di ordine pubblico e il Consiglio dei Sette gli fornisce navi per il suo esercito.
- Il Consiglio... dei Sette?
- Sì, ne ho sentito parlare - Rowena spalanca gli occhi - è un gruppo di capitani leggendari che governa su questo posto. Anche se Mors Tua venisse a sapere che c'è un'Elfa Nobile in città dovrebbe attendere che metta piede fuori dalla giurisdizione di Puerto del Muerto per intervenire.
- Detto questo sono convinto che ci siano comunque abbastanza pericoli per tutti, in questa fogna - osserva il necromante - perciò fate molta attenzione. Qui i fessacchiotti come voi se li mangiano a colazione.
- ... disse il furbastro che si è trovato sposato a una succube - conclude Ferianthalas con un sogghigno.
Il mago gli riserva un'occhiata che in alcuni mondi è effettivamente in grado di uccidere sul colpo.
- Matrimonio unilaterale, prego. Non ho mai voluto prender moglie e se anche fosse di certo non lo farei con una creatura in grado di uccidermi sul colpo.
- Oh, sì - geme Rowena, strusciandosi contro di lui - Adoro quando mi fai sentire sporca.
- Ehm... - DarkShield si scosta di colpo, facendola incespicare - Mi fa piacere che tu ti senta sporca, ma evita di pulirti contro di me ogni volta.
- Sei crudele... - ansima lei, felice.
- Mi sembra che tu ti sia messo nei guai piuttosto bene, caro il mio sapientone. - ride l'elfo.
Ferianthalas scurisce, l'equivalente tra gli elfi neri dell'imbarazzo. - Io... guarda che non hai capito. Noi non...
Un bambino trotterella verso di loro, agitando una sciabolina e salvando l'elfo in extremis da una figuraccia.
- Ehi, voi - li apostrofa il bambino. È vestito da pirata e ha quella che sembra una barba finta intorno al volto paffuto.
- Ciao piccolino - sorride dolcemente Bajyna, chinandosi in avanti verso di lui per accarezzargli la testolina.
Quello si scosta, squadrandola in malo modo. - Non sto parlando con te, sgualdrina. Mi chiamo Ray Golgotha e sto cercando uomini per la ciurma di Tiny Morgan. Tizi dalla crescita abnorme come la vostra, per raggiungere luoghi dove non riusciamo ad arrivare. Il Capitano ha in mente qualcosa di grandioso, un tesoro come non se ne sono mai visti, da qualche parte nell'Arcipelago Galleggiante. Se vi unirete a noi vi ricoprirà d'oro, parola mia. Allora, che ne dite?
- Sgualdrina? - ripete Bajyna, a denti stretti - Come ti permetti, ignobile nanetto?
Lui la fissa con disprezzo. - Dove hai gli occhi, femmina? Non sono uno di quei bastardi ipofisari scavabuche. Sono un piccolo uomo.
- Un Halfling - azzarda DarkShield, ricevendo un'occhiata altrettanto pungente.
- No. Un piccolo uomo. - insiste il piratino, cocciuto.
- Facciamo un tappo e non se ne parla più - grugnisce Ferianthalas, che ha già poca pazienza con i bambini, figurarsi con i piccoli uomini. - E adesso sparisci, a meno che tu non conosca qualcuno che possa farci attraversare il Mare senza Fondo gratis. O quantomeno un luogo dove possiamo dormire senza sborsare un centesimo, visto che un'elfa dalle mani bucate di mia conoscenza ha dato via l'unica moneta che avevamo.
Bajyna incrocia le braccia sul petto e inizia a mormorare una poco elegante sequenza di improperi appresi qua e là nei migliori salotti elfici di Caracas.
Ray Golgotha fissa Ferianthalas con una certa ammirazione e annuisce - Mi piace la tua lingua pungente, amico. Qui a Puerto del Muerto di gratis abbiamo solo la forca, ma se vi accontentate di una branda in una stiva puzzolente piena di piccoli uomini sudati allora noi potremmo aiutarvi. Ma come dice il vecchio adagio "non si fa mai niente per niente".
- Senti, siamo appena arrivati - sospira Ferianthalas - e siamo esausti a causa... del lungo viaggio. Vogliamo dare un'occhiata in giro, prima.
Il piccoletto fa una smorfia. - D'accordo, ma non metteteci troppo. A Tiny Morgan non piace aspettare.
- Non ce ne frega un fico secco di quello che piace o non piace al tuo capitano, bimbetto antipatico - sbotta Bajyna, di pessimo umore - e adesso smamma, prima che ti sculacci.
Ray Golgotha si acciglia, poi solleva un sopracciglio e la sua espressione si fa maliziosa. - Ci stai provando, bella?
- Sì - dice lei, piatta - sto provando a cacciarti via. Ma senza successo a quanto pare.
- Scusate, ma che fine ha fatto il Forrest? - domanda Rowena d'un tratto, guardandosi intorno.
Concentrati com'erano sul piccolo uomo, nessuno si è accorto che Mohamet non è più con loro.
- Eccolo là - dice Ferianthalas dopo un attimo, indicando un punto oltre la folla - sta parlando con degli strani tizi.
- Vi aspetterò al molo del Teschio Ridente, quando deciderete di unirvi a noi - grida Ray Golgotha, mentre si allontanano.
- Pirati in miniatura - borbotta DarkShield, scuotendo il capo - come minimo ci faranno viaggiare in una nave in bottiglia...

I quattro si fanno largo tra la folla, raggiungendo Mohamet proprio mentre uno dei tre strani individui che l'hanno fermato gli sta mostrando un opuscolo. Sono tutti impaludati in lunghe vesti verde alga, i volti smunti incorniciati dai tentacoli violacei e umidicci di un polpo vivo e pulsante, che sta avvinghiato al loro cranio come una piattola con carenza d'affetto.
- Ecco, signore - sta dicendo quello più vicino a Mohamet - come può leggere qui noi predichiamo il ritorno dell'uomo alle profondità marine cui appartiene.
- Me non sa leggere - taglia corto Mohamet.
- Oh, non importa - sorride l'altro, gelido - posso rispondere io a tutte le sue domande.
- Ma me non ha domande. Davvero.
- Per esempio, lei si chiederà quale grande Dio veneriamo - insiste l'uomo, senza batter ciglio.
- Veramente preferisce chiedere per quale motivo voi ha piovra in testa.
L'uomo sorride comprensivo e per un attimo Mohamet ha la netta sensazione che gli occhi del polpo lo stiano studiando come fosse una cavia sul tavolo operatorio.
- Naturalmente. Dunque, noi...
In quel momento Ferianthalas li raggiunge in tutta fretta, seguito dagli altri. - Che sta succedendo, qui? - domanda, sospettoso - Chi sono queste persone, Mohamet? Non avrai mica comprato qualcosa per corrispondenza, vero?
- Oh, me non capito esattamente. - spiega il druido con un gesto vago - Sa solo che puzzare di pesce e avere polpo su testa. Me trova buffi.
Il capo dei misteriosi individui fa un mezzo inchino, mentre i suoi due solerti compagni distribuiscono loro un opuscolo ciascuno.
- Come potete leggere non siamo venditori porta a porta, ma adepti di un culto.
- Posso averne un altro? - domanda Bajyna, aggrottando le sopracciglia - Il mio è stampato male. C'è scritto "I Testimoni di Gburhulg". - ridacchia - Ma non può esistere un dio con un nome così idiota.
I tre si scambiano un'occhiata imperscrutabile. - No, non è stampato male. Il Grande Gburhulg è a tutti gli effetti il nostro Dio. Colui che dorme sul fondo del Mare senza Fondo, attendendo in eterno il momento di svegliarsi e dominare questo mondo di insulsi e irrispettosi terricoli.
- Oh. - mormora Bajyna, imbarazzata - Beh, in fondo non è poi male come nome. È forte, altisonante. Ricorda un po'... beh... il vomito.
- Un culto. Lo sapevo. Possibile che tutti i pazzi finiamo per raccattarli noi? - sospira l'elfo, affranto.
Alle sue spalle DarkShield e Rowena sono impalliditi più del solito e si stanno scambiando un'occhiata preoccupata. Gli Occhi della Morte della Succube si attivano all'improvviso, illuminandosi di un tenue bagliore bluastro.
- Il vostro compagno Mohamet ci ha detto che necessitate di un ricovero gratuito per riprendervi dalle vostre fatiche - dice l'Adepto di Gburhulg - saremo felici di ospitarvi nella foresteria del nostro Tempio, se ce lo concederete.
- Sì, certo - dice Ferianthalas, scettico - e magari in cambio potremmo unirci al vostro culto, giusto? Scusate, ma ci hanno già informato che la morte qui è l'unica cosa distribuita gratuitamente.
I tre si irrigidiscono, e il loro sguardo si fa vacuo, come se all'improvviso ascoltassero voci lontane, voci da un altro mondo. Poi all'improvviso il sorriso torna a dipingersi sul volto scavato del loro capo.
- Vedo che siete uomini e donne di una certa intelligenza, me ne compiaccio. - dice - ebbene sì, lo ammettiamo. Speriamo che possiate unirvi a noi dopo aver visto le meraviglie riservate agli adepti del Grande Gburhulg. O che quantomeno possiate aiutarci con una situazione... diciamo... spinosa.
DarkShield si affretta ad intervenire. - Perdonateci, ma non credo che sia il caso. E poi noi stiamo cercando un modo per attraversare il mare. Non ci fermeremo qui a lungo. Ora, se volete scusarci...
- Perché continuare a cercare quando avete già trovato? - sorride l'adepto-capo - Il nostro è un culto antico e potente. Abbiamo i nostri mezzi per spostarci a piacimento attraverso il Mare senza Fondo. E rispetto agli altri capitani che bazzicano questo posto noi possiamo garantirvi un passaggio privo di pericoli, siano essi mostri marini, navi pirata o navi fantasma.
- Na... navi fantasma? - ripete Bajyna, ridacchiando nervosamente.
- Un classico della letteratura piratesca... - commenta DarkShield a mezza voce - sono normali, da queste parti.
- Forse io può trasformare in capodoglio e portare voi su dorso - suggerisce Mohamet.
Gli altri rabbrividiscono. - Per carità - commenta Ferianthalas - sono appena tornato dall'aldilà. Vorrei rimanere nell'aldiqua almeno mezza giornata, se permetti. - poi si rivolge ai tre adepti - Sentite, non vi promettiamo niente, ma ci penseremo. D'accordo?
Quelli fanno un inchino, i tre polpi che pulsano incessantemente intorno ai loro crani.
- Se deciderete di godere della leggendaria ospitalità dei Testimoni di Gburhulg ci troverete al Tempio Principale, galleria Merluzzo, terzo corridoio a destra, accanto alla darsena. Bleargh! Bleargh! Gburhulg ftaghn!
E dopo un altro inchino svaniscono tra la folla, lasciando i nostri eroi a bocca aperta.
- Persino quando parlano sembra un errore di battitura - mormora Bajyna, scioccata.
- Per essere un covo di pirati dove niente è gratis abbiamo incontrato un sacco di gente sorprendentemente disponibile... - commenta Ferianthalas, sospettoso.
- Quei tre... - DarkShield sembra preoccupato - Ho già sentito nominare questo Gburhulg da qualche parte, ma non ricordo dove...
- I loro impulsi vitali erano strani - aggiunge Rowena - ma non sono ancora molto abituata a questo nuovo potere e potrei sbagliarmi. Certo, attraversare il Mare non visti sarebbe un vantaggio non indifferente, soprattutto considerando che ci stiamo avvicinando pericolosamente a Necropolis. Mors Tua ha occhi e orecchie dappertutto, fuori da questa città, e terribili creature al suo comando.
Ferianthalas rabbrividisce. - Per la Dea. Ma li hai visti? Quelli hanno scritto "psicopatici" in fronte a lettere dorate. - sbotta - E quei polpi, poi... li avete visti i polpi?
- Era difficile non notarli - commenta Bajyna, piatta.
In quel momento un normale ragazzo vestito da mozzo si avvicina e consegna un volantino a DarkShield che si ritrae immediatamente per evitare il contatto. Rowena si frappone tra loro e afferra il volantino. Il ragazzo si allontana subito tra la folla.
- Che c'è scritto? - domanda il necromante.
- Sembra un'offerta di lavoro - Rowena si schiarisce la voce e legge - "Siete combattenti esperti? Non temete nulla o quasi? Capitan Fintus sta cercando proprio voi. Imbarcatevi con noi sul Merluzzo da Sfondamento e aiutateci a proteggere l'oro del Capitano. Quello stesso oro verrà usato per pagare i vostri servigi. Rivolgersi presso il molo Narvalo, ore pasti."
Ferianthalas si gratta il mento. - Per lo meno sembra una normale offerta di lavoro. Cosa vogliamo fare?

Cosa faranno i nostri eroi?

1) La mini-ciurma di Tiny Morgan sta per salpare verso chissà quali mirabolanti e minuscole avventure. Meglio andare con i piccoli uomini e raggiungere sani e salvi (forse) l'altra sponda del Mare. Magari dopo aver esplorato un po' l'Arcipelago Galleggiante e aver scovato quel misterioso e quasi certamente maledetto tesoro che i nostri piccoli amici stanno cercando.

2) I Testimoni di Gburhulg sembrano persone a posto (ahahaha) e certamente saranno in grado di procurare loro un passaggio comodo e sicuro per l'altra sponda (del Mare, ovviamente). Bisogna solo mettersi d'accordo sul prezzo. Certo, i cultisti sono inquetanti e hanno dei polipi avvinghiati al cranio, ma come diceva il saggio Nyarlatothep "chi non risica non rosica"!

3) Questo Capitan Fintus è un nome conosciuto e a differenza di Tiny Morgan l'oro con cui promette di pagarli sembra già in mano sua. Solido. Concreto. E considerato che i nostri eroi sono in bolletta dall'inizio di questa avventura non sarebbe male se arrivassero un po' di soldi. Non si vive di sola aria, a questo mondo.


4) Piratini? Testimoni di Gburhulg? Merluzzo da Sfondamento? Andiamoci piano! Laggiù, in fondo alla caverna, c'è un mercato e si vede chiaramente la tenda di una cartomante. È il momento di interrogare gli astri sulla cosa migliore da fare, prima di buttarsi a capofitto in un'altro stupido casino.


"Arrrr! Prenda bene la mira, signor Threepwood, poi pianti una bella palla nello scafo di quelle carogne. Questa sera ci scoleremo Rhum come se non ci fosse un domani, parola mia!"

Captain Tiny Morgan


Se volete leggere l'episodio precedente lo trovate QUI o nell'Indice

10 commenti:

  1. Assolutamente la 3 W capitan Fintus. Comunque se vince la 2 sono contanto lo stesso XD

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    1. Ahahaha! Buongustaio! XD Non possiamo permettere che l'oro del Capitano finisca nelle mani sbagliate, eh? Vedremo chi vincerà! ^^

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  2. Voto 2, se non altro per la citazione dei polpi in testa!

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  3. "Emettere effluvi corporei è l'equivalente della nostra punteggiatura..." Ahahaha!

    Voto la 2, i testimoni dello strano dio alieno, mi ricordano tanto il travisamento dei miti e la nascita del "cargo cult" e vedere i nostri eroi alle prese con cotanta materia mi piacerebbe:)
    Helvetia Grey

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    1. Eheheh! Almeno il Cargo Cult era innocuo. ;) Questi qui non sono stati altrettanto fortunati! XD

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  4. Fantastico questo capitolo! I mini-pirati sono adorabili, ma io voto 2. In fondo ormai Ferianthalas è abituato ad avere a che fare con divinità e adepti fanatici, magari gli scappa un altro dibattito teologico XD Oppure un fritto di polpo.

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    1. Conoscendo l'amore di Ferianthalas per i polpi è più probabile il fritto! Ahahaha!

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  5. mi accodo alla maggioranza e voto anche io la 2 :-))))

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  6. Polpi fritti, Polpi in tecia, insalata di polpi, polpi in umido, frittata di polpi, polpi al forno, spaghetti al polpo, spiedini di polpo, soufflè di polpo, polpi al vino.... si è capito che sto votando 2???

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Leali sudditi!
I commenti alla bacheca Reale sono assolutamente liberi, ma il Re ha ordinato espressamente che, qualora il o gli imbecilli di turno dovessero affiggere commenti inutili o lesivi dell'onore della corona, essi verranno immantinente rimossi insieme alla a testa del o degli autori, che in ogni caso non sentiranno molto la mancanza di un organo che non hanno mai utilizzato.

Con velenosa franchezza,

Archibald Lecter, segretario particolare del Re